Eccomi di nuovo ^^

Non è una bella situazione, quella in cui si trova Ehrenold. Da una parte, il duca Jenevin pronto a qualsiasi bassezza pur di riconquistare - seppur "a metà" - la sua città, arrivando perfino a consegnarla a un'armata nemica pur di non fare il lavoro sporco e ingannare la sua gente facendo leva sulla loro superstizione; dall'altra i suoi uomini che vacillano e sono sul punto di abbandonarlo, soprattutto Threwe...
Sono curiosa di sapere cosa succederà dopo... E soprattutto, di vedere cosa farà Iasay.

Se solo non fosse ora di provare ad addormentarmi, mi leggerei anche il capitolo successivo :'D
(Recensione modificata il 28/07/2017 - 06:25 am)

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Lasciamelo dire, la tua storia mi piace sempre di più.
È tutto curato nei minimi dettagli: le scene, le descrizioni, i dialoghi, lo svolgimento della trama.

Jenevin mi sembra il classico nobilotto ozioso pronto ad arraffare il massimo col minimo sforzo, un uomo senz'altro scaltro, ma assai poco onorevole. Eppure, ho come l'impressione che il nuovo visitatore non sia così facile da corrompere.

Di tutt'altra pasta il sovrintendente Ehrenold, anche se pare ancora sottovalutare fin troppo la minaccia che si annida nei bassifondi della città... Una guerra silenziosa, consumata nell'ombra, è forse più pericolosa di uno scontro campale combattuto alla luce del sole. E Rowden sembra averlo capito...
Ma il prezzo da pagare per far cessare le ostilità è troppo alto per Ehrenold.

Davvero un ottimo lavoro!
(Recensione modificata il 23/07/2017 - 03:27 am)

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Buonsalve!

Molto bello questo capitolo.
Apprezzo sempre di più il personaggio di Ehrenold. Sebbene la sua storia con Iasay sia iniziata in un modo non proprio "ortodosso", riesco a intravedere il cambiamento di atteggiamento del sovrintendente nei confronti del ragazzo... Sbaglio o si sta sempre più affezionando a lui? ^^
Mi sta piacendo molto anche il cambiamento di Iasay... Pur essendo stato educato ad essere docile e imbelle, un altro lato nascosto della sua natura sta uscendo fuori... Bene, molto bene :D

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Ed ecco che per me c'è davvero il finale più deprimente. Ehrenold non viene ammazzato, il piano contro di lui non prosegue, e Iasay si ritriva a cedere a una decisione che segue a un trauma, mandando al diavolo la sua vita di prima, piena di persone che pur con tutti i loro difetti gli volevano bene. Almeno è riuscito a dimostrare un po' di coraggio in battaglia, e sembra che non abbia subito l'ironia di vedersi Ehrenold ammazzato subito dopo aver fatto la sua gran scelta ...
Un finale che però sembrava quasi inevitabile, e che pur lasciando diversi interrogativi aperti (che fine ha fatto la famiglia di Iasay-sono un po' una loro fan? Che ne è stato poi di Kadya, e del complottista Duca Jenevin? Chi diavolo era il Gatto?) funge da degna conclusione a questa storia.
Quindi posso solo farti i complimenti: hai creato una storia con una trama intrigante, personaggi approfonditi e complessi in tutte le loro sfaccettature e dinamiche, e una rappresentazione accurata della Sindrome di Stoccolma e dell'effettivo trauma di uno stupro, lasciando il tutto abbastanza ambiguo perché non si potesse definire un atto simile una storia d'amore e non indurmi a una strigliata all'autore. Quindi, complimenti: non è stata una lettura romantica o allegra, ma di sicuro questa storia mi ha positivamente impressionata!

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Altro capitolo di combattimenti molto ben descritti! Mi è piaciuta la parte della rivolta: finalmente quelli di Kadya reagiscono, anche se, essendo civili impreparati, si fanno ammazzare praticamente subito. Immaginavo che sarebbero arrivati dei rinforzi da Kjarr, sembra proprio che la situazione stia per mettersi al peggio per Sedgius e i suoi.
Naturalmente sperare nella morte di Ehrenold sarebbe troppo, intanto mi ha colpita il comportamento di Iasay: non sembra aver dedicato un solo pensiero ai suoi familiari, che potrebbero essere morti tra rivolte e incendi, ma rischia di farsi ammazzare per un tizio che conosce da due mesi e che ha iniziato il loro legame con una violenza terribile. Quanto deve essere grave una Sindrome di Stoccolma per arrivare a quei livelli?!
Davvero un bel capitolo; adesso non vedo l'ora di arrivare alla conclusione!

