Recensioni per
WONDERWALL
di kamony

Questa storia ha ottenuto 184 recensioni.
Positive : 184
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/05/22, ore 13:08
Cap. 37:

Sono sollevata che Joy si sia risvegliata e che le cose sembrino, tornate a posto, almeno per ora! Trovo che tu abbia reso perfettamente la preoccupazione di Harlock, il suo profondo senso di frustrazione nel non poter fare nulla per la donna che ama e la concreta angoscia davanti al rischio di poterla perdere. Allo stesso modo, è anche comprensibile il suo tentativo di proteggerla dalla verità, perché quando si ama davvero a volte si vorrebbe poter proteggere l'altro/a anche dalle preoccupazioni. Quindi complimenti per come hai descritto finora l'evoluzione di questo sentimento fra Joy e il Capitano, un sentimento inizialmente quasi contrastato da entrambi, a cui non volevano cedere, ognuno per le proprie ragioni e le proprie paure, ed ora sempre più profondo ed intenso, quasi viscerale!! Ti rinnovo i miei complimenti migliori sempre più, come il vino buono!

Recensore Master
27/05/22, ore 15:01

Purtroppo anche la vita reale non fa sconti a nessuno.
Figuriamoci la vita che si svolge in un contesto fittizio come questo, ove l'ambientazione propria di una astronave spaziale non può, già di per sè, consentire che pochi momenti di calma e di decompressione. Altro che una cenetta romantica...
Harlock e la sua ciurma debbono fronteggiare l'ennesima battaglia con la Gaia Fleet, che fortunatamente si coclude, almeno per loro, in modo più che positivo, addirittura con la cattura di Ezra.
Joy cerca di fare del suo meglio, riesce persino a freddare un soldato: ma, nonostante tutto, come pirata non è ancora autonoma e necessita di protezione. Le parole di Harlock sulla necessità che essa completi il suo addestramento "militare" saranno anche dure, ma sono assolutamente fondate, dato che lui non può permettersi il lusso di stare continuamente in ansia per un solo membro del suo equipaggio, durante gli attacchi nemici, avendo anzi necessità di restare freddo e concentrato per poter mebglio combattere.
Peccato che la "vera" battaglia sia ora appena iniziata, per lui: Joy sta male, avendo una sorta di terrificante attacco epilettico, causato dal suo chip (ringraziamo ancora il "caro" Takuro-san per questo gentile omaggio fatto alla figlia), ed Harlock ricade nella disperazione e nello scoramento.
"Perché?"
E chi lo sa. A volte si perde il conto delle volte in cui (ce) lo diciamo.
Purtroppo una risposta non esiste. Dobbiamo solo incassare a testa bassa, e andre avanti...
E in questo Harlock ha avuto più di cento anni per imparare.

 

Nuovo recensore
27/05/22, ore 12:45

Che capitolo da infarto! La tempesta dopo la quiete, e che tempesta! Adesso è Joy che mi fa tenerezza: ha preso una decisione importante che cambierà totalmente la sua vita ed è inevitabile che immagini come possa essere vivere la quotidianità accanto ad Harlock. Solo che non è il tipo di vita che una ragazza "normale" solitamente sogna per sé Harlock a parte, si intende! Ma un conto è saperlo in teoria e un conto è toccarlo con mano. Quello che succede, infatti, la riporta brutalmente alla realtà. Anche Harlock sembra diventare un'altra persona, è un guerriero, uno stratega, è il capitano di un'astronave e deve difenderla a tutti i costi. Ho apprezzato molto visivamente la descrizione del modo in cui lui combatte: freddo, preciso, inesorabile, agile, elegante e letale come un animale predatore. Uccide e non può farne a meno, ma con classe, ed esercita ugualmente un fascino pericoloso. Joy dovrà sempre fare i conti con questo suo aspetto, che solo lei però può riuscire in qualche modo a stemperare. Molto bello quando dici che la Dark Matter gli rigenera il corpo e lei gli rigenera l'anima! La scena della crisi di Joy è davvero e giustamente angosciante! E quest'uomo tutto d'un pezzo, che non conosce la paura, si scopre fragile, indifeso e terrorizzato di fronte alla prospettiva che alla donna che ama succeda qualcosa di brutto, di fronte all'ennesimo dolore, all'ennesima perdita. Povero, povero capitano, non gliene va bene una! Ci credo che è diventato un pezzo di ghiaccio e c'ha sempre il muso lungo! Confido in te e nel fatto che ci tieni ai tuoi personaggi e quindi non li farai stare male troppo a lungo vero, vero!?!

