Recensioni per
La scelta
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 263 recensioni.
Positive : 263
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/03/17, ore 11:33
Cap. 10:

Eccomi!^.^
Capitolo interessante, come sempre!
Il Gatto è molto differente dal fratello: Khoste è un uomo quasi frettoloso, che smania per avere ciò che gli spetta di diritto, ma pare molto legato al fratello; per contro, Neeste è un uomo che è sceso a compromessi, sa quanto militarmente fragile sia la mente del Duca e quanto i suoi vizi influenzino la sua capacità di raziocinio, inoltre è un uomo attento e scrupoloso, non ama fidarsi o affidare ad altri compiti tanto importanti per la buona riuscita dei loro piani.
Quasi comica la scena dei postulanti che abboccano alla visione e si lasciano ancora una volta manipolare dagli uomini di potere: reale ed emblematica la simbologia degli dei, ancora un altro tassello molto vero purtroppo.
Infine abbiamo i luogotenenti e il sovrintendente: la sua scelta mi ricorda molto quella di Leonida e i trecento (ovviamente^^) e spero che gli vada un po' meglio. Rowdan avrà i suoi grattacapi a dover fronteggiare il tiro "mancino" degli altri due generali e rimarrà da solo con il ragazzo, quindi presto dovremmo sapere del passato di Ehrenold. Non vedo l'ora.
Un consiglio:

- “Spiegati meglio,” gli disse ruvido. Lui era al contrario un uomo schietto ai limiti della brutalità, e non sempre apprezzava i modi trasversali del collega.

Quello che aggiungi subito dopo la frase con il verbo dicendi è un infodump. Avresti potuto lasciare al lettore il compito di dedurre la differenza tra i due. E' una cosa che fai spesso, quella di specificare tratti deducibili dalla narrazione: lascia parlare i personaggi, lascia che sia il loro comportamento e i loro gesti (magari movenze che li distinguano dagli altri) a differenziarli. Scrivi bene e quindi non hai bisogno di "suggerire" alcune particolarità;) Ovviamente è solo un consiglio spassionato.
Il capitolo mi è piaciuto, ma adesso smanio per il seguito:D
A presto!:D
(Recensione modificata il 11/03/2017 - 11:33 am)

Recensore Master
08/03/17, ore 15:34
Cap. 9:

Come già detto, il Duca Jenevin si crede scaltro, ma è quasi infantile paragonato al generale delle forze "alleate". Se pensa di averlo capito, io credo che l'uomo, per quanto sfrutterà le sue informazioni, non si lascerà sfruttare a sua volta. Il duca potrebbe anche giocare lo stesso la partita se fosse abile, ma a me non sembra. Al contrario del suo alleato: il Barone Khoste è un uomo d'onore, fiero e leale, ma è un peccato che tali virtù lo leghino a un simile uomo. Spero che prima della fine si ravveda e faccia la sua personale scelta (che tra l'altro è anche il nome della tua storia).
Gli uomini, dietro le fila, aspettano gli ordini: sono remissivi, bisognosi di qualcuno di più "potente" di loro, che li guidi e li usi. Sembrano quasi burattini, cani fedeli che sbavano, ottimisti nelle capacità di un uomo che non sembra averli a cuore, non tanto quanto il seggio. Essi si ritroveranno in mezzo alla guerra e molti moriranno... alla faccia di chi non voleva sprecare uomini inutilmente.
Ehrenold è preda del suo dolore, e ora ti dico qual è stata la mia impressione sul personaggio misterioso: probabilmente era un allievo di letto, ma a me ha dato l'impressione che ne fosse il figlio legittimo. Non so perché, forse per il tono delle ultime parole di Rowden... lo so, ho preso un granchio, fatto sta che il sovrintendente non è più lo stesso da allora; e questo non è un bene per un soldato. Il suo giudizio è appannato, il dolore lo rende cieco e sordo; nel momento in cui il suo bisogno disperato supera la sua capacità di raziocinio, egli smette di essere un buon capo. Rimane l'uomo degno di ammirazione e rispetto, ma è scheggiato, consunto, rovinato per sempre.
Mi è piaciuto come è venuto fuori questo suo aspetto introspettivo, nonostante la sua fermezza e la sua durezza. Hai reso bene questa sua ambivalenza, tra dentro e fuori. Complimenti.
A presto!^^

