La mano scivola sulla sua schiena, pigra… un po’ come la camminata di King quando c’è tanto sole in piena estate. Stanca si posa sulla zona lombare e rimane lì, Felicity avvicina il proprio corpo sotto il lenzuolo azzurro pastello a quello di Oliver e riesce a sentire il calore vivo sotto la sua pelle, come la frenesia di chi deve combattere, portare a termine un compito che magari non può finire da solo, sorreggere un ricordo troppo pesante da sopportare.
Chiude gli occhi e respira piano, immagina il suo soffio lento e misurato infrangersi sul braccio di Oliver che le è così dannatamente vicino da poterlo baciare, ma preferisce non invadere i suoi spazi più di quanto lui non voglia e di quanto le ha permesso.
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Ultimamente sono in vena di esperimenti, e quindi sono approdata anche in questo fandom.
Olicity o Feliver che dir si voglia senza pretese, forse vagamente OOC ma a quel punto non ci son Santi(?), è un problema che ho con i personaggi in generali ;_;
[basso contenuto di spoiler, che non credo nemmeno si possa chiamare spoiler, fate vobis.]
Enjoy ♡

Seguito di ...8th December...
Dove eravamo rimasti?
Rick è riuscito a far sentire nuovamente a Kete lo spirito del Natale...
e adesso?
cosa succederà?
leggete e lo scoprirete!

La mia prima Fanfiction! Song-fic sulle note della canzone Masterpiece di Madonna.I pensieri di Stana quando scopre della nuova fidanzata di Nathan.

-Oh, andiamo! Quella canzone era stupenda!-
Senza distogliere lo sguardo dalla strada, Kensi si lasciò andare a un sorrisetto.
-Da quale dei tuoi adorati musical era tratta?-
Si sarebbe aspettata un commento imbarazzato o una battuta da parte di Deeks: di certo non l'alta e allegra risata che quasi la assordò.
Musical? Kensi Blye non li considera neanche.
Marty Deeks, invece, quasi li venera.
Riuscirà il nostro eroe a far ricredere Kensi?
Riuscirà a sconfiggere la gravità?

Il concierge controllò la disponibilità sul computer.
“Vediamo... Lei e suo marito siete fortunati! Abbiamo ancora una matrimoniale.”
“A noi servirebbero due stanze... E lui non è mio marito” precisò Beckett.
Castle fece spallucce sollevando i palmi delle mani verso l'alto.
“Capisco... Ma disponiamo soltanto più di quella, mi dispiace.”

Attenzione spoiler!
Castle ha sentito tutto quello che Kate ha detto in sala interrogatori.
Lei non è ancora a conoscenza di tutto ciò.
Ora iniziano i problemi.
Riuscirà Beckett a sistemare le cose? Rick sarà disposto a perdonare?
E come andranno le cose al distretto?
E' la mia prima fanfiction, ho iniziato a scriverla dopo aver visto la 4x19 e il promo della 4x20. Spero vi piaccia.

[StaNathan]
"Vorrei portarti a cena, a vedere un film e poi salutarti di fronte la porta di casa. Non farei mai niente che tu non vorresti, ma spero sempre che qualche volta tu mi chieda di uscire, non per il solito caffè dopo le riprese, vorrei qualcosa di più, perché so che i miei sentimenti sono diversi."

- Siete pronti ragazzi?
- Prontissimi.
- Sei addirittura prontissima?
- Certo, vuoi fare un’ultima prova?
- Sono sempre disponibile per fare delle prove.
-
Questa Shot fa parte della serie : STANATHAN DA RICOVERO.

Spoiler 4x23
"Ti ho ripetuto che ti amo, ma evidentemente per te non è abbastanza."

Spoiler 4x23!!!
"Ci sono persone che fanno così parte di noi da essere sempre con noi, non importa cosa accada."
Ecco l'ennesima storia basta su questa fantastica puntata. Ho cercato di esprimere al meglio i pensieri e i sentimenti di Rick :)

Semplicemente grazie. Grazie per essermi sempre vicino, qualunque sia il mio stato d’animo, e so che non è così facile.
Grazie per capire sempre quando è il momento di farsi da parte, lasciando intendere che per qualunque cosa basta una telefonata. Grazie per il caffè tutte le mattine.
Grazie per aver aspettato che fossi io a parlarti di mia mamma, di non aver insistito; o quasi.
Grazie per aver rispettato i miei tempi dopo l’incidente. Grazie per Nikki Heat. Grazie per tutto questo, per Parigi. Grazie per essere così come sei.
Grazie perché nonostante tutto sei ancora qua.

-Sei pronta piccola?- chiese l'uomo alla bambina di 6 anni che annuì in risposta- Va bene, allora salta in sella e inizia a pedalare! Ricordati, guarda sempre davanti e stai attenta agli alberi, non vogliamo andare a sbattere contro uno e lasciare un povero, piccolo scoiattolo senza casa, vero?- disse sorridendo.

“Per favore, per favore non farlo. Ti restituisco i soldi, eccoli, ma non farlo, ti prego.”
Parole inutili, estreme, che una vittima inginocchiata a terra, disperata, grida a pieni polmoni prima dell’ultimo respiro. Una pistola, un colpo secco, un proiettile in pieno cuore.

"Era di fronte al portone del suo condominio e pioveva a dirotto.
Era bagnata fradicia.
Esitò qualche secondo, o forse qualche minuto, e poi varcò la soglia del portone e prese le scale."

[dal cap 2] "Tutto in torno a lei era scuro. Una strana aurea nera circondava la stanza. Non sapeva dove si trovava, ma sapeva che doveva cercare suo padre. Philippe, il loro fedele cavallo, l’aveva condotta in quel castello.
Tutto era lugubre e le infondeva timore nel proseguire.
Trovò il cappello di suo padre, e molto timidamente si avviò alla ricerca.
Il buio faceva da padrone, e non si sentiva nessun rumore."