Recensore Junior
26/05/22, ore 23:30

Capitolo mozzafiato. Non lo ricordavo... Montagne russe tra adrenalina, Azione, slice of life...di tutto. Emozionantissomo da togliere il fiato, cara Scrittrice!!!

Recensore Master
26/05/22, ore 23:07

E te pareva che la pace e la tranquillità sull'Arcadia potessero durare più di mezza giornata! Le "prove" di una nuova normalità per Joy sono subito messe a durissima... prova, prima dal caratterino del Capitano (e fin qui, pazienza... Joy ormai l'ha capito, con il tempo si abituerà sempre di più...), poi da un furioso assalto della Gaia Fleet, con conseguente battaglia corpo a corpo nell'astronave. Come sempre, descrizione impeccabile, sembra di essere lì... soprattutto ho proprio visto Harlock nelle scene di combattimento del film, con la sua eleganza felina e la precisione letale... lui non è un violento, ma lì non c'è mica scelta, mors tua vita mea... L'unico che il Capitano concerebbe personalmente per le feste è Ezra... ma lo si capisce benissimo (e si sa anche che poi in realtà non lo farebbe mai così, a sangue freddo, non è da lui).
E, sempre per la serie "mainagioia", quando sembra che tutto sia tornato alla normalità, ecco che Joy ha questa crisi terribile... che getta Harlock (e anche noi) nel panico e nella disperazione. Sembra che i suoi peggiori incubi siano tornati a materializzarsi: di nuovo una persona amata, e appena trovata, strappata da lui... questa volta non reggerebbe, sarebbe la mazzata finale per lui!
Ansia a mille!!!!

Recensore Master

Come si diceva nel capitolo precedente, la verità rende liberi. E la libertà permette di guardare al futuro in modo diverso, non più cupo e disperato, ma fiducioso e ottimista. Dona una leggerezza d'animo che probabilmente Harlock non sperimentava da tanto tempo (forse addirittura mai...). Anche tutto l'equipaggio dell'Arcadia sembra investito da una nuova energia. E Joy ha finalmente chiaro che cosa desidera davvero per se stessa: probabilmente il ferimento del Capitano le ha definitivamente fatto capire quanto lo ama, quanto sia importante per lei e quanto la sua vita senza di lui non sarebbe completa. La felicità di Harlock quando lei gli comunica che vuole restare è commovente. Tutte le sue paure, le sue incertezze, sono spazzate via. La sua corazza di apparente freddezza e distanza, che già aveva dato segni di essersi incrinata, sembra abbattuta per sempre. E loro possono suggellare questa pace interiore, questa serenità, ritrovando la passione e il desiderio... (l'amore non vuole pensieri, si sa...).
Bellissimo e pertinente il titolo del capitolo... è proprio così!

Nuovo recensore

Ma che te lo dico a fa'? E' un altro capitolo bellissimo, intenso, coinvolgente, emozionante. La scena d'amore l'ho trovata tremendamente romantica e sentimentale, nel senso che trasmette dritto al cuore innanzitutto la potenza dei loro sentimenti, l'intesa delle loro anime (come dice il titolo molto azzeccato), finalmente libere di volare. E finalmente Harlock smette di autopunirsi e ritrova la voglia e il coraggio di rimettersi in gioco, come un essere umano bisognoso d'amore, come tutti. Il Capitano mi ha fatto anche tanta tenerezza, prima quando medica personalmente Joy, poi infine quando lei gli dice che vuole restare e lui non capisce più niente, perché coincide con il desiderio che non aveva saputo, o voluto esprimere a parole. Spero che ci saranno altri momenti così…anche se 'sto coso che frigge... mmmmmmm….

