sfogo personale .-.

Una serie di piccole riflessioni, sfoghi e pensieri.

ogni persona tende a vedere il male o il bene di una cosa solo dove vuole che sia. Gradisco commenti, anche critiche costruttive...

Sfogo scritto all'una di una notte di inizio settembre, scusate la poca eleganza, ma l'ora in cui lo scritta, mi annebbiava l'autocontrollo!
Cit. "Esiste il cervello appositamente per incanalare informazioni e ricordi di vita. E’ una macchina infernale capace di sopportare tutto. Sono la coscienza e la sopportazione che frenano l’ingranaggio, limitandone le capacità."

Pensieri casuali di una mente casuale.

Una poesia senza senso, senza capo nè coda, uscita per caso, tra sudore e dolore, tra amore e stupore, tra cosce e zanzare, tra risa un po' amare.
Bilbo e Baudelaire sempre più caldi, sempre più matti, sempre più senza senso.

Nel bel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai a scarabocchiare su un'agenda a una riunione di psichiatri, tra i quali mia madre: ne è venuto fuori questo.
Riflessioni in chiave spero Lennoniana sulle mie mattine pre-scolastiche.

Sto partecipando a un corso di scrittura creativa e durante la serata dedicata al nonsense, la conduttrice ci ha proposto questo esercizio: lei avrebbe estratto a caso 4 parole dal vocabolario e noi avremmo dovuto, in 7-8 minuti, creare una storiella nonsense che le avesse contenute tutte e 4. Essendomi divertita da morire, ho pensato di pubblicare il mio assurdissimo risultato della serata! I titoli delle storie corrispondono alle parole estratte a caso dal vocabolario...

"Ma che cosa ci fanno Dante, Lucrezio, la lingua di Cicerone e LE POLPETTE nell'antica Roma?"
Piccola storiella assolutamente senza senso (capitan Ovvio) scritta a quattro mani da me e M_Tay.
(Adooro le polpette)

Una yuffientine un po' particolare, ambientata subito dopo gli eventi di "Dirge of Cerberus". Le acque si sono ancora una volta calmate, il gruppo si è ancora una volta diviso, ma riuscirà Vincent ad allontanarsi da Shelke?

Un macabro circo di esorcisti...
Misteriose sparizioni...
Inconvenienti imprevisti...
Questo e molto altro in "Cirque du Gris"... Prossimamente in tutti i golem!

Arriva per tutti, prima o poi.
Sto parlando della fine.
Quel momento in cui ci si rende conto che non abbiamo più un futuro, che la nostra vita ha termine qui, in questo momento.
Ha senso? È ragionevole? Giusto?
Attenzione spoiler dei capitoli “353 The Ash” e “354 Heart”

-Mi dice Serena,
questo nome è una pena,
ma per Pompea no!
Me lo dice Vanessa,
questo nome mi stressa,
ma Pompea dice di no!
Me lo dicono tutti,
che è un nome da putti,
ma mi ostino a dir di "NO!"
Mirmo ci è destinato,
ed è già uno sfigato,
ma sua madre dice solo NO!-

Tutto inizia quando due ragazze, apparentemente normali, si dirigono verso la stazione...

Mi sento depresso.