" Andò alla ricerca del figlio, apparentemente inghiottito nel nulla dagli scaffali del negozio, e lo trovò seduto su una seggiolina, di spalle... stringeva tra le mani una bambola di pezza; una femminuccia, con i capelli castani lunghi e gli occhi azzurri. Non poteva credere ai suoi occhi. Era quello il giocattolo che aveva scelto, tra tanti? "
Edward è vedovo e papà, Isabella la baby-sitter del suo bambino. Riusciranno a risolvere i loro problemi e ad accompagnare nella crescita un bambino fin troppo speciale?
Tutti umani, niente vampiri, licantropi, streghe, ecc.
Solo la vita di tutti i giorni, che è anche peggio.

Edward ama la mente umana, ama tutte le sue sfumature, ama il suo funzionamento complesso e come influisce sulla vita della gente. Per questo, da poco, si è laureato in psicologia. Ha già un lavoro, in una clinica psichiatrica specializzata in casi molto singolari.
Il più singolare, fra questi, è Isabella.
Isabella è arrivata alla clinica dopo una serie di traumi che le hanno cambiato la vita. Isabella ha paura del bianco che la circonda. Isabella non parla. Isabella ha paura della sua voce. E, quando non parla, il silenzio è la sua voce.
Edward si ritroverà a combattere contro questo silenzio, forse il nemico più acerrimo che per lui possa esistere, per dare a quella ragazza un nuovo barlume di speranza.
Per ridarle la vita che otto anni prima le era stata tolta da un uomo che ancora permane nei suoi ricordi.

Apro leggermente un occhio per vedere che la luce dalla finestra mi sta colpendo in pieno viso…grandioso! Dormivo così bene! Uff…cerco di nascondere il mio viso dal sole immergendomi nel morbido cuscino. Che bello, non mi sembrava che il cuscino fosse così caldo…che avesse il profumo…il profumo? Ma questo non è un cuscino. Apro di scatto gli occhi trovandomi il viso di Edward a pochi centimetri dal mio, oddio, mi ero dimenticata che avevamo dormito insieme e non mi ricordavo nemmeno che ci fossimo addormentati così vicini. E’ il mio migliore amico, ma mi basterebbe un qualunque movimento e potremmo…baciarci….
Ma cosa dico? Io ed Edward siamo amici. Punto

E' passato un anno dalla fine di Breaking Dawn, tutto procede per il meglio; tutti sono felici... fino al giorno in cui Alice, durante la caccia insieme alla sua famiglia, non ha una visione riguardante Edward; insieme a Bella e agli altri Cullen tornano a casa e la trovano vuota, solo un biglietto lasciato da Edward che dice che ha deciso di entrare a far parte della guardia dei Volturi perchè stufo della sua vita e di non cercarlo. Bella cade in un baratro di disperazione per l'abbandono improvviso del marito, la famiglia Cullen stenta a credere a quello che è successo. Passano altri tre anni, Bella è riuscita a stento ad andare avanti, vive solo per Renesmee; i Cullen, grazie alle visioni di Alice, capiscono che Edward ha voluto di sua spontanea volontà prendere quella decisione. Ma un giorno, qualcosa farà cambiare loro idea... Edward è stato costretto... Perchè? Cosa faranno adesso per liberarlo e aiutarlo? Edward sarà cambiato in questi tre anni? Riuscirà l'amore a trionfare? una Ed/Bella piena di sorprese, avventura e tanto amore...

Afferrai un quaderno a righe dalla mia borsa e strappai alcuni fogli dalla metà. Tornai di corsa all’aria aperta e ripresi la mia posizione precedente, col cuore che batteva forsennato nel petto.Mordicchiai la penna. Cosa scrivere?Una frase d’effetto? Il mio indirizzo? Una storia?
Mmmm…no.Non avrebbe avuto senso scrivere nulla che non fosse stata la verità.Perché quante probabilità c’erano davvero che qualcuno la leggesse? Quante probabilità c’erano che finisse davvero tra le mani di un essere umano e non distrutta, incastrata tra delle rocce o tra le reti di qualche pescatore e gettata nell’immondizia?
Praticamente nessuna…Potevo essere sincera. Potevo essere me stessa, forse per la prima volta davvero.
Poggiai la penna sulla carta e iniziai.

“Ah, se non avessi quattordici anni…”, sussurrò dolcemente sul mio viso.
“Non ne avrò quattordici per sempre, lo sai?”
“Fortunatamente, lo so.” Allungò una mano sul mio volto fino ad arrivare alle mia labbra, per poi accarezzarle con il pollice destro.
“Domani è il tuo ultimo giorno qui.” Sospirai, pensando al domani.

