Interessante. Indubbiamente originale. Non se ne vedono molte di narrazioni così audaci e immorali. Già, perché parlare di suicidio è sempre immorale; parlarne con un ghigno beffardo quanto sofferente come hai fatto tu lo è ancor di più. Ma ti capisco. Solo un artista è capace di guardare in faccia la morte e di sorridere delle proprie debolezze. Niente male! |
Ciao :) |
Questa volta cercherò di articolare qualche parola in più per questa raccolta che, a dirla sinceramente, è stupenda. |
Ciao! Ho finito di leggere tutti i tuoi racconti solo in questo momento ed ho deciso di "provare" a recensire questo, perchè penso sia quello che mi ha trasmesso più emozioni. Non c'è stato bisogno di inserire grandi scene o personaggi, sono bastati Pilar ed il Grande Lago per creare questo racconto che fa molto riflettere. Dato che è la mia prima recensione su uno de tuoi racconti, anche se sono tremendamente banale (scusa, quando devo scrivere qualcosa ho tanti pensieri che mi frullano in testa, ma non riesco a mettere giù nulla di decente), devo farti i complimenti. Io non sono una gran scrittrice, ma posso considerarmi una buona lettrice che sa apprezzare le cose fatte bene e questi racconti sono maledettamente coinvolgenti. Hai mai letto "Piccoli Equivoci Senza Importanza" di Tabucchi? Io sì, e leggendo i tuoi racconti il suo libro mi è venuto in mente più volte. Se non l'hai letto, ti consiglio vivamente di farlo, il suo libro è un insieme di racconti, tutti slegati gli uni dagli altri e... beh, non dico più nulla. Aspetto i prossimi racconti, buona fortuna! |
Molte volte il titolo è importante: trovare una formula vincente aiuta certo a catturare l'attenzione. Tu l'hai trovata. Così come un ape verso il fiore ho cliccato questa storia e ne ho letto il primo corto capitolo. Non sono che poche righe, ma le parole così accostate hanno una forza straordinaria. |
se ti chiedessere di descrivere le condizioni psico-sentimentali di una nube che copre il cielo di una città eschimese riusciresti ad impersonificarti talmente da farmi credere di essere stata davvero, in una vita precedente o in questa, una nuvola, e tramite le tue parole essa, così insignificante e dimenticata, diventerebbe protagonista di mille emozioni e riflessioni. |
No, cioè, questo è troppo, troppo tenero! |
oh, Dio... doveva esserci qualcosa di stupefacente come finale... |
Oddio povera bambina...è un po' stupida però...cioè, io da piccola non sarei mai andata con un mago. |
che bello... adoro il tuo stile! |
...e non potevo non commentare anche questo. Finzione o realtà? Brutale assassino o malato di mente? Pazzo... o e il mondo ad essere girato alla rovescia? |
Spero che Marylou abbia detto di no. |
Perchè mi sembra di aver già letto una situazione del genere? |
Bellissima. |
Mi piace moltissimo questa raccolta, è così accidentalmente riflessiva da non poter non meritare un fantomatico inchino virtuale. |