Era una grigia mattina londinese, quando Harry entrò in cucina e Ron gli lanciò la Gazzetta del Profeta.
"Leggi la prima pagina!" esordì il rosso ancora prima di dire buongiorno.
Harry aprì il giornale e sgranò gli occhi. "Lucius Malfoy?"
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A nove anni dalla fine della guerra, con alle spalle due vite molto diverse, Harry e Draco sono costretti ad incontrarsi di nuovo.

La vecchia casa del Gramo (Grimmauld Place N.12) è la dispettosa dimora di un Harry diciannovenne che insieme a Draco e ad altri vecchi amici di Hogwarts, studia all'Accademia di Magia nel centro di Londra.
A quasi tre anni dalla fine della guerra, sembra che le acque si siano calmate e la popolazione magica stia vivendo un periodo di tranquilla quotidianità. Ma è solo l'apparenza. Grazie alla bizzarra casa di Sirius, Harry scoprirà che niente è come sembra. Nemmeno i suoi gusti sessuali.

"A volte ci si dimentica di quanto possa essere doloroso guardare negli occhi qualcuno che un tempo potevi stringere tra le braccia, e che ora puoi forse salutare con un cenno del capo ed un mezzo sorriso stentato. La mente può dimenticare, forse, ma il corpo no. Il corpo mantiene l’impronta delle mani che l’hanno percorso, il ricordo delle labbra che l’hanno sfiorato, il fantasma dei baci e dei morsi."

Una raccolta di drabble e flashfic varie ed eventuali (prive di qualsiasi serietà, intelligenza e senso logico, credo) dedicata alla coppia Goku x Vegeta.
22. Date. Un appuntamento. Il cretino gli aveva chiesto un appuntamento.
23. Fashionable. « Vegeta, questa camicia rosa è... ehm. È un po’ bruttina, ecco. M-ma solo un po’, eh. Non tanto ».
24. Cute. Vegeta sbatte le palpebre, basito, mentre l’orgoglio inizia ad ululare come una bestia agonizzante, ferito nel profondo.
25. Carriage. « Mettimi giù. Subito, immediatamente, all’istante. O ti ammazzo ».
26. Bite. « Fammi indovinare... È stato Vegeta, vero? ».
27. Thought. Se gli si fosse chiesto com’era il tempo, probabilmente avrebbe risposto “Kakaroth”.
28. Food. « BASTARDO CHE NON SEI ALTRO! RIDAMMI LA MIA BISTECCA! ».
29. 8/03. Le ipotesi sono due, pensa Vegeta. O il cretino si è dato al giardinaggio, o l’ultimo neurone che possedeva si è autodistrutto per disperazione.
39. Poetic. « Papà, se vuoi far colpo devi puntare sul romanticismo e sulle scempiaggini poetiche. Con me funzionano ».
4O. Fathers. Ovvero di come i padri siano indiscutibilmente peggio dei figli.

Vuoi davvero sapere come sto? Io sono quello che sta peggio di tutti, semplicemente sorrido perché so che tu non avresti mai tollerato la mia tristezza, che avrebbe messo tristezza anche a te. È difficile superare la morte di un figlio, di un padre, di una madre, di un amico. Ma superare la morte di un fratello è impensabile.
Sono passati due anni e mezzo dalla scomparsa di Voldemort, eppure le ferite che la grande guerra del mondo magico ha portato non sono ancora guarite. Alcune, come quelle che porta George Weasley, non guariranno mai.

«Sei stanco.» annuisce Fay, ancora di spalle, e la sua voce un po' rotta, un po' fioca, lo riporta alla realtà.
Merda, l'ha detto a voce alta, di nuovo. «No, mago. Non di te.» mormora. «Sono stanco perché ho lavorato oggi. Sono stato fuori tutto il giorno».
«E io sono stato solo a casa tutto il giorno.» replica, scocciato.

- Voglio il mio bentornato, kiddo.- ordinò Morgan, mentre gli abbracciava la vita e se lo stringeva di più contro.
Non che si aspettasse che Reid gli corresse incontro a braccia aperte ogni volta che sarebbe rientrato, non sarebbe stato da lui, ma voleva quel bacio che si stava pregustando da quando era salito in auto per ritornare a casa.
- Viziato.- ridacchiò Spencer e sciolse la mano dalla stretta dell’altro, per poi passargli entrambe le braccia attorno al collo e abbracciarlo forte.
- Quando si tratta di te, sì!- replicò Morgan, con lo sguardo puntato sulle labbra sottili dell’amante e la gola già inaridita dall’eccitazione.
Reid piegò la testa in avanti, annullando la piccola distanza che c’era tra di loro e cercando subito le labbra dell’altro uomo con le proprie. Morgan sospirò soddisfatto dentro la bocca del ragazzo, prima di spingersi ancora di più contro di lui, approfondendo ancora di più quel bacio.