Recensore Junior
25/05/22, ore 22:02

E lo sapevo io che la quiete non poteva durare a lungo! Ci vuoi far soffrire! Seriamente, hai reso perfettamente l'idea di come le cose possono cambiare repentinamente a bordo dell'Arcadia, passando quindi da momenti di calma e di una vita a bordo tutto sommato ordinaria, ad altri decisamente più concitati, col pericolo praticamente dietro l'angolo ed i nemici sempre pronti ad attaccare. Situazione che è da subito chiara anche a Joy, che un attimo prima aspetta il Capitano in cabina e si sente quasi come una moglie, fantasticando su una routine del genere per il resto della sua vita ed l'attimo dopo è costretta a stare tre passi dietro di lui durante un attacco improvviso. Allo stesso modo hai reso perfettamente l'angoscia del Capitano quando si sveglia in piena notte e si rende conto che Joy sta male...è venuto l'angoscia anche a me guarda :( Aspetto impaziente il prossimo capitolo!

Recensore Junior

Bellissimo e ricco di emozioni questo capitolo. Mi piace il tuo Harlock, che sa essere al contempo tenero e forte. Lo hai reso quando ormai, per lui, ogni speranza era perduta, ancora più toccante e sensibile. Finalmente è giunto, per il nostro eroe, il momento di trovare pace tra le braccia dell'amata. Però c'è sempre quell'inquietudine che serpeggia in sottofondo, quel microchip che sfrigola, mannaggia! Ora sono in ansia per i piccioncini. E' tutto troppo perfetto per durare...

Recensore Master

Eccolo, il maledetto chip.

Ringraziamo ancora il caro Takuro-san, per questo suo gentile omaggio fatto all’incolpevole figlia.

Joy tace sulle sue reali condizioni di salute per non turbare Harlock, soprattutto ora che si sta gustando la sua liberazione dal rimorso centenario. Non vuole essere anche lei una fonte di preoccupazione e di ansia: ma il Capitano non è uno stupido, e si è comunque accorto che la caduta di Joy dalla scala è davvero troppo anomala, per essere addebitata a goffaggine.

Il loro momento romantico è molto struggente e delicato: adesso possono gustare appieno la loro felicità, scambiandosi una muta promessa. Joy prende coraggio a due mani e confessa ad Harlock di voler rimanere con lui. Direbbe addio alla sua vecchia vita, a Londra, ai suoi piccoli riti quotidiani, alle sue amicizie e conoscenze. Direbbe addio alla vecchia Joy, quella timida ed introversa, dedita allo studio e frenata dalle sue insicurezze.

Quella poco amata come figlia, senza una vera famiglia che le desse calore, dato che per il “padre” giapponese lei costituiva essenzialmente uno strumento da usare.

Adesso, oltre all’amore per un uomo straordinario, ha trovato amici su cui fare affidamento, ed una casa, seppur un po’ anomala e di certo poco ordinaria. La ritroviamo come donna più realizzata e felice, che ha fatto delle esperienze che l’hanno aiutata a maturare e a trovare una “sua” dimensione.
Joy vuole restare perché se anche la vita sull’Arcadia è soggetta a pericoli, la fa sentire completa.

Recensore Master
22/05/22, ore 19:34

Hai fatto un lavoro pregevolissimo di completamento e di integrazione di ciò che è stato solo abbozzato nel film del 2013. Quanto da te esplicato in chiave scientifica e biologica è assolutamente pertinente nel contesto narrativo, oltre che corretto e reale.

Harlock e Joy hanno dimostrato in modo semplice, lineare e fattibile come risolvere l’annosa questione della Terra, che potrà rinascere a nuova vita, come novella Fenice.