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Mi è piaciuta davvero molto la descrizione dello scontro. Le inmagini che ce ne hai dato sono molto realistiche, si potevano benissimo visualizzare. E direi che quelli di Kjarr sono piuttosto inpressionanti anche per essere riusciti a reggere una giornata.
Iasay sembra essere passato direttamente dall'odio per Ehrenold alla dipendenza da lui ... almeno ha avuto il buonsenso di capire che data la sua impreparazione era completamente inutile e semmai stava tra i piedi. Le rivolte sono andate avanti senza problemi, immagino che nessuno sappia nulla di cos'ha fatto Iasay.
Gran capitolo, stai creando il finale magnificamente!

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Le parti con Ehrenold e Iasay sono sempre più deprimenti. Almeno c'è Rowden a risollevare un po'il mio morale dimostrandosi un amico devoto!
Interessante la parte con Sedgius: il Duca è stato davvero ingenuo, come previsto dal Gatto, e non ha ancora rimesso le mani sulla città che già progettano di soffiargliela. Comunque, quelli di Kjarr sembrano davvero messi male: come potrebbero mai cavarsela in una situazione così impari? Anche senza la rivolta -sospetto che la scelta di Iasay renderà le cose molto confuse su quel fronte -hanno numeri e attrezzature superiori.
Complimenti, un gran bel capitolo. Non vedo l'ora di arrivare al prossimo!

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Eccomi di nuovo!

Lentamente tutti i nodi vengono al pettine, e ci ritroviamo di fronte al Duca e ai suoi uomini in persona, che non solo ci dimostra di non essere un vile come veniva descritto, ma si rivela anche un uomo molto astuto e prudente, che pianifica con cura azioni belliche... nello stile di Kadya. L'alone di mistero con cui hai ammantato questa parte della storia ha reso la svolta ancora più inaspettata.

Temo però che Iorweth verrà usato e basta..

Come sempre, mi è piaciuta molto anche la digressione mitologica, dà un tocco in più alla storia. :)
(Recensione modificata il 18/07/2017 - 11:55 pm)
(Recensione modificata il 18/07/2017 - 11:59 pm)

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Personalmente, ho trovato la parte cpn Iasay e i suoi familiari piuttosto demoralizzante. Queste persone amano Iasay sinceramente, per come lui è e senza vedere nessun altro in lui, vogliono la sua felicità, sono state distrutte dal suo rapimento ed erano estasiate al suo ritorno, e lui cos'ha fatto dopo essere tornato? Non pensava ad altro che a quanto fossero superficiali e chiassosi, che usassero troppi orpelli, che non gli piaceva il modo in cui lo trattavano, che sua moglie non gli piace più, e alla fine decide di mollarli, dandosi a malapena il pensiero necessario per scrivere loro una lettera. Capisco che questo è un frutto delle sue esperienze traumatiche e della Stoccolma, ma questi poveracci sono stati trattati veramente da schifo. È incredibilmente triste per i genitori, che hanno fatto tutto quello che potevano per contribuire a liberarlo, e per la povera Alayna, che aveva avuto con Iasay un amore vero e proprio, senza violenze da nessuna parte.
La parte con i cospiratori ... devo dire che il momento in cui il Gatto ha chiesto ai suoi se davvero si fossero bevuti la faccenda del Consorte mi ha fatta sorridere. Mi chiedo però cos'abbia in mente, perché sembra aver capito la situazione molto più di Jenevin.
Sono davvero curiosa di sapere come andrà a finire questa storia; complimenti davvero per un altro bellissimo capitolo!

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E ... cominciamo dal cambiamento nei rapporti tra Iasay ed Ehrenold. Io personalmente non riesco a vederlo come amore. Da parte di Iasay, mi sembra una specie di Sindrome di Stoccolma: questa persona lo tratta orribilmente, ma al contempo gli fa regali, cerca di addestrarlo al combattimento, e poi ha una storia tanto tragica di dolore. Il poveretto non riesce a conciliare le due cose, e finisce a pensare che il fatto che Ehrenold abbia sofferto spieghi e giustifichi tutto, provando anche compassione e tenerezza per lui. In più, è separato dai suoi affetti, e in questo ambiente Ehrenold è l'ancora di salvataggio, quello che non vuole ucciderlo; questo mix di emozioni potrebbe ben essere scambiato per amore, quando in realtà Iasay non conosce affatto la persona che ha davanti, e che per la cronaca è la prima causa di tutti i suoi problemi. Da parte di Ehrenold mi sembra che si sua interessato a Iasay dapprima perché era un'incognita, e in seguito perché vi rivedeva l'amante morto, come notato da Rowden. Quindi il fatto che i due abbiano questa specie di relazione ... mi sembra più deprimente che altro.
Per quanto riguarda Hithaigh: certo che non riesce proprio a capire chi biasimare! E però ha tutte le sue brave ragioni per non essere felice del comportamento di Ehrenold. Guidare truppe in una situazione disperata quando il loro comandante non riesce neanche a farsi rispettare ... non sembra una ricetta per tenere alto il morale.
Complimenti, un capitolo ben descritto in tutte le dinamiche dei personaggi!

