Recensioni per
WONDERWALL
di kamony

Questa storia ha ottenuto 184 recensioni.
Positive : 184
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
15/06/22, ore 00:04
Cap. 40:

Harlock disperato ricomincia a tormentarsi con i sensi di colpa, ma non è che Joy se la passi meglio... aveva finalmente preso una decisione, e ora si trova davanti a un bivio davvero difficile, anzi, atroce: rischiare di perdere la vita, restando e scegliendo l'operazione, o rinunciare all'amore della sua vita, ma senza nemmeno la certezza di salvarsi, visto che i viaggi nel tempo non sono una scienza esatta... come il suo padre adottivo ben sa! E' davvero una situazione drammatica e la paura comprensibilmente la attanaglia, povera! :(((
Mi è piaciuto molto il confronto tra Harlock ed Ezra... hai ragione tu, il personaggio nel film non ha avuto lo spessore che forse si sarebbe meritato e l'avrebbe reso un cattivo un po' più interessante. Certo quello che gli è capitato deve averlo incattivito non poco... ma anche lui si è macchiato, per rabbia, di una colpa assai grave. Come saggiamente gli aveva suggerito Joy, alla fine Harlock gli lascia la vita e la libertà, sperando che ne faccia buon uso... Non avevo dubbi che alla fine Harlock si sarebbe comportato in modo giusto e generoso!
(Bisogna proprio che mi riguardi il film, perché non mi ricordo un sacco di cose...!)

Recensore Master
14/06/22, ore 23:15

La situazione si fa sempre più ingarbugliata... è tutto un "dico-non dico", un raccontare delle mezze verità, perché, evidentemente, la verità tutta intera potrebbe essere devastante per qualcuno (Joy e Harlock, in pratica), e tutti vogliono tutelare tutti... così in realtà nessuno ci capisce niente e tutti si agitano ancora di più...
Sono dinamiche assolutamente umane, tutti abbiamo l'istinto di proteggere chi amiamo da qualcosa che potrebbe farlo soffrire, anche se non è corretto nascondere la realtà. Qua poi tutti sanno come Harlock prende le cose: sempre troppo di petto, sempre in modo viscerale, quasi "carnale", caricandosi di qualsiasi colpa possibile... è fatto così. Il problema è che farlo fesso è praticamente impossibile...
Ho letteralmente ADORATO la parte in cui lui, per stemperare la tensione, porta Joy nella stanza del planetario: è un'idea stupenda, un momento di grande poesia, in cui Harlock abbassa le difese, mostrando finalmente i suoi lati più umani, i suoi desideri più intimi: la pace interiore, una vita normale, con un corso vitale uguale a quello di tutti gli esseri umani (mi ricorda un po' Highlander... la condanna a veder invecchiare e morire tutti intorno a sé deve essere terribile...). La contemplazione dell'infinito (Leopardi docet) induce riflessioni profonde, sul senso della vita e della morte. E Harlock, dotato di una sensibilità fuori dal comune, non fa eccezione. Joy non a caso è sulla sua stessa lunghezza d'onda, ma fa un passo in più: secondo lei tutti noi, quindi anche Harlock, abbiamo un compito e non possiamo andarcene prima di averlo portato a termine.
Poi pensa bene di comunicargli che lei resterà, a qualsiasi costo. La stessa decisione che pochi giorni prima aveva reso il Capitano l'uomo più felice dell'Universo, ora lo getta nella più cupa disperazione. Certo che il Destino sembra proprio giocare con loro come il gatto con il topo!
Sei sempre bravissima ad analizzare e descrivere tutta la complessità dell'animo umano, davanti a eventi che lo mettono davvero a dura prova!

