Dopo la Quarta Grande Guerra Ninja, il mondo è in pace.
Sono finiti i tempi in cui i villaggi si davano battaglia per prevalere l’uno sull’altro.
Ora si può guardare al futuro con più serenità, all’insegna della cooperazione e nel rispetto di ciascuno.
Vero?
Nei Paesi si sta spargendo la notizia.
Bambini stanno scomparendo da tutto il mondo ninja e riappaiono misteriosamente.
Nessuno riesce a trovare una spiegazione, nè un colpevole.
Quando ad essere rapita sarà una piccola Hyuga, saranno gli Shinobi di Konoha a dover intervenire.
Le domande sono queste:
Perché i bambini vengono rapiti?
Perché semplicemente riappaiono?
Chi si cela dietro a questo mistero?
Perchè quando Sasuke Uchiha vede Hinata Hyuga si sente come se il cielo gli sia caduto addosso?
Cosa succederà quando assieme ai loro compagni dovranno indagare sul sequestro di quei bambini?
Sasuke e Hinata.
Shikamaru e Temari.
Spark of Shadow

Questa storia parte dalla fine della Quarta Guerra Ninja nel finale alternativo che avrei visto per personaggi come Hinata, Sasuke e il resto.
Per molte cose mi appoggerò al canon, niente forzature qui. I personaggi non verranno snaturati, gli darò profondità.
La storia è psicologica e cruda, per una lettura adulta, realistica.
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Sasuke e Hinata non potrebbero essere più distanti, Sasuke quando la intravedeva nei vicoli del villaggio la ignorava.
Erano andati in Accademia insieme, ma lui non riusciva nemmeno a ricordare il nome dell'ereditiera del clan Hyuuga.
Lo irritava quella donna fantasma che frequentava sempre i suoi posti preferiti, analizzandolo ogni volta che lo guardava.
Il suo sguardo era diverso da quello che gli rivolgevano le oche del paese, i suoi occhi erano d'acciaio screziati di viola.
Era diventata afona, asociale, ma inaspettatamente s'era avvicinata a lui, facendogli sentire una voce che non tirava fuori con nessuno da anni.
Quando pensava di essere l'unico a sentirla parlare gli veniva davvero da ridere.
Solo qualche tempo dopo Sasuke Uchiha si sarebbe reso conto di essere diventato l'espiazione di Hinata Hyuuga.

Sei una ragazza curiosa. Mi chiedo cosa stai sognando per pronunciare il mio nome. Dovresti imparare che le brave ragazze non sognano i ragazzi pericolosi come me.

Sasuke è riuscito a cambiare la propria vita, in qualche modo. Una notte, di ritorno a casa, si imbatte in una ragazza bisognosa d'aiuto. Per la prima volta, sarà lui a tendere una mano in soccorso. Ma chi, fra i due, ne uscirà migliore?
Dal testo:
Da quando l’aveva conosciuta, aveva a malapena sorriso. Gli aveva ricordato terribilmente se stesso, ed odiava quella parte di sé, così abituata al dolore da non riuscire più a sentire nient’altro. Capì che l’aveva aiutata solo perché un tempo anche lui era stato aiutato ad uscirne. Altrimenti, sarebbe affogato.
Perso nei suoi pensieri, non si accorse della mano di lei, che si era avvicinata a lui per sfiorargli una guancia. Non scacciò la mano, anzi, lasciò che gli accarezzasse la barba irsuta, ma la guardò in un modo che, stranamente, la fece bloccare.
«Scusa.» disse lei semplicemente, un sorriso dolce che lasciò il moro di sasso.
[Angst][YinYang][PassatiDolorosi]
Partecipante al concorso "Three: is a magic number" indetto da Sasuk8 e al "Love is Painful - Naruto Contest" di Angie96 sul forum di efp.

“Perché lo fai?”, ma avvertendo gli occhi di lei scrutarlo con aria interrogativa, scostò lo sguardo. “No, non dirlo. Non voglio sapere.”
Non era che non voleva sapere, era che non avrebbe dovuto sapere.
Se avesse saputo qualcosa in più su di lei e avesse ascoltato la sua storia, avrebbe cominciato a vederla in maniera diversa. Non sarebbe più stata la prostituta che ripagava un debito col sesso. Sarebbe invece stata una ragazza con la quale faceva sesso e che con quello condivideva con lui una parte di se stessa. E sarebbero diventati qualcosa di più rispetto ciò che già erano.
“Perché?” pensò lei, mentre lui si abbassava appena. Gli prese il viso tra le mani e lo costrinse a guardarla. I suoi occhi parlarono per lei mentre catturavano quelli di lui. Tu sai perché, dicevano, ma Sasuke non lo vide. I suoi occhi erano sulle labbra di Hinata. E lui lì la baciò.
{ SasuHina }

Hinata, ormai cresciuta, decide di prendere in mano la sua vita e di lottare per ciò che vuole. Finalmente, otterrà l'amore di Naruto, ma a quale prezzo? La storia di un primo amore morboso e possessivo, di una cattiveria capace di insidiarsi anche nel cuore più puro, di un Sasuke che si fa prima Diavolo tentatore e poi Angelo Salvatore, di un'anima afflitta dalla crudeltà del mondo e da un'umanità sporca e diabolica. L'animo puro di Hinata rimarrà tale dopo l'Apocalisse?
I nostri occhi – così diametralmente opposti – erano capaci di entrare dentro l’anima dell’altro, di carpirlo affondo, di scoprire la sua essenza ed era evidente quanto la mia, sempre nascosta, diventasse sempre più simile alla sua – cattiva.
[NaruHinaSasu][Angst][YinYang][Fumo][Amore&Odio]
Storia classificatasi seconda al contest "Tre è il numero perfetto!" indetto da Ayumu7 sul forum di EFP e vincitrice del premio "Miglior Lui" (Sasuke).

[SasuHina]
Hinata ha poche certezze, dietro quegli occhi chiarissimi: sa che il sole sorge e tramonta sempre, anche dietro le nuvole, e che il suo astro personale è un ragazzo biondo, in classe con lei. Purtroppo è anche a conoscenza del fatto che lui non lo saprà mai.
Troppe sono le cose che ignora pericolosamente, come il posto che occupa nei pensieri di Sasuke Uchiha.
(NB: accenno SasuKarin)

Dopoguerra.
Hinata si sente disorientata e terribilmente sola. Ha perso Neji, ha visto la speranza di un Naruto tutto per sé sciogliersi come neve al sole. Finalmente vede tutto con chiarezza: il dolore provato fin dall'infanzia, la mancanza di amore, di qualcuno che avesse cura di lei. Si arrende alla sofferenza e cambia, diventando più cupa.
E se incontrasse un'anima altrettanto solitaria e cupa come lei?
Tratto dal testo:
-Spiegati meglio, poetessa. - disse lui, con quella solita aria strafottente.
-Credo che tu, fondamentalmente, sia una persona buona e pura. Ma… quello che ti è successo e il dolore che hai provato ti hanno reso una persona molto cupa.
-Allora anche tu sei una rosa blu.
Il modo in cui aveva affermato, in poche parole, che erano simili, le fece perdere un battito.