Recensioni per
Le Onde del Destino.
di lovespace
Inizierò dal titolo. |
Questa volta mi hai lasciato senza parole... vorrei articolare qualche frase di senso compiuto, ma l'unica cosa che mi chiedo è: chi non vorrebbe essere inseguita per i corridoi dell'Arcadia e trascinata nella cabina più agognata del cosmo? |
Mia cara, come ben sai le cene sono la mia passione ;-) e quindi non potevo che apprezzare questa. Davvero un'atmosfera dolce e sognante, con quel ballo al suono di una musica che sentono solo loro e il finale malandrino. Delizioso anche il disegno! |
Questa cena tra H&H la ho tanto attesa ed alla fine non l'ho potuta leggere subito. :( Ma ora ECCOMI! |
Sarà il clima natalizio ma questo capitolo è proprio dolce ... pieno di momenti proprio toccanti. |
Mi riesce molto difficile commentare questo capitolo, che mi ha davvero raggiunto in fondo al cuore. Dovrei citare ogni riga da cui hai lasciato trasparire, con la tua consueta delicatezza e profondità, le personalità dei protagonisti e la forza del sentimento che sta prendendo forma tra loro, attraverso piccoli gesti "quotidiani", piccole attenzioni reciproche e parole semplici ma vere... |
Che capitolo dolce e romantico!!!! In tema col periodo natalizio: il disegno è bellissimo, molto ironico!! E grazie per la dedica a chi legge e per l'albero a tema! |
Premetto che diciamo con un eufemismo.non amo il.natale... E sciropparmelo anche in harlock un mi garbava punto....MA questo capitolo mi è piaciuto davvero e mi ha riportato alla mente che da qualche parte c'è vicino a Cassiopea una stellina che prima dei miei 18 anni era una sigla ma poi grazie al regalo di una persona per me per sempre speciale dopo si è chiamata Elena 25 7 1978. Che dire?? A natale bacino...o per capodanno li facciamo trombare Sti due prima che una muoia dissanguata e l'altro riporti a bordo la marmaglia???? |
E tu ci regali un capitolo così... natalizio, proprio all'avvicinarsi del vero Natale? Sei fantastica cara Lo. Finalmente un po' di quiete e di tranquillità ;) finalmente queste due anime inquiete possono abbandonarsi per qualche ora ad un piacevole momento rilassante. Ho adorato letteralmente il desiderio di Harlock che, nel vederla triste nella sua cabina per la cena sfumata, vuole "regalarle" per una volta un momento di vita normale, è un pensiero proprio da lui, bellissimo! Poi la cena nella cabina è dolce e sensualissima, il capitano è descritto benissimo (ma tu mi vuoi far morire?) ed Helen è favolosa in abito da sera, e qui si scopre che lei aveva una movimentata vita mondana, interessante. La loro conversazione è molto interessante, si scoprono molte cose del passato di Helen, dove viveva prima, sua madre... Harlock è incuriosito!!! E poi che dire il loro danzare senza musica è pura poesia, hai descritto i loro movimenti, gesti e sguardi con maestria e io mi sono emozionata tantissimo. E quando Helen gli chiede se avevano già ballato mi è piaciuta moltissimo la risposta di Harlock, "no, ma avremmo dovuto". Mi è piaciuto tanto anche il ritorno sulla cicatrice, il capitano si stupisce che Helen possa considerarla un bel ricordo e soprattutto si compiace del suo modo tutto originale di percepire le cose. Hai costruito un personaggio veramente intenso e non banale e per questo ti faccio i miei complimenti. |
Finalmente dopo una serie di momenti altamente drammatici, in cui ci hai fatte soffrire e penare, finalmente ci doni una piccola parentesi di quiete serena. |
Cara Lo con la prima parte di questo capitolo mi hai tramortita!!!! Il capitano al timone è qualcosa di indescrivibile, bello, fiero, così legato alla sua nave da sembrarne tutt'uno, e tu hai descritto questa ennesima disavventura che si abbatte su di loro con maestria che denota uno studio approfondito dei termini marinareschi! Complimenti! Helen è il suo ufficiale di rotta e insieme riescono ad affrontare la tempesta di asteroidi! Molto plausibile anche l'associazione dello spazio come un immenso mare attraverso il quale l'Arcadia si muove come un antico galeone! Dopo lo scampato pericolo però Harlock si trincera nuovamente dietro al suo muro di sofferenza che tu hai saputo sapientemente descrivere con delle immagini e metafore una più bella dell'altra! Poi mi è piaciuto molto il piano per recuperare i compagni anche se sono in apprensione per Helen che sarà costretta ad esporsi con la sua divisa