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Autore: sayuri_88    01/09/2011    7 recensioni
Edward si è appena trasferito in una nuova città e durante una fuga si scontra con due occhi marroni come il cioccolato e....LEGGETE^^
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao a tutti!! Come va? eccomi con un nuovo capitolo. Nell'ultimo abbiamo dato una sbirciatina nella mente de Bella con questo torniamo al nostro Edward e "il giorno dopo". Sono troppo stanca per dire altro quindi vi lascio alla lettura del capitolo e spero di leggere qualche vostro pensiero. RAGAZZE SIENTE TANTE COMMENTATE! non mordo nessuno o se volete chiamo Robert e lo fa lui per me^^
Graize 1000 alle 5 favolose ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo.

p.s: a chi interessa ho iniziato la stesura per un secondo capitolo di shade-tolerant, dove mi porterà non lo so nemmeno io ma oggi è arrivata un po di ispirazione inaspettata e mi sono messa a scrivere... sperando di non fare danni : )
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…: Chi è Jake? :…

 
 
Sette e quarantacinque.
Sette e cinquanta.
Sette e cinquantacinque.
 
Ma dove diavolo è finita quella ragazza! Ha detto che passava lei.
— Edward? Sicuro che ti ha detto di passare? — stranamente Alice è già pronta. Quando le ho detto che Isabella sarebbe passata a prenderci ha fatto i salti di gioia ma ora la sua espressione è dubbiosa e triste.
— Non sono stupido Alice! È lei che si è proposta — sbotto sistemandomi meglio sulla poltrona del salotto. La stiamo aspettando da un quarto d’ora buono. Rosalie è già passata a prendere Emmet per portarlo al centro dell’ospedale in cui aiuteranno mio fratello a migliorare la sua condizione. In questi anni ha fatto enormi progressi ma è da più di un anno che la situazione è in stallo e in certi casi sembra degenerare.
— Ragazzi io devo andare, — mamma fa la sua comparsa in salotto, sotto braccio diversi rotoli e una ventiquattro ore in mano in cui sta cercando qualcosa, — sicuri di non volere un passaggio? Forse la vostra amica è stata male e non ha potuto avvisarvi.
La mia mente inizia, però, ad andare in tutt’altra direzione. Forse si è dimenticata o ancora ci ha ripensato e non vuole avere niente a che fare con me ma, appena finisco di formulare questi pensieri, sento una macchina fermarsi davanti a vialetto e suonare il clacson ripetutamente. Adesso è lei quella che ha fretta?
— È arrivata! — dico felice che i miei sospetti siano infondati. Velocemente salutiamo mamma e raggiungiamo Isabella che nel frattempo ha già girato la macchina per uscire.
Il sedile del passeggero è piegato in avanti, così quando apro la porta Alice può fiondarsi subito dietro e tempestarla con la sua esuberanza.
— Ciao Isabella! Non abbiamo ancora avuto il piacere di presentarci — dice fulminandomi con lo sguardo quando salgo in macchina. Che ho fatto?
— Io sono Alice, è un piacere conoscerti finalmente. Siamo nella stessa classe di matematica, ginnastica, storia e biologia — perché Alice ha tute queste lezioni in comune con lei ed io solo l’ultima?
Isabella la guarda stordita dallo specchietto revisore, forse non ha capito neanche una parola di quello che ha detto. Alice tende a parlare a macchinetta quando è eccitata per qualcosa.
— Piacere di conoscerti Alice — mormora prima di ripartire.
— Ciao Isabella — la saluto per palesarle la mia presenza. Lei sposta lo sguardo su di me riservandomi un sorriso appena accennato.
Ha i capelli legati in una coda alta, che ha l’effetto di allungare il suo viso che porta ancora i segni del sonno. Nemmeno un filo di trucco a coprire la sua pelle, già bella di suo. Mi sono sempre piaciute le ragazze acqua e sapone.
— Come fa a essere così attiva a quest’ora del mattino? — mi domanda sconcertata.
Mi limito a un’alzata di spalle. Alice è Alice, spero solo che Isabella non si penta di tutto a causa dell’esuberanza di mia sorella…
 
