Questa storia racconta dei Malandrini e di tutte le persone venute a contatto con loro a Hogwarts e negli anni successivi; tanti pezzi di vita che possono avere un significato importante nelle loro esistenze o essere episodi di normale quotidianità.
Avanti e indietro nel tempo, momenti di gioia e di dolore: ecco a voi una lunatica e pessimista Lily Evans, Un Frank Longbottom calmo e che non si lascia influenzare dai suoi pazzi amici, una Alice sportiva e dura, una Mary McDonald civettuola e allegra, e naturalmente Severus Snape, Regulus Black, i Lovegood, tutto l'Ordine della Fenice, compresi i magnifici Prewett, la spaventosa Dorcas, e tanti altri ancora.
Ultimo capitolo: Come Alice soprannominò James "Capitano": "James individua Alice da sola il giorno dopo Natale e pensa che avrebbe preferito non aver stampato sulla fronte il segno di una delle pantofole pelose di Remus, che Sirius gli ha lanciato quando ha ripreso a cantare. Le pantofole sono state trasfigurate da lui – ed è abbastanza sicuro che Remus le preferisca così – ed è ingiusto che siano state usate per tentare di stroncare la sua futura carriera."

Tra una lezione e l'altra, i Weasley e i Potter vanno, con i figli, a trovare i nonni alla Tana.
E in ogni stagione la numerosa famiglia trova un modo per passare il tempo.

Terza shot di questa raccolta con protagonista questa volta il nostro caro Prongs alle prese con un sentimento.
L'ambientazione è nella Sala Comune di Grifondoro, siamo al settimo anno dei nostri cari Malandrini.
L'anno in cui il nostro Potter preferito è alle prese con un sentimento forte verso la compagna di casa :)

“ Voci, colori, volti, si intrecciavano e scioglievano trasportati dal ritmo cantilenante della marea; e in ogni scintillio o increspatura dell’acqua, si celava un ricordo.”
Questa storia si è classificata settima al contest "Hogwarts e dintorni" di Malandrina4ever e Lellas92 che ringrazio! *-*
Buona lettura! ^^

Partecipante al Characters&Themes Challenge di vogue
Era la mattina di Natale, e Ronald Weasley si trovava in una piccola stanza accogliente di Villa Conchiglia.
Era la prima volta dopo sei anni che passava quel giorno senza il suo migliore amico: il famoso Harry Potter.
Ormai famoso era a dir poco, visto che tutti i giornali ne parlavano di continuo da quando quel ragazzo si era fatto vedere nel mondo magico. Dapprima si parlava di lui come del Prescelto, l’unico in grado di sconfiggere Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, mentre adesso era stato etichettato come “Indesiderabile numero uno”.

“James? Ho capito che essere colpiti da un bolide durante l’ultimo minuto di partita e rompersi un femore non sia una cosa propriamente felice, ma almeno abbiamo vinto” Felpato cercò di risollevargli il morale, scuotendolo per una spalla ed osservando i suoi occhi persi nel vuoto.
“Quel bolide deve avergli fatto peggio di quello che pensavamo, Sirius” la voce e l’esile figura di Remus Lupin apparsero dalla porta dell’infermeria e si diressero verso James, che non si degnò neanche di alzare lo sguardo sul malandrino.
Storia classificatasi ottava al contest "Hogwarts e dintorni" indetto da malandrina4ever e Lellas92.

E nonostante sia una vita intera che scherziamo, io e te, le tue battute in questo momento paiono le più belle che tu abbia mai pronunciato.

[Dalla Shot]
-Promettetemi che saremo sempre amici. Che nulla ci dividerà mai … che faremo come Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley. Sempre insieme. Sempre.-

"Ed in quel momento l’unico rumore udibile , nel silenzio della stanza, era il tintinnare di una catenina che toccava terra "

Come sappiamo Harry non è mai solo, dall'alto tutte le persone che gli vogliono bene lo seguono e lo sostengono. Ho provato ad immaginare cosa, queste persone pensano mentre compie determinate azioni.

Una foto e i suoi ricordi. Drabble.

Albus era sempre stato un lupo solitario, fino a quel momento, isolato e malvoluto ma non per questo nostalgico o abbattuto.
Seconda classificata al 'Wolf's contest' di Ice_DP sul forum.
Partecipante alla 'The One Hundred Prompt Challenge' con un 'tema libero' (solitudine).

« POTTEEEEER!!!!!!! » Cavolo. Mi ero dimenticato di aver (accidentalmente ovvio, quale pazzo lo sarebbe apposta...?) dato fuoco al libro di pozioni di Lily.
« Ramoso, si può sapere cos'hai fatto sta volta? »
« Be', ha, chissà come, incendiato il mio libro di pozioni... E tra tre giorni ci sarà il M.A.G.O. ! » risponde Lily per me.
Lunastorta e Felpato si voltano allo stesso tempo verso di me, che alzo le mani, scrollo le spalle e sussurro un timido: « Oops... », alzandomi dalla poltrona.
« Potter, pretendo una spiegazione. »

-Sei carina, Rose. -.