Recensioni per
Areopago - [Saga e Kanon - 100 drabble]
di avalon9

Questa storia ha ottenuto 161 recensioni.
Positive : 160
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
08/02/15, ore 23:37
Cap. 34:

La serie si è sempre chiamata Meltemi?

Perché in tal caso, io sono seriamente stordita; nel secondo - qualora l'avessi battezzata così adesso, trovo sia azzaccato, come nome. Azzeccatissimo, dovrei dire, che queste storie ti entrano dentro come fa il vento con una finestra. Un vento dolce. Mai impetuoso, di quelli che sbattono imposte e scoperchiano tetti. Un vento pacato. Gentile. Cui non serve alzare la voce per portarci il sentore della salsedine, dell'eucalipto, di una casa silenziosa. Di una porta spalancata sui ricordi.
È troppo, tutto assieme.
Troppo veloce, come dice Saga. Ché i ricordi sono come il tuo vento: arrivano, e tu non li puoi fermare. Ti sovrastano, come la marea, come l'onda improvvisa che ti lambisce la schiena e ti mozza il respiro.
Per fortuna c'è Kanon, a ricordarci che non è necessario tuffarsi di testa, ma andare per gradi. E che per resistere al vento, l'unica è piegarsi. E lasciarsi attraversare.

Recensore Master
05/10/14, ore 23:08
Cap. 47:

Anche per me, questo, è stato un anno senza stelle cadenti; e dire che, nelle notti vicine a quella di San Lorenzo, me ne sto sempre col naso all'insù. Poco male, tanto i desideri che esprimo non si avverano quasi mai XD
Bella l'atmosfera della drabble - dovrei smettere di ripeterlo ad ogni recensione, sto correndo il rischio di diventare banale -, e bello il confronto fra il Saint e l'uomo
Il Saint che sa di poter eguagliare quel luccicare di stelle semplicemente aprendo il palmo della mano e l'uomo che, invece, teme di non riuscire a realizzare i suoi desideri. Qui è Kanon ad incarnare il primo, e Saga il secondo, ma non c'è solo questo; c'è anche la differenza caratteriale fra i due gemelli, il diverso modo che hanno di guardare al mondo. E la consapevolezza - che io rinvengo nella frase "Ma avrò bisogno di un paio di mani in più, per afferrarli.” - di poter finalmente colmare le proprie mancanze l'uno con l'altro.

Recensore Master
22/09/14, ore 19:33

Il cielo, per me, è distanza. Un qualcosa che nessuno potrà mai toccare. E, fra cielo e mare, io di sicuro avrei desiderato il primo. Un po' come credo abbia fatto Saga (che, tra l'altro, ha pure tentato di "conquistarlo", se qui lo si intende come "potere").
Bella la sequenza iniziale dei vari tramonti: riflettendoci, è meraviglioso pensare come lo stesso fenomeno possa assumere sfumature così differenti, a seconda del luogo in cui ci si trova.
Leggendo quell'Aiola non ho pensato ad Aiolia di Leo nemmeno per un secondo; sarebbe stato troppo stonato. Purtroppo non possiedo un dizionario di greco, dunque mi sono dovuta affidare all'istinto: in quella parola, io ci ho letto "bagliore". Un lampo folgorante, un'esplosione di luce intensa che arriva e subito passa. Un qualcosa di breve, che però rimane nella memoria. Ma non so se sia l'interpretazione giusta - anzi, ne dubito - XD

Recensore Master
22/09/14, ore 18:09
Cap. 32:

Avevo già sentito parlare di serate del genere, forse da qualche amico greco conosciuto in Erasmus.
Quello che è certo, è che tali racconti avevano suscitato in me grande curiosità; curiosità che tu hai senza dubbio amplificato (insieme alla voglia di provare, ahah).
Non è cosa di tutti i giorni immaginarsi Saga e Kanon dediti a simili attività, benché nelle tue drabble sovente capiti di sorprenderli in situazioni fuori dall'ordinario; il che diviene qui motivo di elogio alla tua bravura, poiché - a mio parere - il talento sta anche nel saper trattare i personaggi all'interno di schemi totalmente nuovi.
Che Kanon, di tanto in tanto, abbia piacere ad intrattenersi con qualche esponente del gentil sesso non sorprende (anche se il ruolo di "spalla" non lo vedo bene, indosso ad uno come Milo; mi piace pensare che i due facciano, come dire, "a gara", piuttosto XD); Saga che balla, invece, un po' sì. Però, una volta lette le note, la faccende assume contorni più fattibili, ecco.
“Appunto. Milo” glissa Kanon. “Con te, sto con te.” aww, ma che tenero! :3

Recensore Master
17/09/14, ore 22:43

Ciao, ho letto le tue drabble. Sono tutte molto belle. Trasmettono... non so come dire... una sorta di completezza immediata, soprattutto nei dialoghi. Brevi, ma ricchi di significato.
Aiolia ...
Se non avessi specificato cosa intendessi veramente con quella parola, molte persone avrebbero preso la drabble per un mezzo yaoi, me compresa perché non avrei mai pensato a un significato alternativo del termine Aiolia.