Recensore Master
08/03/17, ore 15:20
Cap. 8:

La bellezza per i libri è lusso di pochi amanti della bellezza, lo definirei quasi un vezzo di Kadya, forse estraneo alla mentalità attiva e pragmatica di uno di Kjarr, inteso come passatempo e svago. Ecco perché è altrettanto significativo per me il fatto che Ehrenold faccia un simile dono al suo prediletto: esalta quasi una cura verso di lui, che va ben oltre lo sfruttamento. Fa comprendere ancora di più il fatto che non c'è "cattiveria egoistica" dietro le sue azioni, ma solo abitudinaria durezza e un senso smanioso di colmare un vuoto.
La sua irrefrenabile voglia di studiare il ragazzo e di vedere in lui un soldato è quasi un bisogno suo, impellente; è come se in lui vedesse o riflettesse qualcun'altro. Egli vuole colmare un vuoto.
Mi è piaciuta la concentrazione attiva/remissiva di Iasay: si impegna, quasi fosse nella sua natura eccellere o cercare di fare del suo meglio, o ancora perché è un uomo e la forza del combattimento gli scorre nel sangue. Il suo tentativo maldestro denota una forte educazione a stampo estetico, di amante del bello e del delicato. Tutto, a Kadya, rimanda alla raffinatezza e alla contemplazione, come spettatore; è la parte attiva che manca. A tal proposito, si ricollega anche il loro agire nell'ombra, ribellarsi nel silenzio e solo perché chiamati dal loro signore fuggito ma che promette di tornare; gli uomini di Kadya sono quasi schiavi, desiderosi di essere guidati e di ubbidire a ordini più alti. Manca la forza e il coraggio, e in parte comprendo il disgusto di Ehrenold.
Rowdan: mi chiedo se vorrà qualcosa in cambio delle sue informazioni. A modo suo è molto interessato al ragazzo, ma a un modo particolare che lo contraddistingue nell'approcciarglisi.
La folla cresce e con essa l'isolamento di Ehrenold.
A presto!^^

Recensore Master
08/03/17, ore 15:11
Cap. 7:

Eccomi all'appello! Oggi faccio la maratona di recensioni che ho in arretrato:D
L'impressione più forte che ho avuto di Iorweth è stata la sua "somiglianza" con il personaggio della Bella e la Bestia, proprio il padre di Belle: impaurito, tremante, accondiscendente, credulone; un uomo bonaccione che si lascia sedurre da promesse subdole e per niente sensibili verso il suo dolore, ma che lo strumentalizzano.
Per contro, Il Duca Jenevin è un uomo infido, sibilante, carezzevole in maniera viscida e altolocata. Il suo gusto sopraffino lo isola dalla mentalità altrui; si crede furbo, ma è solo un vanesio e un arrogante. Egli pensa a se stesso e crede di poter sfruttare gli altri, non accorgendosi della sua pochezza anche in quanto a angherie. Le sue parole mi sono apparse frivole, così come i suoi modi pomposi e eccessive, atte ad attirare l'attenzione. Ama il potere e crede che lo scranno di Kadya si intoni perfettamente con il suo fondo schiena.
Queste sono le mie prime impressioni, dettate forse da un'interpretazione personale. Spero solo che non siano tutte così le persone di Kadya, o comincio a capire di più quanto quella città sia imbevuta di ozi e vizi. Comunque mi sono piaciute tutte le varie introspezioni e caratteristiche dei personaggi: vari e ben tratteggiati, complimenti!
Interessante, invece, è la trama che comincia a intrecciarsi e, in un certo senso, a sbrogliarsi davanti agli occhi del lettore: si iniziano a tessere insieme i primi fili e a intravvedere i primi disegni.
Infine, la strumentalizzazione di Iasay: denota e mette in rilievo una legge di vita universale, la quale legalizza lo sfruttamento del debole da parte del potente.
Ancora complimenti!
A presto!
(Recensione modificata il 08/03/2017 - 03:12 pm)

Recensore Master
07/03/17, ore 21:02
Cap. 6:

Eccomi qui! Ho già letto tutti i capitoli, ora pian piano li recensirò. Vado a rilento a scrivere, perché ho un braccio fuori uso, ma pian piano commento. Sappi che sono in pari e che non vedo l'ora di sapere di Siwald(ho avuto una strana impressione su di lui, che probabilmente è solo un'impressione e basta, ma ne parlerò quando sarà il momento).
Da notare che un commerciante resta sempre un commerciante! La trattativa ce l'ha nel sangue e egli sembra sapere che questa è pessima. Quindi diventa emblematico la contrapposizione del suo animo: astuto e calcolatore da un lato, ma amorevole e pronto a tutto dall'altro, a dispetto del suo fiuto per gli affari. Mentre la moglie mi è piaciuta molto: austera, pratica; non sembra tipo che ama ragionare sulle cose, è madre e donna e la sua logica è dettata dal cuore e non tentenna.
Iasay, ancora una volta, deve fare affidamento su qualcun altro per tirarsi fuori dall'impiccio. Rowden è un uomo particolare: sembra più grande e controllato degli altri, posato; studia e pondera gli altri. E' anch'egli avvezzo a guerra e onore, ma sembra quasi stanco, forse perché è un ponderatore e cerca sempre di fare il meglio con ciò che ha a sua disposizione.
So già come va a finire e quindi non commento, ma Iasay è messo di nuovo davanti a uno specchio, e stavolta non è il vuoto sotto i suoi piedi, ma è la lama tagliente di un pugnale... verrà fuori un altro aspetto, che riflettere un particolare anche di qualcun alto.
A presto!^^

Recensore Master
07/03/17, ore 20:56
Cap. 9:

E qui si trama alle spalle di Ehrenold... stanno imbastando una rivolta coi fiocchi, il Sovrintendente deve stare attento. E il fatto che abbia rapito Iasay ormai è di dominio pubblico, e verrà usato contro di lui...
Adesso capisco cosa tormenta Ehrenold e perchè insiste nell'avere Iasay con sè: forse gli ricorda un amore perduto, per cui ha sofferto tanto, questo Siwald, come gli rammenta il suo amico. Eherenold il guerriero ha un cuore che sanguina... trovo la cosa molto romantica, anche se non apprezzo molto come ha trattato Iasay, ma in fondo del "buono" in lui c'è sicuramente. Sembra iun uomo ferito dalla vita e dai sentimenti...

Bravo caro, mi hai intrigata con questa storia passata, appena accennata, di Ehrenold...

Micia

Recensore Master
06/03/17, ore 12:27
Cap. 5:

Molto dura la frase che pronuncia Ehrenold: rispecchia quello che mi hai detto nel commento alla mia one-shot. Non sono d'accordo - non tutte le vittime se la cercano, è come dire a una donna che veste con gonna e tacchi "sei provocante, te la cerchi" - ma è in linea con la mentalità dura e temprata del sovrintendente ed è affine a situazione e comportamento.
Si preparano le prime congiure alle spalle del lupo, la sua figura è isolata, solitaria e taciturna; il suo corpo è la diga che argina la potenza del fiume in piena che sono i suoi sentimenti.
Forse è solo nella mia testa, ma Iasay sta iniziando a svegliarsi: messo davanti alle sue debolezze e livido di rabbia dalla spietata verità che gli è stata sbattuta in faccia, ha iniziato ad accennare ad alzare la testa. Inoltre ho visto finalmente una reazione da parte sua, quindi... al più presto proseguirò nella lettura. Per ora ti faccio ancora una volta i miei complimenti.
A presto!^^


P.S. “Pensi che saremmo sconfitti?” chiese dopo un po'. Credo che il verbo sia sbagliato.

Quando sarai generale potrai condurre una campagna come ti sembra più opportuno, Hithaigh. E qui credo che anche il secondo verbo vada messo al futuro.
(Recensione modificata il 06/03/2017 - 12:29 pm)

Recensore Master
06/03/17, ore 11:41
Cap. 4:

Ho la mattina libera e mi porto un po' avanti con gli arretrati; cerco di recuperare per mettermi in pari.
Allora!
Ho apprezzato il discorso del padre con il sovrintendente: due mentalità tanto diverse tra loro da non potersi comprendere. Ehrenold sembra volere qualcosa di specifico dal Iasay: vuole la sfida, qualcuno che gli tenga testa e si guadagni le sue attenzioni; fino ad allora il ragazzo sarà solo un giocattolo di sua proprietà. A tal proposito, credo proprio che il nostro comandante abbia perso la sua metà lungo il periodo di guerra, colui che rappresentava il suo lato forte e austero; doveva essere un uomo di tempra inamovibile.
Esplicativo il disprezzo della guardia nel venir a conoscenza che l'uomo è disarmato; è talmente impossibile per lui da perquisirlo accuratamente. Questa è una di quelle informazioni che sanno di talento, inserite nella narrazione senza rallentare il ritmo o spezzare la lettura.
Altro punto importante, il diverso modo di reagire di tutte queste figure che si muovono nell'ombra: il trio è stato fatto diventare così, partendo forse da una base debole si è ritrovato a raccattare la loro parvenza di dignità da sotto le coperte; Feila ha mostrato coraggio e fedeltà verso un giovane che lo evita e in qualche modo lo disprezza; mentre Iasay, ancora una volta, si mostra debole e incapace di reagire, bisognoso di protezione.
A presto!

Recensore Master
06/03/17, ore 09:34
Cap. 3:

Lo ammetto: questo capitolo mi è piaciuto di più dei precedenti, sia perché finalmente c'è trama sia per il tipo di trama che hai iniziato a delineare.
Per prima cosa, un appunto (forse mi sbaglio):
- Uno dei due era il Sovrintendente in persona, cosa che fece gli correre un brivido d'orrore ...
C'è stata un'inversione di parole, o sbaglio?
Finito con le lagne!
Ti faccio i complimenti per il lessico, prima di tutto: è lineare e semplice, ma possiede quei termini particolari che ti permettono di arricchirla; poi so già che mi delizierai con ricerca e termini tecnici, quindi... su questo punto vado al sicuro con te;)
Inoltre non posso che ricambiare i complimenti sulla bravura nella narrazione: scrivi benissimo ed è un piacere leggerti; ogni scena si prende il suo giusto spazio, nitida e chiara, senza annoiare o appesantire.
Vedo che ti stai vendicando su di me: questa storia ha altrettanti segreti e misteri dietro che mi affascinano. Ho visto giusto su una cosa: il loro rigore marziale deriva da una vita difficile, dovuta a guerre e difficoltà(con gli orchi?); nessuno invade senza un motivo.
Il sovrintendente è un uomo complesso(anche questo ho indovinato): è un uomo passionale, di principio, duro e rispettabile; si distingue persino in mezzo ai suoi uomini per valore e sentimento. Ha perso qualcuno che amava in battaglia? Cosa vuol dire per lui fragilità? Un esercito distrutto, vuol dire un esercito disperato... ovviamente le mie sono domande retoriche che non vogliono risposta diretta: scoprirò leggendo.
Interessante anche la familiarità e l'amicizia di camerata tra lui e Rowden: colloquiale ma distaccata, segno di rispetto reciproco e un passato in comune.
E ancora, il suo modo di sdegnare l'informazione di Gaelys: denota un onore di guerriero che apprezza la schietta e chiara espressività di chi non cerca di abbindolare o raggiungere il suo scopo con sotterfugi. Inoltre, tale deduzione si può anche trarre dall'odio che egli ha verso la popolazione di Kadya, che trama nell'ombra.
Ti segnalo una frase che ho trovato molto bella(sai quanto adoro le similitudini ben fatte ed evocative, e questa è entrambi):

Ormai era il crepuscolo, la luce stava colando via dalle stanze come acqua da un orcio incrinato.

Immagine suggestiva e allo stesso tempo dura, che denota l'ineluttabile arrivo di ciò che il protagonista della scena teme di più; quindi è anche in linea con il punto di vista. Ottima!
Per ora ti lascio, e a presto!
(Recensione modificata il 06/03/2017 - 09:38 am)

Recensore Master
05/03/17, ore 17:58
Cap. 2:

Rieccomi!^^
Allora, la trama vera e propria (immagino) deve prendere ancora il via, ma anche da queste scene angosciose e umilianti hanno svelato non poco di personaggi e tradizioni.
Cercando di andare con ordine...
Il popolo dei Kjarr è duro e si distingue già per una rigida gerarchia militare, valori improntati all'ordine e al rispetto, all'onore e al servilismo verso la propria stirpe e la propria nazionalità. Mi chiedo quale sia il loro passato, poiché un popolo con una tale forza e durezza deve aver conosciuto guerra e violenza prima di tutto. Mi ha ricordato molto l'Antica Grecia, in qualche modo Sparta, per le sue tendenze e il suo rigore marziale. Immagino che i figli vengano cresciuti nella lotta e si pensa addirittura che cederli ai piacere di un superiore sia onorevole e vantaggioso. Di questo, molto esplicativo il comportamento della guardia: fredda, distaccata, rigida ma quasi annoiata, irremovibile della sua posizione. Non c'è dubbio o incertezza nel suo comportamento o nelle sue risposte: conosce gli ordini e li rispetta, senza tentennamenti o personali interpretazioni.
Tutto questo cozza contro la bellezza più raffinata e improntata alla bellezza e alle arti di Kadya (Atene). I suoi valori "delicati" sono improntati all'amore, al decoro, alla dignità, alla famiglia e alla "poesia" delle sue strade e della sua gente.
A tal proposito, voglio soffermarmi sul padre: il suo amore per il figlio si scontra, in un certo senso, con i suoi valori e la sua dignità. Il suo primo pensiero è quello di dimenticare, non parlare di ciò che il figlio abbia passato, la sua mentalità lo porta a non affrontare il problema, quasi vergognosamente, ma non per mancanza di affetto, ma perché proprio per i valori in cui versa la sua gente pensa che questo sia ciò che possa aiutare il figlio.
Su questo sfondo si muove Iasay: egli mi appare troppo debole e ingenuo per la sua età; l'amore con cui è stato cresciuto gli impedisce di comprendere ciò che gli sta realmente succedendo. Anche la sua reazione impaurita e "isterica" nel capitolo precedente e in questo, in cui cerca di uscire da palazzo con la sola vestaglia addosso (si è per un attimo dimenticato del decoro) sono sintomo di incapacità di reagire, mancanza di una forza interiore. In contrasto c'è il generale: duro, severo e aggressivo; forte e rispettato, se vuole qualcosa se la prende. Non vorrei sbilanciarmi, ma egli mi appare diverso dal suo seguito: sembra covare una rabbia verso questo popolo, quasi odiasse la sua bellezza e la vigliaccheria della sua gente (che ci siano trascorsi traumatici?); inoltre ha seguito da "vicino" ciò che ha fatto Iasay e sembra volerlo punire per la sua capacità di reagire solo con i più deboli. Il generale, in definitiva, sembra una personalità complessa che non vedo l'ora di approfondire.
Ultimo appunto: l'harem di giovani. Essi tengono alla loro posizione e non vogliono perderla, sono già immersi nella mentalità del popolo che gli ha asserviti e quello è diventato tutto il loro mondo, è indispensabile per loro per non crollare (forse anche qui ho volato troppo con la fantasia).
Ultimissimo appunto: forse è una tua prerogativa, ma non vedo una grande componente femminileXD
Detto ciò, il ruolo della donna in questo popolo: serve solo a fare figli, e fino a qui bene. Ma sembra che questi uomini non provano piacere o interesse verso la sua figura. Ne voglio sapere di più.
A presto!^^

Recensore Master
05/03/17, ore 15:09
Cap. 9:

Eccomi finalmente!
Mi è salita un'ansia che non puoi capire nel leggere la prima parte, con quel viscido di Jenevin che tesse le sue trame, lui e i suoi fidi compari.
Capisco che Sedgius non si fidi e abbia un timore reverenziale nei confronti delle Nere Armate, ma insomma qualcosa mi dice che finirà per accettare la proposta... insomma, il bocconcino è fin troppo allettante, anche se spero che si tiri indietro.
La figura del Gatto è altrettanto inquietante e mi domando chi si nasconda dietro la maschera, anche se non negherò una cosa, parlando anche dello spaccato in cui il giovane dinamitardo viene portato di fronte a Ehrenold: in qualche modo mi fa piacere che la passività, nella gente di Kadya, sembra stare in qualche modo retrocedendo. Sono ovviamente preoccupata per Ehrenold però, dato che sembra non voler accettare che le cose si stanno complicando molto più del previsto.
Maledetto, dai retta a Rowden!
Il povero Rowden le sta provando tutte, ma l'amico non ne vuole sapere. Sono quasi più preoccupata per Rowden che per lo stesso Ehrenold, ti dirò, poiché mi sembra capace di atti sconsiderati per proteggere l'amico. E a parte che gli voglio bene, ma so che per Ehrenold sarebbe terribile perderlo.
Insomma, dovrebbe proprio restituire Iasay, ecco. So che sta per scatenarsi il putiferio.