Finalmente il peso della colpa viene sollevato dalle spalle di Harlock, che si è ritrovato come angosciato Atlante per sin troppo tempo… e questo per un grave, tragico errore di valutazione. Del resto, se neppure Meeme fosse a conoscenza della possibile reazione della dark matter, distribuita nell’atmosfera della Terra, pur essendo detta materia oscura originaria del suo pianeta, Harlock non avrebbe potuto prevedere gli effetti di tale decisione. La rabbia, il risentimento e la delusione provati nella sua veste di ufficiale della Gaia lo ha portato, purtroppo, ad una nefasta risoluzione.

Ma adesso la sua anima è libera. La ciurma lo ha compreso e perdonato, ed ora gli si è coesa ancora di più.
Il nostro amato Capitano può anch’esso rinascere a nuova vita.
E vorrebbe che Joy ne facesse parte, di questa nuova vita, sempreché la paura di perderla non si possa avverare…

Recensore Master
22/05/22, ore 19:33

Purtroppo sì, le parole fatidiche sono sin troppo inflazionate. Ed è un peccato, perché sono parole splendide, che andrebbero dosate. Ma serie TV e americanate varie hanno banalizzato la classica “dichiarazione”, rendendola stucchevole e forzata. E pensare che il dolce stil novo era un continuo richiamo d’amore. Pazienza.

Ma non divaghiamo troppo. Harlock sta guarendo, seppur facendo ammattire il medico e, ovviamente, la sua compagna, dato che non vuole stare a riposo e seguire le prescrizioni. Per un uomo d’azione e piuttosto temerario come lui, dover fare il convalescente non dev’essere facile da accettare. La stessa dark matter di cui è contaminato non aiuta di certo a far prevalere la sua parte più ragionevole ed assertiva. Anche il suo desiderio di “farla finita” una volta per tutte con le menzogne lo rende intrattabile ed ansioso.

Harlock non vuole più tergiversare. Egli vuole immolarsi sull’altare della verità. Cento anni di rimorso sono troppo, troppo pesanti da sopportare.
Per l’intanto, Joy dimostra sempre più di essersi integrata nel microcosmo dell’Arcadia: ormai i rapporti con i componenti più rilevanti della ciurma sono all’insegna del mutuo rispetto. Anche Kei Yuki è tornata sui suoi passi, andando a scusarsi con Joy per il suo comportamento scostante e piuttosto sgradevole.

Ma la scena che davvero mi ha colpito è stato l’incontro con la jurana: bellissima la raffigurazione della stanza di Meeme, così come ce l’hai rappresentata, ossia come estesa per l’alto. Meeme è una soave creatura, ha qualcosa di fatato, e quindi la sua cabina che avesse qualcosa di fiabesco è davvero molto appropriata.

Joy espone a Meeme le sue perplessità circa il “legame” percepito tra Yama ed Harlock, cosa che colpisce molto l’aliena, dandole seri spunti di riflessione.

Nuovo recensore
21/05/22, ore 19:11

Leggendo questo ennesimo bellissimo capitolo ho pensato che il tuo Harlock è "più" Harlock di quello del film! Mi spiego meglio: nel film il racconto di quello che lui ha fatto è quasi interamente delegato a Meeme, lui non dice quasi nulla. E questo secondo me non è da lui. Harlock sarebbe intervenuto in prima persona, senza nascondersi, cioè come hai immaginato tu, in una scena ricca di drammaticità e di pathos. E poi hai colmato un'altra lacuna, sempre del film, quando Harlock spiega le ragioni che l'hanno spinto a tacere per tutto questo tempo: non per proteggere se stesso, ma i suoi uomini, quelli che si sono affidati a lui, per non togliere loro la speranza e risparmiare loro le sue sofferenze. Davvero entusiasmante! E alla fine la speranza diventa qualcosa di concreto e reale, come spiega Joy. Qualcosa che può salvare la Terra, l'umanità e anche l'anima di Harlock. 
Credo di avertelo già detto, ma con Joy hai creato una splendida figura femminile, dolce e forte, innamorata e devota ma indipendente, che sa sempre qual è il suo posto ma è anche consapevole del suo ruolo e se lo assume quando è il momento ... mi piace molto!
Infine, mitica la scena finale, l'arringa appassionata di Yama e le dichiarazioni reciproche di assoluta fedeltà dell'equipaggio e di Harlock! Non che avessi dei dubbi, ma la scena era davvero coinvolgente! Bello, bello, bello!

