Recensioni per
Dialoghi ideali e terribilmente surreali
di Verdonica

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
25/02/15, ore 17:33
Cap. 10:

Carissima, eccomi qui.
No, non sono una visione, un miraggio, o che so io. Sono solo pessima, e questo basta a descrivermi. Ho vissuto un periodo un po' strano, in effetti, caratterizzato da una totale perdita di ispirazione per le recensioni - ma spero di riuscire a farmi perdonare e, soprattutto, che il mio essere "arrugginita" non si faccia notare più di tanto. Chiedo scusa in anticipo. :)
Credo di averti detto in passato quanto questa raccolta mi piaccia e quanto trovi il tuo stile a dir poco fantastico - in caso contrario, ribadisco ciò che ho detto all'inizio: sono pessima. Mi sono sempre ritrovata moltissimo in queste riflessioni, e adesso ancor più di prima. Ho apprezzato davvero tanto il "tema", se così possiamo chiamarlo, che sta alla base di quest'ultimo dialogo, ed è impossibile non rendersi conto di come questo trasudi verità da ogni singola parola, e faccia anche riflettere. Fin troppo spesso ci ritroviamo quasi intrappolati in una vita diversa da come la vorremmo, in una realtà asfissiante, che ci sta eccessivamente stretta e ci fa sentire tutto il suo peso continuamente. Quella frazione di secondo, la mattina, diventa inevitabilmente quell'ancora di salvezza che, nella mia modestissima e irrilevante opinione, ci restituisce la speranza che qualcosa si possa cambiare. Bisogna solo trovare il modo di farlo.
"Davvero ti basta?", bella domanda. Difficile da dire, ma a volte, semplicemente, è necessario che basti. 
Ne approfitto per dirti che ho apprezzato tantissimo anche gli altri dialoghi che non ho recensito, in particolar modo quello sull'amore, "frutto di un incontro casuale" - mi sono sentita come se la protagonista di quel dialogo fossi io, sarà che ne sto uscendo adesso (con tutte le ferite del caso e l'idealizzazione platonica che va a farsi benedire), ma rileggerlo con una nuova e fresca consapevolezza mi ha provocato un bel colpo al cuore ed una lacrimuccia commossa -, ed il penultimo, con la questione del limite, forse perché sono riuscita ad immedesimarmi alla perfezione anche in questo caso. Ma sono belli tutti, quindi non mi sembra il caso di parlare di alcuni e tralasciare gli altri, non sarebbe giusto.
La colpa è senza dubbio mia, che avrei dovuto farmi viva un po' prima e dedicare la giusta attenzione ai tuoi piccoli gioielli. Spero di essermi fatta "perdonare" giusto un minimo. 
Detto ciò, per oggi ho concluso. Aspetto il prossimo dialogo ideale e terribilmente surreale che vorrai regalarci. :)

Un abbraccio,
Jules     

Recensore Master
13/01/15, ore 02:36
Cap. 10:

Ma davvero sono rimasta solo io a commentare? E dire che questa raccolta merita! E vabbè, accontentati di me, scusa il ritardo XD

Avrò letto questo dialogo un sacco di volte e mi fa sempre lo stesso effetto: un sorriso che esprime dolcezza. Mi piace il concetto che hai espresso, non tutti sono capaci di esternarlo! È un pensiero astratto, una sensazione personale che tu hai saputo esaltare con parole genuine. Sono d'accordo su quello che dice l'entità. È una sensazione particolare, che dura appunto una frazione di secondo, ma almeno sappiamo che quello è puro benessere. Ed è bello poterlo rivivere ogni mattina... Che poi, questa frazione di secondo sta tra il risveglio da un sogno e il contatto con la realtà. È pazzesco! Questa mini conversazione potrebbe far riflettere. Wow! Se non l'hai capito io ho apprezzato e ti faccio i complimenti u.u Attendo altri gioiellini surreali, un saluto! ^^

Recensore Master
11/03/14, ore 23:55
Cap. 9:

Penso che il mio limite sia più o meno lo stesso tuo. Poi ci sarebbero tutti di difetti del mondo da elencare, visto che anche quelli sono dei nostri "limiti" da esseri umani quali siamo. Poi ci sono i limiti in matematica che temo siano i meno odiosi da me citati. Il che è strano ma vero. Prendere per primi in mano il pennarello, per usare la tua metafora, non credo venga facile a molti, perchè c'è sempre la paura del giudizio degli altri; vien da pensare che se scriveremo tra gli ultimi, quando il foglio è già pieno, saremo notati di meno e, di conseguenza, meno criticati. O, almeno, per me è sempre stato così. Il mio limite è dare tanto peso a ciò che gli altri dicono/pensano, anche se a volte lo nascondo bene.
Ben tornata su questi lidi! :) (si vede che io non sono tornata vero? sto recensendo in ritardo ù.ù)

