[Per la serie: "And Darkness I Became"]Ormai sono tutti assuefatti a questi party after-show.
Fingere di divertirsi, ricorrendo all'essenziale alcool, agli angoli bui, alle toilette. Chiacchiere da bar - solo un pizzico più elevate intellettualmente - e pettegolezzi fischiano nelle orecchie come grilli insistenti d'Estate. Ma sì, la noia la fa da padrona. Se non fosse buona educazione rimanere e sfondarsi di vino o droghe leggere, se non di sesso rapido e plastificato, se ne sarebbero già andati. Ed il fatto che Jude sia lì ad assistere al main show sembrerebbe un pretesto per non rimanere a casa a leggere copioni. RDJude+SORPRESA! XD

Fine anni '60, Jersey Shore.
Cronaca di un'estate passata ad ammazzare il tempo cercando di non pensare al futuro, tra motori, musica, erba e spiaggia. On The Road meets American Graffiti, con la colonna di Bruce Springsteen.

Si fa tutto un gran parlare della morte. Riempie le prime pagine dei quotidiani, si diffonde come un morbo attraverso il passaparola in neanche un minuto in tutto il mondo, fa più notizia e scuote gli animi più di un aereo a bassa quota sulla Piazza Rossa, cambia vite - paradossalmente - e ne distrugge virtualmente altre. A dire il vero, gente, non è che sia tutta questa gran cosa. C'è tutto il terrore prima che venga (se la vedi arrivare) e ci si immagina come sarà. Le domande sono sempre le stesse. Perché io? Soffrirò? E mia sorella? E il resto del mondo? Sì, questa è una mia aggiunta, perché ho un ego enorme anche se lo nascondo spesso dietro una certa riservatezza che mi identifica per la mia cultura.
Uh, sì, dovevo presentarmi. Mi chiamo Jude Law, vengo da Londra, ho trentacinque anni e sono morto. AU, death!fic, rating variabile.

Vi uccideranno.
Si, vi uccideranno, proprio come hanno fatto con tutti gli altri.
Non fanno prigionieri, non ne hanno mai fatti, non è nella politica dell’usurpatore.
Law.
C’eri andato così vicino ad ucciderlo.
Hai avuto una sola possibilità nel bel mezzo della battaglia, ma l’hai sprecata; la freccia ha mancato il bersaglio, uccidendo soltanto uno dei soldati al suo fianco. Tu hai mancato il bersaglio. Non potrai mai perdonartelo.
[ATTENZIONE: Death fic]

Continua a camminare.
E sa che lo stanno seguendo.
Lo sente dalle loro risate, dal rumore dei loro passi. Lo vede da queste fioche ombre che si allungano sull’asfalto.
Volta a destra, poi improvvisamente si ferma; ha imboccato un vicolo cieco.
Sente le loro voci farsi sempre più vicine. Ancora e ancora.
Si volta, poi è tutto troppo veloce.
Il rumore di un coltello a scatto che viene estratto.
Il sorriso.
Le urla.

-Non so se ho voglia di conoscere i tuoi, Susan- sbotto spazientito, questa conversazione sta diventando snervante, giuro che se la mia ragazza non la smette, le tappo la bocca con un calzino. Io non voglio conoscere i suoi genitori. Praticamente li conosco già, Susan mi ha raccontato ogni minimo dettaglio “indispensabile”.

ATTENZIONE, SE NON AVETE MAI LETTO QUESTO AVVISO VI CONSIGLIO CALDAMENTE DI RILEGGERE I PRIMI TRE CAPITOLI, POICHÈ HO APPORTATO IMPORTANTI MODIFICHE.
« Sono in ritardo cavolo! »
Apro gli occhi a fatica, infastidito dalle urla di Natasha, e la luce che filtrando da dietro le tende mi colpisce in pieno viso mi fa riaffondare la testa nel cuscino con un gemito di protesta.
Con un enorme sforzo di volontà allungo una mano per prendere la sveglia sul comodino, e guardo l'ora.
Cazzo, ma sono le nove di mattina! Rettifico: sono le nove di sabato mattina, orario nel quale generalmente la gente normale riposa. Sento del trambusto provenire dalla camera di mia sorella, e questo mi riporta col pensiero alle sue parole di poco fa. In ritardo per cosa?
Suonano alla porta, e sento la voce di mia madre provenire dal piano di sotto.
« Tu devi essere Robert, il ragazzo che è venuto per le ripetizioni! Molto piacere, Maggie »
Ah, ma certo. Ora ricordo.
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In breve: Rob va a fare ripetizioni alla sorella di Jude, e... Beh il resto si vedrà.
Se volete, seguitemi in questa follia nata per gioco in un momento di noia.