La macchina scivola sull’asfalto delle strade senza trovare intoppi ma continua a guardare l’orologio, sono le otto e cinque e noi siamo a metà strada.
— Arriveremo in tempo Edward, conosco una scorciatoia — mi dice Isabella avendo notato il mio continuo tener sotto controllo l’orologio.
— Eddy ha l’ossessione di arrivare puntuale — esclama Alice sistemando la testa in mezzo tra me e Isabella. La fulmino con lo sguardo appena pronuncia quello stupido nomignolo. Quando era piccola e faceva fatica a pronunciare le lettere mi aveva iniziato a chiamarmi così e, se all’inizio potevo accettarlo ora proprio no.
— Non pensavo fossi così secchione Eddy —  incalza Isabella con un sorriso divertito sulle labbra. E ti pareva se non ne approfittava.
— Non sono un secchione. Semplicemente amo essere puntuale in tutto quello che faccio. E semettetela di chiamarmi Eddy — protesto imbronciandomi. Alice e Isabella si guardano dallo specchietto retrovisore prima di iniziare a ridere. Che c’è di male a rispettare gli orari?
Dopo alcuni metri imbocca una stradina sulla destra.
— Isabella non puoi entrare è a senso unico — le dico allarmato dopo aver visto il cartello di divieto.
— Rilassati, qui non passa mai nessuno e poi sono pochi metri. Ti permette di tagliare tutta la strada e arrivare in metà del tempo.
E infatti è così, alle otto e dieci siamo nel parcheggio del liceo e la campanella non è ancora suonata.
— Visto? — esclama soddisfatta di se.
— Confetto che non avrei mai pensato di arrivare in tempo con una macchina come questa — le dico impressionato. Lei mi guarda accigliata.
— Questa non è una macchina. Questa è LA macchina — dice accarezzando materna il volante. Solo ora mi soffermo sulla sua macchina. Non ci ho mai capito molto in effetti, ma questa deve essere molto vecchia, l’interno è come quei modelli di macchine degli anni sessanta o settanta e anche la linea è molto vecchia.
Isabella scende, subito imitata da me che abbassando il sedile davanti, aiuto Alice a scendere.
— Ci vediamo a lezione Isabella — la saluta prima di raggiungere Jasper che la attende all’ingresso dell’edificio.
— Non vedo l’ora — mormora quando ormai Alice è lontana.
— E che macinino sarebbe questa? — le chiedo sghignazzando.
— Questa — enfatizza accarezzando la carrozzeria — è una Mustang Convertible del 1973. Era un rottame quando l’ho presa e ora è un gioiello! — mi rimbecca orgogliosa del suo mezzo di trasporto.
 

 
— E l’hai sistemata tu? — le chiedo mentre ci incamminiamo verso l’ingresso. È raro trovare delle ragazza a cui piacciono le macchine e ne parlano con tanto entusiasmo.
— Con l’aiuto di un mio amico — risponde concisa.
— Allora hai degli amici! — dico ridacchiando, anche se un senso di fastidio m’invade nel sapere che un ragazzo l’ha aiutata.
— Sorprendente vero?
 
Appena suona la campanella della pausa pranzo schizzo fuori dalla classe senza ascoltare gli ultimi avvisi della professoressa.
Mi piazzo davanti all’ingresso della mensa ad aspettare le ragazze e non devo attendere molto perché la chioma nera e sbarazzina di Alice compare all’orizzonte, seguita da quella bionda e leonina di Jasper.
Mi apro in un enorme sorriso in trepida attesa di scorgerla ma piano, piano, il sorriso scompare con la consapevolezza che lei non c’è.
— Edward! Ma Isabella non è con te? — mi chiede Alice guardandosi in giro con aria interrogativa.
— Alice, avevate lezione insieme. Come fa a essere con me? — le chiedo iniziando a preoccuparmi.
— Strano… L’ho vista uscire di corsa e pensavo stesse correndo tra le tue braccia — dice con fare malizioso. Io avvampo per l’imbarazzo.
Nella mia mente si forma l’immagine di Isabella che corre verso di me, tutto si svolge a rallentatore, come in quei film sdolcinati che ti fanno venire il diabete al solo pensarci, il sorriso che le increspa le labbra, i capelli che fluttuano attorno al suo viso arrossato. Il suo petto che si alza e si abbassa. No! Basta!
Scuoto la testa con forza per scacciare tutti quei pensieri assurdi.
— Okay, allora vado un attimo in biblioteca a portare un libro e vi raggiungo — dico sconsolato mentre attraverso controcorrente il mare di ragazzi che si riversano nella mensa.
 
