Se l'altra drabble apriva una finestra sul mondo tutto "umano" di Saga e Kanon, questa invece ci riporta di colpo nel nostro universo abituale : cosa c'è infatti di più "saintseiyano" del momento dell'investitura?
La prima volta fra cavaliere e armatura è un aspetto su cui pochi si soffermano, ma che su di me esercita un qualche tipo di fascinazione: ti inginocchi da semplice "apprendista" e puff! In un attimo ti rialzi Santo d'Atena. E il risultato dei tanti anni passati nel sudore e nel sangue è tutto lì, in quelle vestigia che adesso ti rendono un qualcuno di diverso. Una nascita, sì ... questo è un discorso generale, però.
Nello specifico, ho apprezzato il modo sottile in cui hai evidenziato le differenze fra le due investiture: l'una fatta di "cosmo e orgoglio", l'altra di "seduzione e promesse".
Perché l'armatura di Gemini, per Saga, è stata il premio ultimo per la fatica sopportata e la devozione dimostrata, mentre quella di Generale, per Kanon, solo un trampolino iniziale, lo strumento per attuare i suoi propositi di vendetta e rivalsa.
E' stato bello vedere come, nonostante le pessime premesse, alla fine di tutto i gemelli siano poi riusciti ad accettare lo stato di cose e, così facendo, ad accettarsi persino vicendevolmente (cosa che avevi già messo in luce tu nelle note, comunque).
 

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Gia' la premessa mi aveva attirata ed invogliata a leggere ed a quanto pare ho fatto bene! Tratti due personaggi che adoro ma che sono abbastanza complessi pero' mi piace la tua idea di metterli a confronto. Senz'altro leggero' tutti i capitoli^^

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Nonostante sia ormai diverso tempo che seguo e recensisco Areopago, leggere questa drabble mi ha fatto un effetto strano. Perché sì, anche in altri punti della raccolta ci sono riferimenti - più o meno sviluppati - alla prima infanzia dei gemelli e alla loro famiglia, eppure mai prima di adesso tale " background " mi era sembrato tanto reale. Non conosco i personaggi citati (se non per averli già ritrovati in drabble precedenti), e forse pure questo aspetto ha contribuito ad ampliare il senso di estraneità, di "cosa altra da Saint Seiya" che Figli mi ha trasmesso. Come se Saga e Kanon, prima del Santuario, avessero davvero avuto la vita che tu hai immaginato per loro. Boh, non credo di riuscire a spiegarmi, quindi evito di incasinare ancora di più quella che è una delle recensioni peggiori che abbia mai lasciato., ahah!
Complimenti, come sempre.

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Rifulso.
Penso che passerò le prossime ventiquattro ore a rimuginare sulla bellezza di questo participio passato. Che ti dice tutto di un'investitura abbandonata nelle pieghe della memoria (perché è stato l'inizio della discesa? Perché Saga non se ne sentiva degno?), e si contrappone ad un'altra, che sa di acqua di mare e alghe.
Due nascite diversissime per due persone che hanno condiviso lo stesso grembo, nello stesso momento. Perché non esistono due persone davvero uguali.
E il 29 l'ho sempre odiato.
Era il voto dell'antipatia, quello che sì, era buono, ma non abbastanza da arrivare alla cifra tonda, al 30. Per quanto, tornerei di corsa ad avere 29 anni. Dove devo firmare?

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<i>“Ti sta bene, quella maschera” ironizza Kanon.</i>
Adorabile bastardo. L'ho amato follemente e tutto per quella felicissima battuta. Credo che tra i due ( meravigliosi) Gemelli, quello che io ami di più sia proprio Kanon, per l'umanità, intesa come qualità che lo connota come appartenente al genere umano. Non me ne vogliano le fan di Saga, ma è troppo apollineo, anche nel suo dolore e nella sua pazzia. Così perfetto da sembrare irragiungibile, e da restarci, nonostante la caduta.
Di questa drabble ho adorato l'ambientazione carnescialesca, che ci fa toccare con mano come alcuni simboli e riti siano comuni nell'area mediterranea, dalle Alpi alle spiagge di Rodi. E sul discorso maschera, ogni persona è una maschera. Ognuno di noi dà agli altri un individuo da conoscere, che non è detto che sia il nostro vero io, la nostra vera personalità. E in questo Saga è stato un maestro.
Grazie per l'angolino con le note, sempre benedette e quando colmano lacune e quando risvegliano ricordi, come il chiasso di gazi a qualsiasi ora del giorno (più della notte, a dirla tutta). Non è che si potrebbe avere la ricetta della torta di grano cotto? No, eh?
 