Recensore Junior
13/06/22, ore 10:21

Avevo letto ieri sera, ma riesco a recensire solo ora: intanto complimenti non solo per il capitolo in sé, ma anche per la descrizione iniziale del viaggio temporale che dovrà affrontare Joy. Hai precisato nelle note che è tutto frutto della tua fantasia, bè, davvero complimenti, perché potrebbe passare tranquillamente per una teoria fedele e verosimile, io non riuscirei a partorire certe idee manco se mi ci impegnassi sul serio, sono negata in queste cose, mentre tu davvero hai una capacità descrittiva fuori dal comune, a mio avviso. Anche questo capitolo non è facile da digerire. L'atteggiamento di Harlock, che è come anestetizzato, e che cerca un modo per sopportare la prossima separazione, ma che prima o poi (temo presto, da come si conclude il capitolo), dovrà fare i conti col distacco e la perdita di Joy! Spero sia una perdita temporanea, ovviamente, spero vada a riprenderla... e poi la stessa Joy, che comunque non se la passa meglio! Ma condivido la sua idea del partire senza prima avvisarlo, in questi casi meglio dare un taglio netto, come togliere un cerotto con un gesto veloce, prima lo fai, meno si soffre, in teoria… P.S. Che Harlock abbia una nonna giapponese ci sta, perché è sì crucco, ma ha anche molto del samurai, un bel connubio davvero!

Nuovo recensore
13/06/22, ore 01:56

Se con quel rito lui l'ha sposata, rido. E riderò ancora di più - se è vero - quando lei lo scopre

Recensore Junior
11/06/22, ore 20:27
Cap. 41:

Gli uomini pensano in un altro modo, ormai sono arrivata a questa inderogabile conclusione, e quando pensano di fare del bene, alle donne specialmente, è proprio allora che combinano disastri. Però stavolta il poverino è giustificato, trova finalmente l'amore della sua vita e succede questo po' po' di casino... Scherzi a parte, è un capitolo bellissimo. Intenso e struggente. Si sente tutta la sofferenza dei nostri amati (e Yama che si prende il ceffone canonico, come faceva Tadashi mi ha fatta sorridere!). Il Capitano che annaspa affogando nella sofferenza, stoico fino in fondo come sempre; Joy determinata, giustamente, a rivendicare per sé le decisioni importanti della propria vita (e il fatto che lui lo accetti penso sia non solo un grande atto d'amore, ma anche un grandissimo atto di coraggio, molto più che affrontare cento battaglie); Yama che anche lui deve fare i conti col lutto e con la perdita... Sinceramente mi hai lasciato senza parole è un capitolo strepitoso! Non vedo l'ora di leggere l'aggiornamento di domani e sono felice di essere la tua recensione n. 150. Te le meriti tutte, perché sei davvero brava!

Recensore Junior
08/06/22, ore 22:33
Cap. 40:

Ti ho già detto che questa storia migliora sempre di più? Sì? Te lo ridico. Questo capitolo è un crescendo di emozioni che non possono lasciare indifferenti. Perfettamente calibrate la scena con Miime e quella di Joy. Quella con Ezra poi è perfetta. L'ho amata subito. Intanto perché il Capitano è proprio lui, anche nella sua rabbia, nella sua irruenza e nella sua disperazione, poi perché hai reso un po' di giustizia a quello che è effettivamente (a mio parere s'intende) il cattivo più sciapo di tutto il lejiverso o quasi (sarei incline a dare il podio ad Alberich, ma se la giocano un po' alla pari). Mi fa molto piacere che tu abbia esposto le ragioni di Ezra, che nel film sono veramente sacrificate e gli abbia fatto confessare la propria colpa e il proprio amore per Nami. Poteva venirne fuori un grande personaggio se ci avessero lavorato meglio sopra, meno male che c'è qualcuno qui che rimedia! Qualsiasi finale avrai escogitato, sento mi piacerà dato che ormai sono convinta che non sarà per niente mieloso, ma sicuramente interessante! Grazie per questa bella avventura, ancora una volta.

Nuovo recensore
08/06/22, ore 09:08
Cap. 40:

Capitolo con i tre protagonisti preda di angosce, rimorsi e gravi decisioni da prendere... Joy mi fa tanta tenerezza! In fondo è quella che rischia di più, qualunque risoluzione adotterà. Giustamente, non ha nessuna voglia di morire. Non c'è nulla di romantico nel "desiderare" la morte, cioè, un conto è essere pronti a farlo, un conto è rischiare la vita inutilmente, ma neanche di lasciare Harlock... un vero dilemma! Harlock è sconvolto, e tu hai comunicato in modo perfetto la sua disperazione, la rabbia impotente, la frustrazione, il senso di colpa sempre pronto a rimpadronirsi della sua anima! Le sue reazioni sono meravigliosamente umane, come tutte le persone calme e controllate, quando poi perdono le staffe sono peggio degli altri: prima tenta di sfogarsi con armi e pugni, poi va a prendersela con quello che ritiene il responsabile di tutto. Ma non lo ucciderebbe mai a sangue freddo! Gli propone un onorevole duello. Ma da uno come lui non ci si poteva aspettare altro. Già, Ezra. Me l'ero quasi scordato, che era ancora prigioniero sull'Arcadia. Un'altra caratteristica che apprezzo di tutta questa storia è che nulla è messo a caso: dettagli, personaggi e situazioni vengono accantonati e poi ripresi al momento giusto. Concordo con te, ma credo che la pensiamo tutti così, che Ezra sia stato molto sminuito nel film, e tu hai saputo sviluppare in modo credibile certi aspetti che si intuiscono soltanto. In fondo, Harlock e Ezra si assomigliano, l'uno si rispecchia nel dolore e nel rimorso dell'altro. Forse è per questo che si odiano, ma si capiscono. Il tuo dialogo tra loro è davvero toccante, e la conclusione non poteva che essere quella. Harlock ha commesso un grave errore, ma ha avuto la possibilità di riscattarsi, e quindi desidera che anche Ezra ce l'abbia. Ognuno di noi merita una seconda chance. E così chiarisce anche a se stesso che cosa deve fare. E io non sono per nulla tranquilla!

Recensore Junior
06/06/22, ore 16:44

Che bello questo capitolo. Ti confesso che io ho passato l'infanzia a naso in su a guardare le stelle. Harlock è disposto a rinunciare a Joy per sempre pur di saperla al sicuro, naturale visto che la ama davvero, ma Joy vuole restare ad ogni costo, visto che lo ama davvero... Miime cerca di convincerla che tornare nel suo tempo sarebbe la cosa migliore anche per lui. Forse lei ha ragione perché è una mente superiore, ma non sempre nella vita è bene fare ciò che è ragionevole. “Vorrei tornare ad invecchiare, vivere e morire, come qualsiasi uomo. E vorrei poter vivere una vita sola, poi andarmene e tornare a far parte di questo”. Veramente splendido questo pensiero, ci si sente tutto il rimpianto per uno stato di "umanità" perduto e l'amore per le stelle che sempre lo accompagna. Bravissima davvero.

Recensore Master
05/06/22, ore 17:46

Non ci si può disperare sempre.
Il nostro animo ci chiede requie, anche solo per un momento, per poi potersi tormentare ancora e di nuovo, con maggior foga.
Il planetario tridimensionale interattivo, bellissimo a vedersi, come un luna park fantascientifico, può quindi essere utile per vivere un attimo di pur afelicità e di stupore, pur non essendo più bambini. A volte, sentirsi piccoli ci dà gioia, perché è un po' come se ci si affidasse a qualcosa di più grande e potente di noi: la fascinazione che lo Spazio esercita sull'uomo lo fa sì, sentire piccolo, ma al tempo stesso dona un senso di conforto.
Può aiutarci ad avere fede, perché lo Spazio è sempre lì, a prescindere da qualsiasi cosa.
Magnifica questa scena che ci hai rappresentato, ci dona un spiraglio di luce e di speranza: è bello vedere i due innamorati così in sintonia tra loro, abbracciati dalle luci delle stelle che danzano intorno a loro...
Joy si sente ancora ferma nella sua decisione di restare al fianco dell'uomo che ama, perché lei nell'amore ha trovato la risposta a tutto.
Ma Harlock vuole parlare con Meeme: sa che da lei avrà la verità, cosa che la donna amata non osa rivelargli. 
La verità...
Non so come Harlock potrà reagire, nello scoprire la vera fonte del malessere di Joy...