Come solito, la biblioteca è deserta. Consegno il libro a Mr. Carter, che non perde neanche tempo ad alzare  la testa per vedere chi gli abbia consegnato il libro e mi infilo nel corridoio di storia, alla ricerca di un libro per la ricerca su Cesare.
Cammino tranquillamente tra gli scaffali leggendo i dorsi di libri, quando inciampo su qualcosa e finisco rovinosamente a terra.
— Cavolo Eddy! Sembri la Stanley quando le si rompe un’unghia! — esordisce una voce alquanto familiare.
— Isabella!
Lei è placidamente seduta per terra le gambe distese che bloccano il corridoio e mi guarda accigliata. Sono io quello che dovrebbe avere da ridire!
— Avrei potuto ammazzarmi! — bisbiglio per non disturbare le persone che stanno frequentando la biblioteca. Anche se dubito fortemente che ci sia qualcuno oltre a noi.
— Sei tu che non stai attento a dove vai — cosa?! — come Talete che osservava gli astri tenendo lo sguardo sempre rivolto al cielo e mai alla terra e per questo cadde in un pozzo.
— Beh grazie per questa breve lezione di filosofia… — dico sistemandomi al suo fianco — ma che fai qui? Ti aspettavo a mensa.
— Mi sto nascondendo dalla principessina — borbotta ritornando a leggere il libro. Cime tempestose.
— Chi?
— Tua sorella! Non mi ha lasciato in pace neanche un momento! È peggio del coniglio della Duracel! — scoppio a ridere per il paragone. Alice con le orecchie rosa che saltella in giro. Forse è meglio che non lo venga a sapere, si potrebbe offendere.
— Pensa che io l’ho in casa tutti i giorni — dico dopo che mi sono ripreso. La vedo accennare un sorriso di compatimento.
Passammo diversi minuti in religioso silenzio, non sapevo che dire mentre lei sembra essersi dimenticata di me tanto è presa dal libro.
— Senti…
— Per la macchina…
Abbiamo iniziato a parlare entrambi nello stesso momento e per l’assurdità della situazione ridiamo entrambi. Purtroppo questa volta le nostre risa attirano l’attenzione di Mr. Carter che ci raggiunge e ci intima di lasciare la stanza. Allora quell’uomo non è attaccato alla sedia… avevo iniziato a pensare che fossero un tutt’uno.
 
I corridoi sono deserti, Isabella mi guida in silenzio, non so dove stiamo andando ma la lascio fare senza fare domande. Arriviamo alla fine di un corridoio su cui si affacciano due porte. Su una, c’è un cartello che indica “ripostiglio”, l’altra, è una porta di legno con un’apertura, coperta da un vetro opaco, nel mezzo. Isabella armeggia con la sua tracolla e ne estrae un portachiavi da cui pende un mazzo di chiavi poco voluminoso. Infila una chiave e la serratura scatta.
— Non voglio sapere come tu sia entrata in possesso di questa chiave — dico con tono sommesso per non rischiare di farmi sentire da qualche bidello. Isabella rotea gli occhi in un gesto plateale e mi incita a seguirla, dopo due rampe di scale arriviamo in un grande terrazzo pieno di piante e fiori. E chi lo sapeva che la Forks High School, avesse una mini serra sul tetto.
Isabella sembra essere a suo agio, come se ci venisse spesso, poggia la borsa su un tavolo e sicura si dirige verso quello che sembra un frigorifero. C’era dentro di tutto: prosciutto, formaggio a fette, coca, frutta,…
— Perché noi mangiamo quelle schifezze e qui c’è tutto questo ben di Dio? — chiedo retorico mentre mi metto dietro di lei per osservarla armeggiare con i cibi.
— Sono tutti per il corpo insegnanti. I bidelli tengono qui le cose per loro o i professori. Le schifezze le lasciano a noi.
— Sei una ladra — scherzo mentre vado alla ricerca di un coltello e dei tovaglioli.
Isabella, tira fuori dell’affettato e del formaggio, li appoggia sul tavolo, apre un’anta e ne tira fuori del pane per i tramezzini e torna al tavolo.
— Non è vero. — dice indignata — Semplicemente, mi prendo quello che mi spetta. E ora dammi una mano — e ridendo l’aiuto.
Cinque minuti dopo, stiamo mangiando tranquillamente seduti per terra.
— Prima che volevi dirmi? — le chiedo ricordandomi di quello che è successo alla biblioteca.
— Oh sì, per la macchina se vuoi, Jake potrebbe venire a controllarla alla fine delle lezioni — dice girandosi per osservarmi in viso. Io sono bloccato col tramezzino sospeso a mezz’aria e la bocca spalancata per addentarne un pezzo.
— Allora? — mi chiede interrogativa. Sul suo viso si alternano dubbio e imbarazzo.
— Io non so… insomma… — balbetto intanto che il mio cervello sta realizzando che Isabella si sia appena preoccupata per me. Un momento ma chi è Jake?
— Chi è Jake? — domando estraniando i miei pensieri. 
— È l’amico che mi sopporta, — dice alludendo alla conversazione di questa mattina, — non dovresti pagare nulla…ti posso assicurare che è bravo come meccanico. Ma se non vuoi, è un'altra cosa.
— No certo che va bene. Grazie.
— Invece tu? Che volevi chiedermi? — cosa volevo dirle? Non me lo ricordavo, volevo solo rompere quel silenzio che stava iniziando a essere stretto.
— Nulla d’importante — dico scuotendo la testa e ricominciando a mangiare il panino. Mangiamo chiacchierando del più e del meno, professori, compagni di classe.
 