e i suoi pass della Gaia. Bellissima pensata. E' molto dolce anche il ricordo del Natale imminente, per Helen è un modo per non dimenticare chi è e da dove viene, un modo per fare sopravvivere qualcosa di un passato che ha amato, e questo colpisce molto il capitano. Ma poi accade l'imprevisto, il dottore si taglia e immediatamente si rende conto della gravità della cosa. Bellissimo il momento in cui sollecita Tori ad andare a chiamare Harlock, il pennuto è sempre stato un personaggio molto presente e attaccato al capitano, è l'unico legame tangibile che gli è rimasto con Tochiro... e Tori si precipita a chiedere aiuto! Harlock appena la vede capisce subito la situazione e anche la vera gravità delle sue condizioni, è da ammirare il suo sangue freddo nel ricucire la povera donna, che sopporta stoicamente il dolore! Mi ha molto colpita il fatto che lei adori le cicatrici e soprattutto quella che le lascerà la ricucitura del capitano è una cosa molto insolita, il tuo personaggio ha una sensibilità fuori dal comune e questo è intrigante, E' una donna che ha sofferto moltissimo e che nonostante viva dentro ad un corpo che lentamente la sta abbandonando ha una impressionante voglia di vivere e di amare. E' davvero un'anima affine e complementare a quella del Capitano. Complimenti per tutta l'emozione che riesce sempre a suscitare in me la lettura di un tuo capitolo! Bravissima! Un bacio, Romy |
La parte in cui Helen suona il piano e Harlock ascolta il suono che si propaga nell'Arcadia mi ha fatto venire i brividi perchè indirettamente mi ha fatto ricordare un film che adoro all'inverosimile... si chiama Le ali della libertà (lo conosci?) e narra la storia di un uomo che viene incarcerato ingiustamente in America negli anni 60 circa.. a un certo punto per dare una vita migliore ai suoi compagni di carcere trasmette per tutta la prigione un pezzo di musica classica ...è una scena che tocca davvero il cuore e per qualche istante ho provato la stessa cosa immaginando il suono del piano che raggiunge Harlock. |
Dunque, la tempesta di asteroidi mi è piaciuta molto, anche perchè nello spazio è plausibile che un'astronave si trovi in mezzo a uno sciame meteorico...bellissima la scena di Harlock al timone, come sempre fa impazzire quando afferra quella ruota!! Wow! |
Il mio caffè davanti al PC stamane è più buono. Che bella l'Arcadia così ritratta da te tra i flutti di un mare di stelle attraverso l'uso di termini marinareschi.Ed Harlock paragonato ad un'onda anomala.2Imprevista, immensa, che sorprende e travolge, all'improvviso completamente, strappando il respiro ma che non disorientava. Le sue braccia forti erano l'ancora a cui tenersi aggrappati, il suo sguardo il porto di quiete dove essere tratti in salvo. Harlock che dire, è fantastico,le tue descrizioni di lui sono sempre da infarto.Al timone,mentre cammina tra i corridoi,o fermo ad ascoltare la musica "ascoltava quella musica assorto, rapito.Poggiava le spalle ad una parete, piegava una gamba, incrociava le braccia al petto, chiudeva gli occhi e riportava alla mente paesaggi della Terra". Splendida poi l'immagine della solitudine insonne come donna che va a fargli visita di notte"tutto faceva parte di quello strano rito espiatorio che gli occorreva per temprare la forza e la volontà che lo tenevano fermamente saldo da oltre cento anni. Era un duro viaggio dentro se stesso, dal quale, pagato il tributo, ne usciva rigenerato ma con l'acre sensazione ogni volta d'aver perso qualcosa. Qualcosa di importante."Splendida questa descrizione della profonda lotta interiore di Harlock come rito espiatorio,che nel film si intuisce,hai reso un continuo logorio dell'anima in una frase. :-0 |
Questo è un attentato! Come Divergente Trasversale (e sicuramente molte altre), io perdo letteralmente la testa quando il capitano timoneggia (si dice così?)! Soprattutto quando viene descritto in modo così vivo e plastico, che pare di vederselo davanti. O__O Hai poi reso benissimo il rapporto tra Harlock e l'Arcadia, che qui sembrano fondersi in un unico essere. Mi è piaciuta molto anche l'immagine della nave come un guerriero senza protezioni, perché rende l'idea della situazione: in condizioni normali, se ne sarebbe fatta un baffo di quattro sassi nello spazio, ma ora è ancora vulnerabile. E molto azzeccato il linguaggio marinaro, che con l'Arcadia ci sta alla grande! |