 

Recensore Master
05/06/22, ore 17:28
Cap. 38:

Una diagnosi dolorosa e sconcertante.
Ma assolutamente plausibile. Del resto, Meeme in un certo senso l'aveva già messa in guardia, dagli effetti della contaminazione da dark matter: Harlock è fortunato ad avere un organismo che ha reagito più che bene al contatto con la sostanza aliena... talmente bene da essere uno splendido centenario. Ma non tutti gli organismi umani reagiscono alla stessa maniera, a quanto pare. Se poi, oltre alla sostanza aliena, abbiamo persino un circuito elettronico impiantato nel cervello... è inevitabile che le cose non possano andare per il verso giusto.
Siamo tutti addolorati e cupi. La povera ragazza aveva già preso la sua decisione, ovvero di restare in un contesto spazio-tempo diverso dal proprio, e questo solo per poter vivere la sua storia d'amore con il Capitano... ma la sorte l'ha beffata.
Una volta di più, detesto Takuro-san, anche perché il chip che ha impiantato nel cervello della SUA inconsapevole figlia le ha peggiorato il quandro clinico.
E adesso? come dire la verità ad Harlock?

Recensore Master
05/06/22, ore 17:12
Cap. 37:

Purtroppo no, la faccenda non si risolverà facilmente.
La vita troppo spesso ci mette alla prova con "faccende che non si risolvono facilmente". Harlock deve nuovamente affrontare l'ignoto, quello più doloroso e subdolo, che ci rende ansiosi e in preda a sensazioni altalenanti tra la flebile speranza e la disperazione più cupa: la paura di perdere chi amiamo per un male sconosciuto. Un alieno interno che può portarci via le persone più care.
Joy è stata molto male, il buon dottor Zero è seriamente preoccupato e vorrebbe che la ragazza venga visitata da uno specialista, per capire cosa si può fare: le cure che egli può prescriverle sono un semplice palliativo, per cercare di prevenire altre possibili crisi. Ma è necessario andare a fondo nella diagnosi, per scoprire la verità e provare ad aiutare la biologa il più possibile.
Per l'intanto, Harlock fa del suo meglio per accudire la sua amata, vegliando costantemente su di lei: egli ha avuto sin troppe perdite dolorose nella sua vita, e tenta di fare il possibile per prevenire un'altra tragedia, per quanto sia nelle sue capacità.  Sarebbe in grado di difenderla e proteggerla da un intero battaglione nemico della Gaia Fleet: oh, quanto sarebbe più facile, pur con tutti i rischi del caso!
Ma quando il nemico è oscuro e segreto, e nasce nell'organismo di chi amiamo, che cosa è possibile fare, senza perdere la speranza?

Nuovo recensore
05/06/22, ore 16:12

Ecco, questo è uno di quei capitoli che mi lasciano senza parole... 
Comincio dalla parte che mi ha toccato di più, quella della "stanza dei giochi", sia per come l'hai concepita e descritta sia per quello che viene detto tra i due protagonisti, in un momento cruciale della loro vita. Harlock ha sempre delle attenzioni speciali per Joy, si ricorda delle sue preferenze, sa quello che la fa stare bene, e questo è la prova lampante di quanto sia innamorato. Tanto che è disposto a rinunciare a lei, purché si salvi. In questa specie di ambiente protetto, di oasi felice, anche lui si lascia andare a confidenze inaspettate, rivelando il suo desiderio più profondo, quello di tornare a essere un uomo qualunque, di invecchiare e morire come tutti, e tornare alle stelle (o al Mistero) da cui tutti siamo partiti. Davvero bello, perché ha l'accento della verità. 
Mi è piaciuta tanto anche questa frase: "l’anima bianca che lui possedeva e che non era affatto stata scalfita da quell’oscurità che invano aveva tentato di portarsela via". 
Adesso però ci sarà uno scontro tra titani: Joy che vuole restare a tutti i costi e Harlock, che non si fa certo fare fesso e sospetta la verità, che deve convincerla ad andarsene. Io spero sempre in una terza via, però fammi sapere almeno se devo fare scorta di fazzoletti!
Per concludere secondo me è perfettamente plausibile che Tochiro avesse una famiglia, prima che scoppiasse tutto il casino. Solo che, essendo passati 100 anni, non è rimasto più nessuno, e questo spiega la riluttanza di Harlock a parlarne. Lasciare indietro le persone care deve essere l'aspetto più terribile di essere immortali
PS Indovina un po' a chi altri piace stare con il naso per aria a guardare le stelle? Non da casa mia, ma al mare, potrei passarci ore!

