Lentamente si avvicinò alla sua fronte fresca e la sfiorò con le labbra, imprimendoci successivamente un bacio gentile. Forse lui non lo sapeva ma Amber lo faceva sempre, ogni mattina appena alzata, quanto lui era ancora beatamente assopito tra le lenzuola.
Era il suo personale gesto, quello, come a volersi accertare che la sua pelle profumasse sempre allo stesso modo o fosse liscia come quando ci passava delicatamente le dita.
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Someone like you, always be my babe.

Lavorava in un piccolo bar della periferia di Londra, era un tipo chiuso e spesso arrogante, non gli interessava il giudizio altrui, a lui importava solo “sopravvivere” in una maniera decente, con dei soldi, una bella casa e ragazze da portare a casa la sera, cacciandole poi per andare a caccia.
Quei tanti tatuaggi che nascondevano tante storie, che non aveva mai racontato a nessuno, perché lui non aveva nessuno.
Zain un lupo.
Danger un'umana.
Liam un angelo.

Ciao,mi chiamo Shailene Woodley,ho 18 anni,vengo dalla California,mi sono trasferita da poco qui a Londra con i miei fratelli Bentley e Zayn,mia mamma si chiama Addison e mio papà Mark,non gli piacciono i nomi semplici e si vede.
Io:timida,sensibile,non faccio amicizia facilmente,preferisco l'invero all'estate e odio il mare e la sabbia.
Lui:superficiale,egocentrico,pieno di amici,ama l'estate e odia l'invero,ama il mare e la sabbia.
p.s-il mio nome si legge Shilen

Genny, una ragazza col passato difficile segnato da varie incomprensioni seguite dalla morte del padre. Louis, il suo migliore amico, nonché compagno di viaggio e avventura. Poi arriva lui, Harry, "quello là". Molte dolorose attese e altrettante perdite. Il recupero di amicizie non del tutto svanite nel tempo. Nuovi amori. Gelosia e rabbia. Come andrà a finire?
-Better Than Words..

I pensieri di Sasuke, appena entrato nell'Akatsuki...

La ragazza di fronte a lei tremò impercettibilmente e scoppiò in una sonora risata.
Non lo fece per fare dispetto all’altra Mahou Shoujo; semplicemente non era riuscita a trattenersi. Quello era il suo trionfo.
[Mahou Shoujo Madoka Magica - Sayaka Miki & Kyoko Sakura -- FlashFic di 200 parole circa]

La Morte è una signora in cui tutti hanno la sfortuna di incappare, prima o poi.
La tassa che ella desidera riscuotere è palese e Porco, da ottimo soldato qual è, non si preoccupa di saldare il debito.
La intravede immediatamente, mentre barcolla giù dalla testa del suo Titano e si trascina dietro il suo strascico di carne tumefatta, nervi sfilati e ossa scheggiate, con la stessa eleganza di un re che sfoggia il suo mantello di seta.

I can do it, better, better than you.
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Rita Sahatçiu Ora era nata nel Kosovo e nello stesso anno si era trasferita con la famiglia in Inghilterra, a Londra, dove aveva iniziato la sua vita, segnata profondamente dall'arte. Nel 2009 fu scoperta dal rapper Jay-Z, che la volle nel suo video Forever Young, in seguito le fece firmare un contratto con una casa discografica.
Conor Paul Maynard  era nato nel sud del Regno Unito, a Brighton, e aveva passato un'infanzia tranquilla, circondato da una famiglia affettuosa. La svolta era arrivata quando, ormai adolescente, si era convinto a caricare su You Tube le sue cover e una sera, mentre se la spassava con gli amici, gli arrivò una chiamata da Ne-Yo.
Dai quei giorni le loro vite cambiarono, era tutto un susseguirsi di impegni e registrazioni ed entrambi erano tanto presi dalle loro nuove vite, per sfondare nel mondo della musica.

“ciao..ti ho svegliata?” chiese quel dolce ragazzo dai capelli biondo cenere, presentandosi davanti alla mia porta alle tre del mattino. Sorrisi stringendomi nella felpa larga e pesante.
“no tranquillo tanto non riuscivo a dormire e guardavo la maratone dei cartoni animati, va tutto bene?” lui si grattò la testa e guardò a terra. Sorrisi, sembrava quasi imbarazzato come se non fosse il mio migliore amico da anni. Gli presi la mano e lo accompagnai dentro casa, il freddo mi stava congelando e credo che anche lui non stesse da Dio lì fuori. Ci sedemmo sul divano e azzerai il volume del televisore.
“si va tutto bene e solo che..” disse. Presi due tazze in cucina e le riempii di caffe ritornando il salotto.
“e solo che...?” lo incitai a continuare posando la brocca del caffe sul tavolino davanti al divano e gli porsi la tazza, la sua. Quella con la mucca che beve il thè con una formica e un grillo.

