Cinque flash in cui Kuroko mette in crisi Kagami e la Kiseki no Sedai, pronunciando una semplice parola.
Lasciate una recensioncina piccola piccola per faverore >-

Bokuto ha passato la maggior parte delle vacanze incollato a un otome game. Sì, uno di quei giochi per ragazze dove la protagonista finisce sempre irrimediabilmente circondata da ragazzi più o meno affascinanti, dalla storia generalmente anche abbastanza complessa, tra i quali tutte finiscono con l’avere un preferito. O due. O magari desiderano l’harem e basta.

Himuro aveva sinceramente creduto che quello fosse un caso isolato. Per settimane, mesi, anni, aveva fatto finta di niente, quando Murasakibara sembrava avere la bocca troppo piena per aver mangiato davvero solo un po’ di pudding, o quando aveva le tasche troppo piene ma cammuffate dalla mantella che gli cadeva troppo larga sulle spalle. E avrebbe continuato a farlo fino alla fine dell’ultimo anno, se un giorno poco prima di Natale lui non gli avesse soffiato all’orecchio e gli avesse detto “Devo farti vedere una cosa”. [HP!AU, MuraMuro]

A volte pensa che dovrebbe andare a dedicare una preghiera alle divinità, perché vedere Akaashi piegare le gambe per risedersi sul letto, in quel momento, a lui appare come un miracolo.

Kagami dall’America ha preso un sacco di cose [...] Però si riscopre giapponese nei momenti peggiori.
[post-serie]

Solo nei suoi occhi io posso trovare la grazia. Solo negli occhi di James, riesco a vedermi per come sono davvero. Lui è lo specchio della mia anima e io sono lo specchio della sua.

La fine tragica di una caccia all'uomo è l'evento che fa vacillare le difese di Spencer, mentre per Derek è giunto il momento di chiarire una situazione incerta. Tra vecchi rancori e radicate paure, la coppia si trova in bilico, costretta a colmare due mesi e tre giorni di assenze.
Dal testo: Ma non posso darti ciò che tu hai bisogno di avere, non posso garantirti nulla. Se tu resterai qui, non avrai ciò che desideri. Qui ci sono solo io..
[Storia partecipante al contest Slash Vs Het indetto da Lady.EFP sul forum.]

Cinque prompt per tre coppie, cinque flash per tre amori.
[ KasaKise - #1 Cane; #2 Fangirl; #3 Chitarra; #4 Altezza; #5 Tintura per capelli. ]
[ KagaKuro - #1 Diversità culturale; #2 Yukata; #3 Pudore; #4 Pranzo; #5 Letture impegnate. ]
[ MibuAka - #1 Torta; #2 Au!Yakuza; #3 Au!Merman; #4 Acqua; #5 Una tipica giornata di scuola. ]
{ Dedicata a Rota. *A* }

La guerra è finita. Le grandi casate che hanno un tempo segnato i confini di Westeros si sono divorate l’un l’altra fino ad estinguersi. Tutte, eccetto quella dei Lannister.
A spegnere le fiamme che lambiscono i resti di un continente in rovina giunge la Principessa di Essos, colei che sarà giudice dei peccati della famiglia dei leoni. E con lei cavalcano due fanciulle, provate dal dolore ma risolute nella ricerca della loro vendetta. Due fanciulle che i Lannister ricordano bene.

«. «Stavo dormendo.» bofonchiò con voce roca e assonnata.
«L'avevo notato.» replicò Magnus, il solito sorriso malizioso apparso sul volto. Afferrò Alec per le spalle e si sedette a cavalcioni su di lui. Alec si passò una mano sugli occhi cisposi.
«Hai idea di che ore siano, Magnus? Ho sonno.» .»
|missing moment| |malec| |songfic|

Da bambini le rispettive madri si erano impuntate in tutti i modi per spiegare loro che ognuno aveva il proprio lettino, che non ci sarebbero stati mostri sotto il letto – a nulla erano valsi però i loro sforzi: Tetsurou strillava dalla sua stanzetta, Kenma si infilava nel lettone, e alla fine avevano deciso di lasciar fare loro come meglio credevano.
[Kuroo/Kozume]

Slash? Pre-slash? Bromance? Non lo so, decidete voi, io non ne ho proprio idea.
Dalla storia: « Non riuscivo a dormire. Ho paura del temporale ». Vedendo che Will continuava a guardarlo senza dire nulla, Jem proseguì con il suo discorso, ponendo la domanda per cui si era presentato lì quella notte: « Posso stare con te? »
Ambientata inizialmente durante i dodici anni di Will e Jem e, successivamente, durante i loro sedici anni. Enjoy!

Qualcuno una volta ha detto, ‘ bevi il sakè, ma non lasciarti bere da esso’.
Midorima ha sempre tenuto bene a mente questo vecchio monito, che Ojii-San ha sempre fatto a Otou-san, e che quindi, come una tradizione, è stato ovviamente tramandato anche a lui.
Shintaro l’alcool lo tollera abbastanza bene, non gli è comunque mai capitato di alzare troppo il gomito per la semplice ragione che bere fino a ubriacarsi è da veri sciocchi.

"L'ultima volta che ti ho visto, sei stato letteralmente trascinato qui sotto dalle tue paure". Mostrò un sorriso trionfante, sicuro di aver fatto pressione su una ferita ancora aperta, e avrebbe fatto male, ne era certo.
L'uomo di fronte a lui rimase a lungo in silenzio, come a non voler cogliere la pietra che gli era stata lanciata. Rispose un momento dopo e quelle parole furono abbastanza per far smettere Jack di sorridere.
"L'ultima volta che ti ho visto, Jaime era ancora vivo"

"Ho aspettato che un fiocco di neve si posasse sulla mia mano, sono corso in casa, ma quando ho guardato di nuovo non c'era più!” gli occhi del piccolo Legolas si abbassarono tristemente dove, probabilmente, si era posato il fiocco, “e dire che io volevo mostrartelo! Avevo anche chiuso la mano per tenerlo al caldo, fuori fa così freddo”