Recensioni per
Zanpakuto
di Stateira

Questa storia ha ottenuto 167 recensioni.
Positive : 167
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/11/10, ore 21:50

Rieccomi qui. Che dire, sentendo parlare la spada di Ikaku, che si trascina dietro al suo folle padrone, assetato di lotta, come l'uomo che segue praticamente da una vita, non posso fare ameno di pensare ad una nonna che rimprovera il nipote di essere troppo frettoloso, di avere troppa voglia di bruciare le tappe. Di, insomma, voler "morire" troppo presto. Perchè, in un certo senso, ci fai capire che la sua spada, la sua fedele Hoozukimaru, ha paura di vederselo morire, nonostante lei faccia di tutto per tener appunto lontano chiunque tenti di ferirlo. Ma lo sappiamo che lui non si diverte se non ha uno scontro serio. Come Kenpachi u.u solo che quest'ultimo porta il desiderio di lotta fino ai limiti estremi di follia, senza ombra di dubbio.
Credo di capire però il desiderio di Ikkaku. Sarà appunto un'anima vagabonda, ma comunque l'essere shinigami, l'essere un guerriero in tutto e per tutto fa proprio per lui. E la monotonia della sua vita lo schiacciava, in un certo senso.
Mi è piaciuto molto quel "sciagurato" che la sua fedele amica gli ha lanciato contro. Perchè è vero, Ikkaku è un folle che non riesce a comprendere almeno un poco il potere della sua spada. Almeno, il suo volere.
COmunque, credo che lui viva la sua vita in quel modo, come se appunto non avesse più tempo perchè vuole godersela. A modo suo almeno. Cerca la forza e cerca di assaporarla tutta in una volta. Almeno, io la penso così.

Recensore Junior
14/11/10, ore 17:59

Anche io penso che il cercare di fare del bene di Tousen e dela sua spada sia in un certo senso assurdo. Lei è letale e spietata (sei riuscita benissimoa  rendere la cosa) come i bambini. Ed esattamente come una bambina non vista, una bambina in un certo senso adottata, agisce per rendere felice  e fiero di sè il suo padrone. Ma soprattutto risulta crudele, solo come un bimbo può essere. Lei, che si macchia di sangue, lei, che vede i corpi che miete, perdona l'ottusità del suo padrone, che a causa di una vendetta assurda risulta essere contraddittorio. Perchè se una persona non amasse la guerra, se non fosse così assetata di sangue (Sangue di chi gli ha strappato via una persona cara) una spada non la brandirebbe mai. Almeno, questo è ciò che penso io. Ma forse proprio perchè non vede Tousen agisce esattamente come la sua spada. Come un bambino crudele che perseguita ciò in cui crede senza pensare al dolore che provano gli altri. Ma pensando solamente al proprio. Il potere della sua spada è subdolo, cancella ogni suono, ogni odore, ogni immagine attorno all'avversario. Forse perchè in fondo lei stessa non vuole vedere il male che fa. Nonostante se ne nutra, come ogni spada che si rispetti. Io personalmente non amo molto questo personaggio. Perchè questa sua contradizione (non amo il sangue ma ne verso in abbondanza) mi irrita. Esattamente. Mi irrita nel profondo nonostante possa capire il motivo di tale vendetta. Eppure, dal mio punto di vista, è una cosa che faccio fatica  a concepire.

Recensore Junior
14/11/10, ore 17:47

SOde no shirayuki è considerata la spada più bella di tutta la SOul society, su questo non c'è dubbio. Si muove veloce e leggiadra, in combattimento sembra danzare come una ballarina. Ed è splendidamente bianca. Eppure, alle volte mi domando, se possa essere veramente così bella se ricoperta di sangue. Eppure è questa la natura di una spada. Tagliare ed affettare fino a quando la vittima non cade a terra, esangue. Una spada nasce per questo. Per difendere il proprio padrone dalla morte imminente. Eppure, anche io come te credo che Rukia faccia un'immensa fatica ad accettare la cosa. Lo si capisce che non ama la lotta e tutto il suo potere lo tira fuori quando c'è da combattere contro uno hollow. Ma quando è in gioco la sua vita si lascia cadere con un po' troppa facilità. Proprio coem hai detto tu inciampa e decide, in un certo senso, di lasciar morire quella forza latenteche è celata dentro di sè. Perchè lei è forte, la sua anima è forte, lo ha dimostrato molte volte. Eppure c'è sempre un qualcosa che nel momento più importante la blocca ( e queste lamentele vanno rivolte all'autore che, chissà perchè, rende tutte le donne del racconto dannatamente deboli. E ammetto che la cosa mi fa imbestialire. Oppure le fa sparire, puff, come se niente fosse).
Il paragone con la fenice mi è piaciuto davvero tanto. Sul serio. Subito avevo fatto un po' di fatica  a collegare le due cose, il patibolo e la fenice ma poi, dopo qualche minuto, ho capito. E spero di aver capito anche il perchè hai voluto paragonare le due cose.
Diciamo che, riferendomi alla tua storia, posso capire il rifiuto della solitudine da parte di Rukia. Credo che ogni essere umano la rifiuti. Fa parte dell'essere umano il voler restare uniti. E penso che la sua spada l'abbia capito. Molto meglio della sua padrona.