Attenderò ansiosamente l'aggiornamento e incrocerò le dita, sperando che qualcuno faccia qualcosa per evitare il disastro u___u
Ma a parte questo, è stato come sempre bellissimo leggerti e leggere di questa vicenda, che diventa sempre più intrigante e complessa. Adesso vado a dedicarmi a Roy, che avevo momentaneamente messo da parte (spero che non se la sia presa <3).
A tra poco!

~Sky

Recensore Master
05/03/17, ore 12:39
Cap. 9:

Siwald. Non ricordo se l'ho letto già questo nome, magari nei capitoli precedenti. Chi è Siwald? Chi è il giovane - probabilmente morto - che Ehrenold vorrebbe ricordare e tenta di farlo nelle movenze e negli occhi di Iasay? Io penso che il Luogotenente abbia ragione: considerato che chi si ribella a loro sta utilizzando il rapimento del ragazzo, il "giovane più bello di Kadya" come scusa per far alzare tutta la popolazione, restituirlo potrebbe evitare non tanto il grosso dei danni, ma per lo meno un paio di problemi in più all'interno della città. Consegnare più tempo a Ehrenold stesso in vista di una battaglia che non può non compiersi. Il Duca sembra incredibilmente deciso nel farlo e nel cacciare i suoi oppositori. In realtà il Duca sembra deciso proprio a regnare, cosa che potrebbe anche essere giusta, considerato che sembra l'unico attivo a capo della ribellione.
Il punto è che io non voglio che Ehrenold muoia. Sei bravissimo a presentare persone, non personaggi, non macchiette. Non esiste il nero, nemmeno in questa storia, così come non esiste nel Cavaliere. C'è il Grigio, ma non ci sono buoni e cattivi. Non del tutto, non per forza. Inevitabilmente, ti trovi ad affezionarti anche a persone che, se descritte da una penna meno abile, odieresti.
Ottimo capitolo, questo!
_morgengabe

Nuovo recensore
05/03/17, ore 11:06
Cap. 9:

Ciao! Allora... Ho scoperto questa storia solo ieri ed ho letteralmente divorato ogni capitolo. La adoro! ambientazione e personaggi sono davvero ben delineati e la lettura è molto scorrevole. Voglio subito un altro capitolo:) pian piano leggerò anche le altre tue storie... A presto:)

Recensore Master
04/03/17, ore 18:50
Cap. 1:

Eccomi! Per contrattempi ho dovuto spezzare in due riprese la lettura del capitolo.
La storia ricorda molto un tono piuttosto epico inizialmente: mi piace l'espressione in cui dici che gli dei consorti sembrano sedere al banchetto. In generale la lore delle divinità mi ha incuriosito e non vedo l'ora di saperne di più sulle funzionalità di questo mondo e dei tratti originali che lo contraddistinguono.
Il capitolo si incentra molto sulla narrazione degli eventi. Belle le descrizioni dei preparativi al banchetto: mi hai fatto volare con la fantasia e sei riuscito a farmi percepire quest'atmosfera festosa e ricca d'attesa. Duro e spietato il momento finale, dove le sensazioni di Iasay e l'uso del suo punto di vista aumentano il senso di disagio e vergogna e velano leggermente la scena.
Per il carattere dei personaggi è ancora troppo presto, ma hai perfettamente marcato le differenze di pensiero, dei valori e delle usanze tra il popolo invasore e gli abitanti di Kadya. Quindi proseguo nella lettura il prima possibile per farmi un'idea più completa. Fino a qui, tutto bene.
A presto!^^

Recensore Master
27/02/17, ore 18:25
Cap. 8:

Sembra proprio che il Sovintendente non sia solo un bruto, tutt'altro, e che si preoccupi di insegnare a battersi al suo "schiavo". Chissà se ci riuscirà, Iasay non mi sembra uno proprio da armi... infatti si fa fregare subito e accoltella il materasso. Con uno come Ehrenold mi sa che non c'è possibilità , almeno per Iasay, di farlo fuori così. Ma forse non gli conviene neanche, visto i tipacci che girano per il palazzo... E questo Rowden, sembra magnanimo con lui, vuole aiutarlo o farà il doppio gioco? Adesso sono curiosissima di leggere la storia passata di Ehrenold, cosa mai ci riserverà la sua vita di un tempo? Avrà qualche segreto?

Sempre ben scritto, scivola via come l'olio.... bravo!

A presto
Micia