Ahahahahah Oddio sto ancora ridendo per via del bacio fra Odd e Yumi , insomma ... Una volta li shippavo come coppia ma è stato tantissimo tempo fa u.u
Dunque dunque .... Per Aelita mi viene in mente la frase "good girls gone bad" aahah insomma sembra azzeccata.
Passiamo alle mie parti preferite, che , anche stavolta, non sono poche u.u :
1)Tutto quello che facciamo in vita,lo facciamo per sedurre.
Suonò la campanella e sobbalzai per lo spavento. Indicava l’inizio delle lezioni facoltative,alle quali non partecipavo,quindi stavo sistemando i libri nell’armadietto per poi andare a casa.
La mia borsa cadde a terra e qualcuno mi aiutò a raccoglierla. Avrei riconosciuto quelle mani ovunque.
-Ti aiuto?-chiese.
Alzai lentamente lo sguardo e scossi la testa.
-No,grazie.-risposi in tono acido tirandomi su.
Mi tornò alla mente il primo giorno di scuola,quando ci scambiammo le borse. Le mie aspettative erano diverse allora.
O forse sognavo troppo.
-Guarda che dovrei essere io quello seccato,considerando il tuo comportamento di ieri sera.-ribatté alzandosi a sua volta.
Aveva ragione. Dopo essermi avvinghiata a lui come un polpo,gli avevo sbattuto la porta in faccia prima che potesse aprire bocca.
Non sapevo perché fosse venuto,ma era l’ultimo dei miei problemi dato ciò che stavo passando.
Eppure,per quanto evitassi di pensarci,il fatto che Ulrich e Sissi stessero insieme continuava a tormentarmi.
Inoltre quella mattina avevo evitato tutto il gruppo,persino Odd.
-Perché stavi piangendo Yumi?-proseguì il discorso interrompendo le mie riflessioni.
Perché tu sei qui a preoccuparti per me invece di uscire con Sissi?
Avrei voluto chiedergli,però non ebbi il coraggio.
C’erano così tanti atteggiamenti di Ulrich che non capivo.
-Non sono affari tuoi.-lo depistai cercando di essere impassibile.
Lui alzò leggermente gli occhi al cielo.
-E’ per Odd vero?Ti ha già spezzato il cuore?-domandò in tono sarcastico.
Se era una battuta io non la capii. Rimasi lì,in silenzio,pensando a una frase intelligente da dire. Ulrich non aspettò una mia risposta.
-Che cos’è questa storia?Pensavo fossi più furba,Yumi.
Stavolta la sua voce nel pronunciare il mio nome risultava dura,fredda,distaccata.
-E tu con Sissi allora?Pensavo fossi meno stupido,Ulrich.
2)Lo guardai poco convinta e intuì che non poteva mentirmi.
-Controllavo le tasse,il mutuo,le bollette.
Respirai profondamente. Ogni volta che varcavo la soglia di casa,quella sensazione di abbandono e tristezza mi pervadeva.
Mi sembrava uno scherzo di cattivo gusto. Una parte di me sperava che papà sarebbe apparso in cucina con il suo sorriso incoraggiante. Ma lui non c’era.
-Hiroki è inutile che me lo nascondi,so che la situazione è tragica. Ma noi due siamo ancora una famiglia e dobbiamo superarlo in qualche modo.
Mi prese le mani e sorrise. Era un sorriso vero.
-E’ per questo che ti voglio bene. Speri sempre che vada tutto per il verso giusto.
Ho imparato a mie spese.
Non volevo parlare con Hiroki di Ulrich e Sissi e del piano di Odd,perché non era d’accordo. Me l’aveva detto chiaramente,infondo sapevo che avesse ragione.
Mi limitai a sorridere e ad annuire. Dopo qualche minuto mi avviai verso le scale.
-Ah Yumi. - mi voltai - Scusa se ti ho urlato contro ieri. E’ la tua vita e sei libera di fare tutte le scelte che vuoi.
Incrociai le braccia al petto.
-Non preoccuparti,è acqua passata.-e uscii dalla cucina.
3)Le Chiacchierone se ne andarono affrante lasciandoci soli.
