Provare a baciarla? Ranma? No. Proprio no. Non certo con gli appellativi con cui amava sempre apostrofarla e che, in un modo o nell'altro, oltre a farla arrabbiare, finivano sempre col ferirla.
"Rozza, violenta e per niente carina!" e "Vita larga!" erano sempre i più gettonati e ogni volta, anche se si sforzava di non darlo a vedere, suonavano come un violento colpo al cuore che la faceva capitolare, rendendola facile preda di tristi emozioni. Era così che aveva perso fiducia in se stessa, finendo per vedersi come la vedeva lui. Lui che non la considerava nemmeno una donna ma un maschiaccio privo di sex appeal di cui mai si sarebbe potuto innamorare...

Caldo. Troppo caldo. Ero stesa su una sdraia all'ombra di una pianta, con gli occhi chiusi e con addosso un costume da bagno azzurro.

"Sapeva di esserne innamorata, ne era consapevole da un po’ di tempo. Ma sembrava che loro avessero perso l’opportunità e adesso, passati quasi sei anni, pensava che fosse troppo tardi."
Titolo originale: "Snowstorms and Babysitting", di Trapped in a MatchBox

Una donna, un uomo e due iniziali incise sul muro.
Traduzione di “Initial attraction” di XX00Meg00XX

-Marzo 2015-
Dal testo:
Dietro ad ogni donna di successo c’è una notevole quantità di caffè.
Amen.
Pensare di vivere senza caffè era impensabile per Kate Beckett. Forse solo in un paio di casi avrebbe potuto spontaneamente rinunciarvi, ma le ci sarebbe voluta tutta la sua forza di volontà.

[partecipa al contest "Rumple bumple isn't here" indetto da B e l l e]
Lo sguardo di Rumplestiltskin si fece più intenso, tanto che le pupille si dilatarono e andarono a fissarsi sul petto di lei. “Ora c'è un vuoto nel tuo cuore... E, un giorno, chiederai a me di riempirlo.” [...] “Ho bisogno del suo aiuto, Gold.” [...] “E cosa ci sarebbe di così impellente dal non permettermi nemmeno di finire di vestirmi?” continuò lui, distogliendo la sguardo dalla donna e concentrandosi sui polsini. Regina mostrò i denti. “Non pensavo che dormisse qui.” “E io non pensavo che lei si preoccupasse così tanto di dove dormo. O per lo meno che ne fosse interessata.” Gold alzò un sopracciglio e spalancò gli occhi, alzando un lembo delle labbra con fare malizioso.

Questa storia ha partecipato al contest "Rumple Bumple isn't here" indetto da B e l l e sul forum di efp e si è classificata seconda.
- Intro:
Niente lieto fine per i cattivi. Se è vero, allora i cattivi dovranno arrangiarsi in altro modo.
Non era che non amasse Belle, al contrario.
Belle era la Donna della sua Vita, la sua Anima Gemella, il suo Vero Amore e tutte quelle altre stupidaggini che richiedevano la lettera maiuscola. A volte si chiedeva se non avesse un'interferenza nel cuore che gli impediva di amare e basta, Amare e punto.

La volpe e l’uva. Solo in modo più stupido.

Storia vincitrice del "Premio Aturiel" al contest "Bad Obsession"
"-È tardi, lei non dovrebbe andare a casa?- chiese Madaly.
-Forse ha ragione- rispose apatico House, senza muoversi di un millimetro.
-No, resti ancora un po'. La noia fa passare il tempo troppo lentamente-
-Prima mi ricorda che devo andarmene, poi mi chiede di restare. Si decida. Così non so come contraddirla-
-Non glielo stavo ricordando perché lo facesse, una persona che ha un motivo per andare a casa non se ne dimentica. Non c'è nessuno che l'aspetti?-
House sorresse quello sguardo per un attimo.
-Nessuno è venuto a trovarla- ribatté."
Questa fanfiction è immaginata come un episodio di House facente parte della terza stagione, buona lettura! ^^
Storia partecipante ai contest "Bad obsession" di Aturiel e "Il giorno che ha cambiato la mia vita" di Fabi_Fabi.

Perchè gli scrittori amano in modo diverso.
E se amano, bhè...allora è la fine.
[Castle/Beckett]
Terza stagione

Regina si ricorda di uno specchio che Rumplestiltskin aveva tempo addietro. Uno specchio che mostrava qualcosa di molto speciale. Ora, a Storybrooke, decide di andare a cercarlo nel negozio di Gold. Nessuno dei due si aspetta ciò che lo specchio mostrerà loro.
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TRADUZIONE.

"Se fossi tua moglie metterei del veleno nel tuo caffè.”
La sua risposta fu, "Se fossi tuo marito lo berrei."
Winston Churchill

Se una persona rimane lo si capisce nel momento in cui ti guarda e intanto sorride, ma non dice nulla.

“Adesso il gatto ha mangiato la lingua a te, mio caro Ranma?”
Lo guardò con gli occhi dolci, ma sempre con quella vena di malizia nelle pupille, che gliele facevano risplendere di luce propria.
“E va bene...”
Ranma decise che sarebbe andato fino in fondo, era ancora deciso che non gliela avrebbe fatta passare liscia, a qualsiasi costo: si avvicinò piano a lei, sempre di più, fino a sfiorare i loro nasi insieme.
“Poi non ti lamentare, amore mio”
Akane non fece in tempo a ribattere, perchè il codinato posò piano le labbra sulle sua, stringendola in un abbraccio e avvampando violentemente, cosa che fece cubito dopo pure la ragazza.
Quel bacio piacque ad entrambi, lasciò in loro una strana sensazione di dolcezza e di completezza: in cuor loro sapevano di amarsi, a modo loro naturalmente.