 

Recensore Master
20/05/22, ore 22:53

Questo è uno dei capitoli più intensi e commoventi letti finora! Le tematiche erano belle toste e tu le hai sviluppate davvero in modo magistrale!
Harlock è giunto a un momento cruciale della sua esistenza, un punto di non ritorno... è stata una decisione molto sofferta, ma, una volta presa, affronta la situazione... "da Harlock", a testa alta, con coraggio, pronto ad andare fino in fondo e ad accettare qualsiasi verdetto da parte del suo equipaggio. Ha il pieno sostegno di Joy e di Meeme... ma la situazione è talmente grave che non sa come reagiranno i suoi compagni, coloro che lo seguono con piena fiducia da anni. La delusione potrebbe essere troppo cocente...
Non sto a ripercorrere ciò che tu hai descritto in modo così vivido... Alla fine le cose vanno come Joy aveva immaginato. Ma non solo per la assoluta dedizione della ciurma dell'Arcadia. Lei ha usato una parola precisa, quando Harlock parlava ancora di bombe a vibrazione dimensionale: speranza. Ed è quella che, alla fin fine, motiva i pirati ad abbracciare la nuova causa del Capitano.
Joy forse non se ne è resa conto, ma il suo apporto è stato fondamentale (a proposito, complimenti anche per le spiegazioni scientifiche, hanno dato un valore aggiunto e hanno reso il tutto ancora più credibile!).
Anche il reietto Yama si espone in difesa di Harlock, forse rischiando qualche altro cazzotto... visti i precedenti.
Insomma, alla fine, superato lo shock, sembra andato tutto bene, anche se è solo il punto di partenza... Ricostruire (o almeno provarci) è sempre meglio che distruggere tutto, anche se a volte l'umanità si comporta in modo tale da... meritare l'estinzione!
Poi c'è la parte iniziale, davvero dolcissima, in cui Harlock assapora la vicinanza e l'intimità con Joy, la naturale complicità che si è ormai creata tra loro... con una tristezza di fondo, però, perché sa che sono destinate a finire... Ma è vero, checché se ne dica, l'amore si nutre di piccoli gesti, è fatto di consuetudini, di quotidianità... di semplicità. Ma troppo spesso ce ne dimentichiamo, salvo disperarci quando non ci sono più.
(Harlock magnone... mi è piaciuto un sacco, credo che non ricapiterà tanto presto! XD )
Sei sempre bravissima, in questo capitolo ti sei davvero superata!

Nuovo recensore
20/05/22, ore 22:13

Questi due mi piacciono sempre di pių!
Harlock infermo è, come tutti gli uomini, semplicemente insopportabile, ma Joy ormai sa come gestirlo. Cerca di farlo ragionare, ma non insiste troppo, se no ottiene l'esatto contrario, poi si eclissa e gli spedisce il dottor Zero... Trovo le loro scaramucce irresistibili, sono così vive, vibranti, realistiche!
Beh, quello veramente irresistibile è Harlock, in questo capitolo in particolare, quando finalmente la smette di fare i capricci e si occupa solo di Joy, cercando di rassicurarla, di allontanarla dal senso di colpa, perché non vuole che passi l'inferno che è toccato a lui. Questo mix di spigolosità e dolcezza mi fa impazzire. E poi il capolavoro finale, quella non-dichiarazione che in realtà ne vale mille! Si vede che in fondo i pirati, anche se vivono nello spazio, il mare ce l'hanno nel sangue!
Ma quel microchip che sfrigola... Che significa?
In realtà ogni riga del capitolo meriterebbe un commento, ma verrebbe fuori un papiro, quindi mi limito a dire che non c'è una sola cosa che non mi sia piaciuta!