Il cielo è...

una coperta?
E' la prima cosa che mi è venuta in mente.


Bye. ^^

Recensore Master
01/09/14, ore 09:15

Ma il cielo è una discarica. Dopo tutto quello che gli abbiamo fatto e che gli stiamo facendo aspetteremo che ci caschi in testa un satellite per rendercene conto?
Svisata ecologista a parte, il mare ha ed avrà sempre il proprio perché. A prescindere dall'elemento di appartenenza. E io ce lo vedo un Segno d'Aria a cercare il mare, perché l'acqua è fatta anche di ossigeno. In forma liquida e non gassosa, ma non stiamo a cavillare. E poi sì, il cielo è sempre uguale a se stesso, tranne in quei brevi istanti in cui si rifà il trucco. Il mare no. Il mare è un mondo tale e quale al nostro, con il suo terreno, le sue montagne, la sua flora e la sua fauna. Solo che il cielo del mare è liquido e non gassoso. E fonte di continua scoperte. O forse sono solo io, che soffro della sindrome del pirata che sogna tesori sommersi abbracciato al suo barile di rum. Non è che si avvistano anche sirenetti, lì sotto?

P.S.: anche qui l'estate finisce il 31 Agosto (e quindi l'umore si immerge in abissi sempre più profondi e sempre più insondati, con la dolcezza pericolosa del ricordo). Retaggio del ritorno a casa dal mese di mare. Perché Settembre ti illude che sia ancora estate e che tu sia ancora libero. E invece non fai in tempo a girarti che capisci che si tratta di scampoli di libertà. E stringere i denti fino al Primo Novembre è dura. Oh se è dura.

Recensore Master
13/08/14, ore 09:53
Cap. 47:

È incredibile come si percepisca la potenza dei due gemelli in queste cento parole. Eppure c'è. Una segue il panorama, quel cielo incrostato di stelle nemmeno fossero grani di sale grosso su una focaccia alle olive, e si chiede quanto possano essere dolci le giuggiole (certo che esistono. E anche le carrube. E sono buonissime!), quando rovesci il punto di vista - e l'occhio della telecamera - con una piroetta à la Nuriev. La sentiamo viva, palpitante, pur se sonnecchia nel palmo delle mani. Ma è come se mentre uno dei due parla, l'altro - Kanon, credo; ma anche Saga va benissimo - allargasse impercettibilmente le dita e PEM, eccola lì, brillante e sveglissima.  Pronta a prendersi quello che vuole, nemmeno fosse una pera matura che aspetta di essere colta.

E questo scambio:
“Hai un desiderio?” chiede Saga, gli occhi alla notte incrostata di stelle.
“Molti” sorride Kanon, la testa gettata al cielo. “E li posso prendere con le mie mani”, nel pugno il riverbero dell’universo. “E tu?”
“Qualcuno. Sì” sussurra Saga.“Ma avrò bisogno di un paio di mani in più, per afferrarli.”


Questo scambio è meraviglioso. Perché ci mostra due cose. Una, Kanon, come Santo. Con quel potere, il suo Cosmo, che sfrigola sulla punta delle dita appena dischiuse. Poco. Quel tanto che basta per essere fiammella nella notte. Due, Kanon come uomo. Perché in quel "li posso prendere con le mie mani" c'è un po' la consapevolezza che acquista l'uomo prendendo contezza di sé e delle proprie capacità. L'uomo, non il guerriero. Quel volere è potere che ci ricordano le nonne quando non riusciamo a pettinarci i capelli da sole o a mandare a memoria l'aoristo secondo. 

