In questa storia non c'è niente di felice, niente di sdolcinato e anche quando la trama, specialmente nel finale, prenderà una piega diversa, resterà costante quella sottile malinconia, un peso, quella tremenda sensazione di essere sempre in ritardo nel comprendere i propri sentimenti, le persone, capire i loro atteggiamenti, superare se stessi, sconfiggere il proprio orgoglio, andare oltre i luoghi comuni, volare, volare in alto, lasciarsi trasportare dall'amore che, vuoi o non vuoi, cambia la vita.
Il "mio" Tom è una star ( potrebbe essere abbastanza sfruttato come ruolo), una di quelle persone abbastanza frivole, superficiali, piene di sé. Ma nasconde un segreto: ogni notte, al buio, si incontra con qualcuno, una persona di cui non conosce né il volto né il nome, ma è l'unico che fa nascere in lui qualcosa di nuovo, di inspiegabile, l'unico che lo interessa ogni volta di più, l'unico che lo rende sempre più "umano", sempre più vulnerabile, sempre più "esposto". Questo è qualcosa che Tom odia, ma allo stesso tempo ama follemente. Lui lo rende diverso, quasi il paradosso di se stesso, lui che è diventato la sua ossessione.
Questa storia è una TWINCEST, se non gradite il genere, non leggete, grazie.

L'equazione di Dirac afferma che se due sistemi vengono a contatto per un periodo di tempo, anche se poi vengono separati continuano ad influenzarsi a vicenda, per cui non possono più essere considerati come due sistemi distinti. Lorenzo e Damiano sono due sistemi che, pur a chilometri di distanza, continuano ad essere impercettibilmente incastrati insieme, come avevano previsto o temuto fin da principio:
"Cosa ne sarebbe stato di quella felicità, quel desiderio?
Sarebbe arrivato il dolore del ricordo, prima o poi, a travolgerlo quando meno se lo sarebbe aspettato, trovandolo nudo e indifeso, in lotta contro un istinto a cui non aveva dato ascolto. E avrebbe passato i giorni in riva a quel mare insondato che era la sua coscienza a rinfacciarsi il coraggio mancato di dire no: a se stesso, a Damiano, alla felicità, al formarsi di quei ricordi che avrebbero annientato ogni nuovo presente nell'insostenibile confronto con il passato. Mai nulla e nessuno gli avrebbe dato ciò che era capace di dargli Damiano con un semplice battito di ciglia. Mai nulla e nessuno gli avrebbe impedito la sofferenza per un'ennesima, definitiva perdita."
PS titolo modificato in nome di un'antica promessa fatta a LadyDepp :)

-sai... quel giorno credevo fossi un cane. Tutto sporco e tremante-
-beh oramai sono il tuo cucciolo no? quindi in parte avevi ragione- disse uscendo con la testa da sotto il piumone
-chissà se mi ami come dici o è solo gratitudine per averti lavato e nutrito-
-secondo te? - disse prendendo una sua mano e portandosela al petto
-un misto tra le due-
La vita pare voglia sempre schiacciarti, soffocarti fino a farti esalare l'anima, ma nel male, a volte, troviamo l'aria che ci permetterà di tornare a vivere.
Uno sguardo ad un piccolo pezzo di vita di uno spogliarellista, di quelli dei locali squallidi, pieni di gente ubriaca. Uno sguardo ad un piccolo pezzo di vita di un giovane ragazzo allontanato dalla sua famiglia a causa della sua omosessualità.

MI SPIACE COMUNICARE CHE QUESTA STORIA, ANCHE SE SEGNATA COME COMPLETA, NON HA UNA FINE. E' UN RACCONTO VECCHIO, IL MIO MODO DI SCRIVERE E DI PENSARE E' CAMBIATO E NON MI PERMETTE PIU' DI CONTINUARE. GRAZIE A TUTTE QUELLE PERSONE CHE LO HANNO SEGUITO FINO A QUI.
Attenzione: Questo è il seguito di un'altra storia, vi consiglio di leggere Butterfly boy Libro 1...se ancora non lo avete fatto :)
...Abbandonato sul letto mentre ancora dormiva, quelle labbra carnose delicatamente socchiuse, gli occhi umidi per i pianti notturni che lui ascoltava da dietro alla porta della camera degli ospiti e i suoi capelli morbidi sparsi sul cuscino che gli sfioravano le guance, era una visione semplicemente stupenda...La sua pelle era bianca e liscia, sembrava porcellana, seguì con gli occhi una ad una le vertebre, dal fondo schiena fino tra le scapole mentre si muovevano per allacciare i jeans, i suoi fianchi erano stretti, nemmeno un filo di muscoli, ma solo una bellezza disarmante in un corpo non ancora completamente sviluppato...

C'è qualcosa di diverso fra Derek e Stiles. Cosa attrae precisamente Derek verso Stiles e Stiles verso Derek? Per capirlo bisogna percorrere la storia dall'inizio!