Recensore Junior
14/11/10, ore 17:34

Credo che sia davvero difficile descrivere il legame che possiede uno Shinigami con la sua spada perchè è una parte della sua anima a sè stante, che nessuno può vedere veramente, se non il proprietario stesso. Se poi quest'ultimo fa fatica a capirla, beh, questa è un altra storia.
Mi piace davvero molto il fatto che tu, con questa fanfic tenti di descrivere i personaggi visti da una parte della loro anima (che si affila, taglia e fa sanguinare loro stessi alle volte perchè magari va contro la loro stessa natura) che meglio di tutti li conosce e che purtroppo loro non comprendono affatto dopotutto.
Byakuya è un personaggio decisamente contorto. Ligio alle regole, al dovere e soppresso da ciò che è. Un nobile, per l'appunto. Byakuya è fragile perchè vorrebbe fare ciò che non può e veder realizato qualcosa che non può desiderare. Perchè, appunto, è schiacciato dalla nobiltà e dai fatti che purtroppo gli hanno fatto rimangiare un credo ed una volontà che è morta, assieme a sua moglie. E la sua spada, queste cose le sa meglio di tutti. Perchè era al suo fiancoe  lo sarà sempre. Perchè è una parte di lui che credo non morirà mai nonostante il peso e la fragilità incombenti che li sciacciano ad ogni scelta che ritiene sbagliate.
All'inizio lo ammetto, non mi piaceva questo suo modo di fare, troppo ligio al dovere, alle regole ed  tanto altro che sembrava invisibile, all'inizio del manga. Poi, quando ha deciso di difendere il suo orgoglio (chi mai dimenticherà la battaglia contro Zomari?!) ha dimostrato la sua vera forza. E forse credo che la sua spada, finalmente, sia stata felice di essere in grado di spezzarsi

Recensore Junior
27/08/10, ore 06:10

Le storie di questa raccolta sono veramente affascinanti, lo penso ogni volta che ne leggo una nuova. Di wabisuke ho sempre avuto una visione confusa, come se

Nuovo recensore
03/07/10, ore 18:33

Wow. Wow. Wow. Wow. Wow. E ancora wow. L'ho già detto wow?
Da un po' di tempo a questa parte ho definito la mia classifica dei personaggi preferiti di Bleach, e Yumichika è nientemeno che secondo. Il primo sarà sempre e solo Ulquiorra.
Comunque.
Essendo Yumichika tra i miei preferiti, non ho potuto che adorare questo capitolo. In perfetto stile Ayasegawa, direi. Azzecatissimo il carattere di questa spada bellissima ma che, ahinoi, non ha lo spazio che si merita per la (s)fortuna di trovarsi in una divisione che non apprezza appieno le cose belle. ù.u Che sto dicendo? Vabbé, andiamo avanti.
Allora non sono l'unica ad apprezzare il fascino di yumichika che in passato sfoggiava quella pettinatura senza piume! *-*
Che dire; complimenti vivissimi al tuo modo di scrivere e a questi capitoli bellissimi!
E non vedo l'ora di leggere capitoli sull'imprigiona di Murciélago, o Haineko di Rangiku. Mi incuriosisce molto quella spada. *-*
Peccato per Zaraki; su di lui non c'è molto da dire.
Bé, attendo altri tuoi lavori!

Recensore Master
02/07/10, ore 01:23

uau, complimentoni O_O devo fare un ripassino di Bleach, mi sa. Cmq trovo questa fic scritta molto bene, le solite cose: grammatica, lessico, etc...
Mi piace il modo di esprimersi della Zanpakuto^^

Nuovo recensore
28/06/10, ore 23:43

stupendo. assolutamente fantastico. mi sono completamente innamorata del tuo stile di scrittura. hai una grazia che purtroppo si trova raramente negli scrittori di fanfiction. il modo in cui hai dato voce alle spade dà davvero una sensazione di coro. ho particolarmente apprezzato questo capitolo, anche perchè, essendo Mayuri uno dei miei preferiti, sono un po' di parte. hai descritto quell'eterno feto che è Ashsogi Jizo con una scelta di parole che dava davvero la sensazione di malsanità da sala operatoria che di diritto circonda Mayuri (e ti parlo di malsanità da sala operatoria da studentessa di medicina. io praticamente ci sguazzo dentro :D ). inoltre, anche gli altri capitoli erano tutti scritti splendidamente. mi sono piaciuti soprattutto Wabisuke e Benihime, e descrivere un personaggio ambiguo come Urahara non la vedo come una cosa facile. davvero, complimenti.

