Tratto dal capitolo..
P.O.V's Harry
Bussarono al citofono .-Harry vai tu .-mi disse Zayn , che seccatura , cinque di noi una casa e chi doveva alzarsi dal comodo divano per vedere chi era? Io ovviamente
-Siete dei rompiscatole del cavolo .-urlai dirigendomi verso il citofono
-Clark chi è? .-dissi rivolgendomi al nostro portiere del nostro attico
-E' una ragazza signorino Styles , vuole parlare con lei . - mi disse facendomi sorridere malizioso
-Com'è ?Carina?.-chiesi con il sorriso a trentadue denti
-Molto signorino..-Affermò con un aria divertita , feci un ghigno e risposi
-Ok Falla salire .-dissi attaccando e guardandomi allo specchio aggiustando i miei ricci perfetti
-Ok sta salendo una sventola , non rompete le scatole .-dissi urlando per farmi sentire dai ragazzi che si trovavano sparpagliati per la casa . Suonarono al campanello e andai ad aprire notando una bellissima bambina Dagli occhioni chiari e i capelli lisci , era lei la ragazza carina? ecco perchè aveva quel tono divertito, oh Fanculo Clark.
-Ciao...Chi diavolo sei?-dissi cortese
-Ciao!.-Disse rispondendomi entusiasta ed entrando
-Piacere sono Megan e sono tua figlia !.-disse sorridendo , rimasi sconvolto dalle sue parole.
-Che cavolo dici ?.-risposi divertito anche se non troppo...
Ecco la storia passatecii...

Layla Parker è nuova nella piccola cittadina di Holmes Chapel. Sa per certo che non sarà facile ambientarsi, come non lo è stato le innumerevoli altre volte; spera solo che questo sia l'ultimo dei tanti cambiamenti, si è lasciata tutto alle spalle troppe volte. E' costretta a vivere chiusa in una bolla di vetro, al sicuro da tutto... e da tutti. Sua madre vuole solo proteggerla da quello che sa le sconvolgerà presto l'esistenza, perchè è consapevole che la vita della figlia non sarà mai simile a quella di tutti gli altri ragazzi della sua età; perchè Layla è speciale, in una maniera che la ragazza non potrà mai immaginare.
Lui sapeva che la ragazza sarebbe presto arrivata, era stato avvisato al campo. Sapeva anche che, come lui, Layla era speciale, ancora più degli altri simili a loro. Era da tanto che non succedeva, pensava di essere l'unico ormai. Ha solo una regola da rispettare: non socializzare con la figlia del nemico.
Cosa difficile, date le circostanze, perchè lui è l'unico che può salvarla.
FAN FICTION ROSSA >>> NON APRIRE SE NON PIACE IL GENERE.

La realtà racchiude più fantasia di quanto noi crediamo.

-Se un giorno qualcuno ti chiedesse di dare un titolo alla tua vita,quale sarebbe?-
[..]
-Innamorata di Michael Clifford.-e poi chiudendo gli occhi,lo baciai.

Sophie cadde con la testa sul libro aperto, gli occhiali storti e la mente che aveva preso a girare sempre più velocemente, finchè non chiuse gli occhi.
Dal secondo capitolo:
« Non dovresti essere qui. »
« Fidati, lo so bene anche io. »
[...]« Non credo che sia entrata in un libro, per niente. »
Cosa succederebbe se una ragazza, nel giorno del suo diciassettesimo compleanno, finisse in un libro i cui personaggi non sono altro che dei supereroi, non avendo la benché minima idea del perché sia finita in mezzo a loro?

A mala pena trovo qualcuno attraente. A mala pena provo affetto per qualcuno. Ma quando accade ci sono dentro profondamente e lui, beh lui non è quello che credo. Lui è il buio, la notte, il male. E mi trascina con se nelle tenebre.

“Sta bruciando! Sta andando a fuoco”.
Quelle urla. Non poteva essere vero. Guardava ancora quel tetro spettacolo e ancora non ci credeva.
Quelle fiamme... Non erano normali, non si erano mai viste, erano innaturali, troppo alte, troppo indomabili, troppo dannose, troppo... scure.
Quel colore gli aveva fatto già capire la natura dell’incendio.
****
Orfana, rinchiusa in una stupida accademia per fenomeni da baraccone.
Era in grado di provare solo odio, per il mondo, per gli altri, per il genere umano, per sè.
Quei tre nomi sulla sua pelle erano un monito perenne, una pena che non avrebbe mai finito di scontare. Destinata all'oblio, all'oscurità e alla solitudine. Un'ombra.
Ma un'altra ombra, altrettanto dannosa, altrettanto instabile, fu così stupida da innamorarsi di lei.

Luke è intento ad acquistare una nuova casa per lui e per i suoi tre amici, ma non sa che in quella che comprerà possono accadere cose un po' "strane".