Il Mondo è cambiato.
Il Paradiso è cambiato.
Sariel stesso è cambiato, tanto che ne ha quasi paura.
Per quello è sulla terra, per cercare un modo per riequilibrare le cose. Ma per farlo dovrà trovare un vecchio nemico e un antico rancore arde nel profondo del suo animo....
Fiction partecipante al contest ''Sesso o amore?'' organizzato sul forum da petite_love e lelle10

"Pensai che volevo liberarmi.
Volevo disfarmi dei miei peccati,farli sparire,farmi perdonare.
Ma non posso.
Non più.
Ora sono un prigioniero,non più un assassino.
E non sono più il peccatore,ma la vittima.
E posso sentire scivolare,goccia dopo goccia,il dolore sulla mia pelle.
In pochi attimi non sono più un mostro.
Ma sono un ragazzo,sono Daniel e sono alla ricerca della luce nella sofferenza.
Se davvero c'è"
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Attenzione!
Questa storia contiene:
Male Rape Non-Con ,Bondage,Violenza grafica,molestie fisiche e verbali.
Essendo una fiction dalle tematiche delicate,gradirei sapere se apprezzata e quindi continuarla o no.
 

Nelle lontane pianure, dove il Popolo vive sotto la protezione degli antenati, Laele e Marv devono affrontare la più grande sfida che una sciamana e il suo compagno potrebbero mai immaginare.
[Seguito di -Demoni-]

Perché il sesso non è solo dolcezza, non è solo amore, ma è anche qualcos'altro, forse un'ossessione, o una perversione.
O forse anche amandosi lo si può vivere diversamente dai normali standards.
Quattro visioni differenti per vivere il sesso, o forse solo quattro modi differenti per amarsi.

Polvere. Sangue. Macerie che, come ossa, spuntano dalla terra bruciata e priva di vita.
Il tempo degli uomini è al tramonto, Agni, la Fiamma, domina incontrastata se non per una resistenza allo stremo, ad un passo dalla sconfitta.
[Seguito di Luna Blu]

Mi porge le sue banconote ed io sto per prenderle, ma le ritira un secondo prima che io possa afferrarle. Allora lo guardo male, davvero male, e lui sta sorridendo. Ed è sexy da fare schifo.
«Tu mi dirai il tuo nome?»
Lascio cadere sul materasso la mia mano che era ancora tesa verso di lui. Sembra interessato sul serio a volere sapere il mio nome, ma io non so se voglio dirglielo. So solo che voglio i suoi soldi, mi servono.
«Tu mi dirai il tuo?»
«Va bene», dice.
«Va bene», dico.
Mi dà i soldi, li guardo, non li conto. Non voglio fare la figura del maleducato. Lo guardo, mi guarda. Aspetta, lo faccio aspettare.
«I miei amici mi chiamano Panda», dico.
«Panda?», ripete.
«Panda», ripeto.
Si mette a ridere, con le braccia incrociate al petto e la testa bassa. Ed è sempre più sexy. Alza i suoi occhi al caffè che mi guardano.
«Mia moglie mi chiama Teddy.»
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[Linguaggio piuttosto spinto][Tematiche delicate]
Ebbene, salve miei prodi. Sono tornata. ♥

"Un'altra frustata in viso lo fece gemere
“Bastardo..” ringhiò sottovoce
Lo spettro socchiuse gli occhi infuriato, gliel' avrebbe fatta pagare per quell'affronto, se non altro quel demone era un bel bocconcino, era da un po' di tempo che non toccava un bel corpo maschile e avere un bel pezzo di carne fresca davanti gli faceva nascere insani pensieri "

E se le maledizioni esistessero realmente? E se fosse scagliata alla persona che tu ami e tu non puoi fare niente per impedirlo, cosa accadrebbe?
[NaruSasuNaru, Angst]

-mi chiamo William Black, ho sedici anni e mi sono trasferito in questa città da un mese, piacere- si inchinò cortesemente verso la classe, questo Leon non lo vide, era impegnato a scrivere dolci parole su un quadernino nero.
Eh si, una volta era un romantico.
-grazie William. Dunque vediamo... accanto al signorino Cook c'è posto.-
Leon alzò la testa di scatto
-non ero distratto!-
si trovò gli occhi di metà classe puntati addosso, compresi quelli di un ragazzo sconosciuto, un bellissimo ragazzo sconosciuto: azzurro ghiaccio, parevano brillare di luce propria. Arrossì parecchio e deglutì a vuoto un paio di volte; il battito del cuore stava accelerando.
La professoressa scosse la testa
-lasciamo stare, Black li. Cook torna sulla terra tra noi.-
Leon sbuffò annoiato dai suoi stessi ricordi, girò la testa in cerca di qualche bel ragazzo, possibilmente ubriaco, da sedurre e sfruttare quella notte.
Tra ricordi e presente, Leon dovrà iniziare a vivere di nuovo solo, solo come non era dai tempi della scuola. Un terribile (o forse no) fantasma tornerà a disturbare quella che ormai è la sua quotidianità frivola e lussuriosa.

“Siediti!” Disse il demone prendendo qualcosa dal frigo. Jake, lo guardò di sottecchi. Era grosso, enorme. Aveva i capelli biondissimi, quasi bianchi. Sul viso una cicatrice che partiva dal mento. Però, nonostante tutto, aveva qualcosa che attirava.