E poi c'è Saga. Saga che continua ad avere i suoi piani - e voglia il Cielo che sia così, ché chi si ferma è davvero perduto - ma che ha iniziato a vedere suo fratello come un fratello, un sodale, un amico, e non più come una minaccia al suo potere. Perché il potere è anche qualcosa che puoi dividere. Puoi spartire. Basta solo imparare. Basta solo crescere. E smetterla di stringersi al petto la palla gridando "È MIA!".
(UHm, forse sono TRE cose... Rifaccio, come la Spanish Inquisition?)

E tutto questo in cento parole.
Sotto un cielo ingemmato che, ahimé, quest'anno ho disertato anch'io. Ma pare che le Perseidi ci faranno compagnia sino a lunedì. Armati di torcia, candele alla citronella, zampironi e scorte di tè freddo. Ed esci in giardino. Ma portati un plaid!
 

Recensore Junior
09/08/14, ore 11:48
Cap. 32:

No, non fa schifo.
Puoi dire ciò che vuoi ma questa drabble mi ha riempita di gioia, detto da una che raramente commenta a metà di un qualsiasi tipo di scritto forse potrebbe essere una garanzia.
Io ci vedo molto il lato divo dei due gemellini, mi fanno una tenerezza incredibile. Ho riso,lo ammetto.
Ma soprattutto mi ha reso felice, perchè è la drabble più quotidiana e vicina che tu abbia scritto.
Mi è piaciuta, molto. Mette in luce un aspetto poco conosciuto del sostrato culturale greco.
Ma ho un piccolo appunto da fare alle tue note:  lo tsifeteli ( çifeteli in turco) è il nome del ritmo, non la danza; e si, si basa sull'improvvisazione, ma i passi sono tutti codificati. Il nome generale è Cordax, lo Zeibekiko è una sua variazione.
La sua presenza era già attestata da lungo tempo perchè Aristofane la cita nelle Nuvole.
si ballava con i crotali ( cimbali di legno) o con i cimbali di ottone.
In ogni caso, penso che tu abbia fatto la felicità di molti lettori, e sicuramente di una ballerina di danze orientali.
Complimenti ancora.

Recensore Master
07/08/14, ore 01:13
Cap. 32:

La drabble è carina come sempre, scritta bene e per certi versi delicata; e sempre, tratti con i guanti i gemelli. Però, mi dispiace dirlo, questa volta è poco convincente. Manca assolutamente la percezione del prompt. Le reminiscenze della notte brava nel locale possono essersi svolte in qualsiasi momento della giornata, così come non è detto che i gemelli siano rimasti a divertirsi facendo l’alba.
Le note non fanno parte della drabble, altrimenti sarebbero tutte one shot. Le note sono solo un’integrazione a favore del lettore. Se l’elemento chiave del prompt (alba) è presente solo nelle tue note esplicative, allora hai fallito l’obiettivo della drabble.
Resta comunque una bella composizione, anche se c'è una ripetizione in quel "ammicca" che stona un po', ma che ha poco a che fare con la table.

Recensore Master
07/08/14, ore 00:51
Cap. 32:

E io un lo so miha se mi piaccion più le tu' novelle, ossé le note che te tu metti in fondo alle stesse, ovvia!

Concedimi di scherzare in questa notte di stelle distratte. Che dovrei starle a contare a naso all'insù, dovrei (vorrei, non vorrei, ma se vuoi...). E che sorpresa trovare questo piccolo gioiellino!
Il raporto tra i due gemelli è così vero e reale che sento le battute a fior di pelle. Di pancia, con i tempi, gli sfottò, le provocazioni bambinesche di Saga ed il pudore di Kanon. Che sì, invita Milo ad andare per locali. Per rimorchiare. Ma che quando esce col fratello, pensa a divertirsi col fratello. Con Saga. E per quanto Milo lo voglia, ammesso che lo voglia, non potrà mai e poi mai fare le scarpe al fratello dalla doppia personalità.
Perché Milo può essere un amico, da trascinarsi dietro in caso di necessità (bisogno?).
Saga è suo fratello. Ed ho apprezzato, davvero, come in una sola, lapidaria battuta (che Saga si aspettava, altroché. O non avrebbe sbagliato il nome di quella ragazza) tu abbia reso la complessità dei sentimenti di Kanon.

Le note me le sono lette ed appuntata. Non sai mai quando possano tornarti utili!

P.S.: sapere che sei alle prese con chi sappiamo noi (Arciere pazzo a chi?!) mi riempie di una gioia selvaggia (cit.). E sì, alla fine capitolai anche io. Dopo aver visto il numero impressionante di cavalli di ciò che sai. Sia messo a verbale. Ha vinto l'acrobata.