- Signorina Davis si accomodi li, nel banco affianco al signor Hemmings. - Signor Hemmings? Ho già sentito questo nome! Si ma dove? Il ragazzo in questione è chino sul banco, intento a scrivere qualcosa, quando si sente nominare alza lo sguardo che posa immediatamente su di me. I suoi occhi sono blu come il mare in tempesta, sono spumeggianti e non riesco a percepire i loro pensieri. Si alza in piedi mostrando un fisico snello e asciutto, le spalle larghe e muscolose scendono sui pettorali e sullo stomaco piatto. I capelli sono d'orati, come un campo di grano in estate quando una leggera brezza scompiglia le spighe che ondeggiano producendo una melodia che si dissolve nell'aria. Il ragazzo mi viene incontro prendendomi per mano. Brividi attraversano tutto il mio corpo, e capisco che anche lui ha sentito qualcosa quando alza improvvisamente lo sguardo confuso e curioso. Lo riabbassa velocemente, come se avesse mostrato troppo di se, e con rapido passo mi trascina con se verso il banco.
Eii! E' la mia prima storia, spero davvero che vi piaccia. La protagonista si chiama Spencer e si è appena trasferita a Sydney. Qui incontrerà i fantastici quattro, guardando ognuno con occhi diversi. xo

HO SCRITTO QUESTA STORIA ANNI FA E E' UNA TRASHATA UNICA AHAH CI SONO MOLTI ERRORI E ALCUNE COSE NON HANNO SENSO QUINDI SE VOLETE LEGGERLA FATELO CON UNO 'SPIRITO LEGGERO'. VI CHIEDERETE PERCHE' NON LA CANCELLO, BEH E' PARTE DELLA MIA 'INFANZIA'
"Tu... tu sei ... sei la nuova ragazza che Luke Hemmings ha puntato" mi disse impaurita
"Oookaay, adesso calmati e spiegati" sbuffai, ma perchè sono tutti strani in questa cazzo di scuola?
[...]
"Ora mi spiegate che cazzo di problemi avete, perchè continuate a sorridere e ridere guardandomi?" tutta la mensa mi stava fissando, ma poco mi importava.
Si fece avanti il solito biondo, Luke se non ricordo male "Perchè sei uno schianto e hai un fondoschiena da paura" mentre diceva questo le sue mani passavano dai miei fianchi al mio sedere, che strinse tra le sue mani facendomi quasi male.
A quel punto gli tirai uno schiaffo che risuonò nel silenzio che continuava a regnare nella mensa.
[...]
"Allora facciamo così" riprese ad avvicinarsi, mi baciò il collo "io non ti porterò a letto" salì con i baci fino al mio lobo e sussurrò nel mio orecchio "finché non sarai tu a pregarmi di farlo".

-Sono, uhm, piuttosto sicura di essermi innamorata di te-.
-Cosa?- mi chiese. -Credo di non aver capito bene-.
-Invece hai capito benissimo. Penso di essermi innamorata di te-.
-No. Oh, no. Maledizione-. disse, prima di alzarsi e andarsene, lasciandomi da sola.

Lui la segue, ovunque.
Lui la spia.
Lui la ama.
Lui è pericoloso.
Lui è ossessionato da lei.
Lei è sua, solo sua.
Lui, è il suo stalker.
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Storia non adatta ai deboli di stomaco o ai facilmente impressionabili.

Il grande orologio del riformatorio suonò, era mezzanotte.
Mentre milioni di persone festeggiavano l’inizio di un nuovo anno,
i due ragazzi erano morti amandosi e avrebbero vissuto insieme, per sempre.

Lei era Grifondoro e mezzo sangue.
Era dolce,timida ma allo stesso tempo testarda e impulsiva.
Lui era Serpeverde e purosangue.
Era cattivo,oscuro,misterioso e temuto da tutti.

Janis Gwen Cooper è una ragazza misteriosa che ascolta in continuazione di AC/DC e Guns n' Roses.
E' maledettamente attratta da Luke Hemmings, misterioso, bello, strano, solitario.
Dal prologo:
-Te ne devi andare- Risponde lui.
Vedo Norma che alza lo sguardo verso di me per poi gustarsi la scenetta in pace.
-Perchè?- Rispondo girandomi verso di lui.
Lui alza la testa incastrando i suoi occhi azzurri nei miei
-Perchè non voglio nessuna ragazza seduta in parte a me-
Lo sapevo che sarebbe successo.
-Ignoranza maschilista. Io mi siedo qui, poi farò finta di non conoscerti-
-Forse non hai capito che se tu resti seduta qui ti prendo io e ti faccio sedere in un altro posto-
Tirai su le maniche della felpa scoprendo la rosa che avevo tatuata sul braccio e il mio tattoo sulla mano.
-Io non mi schiodo da qui, se vuoi portami tu da un altra parte... Ma ritornerò comunque qui-
Norma stava allegramente filmando tutto con il suo IPhone.
-Sei terribilmente stronza- Disse lui con una risatina spavalda.
-La peggiore stronza che incontrerai nella tua vita-
...
Un sospiro, una lacrima e tante sofferenze. Janis vuole dannatamente quel ragazzo ma non lo sa ancora