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Anche questa è molto bella, sempre incentrata nelle tradizioni greche. E' un altro tassello del loro percorso di riscoperta dell'essere umano in quanto tale e della loro identità storica individuale.
La facilità con la quale riesci a trasmettere al lettore lo spessore di questi due personaggi, attraverso la vita vera, che si distacca ormai sempre più dal loro canone saintseiyano, è proprio la cosa che apprezzo maggiormente. La drabble è molto simile a quella che avevi dedicato loro per il Natale, mi pare. La citazione del "Re", le tradizioni culinarie, tutto.
In questo caso hai sfruttato il carnevale, cosa che mi ha stupita molto. Perché associare il carnevale a saint (nonostante l'anime spesso e volentieri sembri una carnevalata) è qualcosa che non viene immediatamente.
La mia perplessità però sta nel prompt in relazione al contenuto della drabble. L'indipendenza di Saga esce fuori solo attraverso le tue note. O almeno, io non sono riuscita a capirlo con la lettura della sola drabble. Le note sono un altro tuo valore aggiunto, sempre molto esplicative e ricche. Ogni volta è come assistere ad una lezione di cultura e tradizioni che ti arricchisce davvero.

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Bella come sempre, ma forse meno riuscita delle altre. Almeno rispetto alla precedente.
Nonostante sia indiscutibilmente pregna di quell'atmosfera che solo la Grecia e le sue tradizioni (di uomini e cose) sanno dare, questa volta mi da l'impressione che manchi quell'appartenenza a Saint Seiya che invece si è sempre sentita in tutte le altre.
Stai tratteggiando un percorso parallelo, molto personale dei personaggi, che si riflette però troppo (quasi completamente) nel tessuto narrativo della storia che stai progettando e che ancora purtroppo non possiamo beneficiare della sua conoscenza.

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Dopo una drabble dall'atmosfera leggera come " Compagni di squadra ", questa, che di leggero non ha proprio nulla, fa doppiamente male. Però devo comunque farti i complimenti (come sempre, del resto), perché l'idea dell'ereditarietà della malattia di Saga mi è piaciuta: l'ho trovata estremamente logica, non so dirti precisamente per quale ragione.
" Nessuno pensava. ... Sì. Lo era. ". Questo non esplicitare, questo sottointendere quello che, in realtà, è il vero cuore dello scritto rende ancora più terribile la presa di coscienza dello stesso: come se l'aggettivo "matta", lasciato cadere da Saga, equivalesse ad una bestemmia, in grado di deturpare il ricordo della madre. La vicenda mi ha fatto tornare in mente il romanzo Jane Eyre, e la moglie del povero signor Rochester...pensa te, che parallelismi! XD

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Non ce la possono proprio fare, Saga e Kanon, ad andare d'accordo. A maggior ragione se li si immagina come compagni di squadra.
Preso nota di questo, non resta che un'unica soluzione (banale, ma doverosa): Risiko. Almeno sarebbero liberi di scannarsi in santa pace, per il divertimento di Milo ed Aiolia (ed il nostro) XD
E no, non posso fare a meno di condividere l'opinione di Saga: neanch'io giocherei mai a Black Jack contro Kanon. Sarebbe un suicidio!
" Niente omicidi per me, grazie " ...la naturalezza di questa frase, per noi che sappiamo cosa c'è dietro, è disarmante. Mi ha fatto ridere, nonostante riconosca che le ragioni di Gemini senior siano più che buone... non sia mai, che un semplice gioco risvegli qualche passato istinto oscuro!
Magari possiamo provare a pazientare. Diamogli una possibilità: forse, prima o poi, riusciranno a trovare un compromesso. Oppure no? ;)