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Povero Feila! A dire il vero, penso che la sua morte avrebbe avuto più impatto se tu avessi dedicato più approfondimento alla sua amicizia con Iasay, ma anche così riesce ad avere il suo effetto, se non per quello che mette in chiaro di Gaelys e dei suoi soci. Non sono capaci di valutare la vita umana, sono disposti a uccidere qualcuno per una cretinata, e al contempo sono così vigliacchi che attaccano indirettamente, un amico di quello con cui ce l'hanno invece della persona stessa, e per di più attaccando a sorpresa, quando la vittima non può difendersi. Se Iasay avesse un minimo di fegato in più, non avrebbe davvero nulla da temere.
Per quanto riguarda la seconda parte del capitolo, Threwe e l'altro mi rincuorano sempre: penso che abbiano perfettamente ragione con le loro lamentele su Ehrenold. Ma il mio preferito è Rowden, probabilmente la persona più riflessiva e ragionevole da queste parti, che si ritrova a far fronte a un amico scemo che infila una boiata via l'altra e due tizi che iniziano a osteggiare palesemente detto amico. E deve anche cercare di tenere la pelle di Iasay attaccata al suo proprietario. Povero!
Complimenti, un altro gran bel capitolo!
(Recensione modificata il 16/07/2017 - 10:48 pm)

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Prima di tutto, scusa per il ritardi nel commento, gli esami mi hanno uccisa. Rimedio ora.
E finalmente viene rivelata la tragica storia di Ehrenold. Che per dimostrare che tenera e fragile creaturina sia, massacra e schiavizza un' intera città, compreso chi non c'entrava niente, per la morte di una sola persona. Continua a non farmi nessuna compassione, anzi, mi sta decisamente sulle scatole.
E Iasay che è pure dispiaciuto per lui ... tra un po' gli chiederà pure scusa per averlo costretto a stuprarlo, invece di starci volontariamente. Il poveretto deve proprio tirare fuori gli artigli, ma la reazione dei tre assalitori mi ha davvero fatta ridere: lo attaccano in tre contro uno, e se la danno a gambe appena lui tira un singolo pugno. Aspetto di vedere la loro temibile vendetta.
Complimenti, un altro gran bel capitolo!

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Anche a costo di risultare ripetitiva, devo di nuovo farti i complimenti.

Questo capitolo mi è piaciuto particolarmente per i colpi di scena, che hai saputo orchestrare davvero bene.
Prima, il misterioso visitatore che offre a Iorweth una speranza di riavere suo figlio, purché sia disposto a fidarsi e ad accettare quel gravoso incarico, poi il ritrovamento del pugnale da parte di Iasay, che lo vede come un segnale mandato dagli dei e per un istante si crogiola in sogni di gloria, forse più dettati dalla disperazione che da un vero e proprio desiderio di rendersi artefice di azioni memorabili... Ma chi lo sa! Qualcosa sta cambiando in lui.

Interessante anche la figura di Diorle, che sembra proprio il tipo di personaggio femminile che preferisco ;)

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Altro bel capitolo, questo, denso di riflessioni e avvenimenti.

La guerra è alle porte, e i soldati litigano, preoccupati per l'esito dell'imminente battaglia. La vicenda entra nel vivo, e a me già sale la curiosità di sapere cosa succederà dopo.

La seconda parte è molto ben costruita. Si capisce molto sul modo di pensare di Ehrenold, che sicuramente - me lo sento - sarà decisivo per la crescita interiore del nostro Iasay. Anche se l'inizio è stato tutt'altro che rose e fiori, penso che il Luogotenente si stia davvero affezionando a lui, tanto da indurlo a consegnarsi al suo abbraccio protettivo, pur provandone vergogna.
(Recensione modificata il 11/07/2017 - 07:43 pm)

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Ancora una volta la tua abilità nel costruire dialoghi e nello scavare nell'interiorità del povero Iasay mi lascia piacevolmente sorpresa.
Memorabile la frase che Ehrenold rivolge a Iorweth, che riassume perfettamente il modo di pensare di quest'uomo glaciale. Un nuovo scontro tra vedute diametralmente opposte, anche nel contegno imbarazzato del mercante i fronte a quella corte austera, e nello stupore dei soldati nel constatare che questi non recava armi con sé.
La discussione tra Iasay e Feila, poi, pare mostrare - nonostante le inconciliabili differenze - un progressivo avvicinamento tra i due, che culmina con Feila che accorre a liberare Iasay dalle grinfie dell'ufficiale.

Scorre bene questa tua storia, rendendo impressioni immediate con un linguaggio mai banale. Molto bene!
(Recensione modificata il 10/07/2017 - 04:28 am)

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