Recensore Junior
19/04/10, ore 18:16

E' forse la più complessa tra quelle che hai scritto, e una delle più belle: quasi cantilenante, perfetto, ipnotico il modo in cui alterni una testa mozzata ed un aspetto del carattere di Kira (due aspetti sinistramente contrastanti della sua personalità, la bellezza della semplicità ed il terribile sguardo con cui uccide, all'occorrenza... eredità di Gin? Senza dubbio).
Personalmente, io ho sempre associato Kira all'inverno: un fiore congelato, che non sa se riuscirà mai a sbocciare, ma anche questa interpretazione è azzeccatissima, rende bene la tristezza di fondo che il ragazzo si porta dentro, una tristezza che fai sembrare molto vicina alla disperazione.
Infine, complimenti per un paio di momenti davvero liricissimi (angelo di legno... vessillo delo sconforto... bellissime immagini!).
Invece, non traspare più di tanto l'odio di Wabisuke per Ichimaru; possibilissimo che la spada lo detesti, ma dalla storia non è tanto evidente, secondo me... un sacco di complimenti, comunque. Scritta divinamente, come al solito.

Recensore Junior
15/04/10, ore 12:41

Dunque, noi non ci conosciamo, fino a oggi non ho mai letto niente di tuo e non mi è mai nemmeno venuta voglia di leggere Bleach (che sì, ho visto qualche puntata, d'accordo ma non è che mi abbia proprio infervorata) ma ora credo che metterò la tua bella raccolta tra le seguite e correrò in fumetteria a reperire i volumi di Ichigo&co.
Non conoscendo bene la storia tante cose che le spade dicono non le ho capite, in compenso però ho potuto godermi la musicalità delle tue parole, le immagini suggestive, poetiche, a volte aggressive, altre languide...
Quest'ultima mi è piaciuta tanto. Mi sono piaciute tutte ma quest'ultima...
Bravissima, continua così ^^

Recensore Junior
11/04/10, ore 13:56

Complimenti.
Non saprei che altro aggiungere.
Sublime.

Nuovo recensore
11/04/10, ore 13:55

Complimenti, è molto realistica e mi è piaciuta molto!!!!!:)

Recensore Junior
07/04/10, ore 15:45

Questo capitolo è lirico, pieno zeppo, infarcito e farcito come un tortino ripieno. Che poi, se ci pensi, l'analogia con il cibo non è delle migliori, contando che si parla di teste mozzate e del desiderio di sangue di una spada...bah, quella che fa le coseliriche sei tu, non io, io al massimo le faccio raccapriccianti XD
Wabisuke è complicata come il suo padrone...ma odiare Gin no...è puccio e carino, ed ha pure vinto il torneo di carte a cui partecipava(l'unico modo in cui si spiega la sua continua assenza).
Sono certa di ciò, e parto per la tangente.

Edito, perchè sono poco attenta e mi sono accorta ora dello scorso capitolo su Fuji/Ruuri Kujaku, e ti dico solo che ti adoro, donna, dcdavvero! Yumichika...come si fa a non amare lui e la sua splandida spada?!
(Recensione modificata il 07/04/2010 - 04:00 pm)

Recensore Veterano
07/04/10, ore 13:53

Un bambino autunnale. Credo sia la migliore descrizione di Kira che leggerò mai. Lo è davvero, ha in sé la bellezza disperata delle foglie che cadono –la bellezza di qualcosa che sta morendo. E Wabisuke riflette in maniera perfetta e sofferente la natura del suo possessore. Ecco, bellezza e sofferenza sono il cardine, incarnate nel fiore simbolo della terza compagnia. La calendula officinalis, ovvero la disperazione. Direi che questo capitolo schizza in prima posizione nella mia scala di gradimento, e non posso aggiungere altro. Ti rinnovo i complimenti e ti abbraccio. Alla prossima!

Recensore Junior
07/04/10, ore 13:03

Un capitolo davvero pieno di poesia. Come sempre i miei più vivi complimenti.
Kira, il bambino dei mille autunni. Sì è vero: ha quella saggezza cauta che lo ha sempre tenuto in disparte.
Devo ammettere che all'inizio disprezzavo queta spada: sembrava una lama codarda, che usava un trucco da pochi soldi per obbligare gli avversari a riporre le loro armi.
Tuttavia, da quando Kira è stato abbandonato da Ichimaru, è migliorato, e molto: finalmente si è tolto quella patina di codardo servilismo che mostrava nei confronti del suo capitano.
Sì, hai proprio ragione: Wabisuke vuole Gin morto.
Wabisuke non taglia le teste: le fa cadere sulla sua lama dopo averle appesantite. Spero soltanto che quella di Gin cadrà per mano sua.
Certo a meno di imprevisti colpi di scena...