— Sai… — dico imboccando l’ultimo pezzo di panino e finendo la coca cola —Dovresti sentire cosa dice la gente su di te — questa mattina Ben e Tyler mi hanno affiancato a educazione fisica e mi hanno gentilmente aggiornato sulle voci che circola su di lei. Tutte delle stupidaggini, dette da gente troppo stupida per essere tenuta in conto.
­— Beh allora cosa stai facendo seduto qua?
 
— Tu mi hai detto di seguirti.
— E tu potevi dire di no.

— E perdermi questo posto e questo tavolo — dico indicandolo, —è un bel tavolo. Di cosa pensi sia fatto? Plastica ricavata dalle patate e mais, secondo la politica ecologista della scuola?
Isabella mi guarda di sottecchi prima di scuotere la testa divertita dalla mia scenetta. 
— Allora, — incalzo, sitemandomi meglio sulla sedia e incrociando le braccia sul tavolo, — il polizziotto ucciso?
— Una falsità. Si è trasferito in Ohio — dice imitando la mia postura e sporgendosi verso di me. Pochi centimetri dividono i nostri volti.
— La macchina di Eric?
— Per favore. Avevo le chiavi in mano e accidentalmente le ho sfrisate su tutta l’intelaiatura della macchina. È stato un incidente! — la guardo sbigottito per un paio di secondi. Questa ragazza è incredibile.
— Okay, e le palle di Mike Newton? — quando Ben me l’ha detto ho riso per un ora intera. Se è vero, gli farò una statua gigante.
— Oh, quello è vero. Ma se lo meritava, ha allungato troppo le mani — esibendosi in un broncio infastidito. Il mio viso si tende in uno sguardo severo e rabbioso.
— Hai fatto bene — dico infine con tono neutro. Inizio a giocherellare con il tappo della bottiglia. Al solo pensiero di quel verme che le mette le mani addosso mi prudono le mani e non sono mai stato una persona violenta.
 
— In giro si dice che tu ti sia trasferito qui perché a Chicago hai girato un film porno e i tuoi hanno deciso di cambiare città per le troppe voci — dichiara di punto in bianco.
— COSA! — lo urlo, la voce più alta di otto ottave. Ma che diavolo passa per la testa di questa gente?
— Oh sì, dicono che sei molto dotato... e forse è anche per questo che hai avuto tutto questo successo.
— Ma non è vero — protesto indignato e imbarazzato, molto imbarazzato.
— Cosa? Il film porno? — la cosa che più mi lascia basito è che lo dice con una tale serietà che mi lascia senza parole. La fulmino con lo sguardo.
— Neanche che sei dotato? — mi chiede maliziosa.
— Quindi non è vero? Dannazione — sibila, schioccando le dita — Ti ho avvicinato per nulla…
Isabella fa una faccia scioccata e delusa, 
inutilmente cerco di incendiarla con lo sguardo. Al diavolo chi dice che uno sguardo può uccidere.
— Isabella!
È stata una pessima uscita, ma questo non sembra toccarla, anzi, se possibile aumenta la sua ilarità.
Come siamo arrivati a parlare dei miei gioielli di famiglia?

