Bella riconoscenza, eh, Yattaran? 
Se Joy non ti avesse avvisato, non so mica come sarebbe andata a finire. Di certo, non te ne saresti rimasto inerte a farti arrestare, tu, quegli altri energumeni e la badass bionda (come non mi piace la Key Yuki del film, tu qui la rappresenti correttamente, ma io preferisco la precisetta della Serie del '78, non questa specie di ammazzasette in gonnella), me sarebbe scoppiato un bel putiferio, e comunque sareste stati in svantaggio numerico. E quello che il Capitano vuole è attirare l'attenzione solo quando lo decide lui, con le battaglie navali, non è tanto da guerriglia (è comunque un ex ufficiale militare, certe cose ti rimangono addosso come una seconda pelle, pirata o no).
Joy è stata senza dubbio ingenua: ma, pora stella, lei è una studiosa, una secchiona, non una donna d'azione.
Ed è un'anima candida, una persona perbene che agisce per scopi nobili. Mi sa che non sarebbe capace di ammazzare una mosca!
Nel frattempo, il Beneamato mugugna e parla a monosillabi, simpatico come una bolletta del gas.
Che pazienza che ci vuole.
E comunque sia:la vasca da bagno la preferisco pure io, volteggiare nella doccia antigravitazionale sarà pure divertente, ma mi verrebbe su la cena...
Almeno in questo do ragione al pirata cicciottello.
Sai una cosa? io credo che uno dei personaggi più azzeccati del film fosse proprio l'occhialuto pirata: lo trovavo molto verosimile e ben rappresentato, diceva e faceva cose auspicabili da un pirata assai poco idealista e molto legato alle cose terra-terra ("Questa è casa nostra!" "L'importante è che ci facciano fare quello che ci pare e piace").

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Cosa vedono le mie fosche pupille? ** Non avrei mai osato sperare di poter rivedere qua quella che per me rimane una delle storie più originali e appassionanti del fandom! Ed è anche quella che ci ha fatto incontrare (caspita, davvero come passa il tempo)!
Anch'io c'ero rimasta parecchio male quando annunciasti che l'avresti cancellata... ma la libertà per me è sacra e le decisioni personali insindacabili, quindi avevo accettato la cosa, pur a malincuore... e quini sono strafelice che tu abbia cambiato idea!

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Ecco, lo avevo ben intuito, che “Pianeta Gaia” e “Gaia Sanction” non avessero solo una parte del nome in comune, che non fosse, quindi, una mera coincidenza!
Del resto, pure le associazioni mafiose derivano dal Regno delle Due Sicilie, mica son “robetta” solo a partire dal XX secolo!
Le origini son quelle, dunque. Ed hanno fatto smuovere quella macchina da guerra di Takuro-san, capace di inserire un microchip nella testa della sua figlia adottiva. Taccio, che è meglio, o dico parolacce, su cosa io intenda in fatto di genitorialità.
Lo vedi, cosa mi combini? Torno ad arrabbiarmici, come feci 8 anni fa. Non si può rimanere indifferenti, quando si legge questa storia: io, perlomeno, mi faccio coinvolgere in modo personale, abbi pazienza.
La mia bambina adesso deve affrontare una missione difficile e pericolosa: deve mettersi in contatto con un pirata. Cupo, guercio, immortale ed imponente. Io me la farei addosso, ti confesso questo.
Joy per motivi anche di sicurezza si fa passare per ragazzo: ma, carina com’è, dubito che la messinscena durerà a lungo. Io nella mia mente me la figuro come Natalie Portman: d’altronde, i personaggi letterari devono pur avere un volto, che magari dista pure dall’immaginario dell’autore originario. Ma tant’è. C’entrano i gusti personali, credo. Ecco, io la immagino così, come la Portman, anch’essa con gli occhi nocciola chiari, colore dell’ambra. Magrolina e fine (se Joy fosse stata curvacea, che so, come la Johansson per esempio, mica poteva farsi passare per maschio…).
Usa il suo pacchetto di semi come esca, affinché il pesciolino – ehm, barracuda, vah, che è meglio – abbocchi all’amo.
Salti temporali: mi hanno sempre affascinato, sin da piccola, quando si parlava più che altro di fantomatiche “macchine del tempo”: Takuro-san torna indietro per sbaglio e non riesce a tornare più indietro, e così ci spedisce la figlia nel terzo millennio o giù di lì.
La Terra non esiste più, non come la intendiamo noi. Joy vive su un altro pianeta, e ci si è ambientata, grazie alle diavolerie intentate da suo padre.  Ma io credo che anche grazie alla sua intelligenza ed alle sue risorse personali essa sia in grado di cavarsela, in ogni caso. Noi donne siamo una forza della Natura, quando ci mettiamo di impegno, non credi, cara Autrice?
E adesso aspettiamo il pescetto all’amo.
Aiuto.

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Cosa vedono i miei occhi?
Spesso curioso sul fandom, cui sono molto affezionata, anche perché sono affetta da “harlockite” da… ohibò, 42 anni! Vi ho pure scritto, in questo fandom, e con mio sommo diletto personale.
Ma una simile sorpresa non me la sarei mai aspettata! Ti confesso che ci rimasi male, quando togliesti questa tua bellissima storia: ovviamente, avevi ed hai il diritto sacrosanto di fare “delle cose tue” quello che più ti aggrada.
Per me, però, è stato duro digerire questa decisione, seppur rispettandola.
Cosa rappresenta per me questa fanfiction? Moltissimo.
A parte che se mi son messa a scrivere, te lo ridico, è stato perché questa storia mi ha dato l’input a cimentarmi, perché il tuo entusiasmo è contagioso, è pura linfa, cara Autrice.
Non sai quante volte la leggevo e la rileggevo, non solo in corso di pubblicazione, ma anche in seguito, nel corso degli anni e nel far ciò:
masticando,
assaporando,
divorando,
centellinando,
rimuginando,
arrabbiandomi,
commuovendomi,
esaltandomi,
incuriosendomi
per ogni singola scena.
Un po’ come ammirando un quadro o un arazzo: lo guardi e lo ammiri da ogni angolo, prospettiva o che dir si voglia, ma ci cogli SEMPRE qualcosa di nuovo.
Pure stavolta è così.
Ieri sera non appena mi accorsi della pubblicazione – doppia, per di più, per mio sommo gaudio – mi ci sono catapultata e stamattina mi sto gustando questa delizia, questa leccornia letteraria.
Joy Takuro, ariecco la mia bambina. La adoro, pur essendo molto diversa dai miei personali OC, perché è davvero unica. Ritrovo questa intelligente, giovane scienziata alle prese con la ricerca della “pianta perfetta”: lei è un Pigmalione un po’ particolare, dato che crea dal nulla promesse di vita vegetale, in un pianeta, il nostro, ormai esausto, e questo per nostra responsabilità. Eccola sulle Ande, intenta allo studio e alla ricerca. Precisa, inappuntabile, seria e rigorosa. La adoro. E la adoro nella sua fragilità, nel vederla vittima innocente di qualcosa di aberrante: “Pianeta Gaia”, eh? Mica saranno antesignani, ‘sti bastardi, della Gaia Sanction? La malvagità dei loro intenti nasce circa  un millennio prima, rispetto al contesto del nostro Beneamato.
E comunque… sì, lo so: Takuro-san avrà anche le sue ragioni… ma io continuo a detestarlo. Non ci posso fare nulla.
Intanto resto in apprensione per una Joy ferita gravemente…

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