“Dimmi solo perché per noi dovrebbe essere diverso!”
Kurt non risponde. Il suo sguardo scende verso il pavimento, ed è un atteggiamento strano, così inusuale nel suo ragazzo di solito fiero e sempre a testa alta, che a Blaine si spezza il cuore. Quando gli occhi di Kurt tornano a posarsi sui suoi, può vedere chiaramente che sono lucidi.
“Non lo so! Forse continuavo a dire quelle cose perché speravo che mi rassicurassi, che fossi TU a dirmi che per noi sarebbe stato diverso!”

Lo ammetto!Solo da poco mi sono avvicinata al mondo straordinario di Naruto, dunque spero perdoniate eventuali errori o imprecisioni. La prima fic non poteva che essere dedicata a due dei miei personaggi preferiti: Ino e Gaara. E se fra i due sbocciasse un nuovo sentimento? Impossibile dite?! Be.. vedremo.. ;)

[Altamente Kathefan *O* Li amo]
“Meglio aver amato e perso che non aver mai amato”
Katherine si era imbattuta in quella frase casualmente,mentre leggeva uno dei diari di Stefan.Ricordi di una vita che le era scivolata via tra le mani.Pagine ingiallite che rimanevano l’unica testimonianza di ciò che erano stati,di ciò che lui era stato.

Cosa rende un luogo accogliente? Sono forse i prati verdeggianti in primavera dove coltri di bambini ingannano Crono l'irraggiungibile giocando o il tepore del fumo denso che fuoriesce dai camini fuligginosi in inverno? Sono le braccia nivee di due amanti intrecciate come nella più misteriosa trama di un tappeto persiano dopo il potente amplesso della notte più infuocata? Può un altopiano roccioso ed arido divenire accogliente? È questa la regione? È questo il suolo, il clima?
Vegeta si lasciò cadere duramente su una roccia ambrata, sfinito ma intimamente felice. Gli mancava una sola sfera del drago ed il suo egoistico sogno d’immortalità si sarebbe compiuto.

1. Dean | Mirror: "Doveva essere felice. D’altronde, non era questa la volontà di Sam?"
2. Sam | Cage: "Sapeva di essere al sicuro nella panic room, da Bobby, ma sentiva qualcosa di strano dentro di sé."
3. Castiel | Power: "Era così brutto essere solo un semplice angelo?”
4. Bobby | Heart: "Teneva troppo ai Winchester per far sì che si lasciassero andare in questo modo."
5. Jo | Pain: "Sapeva che quello che stava per pagare era un caro prezzo, ma nonostante ciò non riusciva a sentirsi triste."
Possibili spoiler fino alla stagione VII.

"Tanto lo so che hai una cotta per lui" sentenziò l'antipatica col capo fisso sul quaderno.
"Stai farneticando" risposi, col cuore in gola. Okay, stavo mentendo e lo sapevo benissimo, ma non potevo mica dare a quell'arpia la soddisfazione di avermi messa in imbarazzo!
Mi ero innamorata di Giuseppe Ferri il quattordici settembre duemilaotto, nell'esatto momento in cui lo avevo guardato tra la folla della 1 B del liceo scientifico Einstein. Aveva i capelli scuri tendenti al mogano tutti sparati in aria, gli occhi verdi e la pelle abbronzata dall'estate appena trascorsa. Rimasi a fissarlo imbambolato per una decina buona di minuti, ignorando le ragazze che venivano a presentarsi e i ragazzi che facevano gli scemi. Non dimenticherò mai la prima volta che mi rivolse la parola, con quell'accento strano di chi veniva da un'altra città e con quel sorriso che la notte non mi fa dormire. Rimasi come una stupida a sorridere, mentre lui attendeva che io rispondessi alla domanda che mi aveva fatto. Inutile dire che ancora adesso non ho idea di cosa mi abbia domandato, anche se ricordo troppo bene il sorriso incuriosito che mi aveva rivolto.