Recensore Master
28/02/14, ore 10:31
Cap. 9:

Ah, è già passato un anno? Cavoli! Non ci avevo fatto caso.
Ben tornata Verdonica! Spumeggiante con un nuovo dialogo tutto da leggere e comprendere.
Be', un ottimo ritorno. Questo micro dialogo è significativo. Parli di limiti, di interiorità, e a me va benissimo. Hai sollevato un argomento tosto che solo le attività di gruppo riescono a tirar fuori. Non so come tu abbia fatto a sopravvivere. Io le odio le situazioni del genere. Comunque sia, il limite da te descritto mi è difficile interpretarlo. Cioè, ho una immagine, ma non la comprendo in pieno. Mi sa che lo stato d'animo è personalissimo. Però vabbè. Il dialogo mi piace lo stesso. Semplice, conciso, altrettanto profondo, bello. Ti faccio ugualmente i complimenti. La mia lista di limiti è notevole. Non starò qui a spifferarla XD Alla prossima! E spero a presto! Un saluto!

Recensore Master
04/09/13, ore 19:28
Cap. 8:

C'è una realtà innegabile dietro a quella frase, così come dietro a questo dialogo.
C'è sempre, inevitabilmente, questa distinzione tra i 3 modi di vivere, ma nessuno di essi è perfetto. Si, perchè anche il "vivere come credi", non sempre è la scelta giusta, dato che non sempre quello che credi tu è giusto; ma se accetti quest'eventualità, bhe, allora sei a cavallo.
Come sempre la tua capacità di rendere realistici i dialoghi che scrivi, non può che portare punti a tuo favore. Perciò, i miei complimenti: dialogo breve ma intenso.
Alla prossima! :)

Recensore Master
26/08/13, ore 12:37
Cap. 8:

Ehi ciao!
Che bello, un nuovo dialogo!
Mi chiedevo che fine avessi fatto!
Mi è piaciuto tanto questo breve dialogo!
Penso sia perfetto cosi! Intenso e anche vero.
Non so, mi ha lasciato una bella sensazione.
Il concetto espresso è interessante, su cui riflettere.
Quindi ottimo lavoro! Complimenti!
Alla prossima! Bye!

Recensore Master
02/05/13, ore 22:11
Cap. 7:

Questo, ai tempi, lo avevo letto e volontariamente, non recensito, per ripicca, perchè tu non passi mai dalle mie parti brutta puzzona, perchè quella "massima" da te citata, non mi piaceva, proprio no. La mia storia la sai, non sprecherò parole inutili che non ti interessano: io do a quella parolina un significato molto più grande quindi...non approvavo, ecco xD Quindi mi sono presa del tempo per tornare poi a recensire. A ti dico che si, dipende dalla vicenda di ognuno e forse, col senno di poi, posso anche affermare che ciò che dici sul "ragazzo che vedi la mattina sull'autobus" e similari si può anche capire... ma chiamarlo amore... ni, non sono convintissima. Sicuramente però una cosa da fare è andare avanti, always. Scritto bene anche questo dialogo: continua, sono troppo belli.
Ti abbraccio :*

Recensore Master
29/03/13, ore 09:48
Cap. 7:

Salve! Che bello, un nuovo aggiornamento! Beh, devo dire che questo dialogo non è affatto male, soprattutto per la frase che ti ha ispirato. Sono vagamente d'accordo anche io con il concetto espresso. È molto bello! In più il dialogo è credibile! Non sembra surreale, ma fa il suo bell'effetto comunque! Per il resto è scritto benissimo! Quindi rinnovo i complimenti! Alla prossima e Buona Pasqua anche a te! Ci hai fatto proprio un bel regalo! Bye! PS. Però sai cosa? Nel titolo c'è scritto"Dialoghi Ideali" ...e allora... Alla fine non per forza ci deve essere del surrealismo... Quindi scusami se insisto sul "surreale" ... Boh sai, quel dialogo sul treno mi era piaciuto così tanto che non vedevo l'ora di leggerne altri con la stessa atmosfera. Quindi... Nulla, la prossima volta farò più attenzione, scusami... Ciaooo!
(Recensione modificata il 29/03/2013 - 10:01 am)

Recensore Veterano
28/03/13, ore 10:24
Cap. 7:

Credo che nella top ten delle domande che l'Uomo si pone sui grandi misteri, dopo "c'è un Dio?" e "perchè quei gran bastardi della Fox hanno cancellato Firefly?" ci sia "Che cos'è l'amore?". Eh, che cos'è? Un bel paio di maniche, ecco che cos'è. La gente ci si spacca la testa da millenni. Ci si è versato, ci si versa e ancora si verserà valanghe di inchiostro sopra. Viene col tempo, oppure all'improvviso? E' una tempesta, o una calma bonaccia? Quello che penso ( di nuovo paraculamente) è che ognuno di noi non sa cos'è, finchè non lo prova. Ed è diverso ma al tempo stesso uguale per tutti noi. Nessun'altra cosa lo è.