CONTINUO DI "QUI DOVE BATTE IL CUORE"-
“Kristen, perché Joy sta dicendo a tutti che ti sei fatta la pipì add..”
Si bloccò quando vide la grossa pozza ai miei piedi e il suo sguardo si alternò da quella a me. Mi bastò che i nostri occhi si incrociassero per sapere che aveva capito benissimo che non era pipì.
Impallidì così velocemente e così in fretta che mi sentii in dovere di fare una battuta per risollevare la situazione.
“Lo sapevo che il super sperma non avrebbe fallito”
Deglutì quasi visibilmente. “Stiamo per avere un bambino?”
E, nonostante la paura, gli sorrisi. “Stiamo per avere un bambino”

Bella è una ragazza timida ed introvarsa... ha problemi con il suo fidanzato e con il sesso... le sue amiche le organizzano un week-end in comapagnia di un gigolò.. cosa succederà in questo week-end? Bella si aprirà al mondo del sesso? Se volete scoprirlo leggere! Sara

Raccolta missing moment Edward/Renesmee... tutta per voi! Bacibaci Syria

Oh beh, che dire?
Non sono brava con le presentazioni e non credo ne farò mai una decente. Non è una storia che ha a che vedere né con Rob né con Kristen, in realtà. Semplicemente ho deciso di prendere come soggetti loro due visto che li conosco e li seguo. Ok, passo al dunque:
Kristen è una ragazza comunque, ed ha soli 18 anni, è all'ultimo anno di liceo ed ha una vita, come dire, un po' "movimentata".
Robert, invece, è un ragazzo di 21 anni che si ritrova nella sua stessa scuola - e viene letteralmente catapultato da Londra e Los Angeles.
Beh che altro dire? Leggetela e ditemi che ne pensate. Spero vi piaccia, buona lettura a tutti.
-Carli.

Quando il tuo migliore amico è un idiota, non è che tu possa fare molto.
Giusto fargli compagnia, ecco.
- sospesa, almeno per ora -

Albina Severi, Al per gli amici, stronza megalomane per tutti gli altri, ha poche certezze, certezze che l'aiutano a mantenere quella sicurezza di sè di cui fa sfoggio ogni giorno, quell'arroganza e quel sarcasmo che la contraddistinguono. Ma poi, piano piano, senza rendersene conto, si cresce, le situazioni cambiano, i rapporti cambiano e le certezze cadono una ad una.
***
Dal capitolo 7:
«Diamine Al! Sei così dannatamente fragile! Ti atteggi da dura, ma sei porcellana finissima che può rompersi alla prima caduta. Come potrei farti questo?»
Deglutii.
Non sapevo che dire, non sapevo che diavolo fare. Sapevo che avevo ancora voglia delle sue labbra e nessuna intenzione di rinunciare alla mia indipendenza per nessuno al mondo. Mattia sembrava il ragazzo perfetto per me, perfetto per darmi affetto e ricevere il mio, senza obblighi o etichette di sorta. Perché avrei dovuto rinunciarvi? Perché avrei dovuto lasciarlo andar via? Cosa mi tratteneva? Forse la consapevolezza che non sarebbe mai stato solo e unicamente mio?
Aderii nuovamente col mio corpo al suo, alzandomi in punta di piedi per sfiorare col mio respiro le sue labbra gonfie.
«Sono io che voglio farlo»
Fu lui a far combaciare le nostre labbra, gentilmente.
Mi vidi costretta a tirargli i capelli per fargli aprire quella dannatissima bocca!

Sapevo che era sbagliato, terribilmente sbagliato. Eppure non riuscivo a toglierli gli occhi di dosso.
Lo vidi uscire, camminare sulla sabbia chiara, dirigendosi verso me. Il sole si rifletteva sulle goccioline d’acqua salata che scivolavano lungo il suo corpo statuario, sui muscoli dell’addome e delle braccia ben delineati.
Corrugò la fronte a causa del sole. La pelle aveva oramai assunto un colore ambrato dopo la prima settimana di vacanza passata su quell’isola dei Caraibi.
Deglutii rumorosamente e voltai il capo, scostando lo sguardo dal suo corpo, dal suo viso, ma, soprattutto, dai suoi occhi color del ghiaccio.
La sua vista, per quanto fosse gradevole ai miei giovani occhi, era fonte di sofferenza.
(..)«Helen!»
Mi voltai e lo vidi avanzare verso la battigia, correndo. Entrò in acqua senza curarsi di bagnarsi i jeans e le scarpe. Si inginocchiò e mi sorresse, poggiando una mano su un fianco e una sul collo, scostandomi i capelli per metà bagnati.
«Ehi…» mormorò e il suo viso al chiaro di luna era ancor più bello. Inebetita l’osservai.(..) Istintivamente alzai una mano, sfiorandogli la mascella con i polpastrelli.
«Sei così cambiato, Ian.» mormorai.
Per te.

Bella è una ragazza che ama immensamente i bambini e per questo lavora e vive in un orfanotrofio con sua figlia Beth.
Edward,medico pediatra,ha alle spalle una situazione sentimentale non piacevole. E se un giorno si incontrassero? Cosa succederebbe?
Tutti umani!

Bella Swan torna in America dopo tre anni passati in Africa. Porta con sé incubi troppo dolorosi e un dramma che le impedisce di essere quella di prima. Cosa accadrà quando la sua amica di sempre, Alice Brandon, la trascinerà dall'altro lato del paese per trascorrere una settimana al Green Heaven in compagnia del fantastico, gentilissimo e meraviglioso Edward Cullen? - AH - OOC - Rating Rosso per i capitoli futuri.