Recensioni per
Raccolta di racconti raffazzonati, ruspanti ed accidentalmente riflessivi
di GenGhis

Questa storia ha ottenuto 106 recensioni.
Positive : 98
Neutre o critiche: 8 (guarda)


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Nuovo recensore
26/09/13, ore 08:38
Cap. 5:

Bellissima, tenera ed emozionante! Sto leggendo i tuoi racconti tutti d'un fiato e li trovo veramente ben scritti. Questo, per il momento, e'il mio preferito! Complimenti

Nuovo recensore
23/09/13, ore 16:50

Mmm...
devo dire che questi racconti mi stanno piacendo, sì.
Il modo in cui scrivi mi cattura, riesci bene a gestire le tempistiche e i dialoghi.
Credo tu riesca a colpire il segno ogni volta che vuoi trasmettere un certo punto o un'emozione, cosa non facile.

Vedi tu se reputarlo come un complimento o meno, sappi che ha l'intenzione di esserlo in quanto stimo molto il genio di quest'uomo, ma mi viene da dire che quello che Hitchcock è stato per i corti, tu lo sei per la scrittura.

Continuo a leggere,

H.

Recensore Junior
23/09/13, ore 13:13
Cap. 2:

Sei un mito. Mi piace il modo in cui scrivi i tuoi pensieri in libertà, mi ricordi Paolo Nori. Bravo bravo... o forse brava? Non ti offenderai spero.

Nuovo recensore
22/09/13, ore 21:46
Cap. 9:

Non so il perché, ma questo capitolo non mi ha appassionato molto, mi è sembrato leggermente confuso e forzato, per quanto anche questo tema sia molto particolare e di certo originale, aspetto il prossimo capitolo!
Ps: Belli i dettagli come la canzone all'inizio.

Recensore Veterano

Tendo a dare una possibilità alle cose che leggo dalla prima manciata di righe. Non è che io mi ritenga questo genio assurdo, o che sia chissà quanto esigente. Sono incostante, molto semplicemente. Più che in ogni altra situazione, incostante per quanto riguarda l'attenzione; come i bambini :D
Pertanto, mi rendo conto di non gradire particolarmente una cosa nel momento in cui la leggo senza reale interesse o attenzione.
Non commenterò il tuo stile se non con un'unica definizione: impeccabile.
Ma mi hai rapita con il titolo, lo confesso. E' proprio l'idea di raccogliere assieme una serie di lampi di genio giunti in momenti del tutto casuali, che trovo deliziosa.
Alla fine, a cosa serve trovare un filo conduttore? C'è il tuo estro e il tuo modo invidiabile di metterlo su carta, a dare a queste storie un'identità.
E sì, sto sparando questa serie di giudizi basandomi esclusivamente sul primo racconto, ma tendo a fidarmi delle premesse, quasi sempre.
E le tue sono ottime, davvero.

Complimenti per come hai trattato una tematica così delicata, in questa prima storia. Hai saputo osare, l'hai fatto con stile e con un racconto che lascia il sorriso amaro.
Ho apprezzato profondamente il sarcasmo, ma ancora di più la consapevolezza di chi fa sorridere cercando invece di far riflettere.

Nuovo recensore

Mi va a genio la tua scelta di buttare un paio di racconti lì, a mo' di raccolta, e ho apprezzato molto l'audacia dello scritto sopratutto per
il modo in cui hai affrontato la tematica del suicidio. Mi rivedo nel tuo personaggio e come me penso tanti altri.
Detto questo procedo nella lettura dei capitoli, spero non mi deluderanno.

Nuovo recensore

Sono nata il ventiquattro agosto e sono ossessionata dal numero 19.
Dopo aver letto la prima riga del tuo racconto sono partite le pi**e mentali.
A parte questo, scrivi benissimo, i miei complimenti. :)

Nuovo recensore
24/08/13, ore 04:49
Cap. 8:

E così sono arrivato alla fine del viaggio, durato fin troppo poco, eppure mentre mi hai fatto compagnia in questa notte insonne, ho riflettuto e pensato come non facevo da tempo, mi hai lasciato qualcosa...
Complimenti, per questa ultima storia che fa capire il disagio di quel ragazzo, sperò tu abbia vinto il contest, te lo meriti.
Alla prossima storia, raffazzonata, ruspante e accidentalmente riflessiva, grazie.

Nuovo recensore
24/08/13, ore 04:34

E mi ricredo ancora, come può un semplice lago dire così tanto?
E' semplicemente impressionante, come vengano fuori pensieri e riflessioni che paiono davvero accidentali, ancora, complimenti.
Ah, la scelta del lessico è azzeccatissima.

Nuovo recensore
24/08/13, ore 04:19
Cap. 5:

Emozionante, mi sono trovato in situazioni del genere, le ho vissute e viste da fuori e hai descritto perfettamente ciò che accade.
Queste storie sono toccanti...posso solo immaginare che persona stupenda sei.

Nuovo recensore
24/08/13, ore 03:58

E poi leggo questo e di colpo capisco che ho davanti un Autore con la "A" maiuscola, ho apprezzato moltissimo i dialoghi, per il realismo, la grammatica, la forma del testo, ma quello ce mi ha colpito di più e che dentro la storia, c'era un'altra storia che io stesso creavo sotto la tua guida, immaginando le vere intenzioni dell'uomo, l'innocenza della bambina...
Complimenti, una profondità tale non è da tutti.

Nuovo recensore
24/08/13, ore 03:47
Cap. 2:

"Sono libero, vivo, pazzo. Sono libero. Sono vivo. Sono pazzo."
Questa frase è forse quella che ho apprezzato di più da parecchio tempo, interessante come il personaggio etichettato dalla psicologa, finisce per crederlo, per esserne convinto, quasi come fosse un fatto inevitabile, una delle verità su cui la sua vita si sorregge.
Ma alla fine non siamo tutti un po' pazzi?

Nuovo recensore

Storia interessante, che incuriosisce e sorprende, forse le qualità che servono in un buon racconto.
La descrizione finale è molto reale e precisa, purtroppo fin troppo.
Grammaticalmente non ho trovato nulla di errato e la lettura è scorrevole, oltre che piacevole, considero questo un ottimo pezzo quindi, mi ha lasciato decisamente qualcosa.
Grazie

PS: Si dice Aufwiedersen correttamente.

Nuovo recensore
22/08/13, ore 16:55

Okay,sono ancora io. Scusami se sono un po' rompipalle con queste recensioni,lol. Mi piace molto questo piccolo racconto. Hai un non so che che attrae. Sai parlare di di cose come l'autolesionismo e il suicidio senza farle pesare troppo,ma come hai scritto nel titolo di questa raccolta ti fanno riflettere. 

Nuovo recensore

Oddio....io amo questo piccolo racconto. Mi ha fatto ridere come non mai. Devo dire che ho incominciato a leggere questo racconto quasi senza aspettarmi niente di che,ma quasi subito ho incominciato a ridere. Mi sono sentito giù quando ho letto della situazione familiare, per poi ricominciare a ridere con la storia della canna e finire, rosso in faccia,a leggere 'Ma a voi che ve ne frega?'. E' stato un bel racconto, peccato che alla fine non dice se il ragazzo si è suicidato o no, ma forse è meglio così. Bravo/a. (: Aspettati altre recensioni da me.