Rieccomi qui. Che dire, sentendo parlare la spada di Ikaku, che si trascina dietro al suo folle padrone, assetato di lotta, come l'uomo che segue praticamente da una vita, non posso fare ameno di pensare ad una nonna che rimprovera il nipote di essere troppo frettoloso, di avere troppa voglia di bruciare le tappe. Di, insomma, voler "morire" troppo presto. Perchè, in un certo senso, ci fai capire che la sua spada, la sua fedele Hoozukimaru, ha paura di vederselo morire, nonostante lei faccia di tutto per tener appunto lontano chiunque tenti di ferirlo. Ma lo sappiamo che lui non si diverte se non ha uno scontro serio. Come Kenpachi u.u solo che quest'ultimo porta il desiderio di lotta fino ai limiti estremi di follia, senza ombra di dubbio. |
Anche io penso che il cercare di fare del bene di Tousen e dela sua spada sia in un certo senso assurdo. Lei è letale e spietata (sei riuscita benissimoa rendere la cosa) come i bambini. Ed esattamente come una bambina non vista, una bambina in un certo senso adottata, agisce per rendere felice e fiero di sè il suo padrone. Ma soprattutto risulta crudele, solo come un bimbo può essere. Lei, che si macchia di sangue, lei, che vede i corpi che miete, perdona l'ottusità del suo padrone, che a causa di una vendetta assurda risulta essere contraddittorio. Perchè se una persona non amasse la guerra, se non fosse così assetata di sangue (Sangue di chi gli ha strappato via una persona cara) una spada non la brandirebbe mai. Almeno, questo è ciò che penso io. Ma forse proprio perchè non vede Tousen agisce esattamente come la sua spada. Come un bambino crudele che perseguita ciò in cui crede senza pensare al dolore che provano gli altri. Ma pensando solamente al proprio. Il potere della sua spada è subdolo, cancella ogni suono, ogni odore, ogni immagine attorno all'avversario. Forse perchè in fondo lei stessa non vuole vedere il male che fa. Nonostante se ne nutra, come ogni spada che si rispetti. Io personalmente non amo molto questo personaggio. Perchè questa sua contradizione (non amo il sangue ma ne verso in abbondanza) mi irrita. Esattamente. Mi irrita nel profondo nonostante possa capire il motivo di tale vendetta. Eppure, dal mio punto di vista, è una cosa che faccio fatica a concepire. |
SOde no shirayuki è considerata la spada più bella di tutta la SOul society, su questo non c'è dubbio. Si muove veloce e leggiadra, in combattimento sembra danzare come una ballarina. Ed è splendidamente bianca. Eppure, alle volte mi domando, se possa essere veramente così bella se ricoperta di sangue. Eppure è questa la natura di una spada. Tagliare ed affettare fino a quando la vittima non cade a terra, esangue. Una spada nasce per questo. Per difendere il proprio padrone dalla morte imminente. Eppure, anche io come te credo che Rukia faccia un'immensa fatica ad accettare la cosa. Lo si capisce che non ama la lotta e tutto il suo potere lo tira fuori quando c'è da combattere contro uno hollow. Ma quando è in gioco la sua vita si lascia cadere con un po' troppa facilità. Proprio coem hai detto tu inciampa e decide, in un certo senso, di lasciar morire quella forza latenteche è celata dentro di sè. Perchè lei è forte, la sua anima è forte, lo ha dimostrato molte volte. Eppure c'è sempre un qualcosa che nel momento più importante la blocca ( e queste lamentele vanno rivolte all'autore che, chissà perchè, rende tutte le donne del racconto dannatamente deboli. E ammetto che la cosa mi fa imbestialire. Oppure le fa sparire, puff, come se niente fosse). |
Credo che sia davvero difficile descrivere il legame che possiede uno Shinigami con la sua spada perchè è una parte della sua anima a sè stante, che nessuno può vedere veramente, se non il proprietario stesso. Se poi quest'ultimo fa fatica a capirla, beh, questa è un altra storia. |
Le storie di questa raccolta sono veramente affascinanti, lo penso ogni volta che ne leggo una nuova. Di |
Wow. Wow. Wow. Wow. Wow. E ancora wow. L'ho già detto wow? |
uau, complimentoni O_O devo fare un ripassino di Bleach, mi sa. Cmq trovo questa fic scritta molto bene, le solite cose: grammatica, lessico, etc... |
stupendo. assolutamente fantastico. mi sono completamente innamorata del tuo stile di scrittura. hai una grazia che purtroppo si trova raramente negli scrittori di fanfiction. il modo in cui hai dato voce alle spade dà davvero una sensazione di coro. ho particolarmente apprezzato questo capitolo, anche perchè, essendo Mayuri uno dei miei preferiti, sono un po' di parte. hai descritto quell'eterno feto che è Ashsogi Jizo con una scelta di parole che dava davvero la sensazione di malsanità da sala operatoria che di diritto circonda Mayuri (e ti parlo di malsanità da sala operatoria da studentessa di medicina. io praticamente ci sguazzo dentro :D ). inoltre, anche gli altri capitoli erano tutti scritti splendidamente. mi sono piaciuti soprattutto Wabisuke e Benihime, e descrivere un personaggio ambiguo come Urahara non la vedo come una cosa facile. davvero, complimenti. |
E' forse la più complessa tra quelle che hai scritto, e una delle più belle: quasi cantilenante, perfetto, ipnotico il modo in cui alterni una testa mozzata ed un aspetto del carattere di Kira (due aspetti sinistramente contrastanti della sua personalità, la bellezza della semplicità ed il terribile sguardo con cui uccide, all'occorrenza... eredità di Gin? Senza dubbio). |
Dunque, noi non ci conosciamo, fino a oggi non ho mai letto niente di tuo e non mi è mai nemmeno venuta voglia di leggere Bleach (che sì, ho visto qualche puntata, d'accordo ma non è che mi abbia proprio infervorata) ma ora credo che metterò la tua bella raccolta tra le seguite e correrò in fumetteria a reperire i volumi di Ichigo&co. |
Complimenti. |
Complimenti, è molto realistica e mi è piaciuta molto!!!!!:) |
Questo capitolo è lirico, pieno zeppo, infarcito e farcito come un tortino ripieno. Che poi, se ci pensi, l'analogia con il cibo non è delle migliori, contando che si parla di teste mozzate e del desiderio di sangue di una spada...bah, quella che fa le coseliriche sei tu, non io, io al massimo le faccio raccapriccianti XD |
Un bambino autunnale. Credo sia la migliore descrizione di Kira che leggerò mai. Lo è davvero, ha in sé la bellezza disperata delle foglie che cadono –la bellezza di qualcosa che sta morendo. E Wabisuke riflette in maniera perfetta e sofferente la natura del suo possessore. Ecco, bellezza e sofferenza sono il cardine, incarnate nel fiore simbolo della terza compagnia. La calendula officinalis, ovvero la disperazione. Direi che questo capitolo schizza in prima posizione nella mia scala di gradimento, e non posso aggiungere altro. Ti rinnovo i complimenti e ti abbraccio. Alla prossima! |
Un capitolo davvero pieno di poesia. Come sempre i miei più vivi complimenti. |