Seguito di Una ragione per dire di no.
Si fermarono, Jude sorpreso e Robert sconvolto, un solo pensiero si agitava nelle loro teste.
No, non può essere qui!

[Storia ripresa il 7/7/13 Leggera modifica di stile] Rimbalzo sul petto di quel povero cristo che ha avuto la sfortuna di trovarmi sulla sua strada e alzo la testa.“Mi scusi-” No. E’ uno scherzo vero? Sì, dai, dov’è la videocamera nascosta? “Ehi, ma tu non sei la ragazza dell’altro giorno?”
E’ luiiiii! E’ quel figo mostruoso- ehm,cioè,volevo dire,il ragazzo cui sono andata addosso a scuola.“Sì. Sì lo sono” Rispondo imbarazzata.Mi sorride. Dio,ma che sorriso ha?!?“Finisci sempre addosso a tutti i ragazzi o devo sentirmi onorato?”
Arrossisco violentemente. “N- no, solitamente non mi succede mai…” “Allora ne sono onorato!” Ride leggermente. “Io sono Jude”

“Quindi Robert, è per questo che non ti lasci corteggiare da me?”
Robert scoppia a ridere, quasi come se avesse appena sentito la più divertente delle battute cogliendolo di sorpresa.
Tiene la sigaretta tra le dita, la mano poggiata sul ginocchio.
Dio, è affascinante anche in questo piccolo gesto.
“Corteggiare non è proprio la parola che userei per definire quello che stai facendo, Jude. Cosa che, tra l’altro, non mi piace”
Oh, se suona bene il suo nome detto da quella bocca invitante.
“E cosa ti piace?”
Servita su un piatto d’argento, proprio.
E pensare che lui avrebbe un bell’elenco di cose che gli piacciono, e che gli piacerebbe fare con questo misterioso, schifosamente sexy, scostante Robert.
Oh si.
Su questo lettino, per terra, dove vuole…
“La sincerità, ad esempio”

“Mi è stato detto che cercate una ciurma…” dico, il mio povero cappello che ancora viene stritolato dalle mie mani, quasi fosse il mio unico appiglio e la mia sopravvivenza dipendesse da quello.
“Si, è così” si sporge in avanti, poggiandosi sui gomiti.
Sorrido, nettamente più sereno. Non sono venuto qui per niente, quindi.
“Vorrei arruolarmi!”
Lo vedo squadrarmi da capo a piedi, e cazzo, se c’è una cosa che ho sempre odiato è chi mi fissa senza motivo.
“Quanti anni hai, ragazzo?” mi chiede, alzando la tesa del cappello, facendomi scorgere i capelli biondi e gli occhi, di cui non saprei definire il colore a causa della penombra.
“Trenta” mento.
“Davvero? Ne dimostri poco più di venti!”
“Si, lo so… me lo dicono tutti…” forse perché è vero! Ho davvero poco più di vent’anni!
[Fic a 10 mani di ladyElric92, harderbetterfasterstronger, _kia91_ , Scaramouche e ohara]

Cronaca delle vicissitudini che portarono al non-matrimonio di David Jude Heyworth Law, erede al trono d'Inghilterra.

"Osservo ogni muscolo delle braccia scolpite, ogni falange che si muove sui tasti bianchi e neri del pianoforte, osservo le sue piccole smorfie sul volto quando ogni tanto ha una specie di piccolo orgasmo musicale dentro di sé, lo osservo quando chiude gli occhi e si lascia trasportare. Poi comincia a cantare, Details, una delle sue canzoni dell’album."

["Avete capito! Andate a letto insieme, preparatevi prima di affrontare la scena." dal prologo.]

Questa storia è il seguito di "Pensieri e decisioni". Vediamo come Jude prenderà il ritorno improvviso di Robert

"Sono una persona per natura sedentaria e pigra, il cambiamento, di qualsiasi genere mi ha sempre dato fasidio, dunque dopo aver attraversato il Pacifico potete certamente capire che il mio umore non è dei migliori in questo momento."
AU scolastica, che prende luogo in un'accademia di musica...

