Il sole alto nel cielo sopra i picchi di Zirak Zigil splendeva oscurato dal fumo di mille roghi nella valle dei Rivi Tenebrosi. Opaco e remoto sfavillava come una lontana torcia dai contorni vaghi. Nella valle il silenzio era rotto solo dal crepitare delle fiamme e da qualche singhiozzo.

Náli era un Nano che apprezzava i piccoli piaceri della vita.
Come giocare coi suoi figli, baciare la sua fiera e bellissima moglie… O anche fare uno spuntino dopo una dura giornata di lavoro in miniera.
Peccato che, al momento, la dispensa fosse più vuota del suo stomaco.
«Dís!» chiamò, richiudendo lo sportello e pensando agli ospiti che si erano presentati alla loro porta la sera prima. «Sua Altezzosità Reale e Dwalin hanno di nuovo finito il nostro cibo!»

«Vieni a letto, Heruamin.»

Riassunto: "Aveva una voce rotonda e piena, calda e vigorosa. Si avvolgeva in morbide spirali, onde sinuose nel cavo crepuscolo azzurro". Nella Foresta la guardia Feren ascolta il canto del musico Caleloth. E la sua mente vaga, mentre i suoi passi lo riportano a Palazzo. Ma, prima di giungere a destinazione, ecco che un incontro imprevisto sconvolge la sua serata

Una serata attorno al fuoco. Un viaggio imminente, antiche memorie e nuovi dissapori si intrecceranno in una serata in cui tutti i nodi verranno al pettine, ed un antico mistero sarà svelato.
"Ma alla fine, com'è che hai fatto a perderti?"

Dal testo
- Lo stesso sangue scorre nelle mie vene, la stessa debolezza.
"Ti resterò fedele, fino alla fine" lo smeraldo dell'anello di Barahir splende al suo dito e, d'improvviso, nuova forza prende a scorrerti dentro. -

Dal testo:
"Ancora ricordi, di battaglia, di allegria, di tristezza, affollarono la mente del re, che a occhi chiusi esaminava ogni cosa: l'addestramento che spesso aveva fatto assieme al proprio figlio, gli assalti dei nemici che aveva respinto, i visi di coloro che aveva salvato e che non era riuscito ad aiutare in alcun modo. La Guerra dell'Anello occupava la maggior parte degli accadimenti che rammentava.
Quella spada che aveva in grembo, nella sua innocente presenza, aveva alle spalle una lunga storia fatta di sangue e di lacrime, ma anche di riso, di canti spensierati. Di luce e di buio. Di tristezza e felicità. Di vita e di morte."

Questa è la storia della vita di Legolas. Da quando era un bambino fino alla sua partenza per le Terre Immortali. Bambino, ragazzo e adulto, tutto quello che ha passato assieme a suo padre Thranduil, le sue amicizie e i suoi scontri, tutto riunito in questa fan fiction.

«Oh». Suo nipote lo guardò da sotto in su. «E quando torna adad?»
Il cuore di Thorin sprofondò. Era probabile che ci sarebbe voluto un po’ di tempo, prima che il bambino capisse pienamente cos’era accaduto. «Fíli… Tuo padre non tornerà».
Fíli aggrottò la fronte. «Perché no?»

Nessuno avrebbe più riso di lui, nessuno avrebbe sputato veleno e risa sul nome della sua gente, dei suoi avi. Il Drago era morto, la Montagna era riconquistata.
Ma lei, dov’è?

La lama penetra in profondità strappandoti un urlo lacerante. Ma pur accecato dal dolore, veloce spingi la spada nel corpo del tuo nemico ferale. La conficchi con rabbia fino a raggiungere la superficie di ghiaccio.

Lothlórien non è più oro ed argento e il canto dei figli dei boschi vive ormai solo nelle memorie degli alberi, sussurri di foglie e radici la cui lingua sfumerà nelle favole che accompagnano il sonno delle fate.

Boromir era il suo eroe, il centro del suo mondo, qualsiasi cosa facesse assieme a lui aveva un sapore del tutto speciale che gli riempiva il cuore di gioia.

EVENTO NON SCRITTO NELLA STORIA ''CUOR DI TENEBRA, ANIMA DI FUOCO''
questa piccola parte non e stata scritta nell'inizio della storia.
qui si svolge quando gli stregoni blu morirono, e i due ragazzi restarono da soli, prima che Gandalf l'incontrasse.
-Shaon senza esserne resa conto, si ritrovò davanti la loro casa, e Sharon, la prese per mano.
''finchè vivrai in questo mondo, l'importante e quello che hai dentro''
Shaon lo guardò, e lui sorridendo rispose al suo sguardo.
''un giorno capirai''
e con questo entrò in casa, lasciandola sola, a guardare l'orizonte.