Recensore Junior
04/06/22, ore 19:46
Cap. 38:

Per prima cosa, volevo sottolineare quanto apprezzo l'attenzione che hai nel descrivere i personaggi, tutti, non solo i protagonisti. Gradualmente ci permetti di capirli meglio, sviluppandone pian piano la storia e facendoci entrare meglio nella loro psiche. Lo hai fatto con Yama, con Masu ed ora con Zero e Mime! E credo sia giusto, perché, senza nulla togliere ai protagonisti assoluti, Harlock e Joy, è giusto anche conoscere meglio gli altri componenti della ciurma, così da capire il perché di certi atteggiamenti e di certe reazioni.
Ho adorato come hai gestito questo capitolo, in modo sobrio, ma efficace! E' naturale che Joy sia preoccupata e angosciata da tutta la situazione. La notizia di dover tornare indietro nel tempo, proprio quando aveva deciso di restare, è davvero un fulmine a ciel sereno per lei! Comprensibile anche l'imbarazzo di Mime, che non vuole farla preoccupare, ma non sa che scusa prendere. Ora quello che mi impensierisce di più sarà la reazione del Capitano. Temo che non la prenderà bene per niente, e ne avrà tutte le ragioni! Prevedo un'altra caduta nell'oscurità per lui (poverino...). Mi piace il fatto che tu abbia scelto Cerere come pianeta-ospedale, suona bene come nome e come scelta mi pare plausibile.
(Recensione modificata il 04/06/2022 - 08:40 pm)

Nuovo recensore
02/06/22, ore 14:24
Cap. 38:

Nooo! Non è giusto! Come sarebbe a dire che è colpa della dark matter se Joy è praticamente in fin di vita? Fa bene a tutti, e proprio a lei no, anzi, la danneggia gravemente? Sarà sicuramente colpa di quel microchip! E adesso? Non è che si può viaggiare avanti e indietro nel tempo come su un tram, suppongo! "Scusa, caro, vado un attimo nella mia epoca a farmi disinstallare questo aggeggio e torno per cena!"... Lei ci ha messo un sacco di tempo a decidere di restare e ora deve scegliere se lasciare Harlock o lasciarci le penne! E il capitano? Farà ovviamente di tutto per rispedirla indietro, pur di salvarla, ma ripiomberà nella sua gelida e solitaria oscurità, macerandosi nell'ennesimo senso di colpa! Naturalmente mi auguro una soluzione alternativa... Mi è piaciuto molto come hai descritto il dottor Zero, è un personaggio che mi è sempre piaciuto, così paterno e rassicurante, malgrado la propensione all'alcol. E anche il suo rapporto con Meeme, che lo attrae ma nello stesso tempo considera irraggiungibile, anzi, intoccabile. (Non mi ricordavo quell'episodio... Ma come fa Meeme a baciare, se non ha la bocca?) Magistrale il battibecco tra Harlock e Joy, in cui lei, ormai sgamata e da vera donna, lo porta dove vuole lei, facendogli credere che alla fine sia una sua decisione!

Nuovo recensore
01/06/22, ore 09:14
Cap. 37:

La prima parte di questo capitolo è davvero straziante! Leggi e ti si spezza il cuore pure a te! Questo perché tu riesci sempre a farci "entrare" nella mente e nell'animo di Harlock in modo così vivido, direi quasi carnale, che alla fine ti sembra che la sua disperazione sia anche la nostra. Mi ha colpito questa specie di preghiera che Harlock rivolge non sa nemmeno lui a chi, almeno in apparenza, è anche una descrizione della sua condizione mentale e spirituale in quel momento lui sta mendicando un aiuto, un miracolo. Davvero commovente. Infine mi è piaciuto anche come lui prima tenta di minimizzare e di tenere all'oscuro Joy della situazione, sempre per il suo istinto di protezione, ma poi, visto che quella è tutt'altro che scema e lo marca stretto, decide di trattarla come una persona adulta e le dice la verità. Che tenero! Comunque, anche se apparentemente Joy si è ripresa, io non sono per niente tranquilla...