Sarebbe dovuto essere un normale pomeriggio di dicembre.
Avrebbero voluto disperatamente fosse un normale pomeriggio si dicembre.
Se veramente fosse stato un normale, comune, noioso fottuto giorno di dicembre, probabilmente non vi sarebbero stati studenti di Grifondoro e Tassorosso intenti a fissare sconcertati uno dei loro Prefetti – che sembrava comunemente rispondere il nome di Ron Weasley – scrivere furiosamente su una pergamena borbottando di fine del mondo e catastrofi nucleari.
...
Se doveva essere sincero, Draco non era sicuro di quale fosse stata l’esatta successione di eventi.
Centrava qualcosa il fatto che Blaise aveva detto qualcosa, fatto un commento su Paciock – Paciock, per la miseria! Non poteva trovare un argomento meno avvilente? – e che erano in biblioteca.
Ovviamente l’aveva mollato lì.
E Potter, centrava sicuramente Potter. Lui e la sua presenza ingombrante.
In tutti i sensi, per le mutande di Merlino!

Dal testo:
"Tiberio. Quello era il nome con cui mi chiamava il mio Dominus.
Gli anni passavano veloci e quando diventai lo schiavo personale del mio padrone, capii cosa volesse dire essere umiliati. Non ero più niente, se non un oggetto che il padrone usava a suo esclusivo piacimento. Puttana, mi chiamavano gli altri schiavi, ma io non potevo dire o fare nulla se non ubbidire.
Poi un giorno erano arrivati loro: un gruppo di schiavi, guidati da Spartaco, che combattevano per avere indietro la dignità e la libertà.
E insieme a loro c’era lui…Agron."
Ho provato ad immaginare Agron e Nasir insieme per la prima volta e questo è quello che è venuto fuori, spero vi piaccia =)

Quando Harry entra al Petit Restaurant mai si sarebbe aspettato di incontrare Draco. Dopo dieci anni di lontananza, l’uomo che ama è lì davanti a lui e sembra sempre lo stesso. In un tempo dove essere il figlio di un Mangiamorte equivale ad essere un emarginato, dove chiunque sembra ormai aver già fatto le proprie scelte, dove la felicità è di tutti, ma non sua, Harry decide che non è troppo tardi per lottare e per riprendersi ciò che è suo.
-Temo che dovremo combattere ancora per un po’- mormorò Harry –Ma ne vale la pena-.
Neville sorrise e ad Harry il suo sorriso donò quella fiducia che nemmeno si era reso conto di aver perso.
-Per le persone che amiamo ne vale sempre la pena- disse Neville.

Questa è una breve storia di tre (o forse quattro) capitoli, leggera e senza pretese, che ho scritto tempo fa. Ma spero che vi piaccia.
Aggiornerò abbastanza in fretta.
Un immenso grazie alle mie due Beta Lilit (alla sua prima esperienza di beta principale) e Boann! Sono state preziose e pazienti come sempre, con questa negazione grammaticale che sono io!
Buona lettura!

Draco alle prese con gli straordinari fuori programma, una scala a pioli e un Harry particolarmente predisposto al comando.
Dal testo:
Ok, era definitivo, ci stava provando con me. Ma era un fottutissimo scherzo o faceva seriamente? Fanculo, chi se ne fregava se poi mi avrebbe preso in giro con mezzo Ministero e tutta la sua ghenga di amici! Volevo succhiarglielo. E farmi scopare. Brutalmente. Dove e come cazzo gli
pareva.
7° CLASSIFICATA AL CONTEST MULTIFANDOM Si scrive ROSSO. Si legge PERVERSIONE.
1° CLASSIFICATA NELLA  SEZIONE HARRY POTTER
PREMI SPECIALI: PREMIO MIGLIOR STILE

Soltanto un piccolo malinteso.

Harry ha sulle spalle un peso troppo pesante da portare; Draco è braccato da un destino che non può contrastare.
Entrambi desiderano soltanto essere se stessi: possibile che unicamente insieme possano riuscirci?
[Draco/Harry; p0rn slash]

Questa è una traduzione, il titolo originale è Appearance deceives.
Dopo essere stati liberati, i germani banchettano e bevono serenamente. Durante una di queste sere, Agron parla con i suoi fratelli di terra sotto gli occhi attenti di Nasir, il quale, poco dopo, si fa raccontare quali parole sono state dette. Nasir in privato non è così timido e innocente ed Agron potrebbe essere solo un esibizionista.

Quando un caso di avvelenamento finisce sulla scrivania di Harry al quartier generale degli Auror, Harry si ritrova con le spalle al muro. Metaforicamente parlando. Con la partecipazione di: i soliti Serpeverde, una piccola sfilata di elfi domestici, Ron che insegue un bebè e uno specchio insultante.

La guerra è finita da anni, Voldemort un lontano ricordo. Il mondo Magico è cambiato, Malfoy Manor è cambiato. Proprio in questa antica dimora, un ragazzo fuggito per trovare sé stesso ed un eroe senza felicità, intrecciano nuovamente la propria vita.

Un bicchierino di troppo porta i nostri eroi a letto insieme, ma la storia non finirà qui. Il principe delle serpi sembra nascondere qualcosa che riguarda il suo cambio di carattere radicale, ma cosa?

[Sequel di "Branches" - ambientato quattro anni dopo]
L’idea di un dono per ingraziarsi il favore delle figure più in vista della zona non era inusuale, ma da un uomo che tendeva a fare le cose in grande, come aveva compreso essere Batiatus, il fatto che mandasse una ‘donna’ per compiacere il dominus era… sottotono.
Anche lui era stato donato, quindi sapeva cosa spesso celasse quel tipo di filosofia: il dono di sola una notte, invece, lasciava un po’ il tempo che trovava.

Una brevissima Drarry ambientata durante il sesto libro, dopo il duello nel bagno tra Harry e Draco. Harry si sente in debito con il Serpeverde e i sensi di colpa lo tormentano... riuscirà a pagare il suo debito di sangue?

Harry Potter proprietario di un nightclub babbano.
Draco Malfoy nel suddetto night.
Qualche cubetto di ghiaccio e... tanto piacere!

Quando Harry scopre Malfoy intento a gironzolare per i corridoi di notte, pensa che il Serpeverde stia tramando qualcosa contro di lui. Così decide di seguirlo e, quando Malfoy si infila silenziosamente nella Stanza delle Necessità, Harry fa altrettanto.
Ma è allora che si accorge di essere fuori strada. E quello che Draco sta “tramando” lo sconvolge.