Odd si allontanò da me ed io ripresi a respirare regolarmente. Un passo falso e il piano sarebbe andato in fumo.
-Ehi,non c’era traccia di te in giro questi giorni. Che fine avevi fatto?-chiese sorridendo.
Alzai gli occhi al cielo.
Gli interessava davvero,non me lo stava domandando solo per aprire una conversazione. Ma come avrei potuto raccontarlo a lui se non riuscivo ad aprirmi nemmeno con mio fratello?
-Sono stata impegnata con i primi test.-avvertii il suono della campanella che indicava l’inizio della prima ora.-Scusa ora devo scappare.
Accennai un sorriso.
Lui mi bloccò.
-No cara!Ho controllato,il tuo professore manca quindi hai l’ora libera.-esclamò fiero.
Intuii che stesse per propormi qualcosa.
-E dove vuoi portarmi?
I suoi occhi si illuminarono.
-Sei perspicace. Vieni,non te ne pentirai.
Non ci misi molto a capire che stavamo andando nella sala di musica. Chi si sarebbe esibito stavolta? Sicuramente non Jeremy ed Aelita,i quali si trovavano fuori dalla stanza.
Strabuzzai gli occhi quando mi resi conto che Aelita indossava per la prima volta dei vestiti decenti: una maglietta a maniche lunghe a righe blu e bianche con dei ricami in pizzo sulla clavicola,e dei pantaloncini di jeans a vita alta. I capelli erano raccolti in una coda di cavallo.
Individuai anche Sissi,che era appoggiata allo stipite della porta.
L’unico assente era Ulrich,per cui dedussi che…
-Si è già esibito il nuovo Ed Sheeran?-scherzò Odd rompendo il silenzio.
Jeremy scosse la testa. Aelita parlò.
-Dovrebbe cominciare a momenti. Comunque,non era necessario comunicare a quelle due svampite che state insieme. Saremmo sopravvissuti lo stesso senza saperlo.
Evitai di ridere nonostante fosse difficile in una situazione del genere. Era palesemente gelosa.
Odd mi strinse la mano e con aria di strafottenza rispose:
-Sono un esibizionista,lo sai.
Si guardarono in faccia. La tensione sessuale tra i due era innegabile.
Ad altri quello che li seduce è sentirsi desiderati.
Ad altri seduce l’opposto,sentirsi non desiderati.
Ad altri li seduce il proibito,l’impossibile,quello che non possono avere.
Il genietto del gruppo tossicchiò per attirare l’attenzione di tutti.
-Avvicinatevi,sta per iniziare.-concluse Sissi facendo un cenno con la testa.
Ci affacciammo e vidi Ulrich seduto al centro della sala con una chitarra in mano. Di fronte a lui,dietro una cattedra,Jim e la Hertz scrivevano qualcosa sul registro.
Mi spiegarono che si sarebbe esibito senza pubblico perché aveva presentato il compito in ritardo.
-Finalmente ti sei presentato Stern!Avevo quasi perso le speranze!-esclamò Jim con aria severa.
Lui si limitò ad annuire. Non poteva rispondere,altrimenti si sarebbe cacciato nei guai.
-Inizia quando ti senti pronto.-tentò di metterlo a suo agio la Hertz e in seguito lanciando un’occhiataccia a Jim.
Ulrich cercò la prima nota ma sbagliò l’accordo.
Puoi farcela,lo sai. Io lo so.
-Bene Stern,è stato un piacere!Il prossimo!-tagliò corto Jim alzandosi.
-Potresti essere un po’ più tollerante Jim?!-sbottò la Hertz.
Credo proprio che non si riferisse semplicemente all’esibizione di Ulrich.
-Diamogli un’altra possibilità. Succede a tutti di sbagliare.
Il ragazzo voltò il capo verso la porta e si accorse di me.
Mi sorrise e io feci lo stesso.
-Avrei una richiesta. Vorrei cantare la canzone a una persona. Mi ha aiutato molto in questi giorni.
Il cuore cominciò a battere all’impazzata e il mio sorriso si spense. Ero certa di non essere io quella persona.
I professori sussurrarono qualcosa tra di loro e poi acconsentirono.