 
— Allora è arrivato? — le chiedo per l’ennesima volta e per l’ennesima volta lei m’intima di stare zitto e aspettare. Stiamo aspettando questo Jake da più di un quarto d’ora e il parcheggio ormai è deserto.
— Va a scuola a La Push dagli il tempo di arrivare.
In quel momento sentiamo un rombo e una moto fare il suo ingresso nel parcheggio. Davanti a me si staglia un ragazzo alto più di un metro e novanta, muscoloso e dalla pelle dalla tonalità color ruggine. Indossa un paio di Jeans malridotti e degli stivali marroni ai piedi. appena toglie il casco posso esaminarne il viso. Ha lineamenti regolai e zigomi sporgenti e con il mento un po' arrotondato, gli occhi neri come i capelli, lunghi e lucidi raccolti in una coda di cavallo. Ha l’aria simpatica ma, non so perché, mi da fastidio la sua vicinanza, il suo modo di sorridere a Isabella, il modo in cui la guarda e di come la abbraccia. Abbraccia? No, non va bene! quando l’ha raggiunto?
— Allora Bella, dov’è la paziente? — sconsolato realizzo che lui ha il permesso di chiamarla Bella e da come si comportano devono essere molto legati, Isabella non ha quell’aria distaccata e indifferente che spesso ha con me. Quella che ho avanti in questo momento, quella che sta spiegando al suo amico i problemi della mia macchina, è un’altra persona. Allegra, solare, incredibilmente gentile e affettuosa. È quella la vera te, Isabella?
— Ecco fatto amico. La tua macchina è come nuova. Non era un problema grave ma sicuramente da un meccanico avresti pagato un bel po' di soldi — esclama soddisfatto chiudendo il cofano.
— Sei stato fatastico Jake! Grazie del tuo aiuto — “sei stato fantastico Jake…”, “sei incredibile Jake…”, “grazie del tuo aiuto Jake…”, “figurati Bella faccio tutto se me lo chiedi…” e bla,bla,bla,… Sarei capace anche io di fare quelle cose se solo ci capissi qualcosa di auto, penso imbronciato mentre li osservo ridere e scherzare. Ma con comodo, fate come se non esistessi!
 
— Siete molto legati — borbotto quando questo il soggetto sotto inteso si è allontanato rombando sulla suo moto rossa fiammante.
— Siamo spiriti affini — risponde con noncuranza dopo essersi voltata nella mia direzione. Finalmente oserei dire.
— State insieme? — incalzo interrogativo.
— Oh no…ci scanneremmo. Non dureremmo neanche tre giorni — risponde sghignazzando. La sua confessione mi alleggerisce il peso sul cuore.
— Ma sembrate molto legati? — insisto.
— È come un fratello per me — confessa con una nota di dolcezza nella voce. Poi come riscossasi dal torpore, mi guarda stralunata e la maschera di distacco torna al suo posto. Riuscirai a mostrarmi quel sorriso che hai riservato a Jake.
— Bene. ora vado, ci vediamo domani — e si allontana rapida verso la sua macchina.
— Mi dai il tuo numero? — urlo per fermarla. Lei si blocca e si gira lentamente verso di me.
— Perché?
— Beh se ho bisogno di qualcuno che mi salvi so chi chiamare — rispondo ammiccando. Mi guarda sospettosa prima di riservarmi un sorriso velato da una lieve ironia.
— D’accordo principessina. Se avrai bisogno il tuo prode cavaliere arriverà in tuo soccorso — dice punzecchiandomi. Sorrido felice mentre le porgo il mio cellulare per farle scrivere il mio numero. Lei, mi osserva per un attivo imbambolata, per poi abbassare lo sguardo sul telefonino e scrivere il suo numero. Posso giurare di aver visto del rosso colorare le sue guance.
 