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Alzo la mano e dirò che al posto di "matta", nel mio cervellino si è formata la parola "incinta". La corona mi ha fatto subito pensare alle nozze, molto caratteristiche e particolari (quanto mi sarebbe piaciuto averne una in testa...), quindi stavolta le tue note sono state un piacevole riassunto, nella seconda parte; benedetta, invece, la prima, eprché per me i genitori dei gemellini sono due illustri sconosciuti. Ricordavo il nome del paese in cui nascono, Leonidion, ma non avrei pensato che anche Ali fosse matta come un cavallo affetta dal disturbo dissociativo della personalità, né che tale disturbo potesse essere ereditario.
Bellissimo quadretto di un momento della vita dei Gemellini, che mi ha fatto piacere scoprire attraverso gli occhi di un testimone oculare.
(Mette Mare Greco nelle storie da leggere. Non ce la farò mai...)
PS: pensava.

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Io sceglierei Cluedo (ammesso che valga, perché io sono mooolto di parte quando si tratta di scegliere a cosa giocare).
E la mia dichiarazione sarebbe:
Signor Pavone (Kanon), col coltello, nello Studio.
Spassosissima e molto reale, perché a volte ci passi le serate a decidere a quale gioco giocare...
E che i due facciano squadra non è un azzardo. È una salvezza per Milo e Aiolia, visto che, impegnati come saranno a fare squadra, potranno godersi i loro battibecchi e le loro strategie. Il pop corn lo porto io.
(Recensione modificata il 11/01/2014 - 04:10 pm)

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Ok, prima recensisco e poi vado a leggermi le note, perché detto sinceramente, ne conosco al massimo due di tutti i giochi che hai citato e oltretutto solo di nome! Non ho mai giocato a nessuno di questi... che brutta gioventù ;_;
Diciamo che questa volta i nostri gemelli preferiti si sono trasformati in due ragazzini. Ognuno che vuole averla vinta su qualcosa e questo tira e molla di proposte è un siparietto davvero divertente.
Sempre riesci a creare un'atmosfera particolare, anche con questo continuo scambio di battute, che conferiscono ai ragazzi una sorta di velo nostalgico e familiare. Del resto, per l'immagine che ho in testa di questi due, grazie a queste tue drabble, questa patina nostalgica li rende tanto concreti e romantici. E' stato un po' come vedere un vecchio film in bianco e nero.

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Meno male, per un assurdo istante ho creduto che Saga sapesse di che colore fosse la tenia che Aiolos avesse nella pancia.
Creeeepyyyy!!!
Bellissimo lo scambio sul colore del divano, bellissimi i pensieri di Saga e divertente la reazione da bastian contrario di Kanon. E uno se l'aspettava che avrebbe tenuto i divani rossi solo per dargli fastidio!
Complimenti per non essere caduta nell'angst sfrenato (il rosso chiama il colore del sangue, o sono io ad essere disturbata?)
Dev'essere buono il polpo che descrivi nell'appendice (sempre santissima. Mi fai venire voglia di correre in Grecia e trasferirmi lì.).

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Assolutamente stupenda. Assolutamente stupenda. La realtà è che tutte queste storie sono dei piccoli gioielli, delle perle infilate in una collana; tutte della stessa grandezza, tutte dello stesso lucore. Questa, però ha un duplice valore, nel senso che il mare di Kanon è prima morte e poi angolo di quiete. Prima erano lacrime e poi risate. Davvero, splendida drabble.

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E quale migliore sorpresa per questo primo giorno dell'anno del ritrovarti con una nuova drabble di questa spettacolare raccolta?
Anche se mi fai aspettare un'eternità, leggo con avidità queste tue drabble che sanno davvero di famiglia e di palpabile realismo. Come se i nostri beneamati gemelli fossero davvero persone reali e con una vita reale.
Quindi abbiamo un gran mercanteggiare e un dividere le prelibatezze che la tradizione offre. Saga, con quella sua tenera indifferenza, prova ad approfittare della generosità del gemello. Chissà cosa s'è procurato per farlo cedere così facilmente XD

Le tue note sono il completamento ideale, ogni volta una lezione di scuola, interessante e stimolante, che mi fa conoscere qualcosa che altrimenti mi rimarrebbe sconosciuto.

Gran bel ritorno, sperando davvero che tu possa riaffacciarti più spesso da noi.
Buon Anno!

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