Indietreggiai tornando in corridoio. Non volevo assistere alla dichiarazione per Sissi.
D’altra parte lei era già pronta ad entrare nella sala.
-Yumi. - mi fermai improvvisamente - Yumi mi dai una mano?
Non lo aveva detto. Non era successo davvero.
Mi girai e lo vidi lì davanti a me. Tutti osservavano la scena ansiosi.
-No,scusa Ulrich non posso.
-Per favore,riesco a cantarla solo se ti guardo negli occhi.
Dopo quella richiesta tutte le mie premesse di seguire il piano scomparvero.
Quando mi porse la mano la strinsi convinta e lo seguii all’interno della stanza.
Crudelia ci guardò con disappunto. Avrei pensato più tardi alle ripercussioni delle mie azioni,in quel momento volevo solo aiutare Ulrich.
4)Il cellulare vibrò. Risposi automaticamente pensando che fosse Odd.
-Cosa vuoi ancora Odd?-domandai seccata. Era la seconda volta che mi interrompeva mentre scrivevo i miei pensieri più intimi.
-Ehm…veramente sono Ulrich.
Spalancai gli occhi e mi diedi una pacca sulla fronte.
Sono proprio una deficiente.
-Oh ciao!Scusa pensavo che fosse…-provai a giustificarmi.
-Odd. - concluse lui – Avete litigato di nuovo?
Mi guardai intorno perché non sapevo cosa dire. Mi faceva uno strano effetto parlare con Ulrich di questo.
-No,non preoccuparti. Non avevamo litigato nemmeno quando sei venuto a casa.
Portai una gamba al petto e ci appoggiai il mento.
-Però non mi dirai perché stavi piangendo,giusto?
Ulrich si comportava in modo strano. Insomma tutta quella sua preoccupazione nei miei confronti era eccessiva.
O forse era una mia impressione?
-E’ una delle tante cose di cui non riesco a parlare.-cominciai a giocare con la coperta-Comunque sei stato bravissimo oggi. Volevo dirtelo ma non c’è stato tempo.
Optai per cambiare discorso. Mi sembrò l’unica mossa fattibile.
-Grazie. Mi dispiace che tu l’abbia saputo all’ultimo momento che mi sarei esibito. Infondo una parte della canzone l’hai scritta tu. Meritavi un invito speciale!
Accennai una risata. Nonostante la battuta le scuse erano sincere.
Forse mi sarei dovuta scusare anche io. Ma per cosa esattamente?Per aver baciato Odd,per averlo trattato male?Quelle erano solo conseguenze dell’allontanamento dovuto alle nostre azioni.
-Figurati. Sono felice di averti aiutato. Poi comprendo la tua dimenticanza,hai una fidanzata a cui pensare adesso.
La mia voce non si spezzò,quindi se riuscivo a parlarne senza piangere era già un passo avanti.
Ulrich rise.
-Si!Credo proprio che sia una cosa seria. Come la tua storia con Odd,vero?
Dovetti deglutire e guardare un punto fisso nel vuoto per metabolizzare ciò che avevo sentito. Non seppi mai perché mi fece quella domanda. Evidentemente lui sperava che rispondessi “no”.
Per cui usai tutta la forza che avevo in corpo per dire:
-Si.
Anche se non era vero. Anche se amavo Ulrich. Anche se lui non mi amava e mai l’avrebbe fatto.
Perché la triste realtà era questa: potevo parlare ore e ore con Ulrich al telefono,potevo aiutarlo con le canzoni ma non cambiava il fatto che lui stesse con Sissi.
Lei aveva vinto.
Sedurre ha le sue svolte.
A volte l’amore muore quando diamo i nostri sentimenti per scontati,e rinasce quando sentiamo che possiamo perderlo.
Ci preoccupa molto che ci sia un terzo che dia una svolta,però a volte,questi terzi aiutano la seduzione,l’accendono.
Il maggiore rischio di un seduttore è cadere sedotto;così si torna goffi,prevedibili.
Il rischio di un sedotto è la sua insicurezza,che lo può portare a commettere certe goffaggini.
Uno non sa perché ama,né perché è amato.
-WeirdoWriter96 |