 
 
 
 
 
 
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 Toc....Toc... c'è nessuno? Spero di si comunque grazie per aver letto^^
Alla prossima!
 
 

 
 SPAZIO PUBBLICITARIO:



La donna giusta - Ultimo capitolo
Ancora prima di formulare un pensiero, il mio corpo scatta e il cervello da ordine ai piedi di muoversi e con l'ombrello copro la sua esile figura. Il suo profumo mi colpisce come un pugno in faccia, mi beo di quel momento.
Il mio corpo freme di desiderio, ne vuole di più, sempre di più, desidera un contatto più profondo, desidera prenderla e portarla in un posto solo per noi, dove lei é solo mia, dove io sono solo suo, dove lei suona solo per me.
- bisogno di aiuto signorina? - dico con voce resa roca dal turbinio di emozioni che sono in atto dentro di me.
Passione. Desiderio. Bramosia. Dolcezza. Tenerezza. Senso di protezione. Possesso. Devozione.
I suoi occhi, blu come un cielo d'estate, incatenano i miei e non posso impedire alla mia mente di ritornare al primo giorno che la vidi.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Rosso ] [ Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale ] [ Capitoli: 5 ]   
[ Pubblicata: 11/05/11 ] [ Aggiornata: 25/08/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 7 recensioni ]

    La Bella Italia 
E se qualcosa non va come la Meyer ha deciso? E se Edward, dopo aver salvato Bella e dopo averla convinta a cenare alla "Bella Italia" incontrasse qualcuno che cambia le carte in tavola?
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Generale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Sorpresa ] 
[ Pubblicata: 22/08/11 ] [ Aggiornata: 22/08/11 ] [ Note: Drabble ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Twilight ] [ Leggi le 2 recensioni ]

    Buttare via tutto, e di nuovo ricominciare Ultimo capitolo
lei era il bersaglio degli scherzi di lui, lei una bimba timida e ciocciottella che vedeva in lui il suo peggiore incubo. Che succede se lei se ne va, per tornare solo otto anni dopo? è tutto come prima o per una qualche ragione nascerà qualcosa di bello?
Dal capitolo:
Lei che stava porgendo la mano si blocca come fulminata- I-Ian?- la guardo interrogativo non capendo il suo cambiamento repentino, che le è preso? 
Si schiarisce la gola - Ian…Knight?- a quanto pare le hanno già parlato di me. Sorrido strafottente.
-il solo ed unico- sbianca completamente.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Romantico ] [ Capitoli: 11 ]   
[ Pubblicata: 27/03/11 ] [ Aggiornata: 21/08/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 12 recensioni ]

    In barca a vela controvento 
- ONE SHOT DELL'ESTATE -
Un viaggio in solitaria che porterà una ragazza alla scoperta di un mondo che neanche immaginava. Quello che pensava fosse solo una favola per bambini è in realtà un mondo nascosto, ai più. Un'avventura che la porterà a conoscere qualcuno che le mostrerà questo misterioso nuovo mondo.
Dalla storia:
Giocherellai con la piccola collana che portavo al collo. Era molto semplice, fatta con frammenti di corallo rosso da cui pendeva una metà di conchiglia, simile al nautilus, ma più piccola, e al centro una bellissima perla. Non so com’era possibile, ma questa cambiava colore in continuazione, col tempo avevo associato la cosa all’influenza dell’umore, come quegli anelli che vedono lungo le spiagge o nei negozi di souvenir. Ogni volta che provavo forti emozioni, il suo colore cambiava.
Come ne ero venuta in possesso? Beh, questa è una bella storia.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Avventura, Fantasy, Romantico ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 19/08/11 ] [ Aggiornata: 19/08/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale ] [ Leggi le 1 recensioni ]

    La promessa di una bestia 
Extra dalla mia storia "Beastly". Daniel è un vampiro da molti secoli condannato a una vita di tenebre contro la sua volontà. E' una bestia. Tutto cambia quando, lungo il suo cammino incontra Isabel, giovane matricola della Dartmouth.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Giallo ] [ Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 14/08/11 ] [ Aggiornata: 14/08/11 ] [ Note: Missing Moments ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri ] [ Leggi le 1 recensioni ]