Recensore Master
15/06/14, ore 23:01

Non sei l'unica, ad aver saltato il compleanno dei gemelli: anch'io me ne sono del tutto scordata. Poco male, a momenti mi dimentico persino del mio, che cade un giorno esatto prima del loro.
Che dire, Saga ha scelto un modo assai particolare, per festeggiare. Appassionato di free climbing, eh? Mi viene il sospetto che tale passione sia in qualche modo collegata alla sua precedente ascesa al potere...in fondo, sempre di "scalata" si è trattato XD
Tornando più o meno seri, la drabble ha sapore di famiglia e tradizione, soprattutto grazie a quei dettagli sulla cultura greca che impreziosiscono lo scritto in maniera decisiva. Te lo dico sempre, lo so, però ogni volta non posso fare a meno di notarlo.
E adesso, aspetto la scena dell'immersione! ;)

Recensore Master
15/06/14, ore 22:33
Cap. 31:

Premessa: personalmente trovo che il buonismo a cui hai accennato nelle note sia in qualche modo incompatibile con la figura di Cavaliere di Atena. O, perlomeno,così dovrebbe essere.
Perché mi pare un poco illogico che una persona addestrata ad uccidere per "ideologia” si lasci andare a moti di umanità ingiustificati, specialmente se questi contrastano col proprio dovere e/o interesse.
Ora, la mia riflessione sarebbe nettamente in contrasto con la realtà saintseiyana (come non pensare a Shun? XD) … se non fosse per Saga.
Sì, anche io in certa misura credo che Gemini – prima, durante e dopo il suo “disturbo” di personalità- sia una persona pronta a tutto, pur di adempiere alla propria missione. A tutto, anche ad uccidere a sangue freddo.
Per cui no, almeno da parte mia nulla da ridire sulla tua interpretazione del personaggio ;)

Recensore Junior
03/06/14, ore 21:38

Cara Avalon, mi hai fatto fare un salto indietro di più di vent'anni. Quando ancora trascorrevo in Grecia buona parte dell'anno, da mia nonna e lei, così legata alle tradizioni e alle festività, mi riempiva di torte e consigli. Detto così, con poche parole e semplici sentimenti eterni ed immutabili, della consistenza delle rocce e la luce delle stelle.
Ed il famoso eudaimòn, che per noi delle isole era uno degli olimpici, solitamente, invocato dalla madre o di chi si occupava del neonato. In alcuni casi era la stessa divinità a scegliere il bambino, ed allora la questione era diversa.
Grazie per questo bellissimo, intenso, viaggio!

Recensore Master
03/06/14, ore 14:03

Ma grazie a te per questa ventata di Grecia che ci regali.
L'immagine dei Gemellini con le mani sporche di gesso e l'imbracatura da arrampicata sa di quotidianità da far impallidire. Altro che i selfie! Mi piace l'immagine di Saga - che ha scalato l'Altura delle Stelle, a suo tempo - che ci scherza su, sui capelli bianchi (che lui ha avuto per davvero. Quando c'era il daimon dentro di lui, ma pazienza.
Le Meteore. Sai che stavo prendendo appunti su di loro? *si frega le mani*
E concordo con Kanon - che il mare lo ha retto ad interim per tredici anni. Meglio le immersioni.

Recensore Master
23/05/14, ore 23:22
Cap. 31:

Ok.
Ok.
Va bene.
Va tutto bene.
Perché io apprezzo il tuo Saga, che anche dopo la malattia - chiamiamola così - è conscio di essere un guerriero e non una lavandaia o una timida pastorella, sicché egli SA che per Athena ci si deve sporcare le mani. Lo accetto, e ti dirò: lo apprezzo e condivido appieno questa scelta. Perché i rimpianti e il dolore per quanto commesso lo hanno portato alla morte, a quel suicidio troppo simile al seppuku giapponese per non lasciarmi perplessa. Ma ha pagato. Quindi, quello è finito. Cancellato. Stop. E se Saga è riuscito a venire a patti con la propria coscienza è un bene, perché perdonare se stessi, a volte, è la più grande delle sfide.
Quanto a Ciarico - mi perdonerai se uso la versione italianizzata del nome - posso dire che sì, ho pensato a quel ragazzo (a quell'energumeno), a quello che entra nella sala da bagno del Sacerdote perché lo ha sentito lamentarsi (pover'uomo, sia mai che l'acqua troppo calda gli avesse procurato un malore!), e finisce per lasciarcele lui, le penne.
Telepatia?