Tornato a casa dalla guerra dopo due anni, Mail è ancora tormentato dall’angoscia della morte. Cercando di scacciare questi pensieri incontra Mihael, uno studente trasferitosi da un anno nella sua città. Grazie a lui, Mail riesce a superare i suoi tormenti, ma quando cerca di elevare la loro relazione a qualcosa di più importante Mihael si tira sempre indietro. Perché?

Poco prima di partire dal regno del Giappone, Fay ripensa a quello che è successo negli ultimi giorni, specialmente fra Kurogane e lui...
[9^ classificata al contest "Potere alle lemon" di AkaneMikael]

[KagaKuro (L)]
Mai il silenzio sulle labbra di Kuroko fu così pesante. Non era difficile trovarlo silenzioso o discreto, distante o indifferente, ma arrivare a essere la causa di un tale distaccamento dalla realtà fu per Kagami ben più che una facile sfida.
La poca maturazione che aveva raggiunto, negli ultimi tempi, l'aveva spinto verso l'altro ragazzo alla ricerca di una riappacificazione, di un incontro che gli desse l'opportunità di mettere a posto le cose e far tornare tutto come prima. Aveva scoperto in un frangente simile che la sfida sportiva era una cosa, il litigio era un altro: non andare d'accordo con una persona diventava più preoccupante tanto maggiore era l'importanza di quella, e più importante di Kuroko Kagami non aveva proprio niente.
Aveva provato durante gli allenamenti di basket, quando per forza di cose l'altro ragazzo avrebbe dovuto avvicinarsi a lui. Sulle prime Kuroko non rifiutò d'andargli vicino, si comportò come suo solito durante le partite d'esercitazione all'interno del Seirin; fu dopo, quando, Kagami gli si mise esplicitamente accanto, che si bloccò.

Un incidente a pozioni trasforma Draco in un bambino di quattro anni e Harry si prende cura di lui nei successivi quattro mesi.

Poi, Kagami aveva avuto la sventurata occasione di vedere Aomine Daiki in fase di risveglio, e aveva messo in chiaro che lui poteva pure fare la colazione per un esercito, ma non avrebbe mai più avuto a che fare con quello lì di mattina – e possibilmente per il resto della giornata, ma convivendo era difficile.
Convivendo. Se ci pensava gli venivano i brividi.
[KagaKuro e AoKise][linguaggio colorito]

-Barcellona. Sicuramente dopo la fine di tutto o, comunque, dopo "Città degli vetro". No spoiler-
Dal capitolo: "Alec stava fissando sconvolto quello che un tempo, ne era sicuro, aveva pensato fosse uno stregone serio, responsabile e posato. Lo aveva pensato un tempo, ne era sicuro. Forse, prima che diventasse il suo fidanzato. Forse, l’aveva pensato la prima volta che era entrato in quel posto che lui chiamava casa, così caotico, così colorato, così disordinato, così suo, così…Magnus."-

Kuroko inizialmente parve non capire, ma poi gli scappò quello che Taiga aveva imparato a riconoscere come uno sbuffo divertito, sebbene sempre meno evidente di quanto fosse per le altre persone: «Non ci si può fare nulla.» se ne uscì «Perché pensano che Kagami-kun sia un papà single, quindi vogliono uhm… catturarti, penso.» disse con tutto il candore del mondo, quasi fosse assolutamente normale e legittimo.
Kagami lo fissò basito, nonché inquietato. Ma come un padre single?!
[Post-serie, KagamiKuroko]

Crònos, il tempo, è dolce ma irremovibile. Comprende e ascolta, a volte aiuta, ma non tornerà sui suoi passi. Mai.
Anànke, il destino, è severa, spietata; non conosce le ragioni delle creature di Eru Ilùvatar e non si ferma davanti a niente.
Entrambi sono ineluttabili ed inflessibili.
Gli abitanti di Arda lo sanno.
Talvolta contestano questa terribile inesorabilità, talvolta ne gioiscono, ma mai, mai nessuno ha osato tentare di cambiare il corso degli eventi che da sempre Crònos e Anànke regolano.
Nessuno... ad eccezione del Valar caduto e del suo miglior allievo.
Colui del quale non è stato tramandato nulla.
...ma non sono forse gli invisibili a scrivere la Storia?