    Shade-Tolerant 
CONCORSO ONE SHOT DELL'ESTATE
Ho pensato a come deve essere passare le vacanze estive per una persona che non può, per cause di forza maggiore, passare una giornata sotto il sole come fanno tutti ed è uscito questo...spero vi piaccia^^
Dal capitolo:
Sognavo che un giorno avrei potuto correre sotto il sole, andare alla spiaggia a nuotare e poi asciugarmi sulla sabbia, pranzare in un parco mentre i raggi del sole sfioravano la mia pelle come delle carezze. Un sole che mi era amico insomma. Ma la realtà era ben diversa.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Giallo ] [ Genere: Generale, Sentimentale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward ] 
[ Pubblicata: 25/07/11 ] [ Aggiornata: 25/07/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 6 recensioni ]

    La mia piccola fifona 
- Oddio!oddio! Edward ho paura - mormorai avvinghiandomi al braccio del mio ragazzo.
Mi aveva convinto a entrare in quell’edificio che sembrava aver scritto a caratteri cubitali “abbandonate ogni speranza voi che entrate” ma che il mio adorato ragazzo, a quanto pare, non aveva visto. Dovrò suggerirgli una visita dall’oculista mi appuntai mentalmente una volta che saremmo usciti da quell’inferno.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Commedia ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward ] 
[ Pubblicata: 02/07/11 ] [ Aggiornata: 02/07/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 3 recensioni ]

    Beastly - Ultimo capitolo
Ispirato alla Bella e la Bestia.... Isabel sta per partire per l'università dove farà nuove conoscenze, nuove amicizie e qualcosa di più.... ma non tutto è come sembra.
Dal capitolo:
Isabel s’imbarcò sull’aereo con sentimenti contrastanti. 
Gioia, per l’inizio di una nuova esperienza. Tristezza, per dover salutare suo padre e i luoghi dove era cresciuta e che l’avevano fatta sentire al sicuro. Timore, perché aveva come il presentimento che qualcosa sarebbe successo e che questo le avrebbe sconvolto l’esistenza, in bene o in male ancora non lo sapeva.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Mistero, Romantico ] [ Capitoli: 4 ]   
[ Pubblicata: 05/06/11 ] [ Aggiornata: 08/06/11 ] [ Note: Nessuna ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri ] [ Leggi le 3 recensioni ]

    Red Fairytale - Ultimo capitolo
C’era una volta una bambina tanto vivace quanto sbadata, correva sempre anche per andare da una stanza all’altra, i genitori non sapevano come farla stare ferma soprattutto perché aveva la tendenza a sbattere contro oggetti fermi e inciampare sui suoi stessi piedini ed erano preoccupati che potesse farsi molto male, ma la amavano tanto e quando la vedevano a terra a piangere per l’ennesima caduta la rassicuravano e le davano un bacino sulla bua per fargliela passare e la piccolina rassicurata tornava felice a saltellare per la casa o il giardino mentre i genitori amorevoli, aspettavano la successiva caduta.
In un girono di fine giugno correva nei campi col suo fratellone, quando….
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Generale ] [ Capitoli: 3 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Un po' tutti ] 
[ Pubblicata: 30/04/11 ] [ Aggiornata: 03/05/11 ] [ Note: Nessuna ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 16 recensioni ]

    Chi l'ha vista? 
“Ennesima tragedia! " così ha esordito questa mattina Emilio Fede al TG4.
Non vuole essere offensiva o altro è solo una cavolata scritta dopo aver visto "una notte al museo 2" dove i doppiatori italiani hanno modificato alcune battute
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Demenziale ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 24/04/11 ] [ Aggiornata: 24/04/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Comico ] [ Leggi le 4 recensioni ]

    La ragazza che viaggia nel tempo - Ultimo capitolo
Non ha mai rischiato tanto, ma è la prima volta che si trova in una situazione simile e ha come il presentimento che qualcosa debba accadere e così rimane a guardare.
Sa chi è quella ragazza, poco più grande di lei, vestita secondo la moda della metà dell’ottocento, oh si…lo sapeva bene.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Azione ] [ Capitoli: 4 ]   
[ Pubblicata: 28/03/11 ] [ Aggiornata: 16/04/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Fantasy ] [ Leggi le 1 recensioni ]
 
   
 
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