E sì, ogni tanto bisogna alzarsi e giocare, ed avere il coraggio ( non "le palle", l'ho sempre trovato un termine antipatico e aberrante se riferito ad una donna) di fare quello che è giusto, anche se all'inizio ci farà soffrire.

Beh, che dire: hai portato un "soldatinaro" come me a parlare di cuori e sospiri. Perchè quando uno è bravo, è bravo.

P.S. L'amore è come Gandalf: non è in ritardo, arriva solo quando gli pare il momento. Per me ci ha messo diciott'anni, quindi tranquilla.  A volte bisogna alzarsi e giocare, altre volte bisogna pazientare.

Alla prossima, come sempre.

Recensore Veterano
28/03/13, ore 09:59
Cap. 6:

L'hai scritto con il cuore, e si vede. Tutti desideriamo fare una bella chiacchierata con il Capo lassù, soprattutto riguardo quelle volte in cui ci lascia veramente senza parole. E credo che non avrebbe niente da ridire riguardo al pensiero che gli hai fatto esprimere: senza la notte, non esisterebbe il giorno. Sì, la morte fa riflettere, e ti fa crescere come nient'altro può fare.


I più vivi complimenti da uno che, come te,  fortunatamente non ha perso niente.

P.S. Gli angeli custodi sono una gran bella cosa. Che esistano o no, pensare a loro ti scalda il cuore. A tal proposito, ti lascio una frase di Sant'Agostino che a parer mio è di una semplicità e di una potenza incredibili:

"Colo che ci lasciano non sono degli assenti. Sono solo degli invisibili, che fissano i loro occhi pieni di gloria nei nostri pieni di lacrime."

Potrei dare un braccio per scrivere come lui.

Recensore Veterano
28/03/13, ore 09:41
Cap. 5:

Da quello che mi pare di capire, il dialogo riguarda una separazione che si sta rinsaldando. Oppure la storia fra colei che parla e colui che è oggetto delle parole è antecedente a questa separazione?

Le questioni di cuore non sono il mio genere, eppure devo ammettere che leggo questi capitoli con piacere. Tanto di cappello a te, dunque! 

Alla prossima!

Recensore Veterano
28/03/13, ore 09:35
Cap. 4:

Ah, la parola "capisco"! Poveretta, viene sempre bistrattata: oramai tutti la considerano alla stregua di un "non ho idea del perchè tu stia facendo tutta questa lagna, ma siccome non voglio che mi salti al collo mi limito vagamente ad annuire". Non è detto, tuttavia, che sia sempre espressa con cattive intenzioni: io la considererei più come un " siccome non sono te, non so esattamente che cosa ti passi per la testa: ma questo non vuol dire che non sia con te".

Una domanda: questi dialoghi saranno sempre incentrati su questioni di cuore (amore/amicizia) oppure tratteranno anche altri temi?
" Vai e leggi" mi diresti tu: e in effetti è proprio quello che ho intenzione di fare.

Alla prossima!

Recensore Veterano
28/03/13, ore 09:27
Cap. 3:

Corta è corta, ma secondo me è giusto così: va dritta al punto, senza sbrodolamenti. Ancora una volta, mi trovo d'accordo con le tue idee: anche la cosa ( o la persona) a cui tieni di più ogni tanto ti tira una sola tremenda. Ma se dovessimo abbandonare tutto quello che non è perfetto, ci ritroveremmo ben presto a mani vuote.
E' stata proprio una buona idea questa raccolta: è piacevole e si legge agevolmente. Ancora i miei complimenti.

Alla prossima!

Recensore Veterano
28/03/13, ore 09:22
Cap. 2:

Mi trovo d'accordo con la ritardataria: ma dove mai s'è visto un treno che passa una sola volta? Forse quella che a noi sembra l'unica volta è in realtà l'ultima di una lunga serie di fermate, solo che noi non le abbiamo viste. Filosofia spicciola a parte: il dialogo funziona e non annoia ( e non perchè sia breve, una storia può essere brevissima ma al contempo incredibilmente noiosa). Mi piace il carattere della ritardataria: sicura di se', non perde tempo a imprecare contro il fato e i maledetti treni e mette in chiaro le cose: quel treno ora torna, dovesse andare a rimorchiarlo lei stessa.

Brava!

Recensore Veterano
28/03/13, ore 09:11
Cap. 1:

Attirato dal titolo, devo dire che non sono rimasto deluso. Mi piacciono i dialoghi e la sintesi: quindi non può che piacermi il tuo stile. Bell'idea: sono curioso di vedere come hai continuato.

Che cosa cambia, in effetti? Tutto e niente, mi verrebbe da rispondere (in modo un po' paraculo).

Alla prossima!

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