Recensioni per
Areopago - [Saga e Kanon - 100 drabble]
di avalon9
Immagino che sia tardi per rispondere "Calcifer" e richiedere la presenza di entrambi i gemelloidi nella mia magione, vero? |
Sto sorridendo, maligna. |
Un'acchiapparella durata anni. |
Mi piace questo dualismo. |
Monaco, i Castelli della Baviera e quei tre non si sono ammazzati. |
I giorni possono essere tante cose. |
Fuori. |
Angst? |
Per fortuna che è nata di fretta! |
Questi primi tre argomenti chiamano una rivisitazione della storia. È umano. Uno, due, tre. Inizio, Intermezzo, Fine. Anche non volendo, si hanno le mani legate. E se hai deciso che il primo argomento sarebbe stata la separazione tra i due fratelli, l'intermezzo non poteva che essere il momento in cui si ritrovano. Faccia a faccia. Ancora una volta su due posizioni contrapposte. Almeno sulla carta. Ché noi lettori sappiamo che no, era il classico gioco di specchi, che in realtà Saga e gli altri eccetera eccetera. |
Niente, non si riesce a staccare il mare da questi due. A volte ti viene il sospetto che siano entrambi figli dell'acqua, siano entrambi creature che Poseidone ha prestato ad Athena - anche se tutto facredere l'esatto contrario. |
Comincio da qui. |
Sono una fervente sostenitrice dell'olfatto come cemento dei ricordi. Come malta, in realtà, che é l'olfatto - la sua percezione, semmai - a tenere uniti i vari puntini che costellano la vita di una persona. L'odore del tabacco dei vestiti di mia nonna, l'aroma delle melanzane che escono dal forno, l'acqua di colonia sui fazzoletti di mio padre, la nuvola di lacca che aleggiava in bagno (zia era appena uscita). |
I se sono i sassi che incontriamo sul nostro cammino. I sassi, i sampietrini sbilenchi (di quelli che fagocitano i tacchi e slogano caviglie in un TAC, appunto), le buche, le radici dei pini. Sono gli inciampi, gli imprevisti, le incognite. Sono quello che non ti aspetti, appostato dietro la curva all'orizzonte. La pazianza - che è quella virtù che acquisiamo cadendo e rialzandoci e ricadendo e rialzandoci - fa dire all'uomo che c'è una curva e che, prima o poi, andando avanti nel cammino, arriverà. E che tutto quello che risiede dietro a quella curva, lo si affronterà se e quando ci si arriverà, alla curva. |
Potresti farti assumere dall'Ente del Turismo Greco. Dico sul serio. Questa benedetta cittadina è come se la conoscessi, come gli scorci di quei paesini che ritrovi subito perché sanno di casa. Anche se non ci hai mai mesos piede. |