Cosa voglio? Cerco la Bellezza, tutto qui. Mi si può accusare di edonismo, ma quello che voglio è qualcosa di puro. Bellezza, non Piacere, o non necessariamente quello. Comunque, credo sia per questo che mi sento vicino al mio eroe, Oscar Wilde. Ma cercare il bello, in quest’epoca, mi sembra una sfida molto più ardua che nell’Ottocento. (...) Sono gay. (...) E non ho mai avuto un ragazzo o una ragazza di copertura. Forse è per questo che stasera vado al Babylon. Perché non voglio più essere solo. Eccoci, manubibi e Shadowolf, per la prima volta in una long a quattro mani! :D ispirazione presa - come si può intuire - da Moulin Rouge, ma palesemente anche dalla serie tv Queer As Folk. Presenza di temi abbastanza delicati. Rating ROSSO da subito.

A volte la fantasia può indurre due persone ad avvicinarsi, a cancellare ogni dubbio e ogni ostacolo fra di loro.
Ma la linea tra fantasia e menzogna è molto labile...
E quando il sogno finisce, la realtà fa ancora più male.

Robert, il fidanzato di Jude, era un tipo complicato. Di riflesso, anche la loro relazione lo era, e questo perché raramente si trovavano da soli.
C'era Julian, un tipo fuori controllo che causava a Robert non pochi problemi. C'era Tommy, che con Jude andava molto d'accordo, ma che aveva davvero troppe energie da sprecare. C'era Vivian, che faceva paura a tutti, tirava fuori il peggio di sé, e nessuno sapeva il perché.
Ewan, il migliore amico di Jude, gli aveva consigliato più volte di lasciar perdere, ma lui non si era ancora arreso, ed era sicuro di riuscire a scoprire il perché Robert manifestasse una personalità multipla.

“Non capisco tutta questa fretta improvvisa.”
Certo, quando le avevo chiesto di sposarmi lei non poteva rispondere con un semplice si o no, no, lei era Sienna Miller, doveva essere alternativa anche nella risposta.
Bè, fortunatamente ero riuscito a distrarla dal fatto che fossi improvvisamente animato da una gran fretta, illustrandole i dettagli del matrimonio che avrei voluto celebrare. Ovviamente avevo già preparato praticamente tutto, volevo infilarmi la fede al dito prima che cominciassero le riprese di Sherlock Holmes 2.

Il professor Law si passa una mano tra i capelli, e questo basta per mandarmi in tilt i neuroni; apro la bocca, in cerca d’aria, cercando di non pensare a quanto mi piacerebbe poter essere io stesso a passargli la mano tra quei suoi capelli disordinati. [...]
Non tutto è come sembra...

Cosa accadrebbe se un ragazzo di soli vent'anni fosse vittima di un grave incidente?
Un Robert e un Jude come mai li avete visti.

Sfortunati in amore, due uomini che non si conoscono e che vivono in continenti diversi -uno è americano e l'altro è inglese- s'incontrano su internet e decidono di scambiarsi la casa per le vacanze di Natale. Chissà che un po' d'aria nuova e il trovarsi in un paese diverso non li aiuti a fare nuove conoscenze e magari a trovare quella fortuna in amore che sino a quel momento ad entrambi ha voltato le spalle.

Sbuffo e mi riapproprio della mia matita, apro il suo diario alla pagina di domani rigorosamente bianca (sia mai che Robert si segni i compiti, vero? Tanto poi chiama me e risolve tutto. Non che mi dispiaccia in effetti...), e gli lascio un piccolo appunto, nonostante abbia qualche dubbio sulla possibilità che venga letto.
“Comprare una matita e smettere di cercare si impadronirsi di quella di Jude :P”

-Uno stilista, hai detto? E come si chiama?- Hugh e Simon continuano a conversare, mentre io tengo lo sguardo puntato su quell’uomo.
-Robert, ehm, il cognome,…doweny, dowyne,down, Downey! Si, era Robert Downey Jr! Ne sono sicuro, mi ricordo!-
Il nome non mi dice niente, decido di avvicinarmi.

Risi. « Mio caro Watson,vuole farmi credere di riuscire a reggere l’alcol più di me? » Jude,in risposta,inarcò un sopracciglio. « Vuole scommettere Holmes? » { Capitolo Quattro }

Una PWP di due capitoli senza arte nè parte, scritta così, tanto per fare.
"E mi vien da ridere al ripensare a quanto cocciutamente entrambi ci ostinavamo a reprimere quel che provavamo e tutt’ora proviamo l’uno per l’altro, dietro ad una maschera di eterosessualità assoluta della quale ho iniziato a dubitare fortemente appena ho incontrato i tuoi occhi acquamarina."

“Mi rifiuto!”
“Ma Robert..cerca di capire..”
“Ho detto di no! Io con quello non ci lavoro!”