Leyla Avery, quindicenne, figlia di un noto mangiamorte, dopo la sua carcerazione si trasferisce a Gimblet Road, quartiere poco distante da Spinners'End, luogo in cui conoscerà il suo futuro insegnante di pozioni della scuola che andrà a frequentare. Ovviamente si parla di Hogwarts.

"Ho guardato il mondo con gli occhi di una neonata,un mondo in bianco e nero fatto di soli odori e suoni ovattati,un mondo in cui la gente è ricca di sorrisi e facce buffe."
Questa è la mia prima opera,nata da una delusione cocente che brucia ancora.

Questa fiction -partecipa al concorso "Words, words" indetto da Cha, Lee e Costy.
Avevo già in mente questa coppia da un po, infatti ho scritto altre ff su di loro ma non le ho mai pubblicate, leggendo i prompt però mi è venuta in mente questa storia, così ho preso al volo l'occasione.....
Spero vi piaccia!!!!!!!!! o meglio vi piacciano!!!!!!!!

( Leggeri accenni RoyAi- POV Riza - I pensieri di Riza mentre si trova a terra, sanguinante, davanti a Roy)
Nonostante tutto c'è qualcuno che ancora ti vuole bene?
Volgi lo sguardo verso qualcuno, sai che è lì, a guardarti mentre ti affanni per sopravvivere, per non lasciarlo da solo in quel posto buio.
Vi scambiate occhiate di intesa , è incredibile come anche in quel momento sia così impulsivo, come le sua fiamme d'altronde.
Ma ormai i giochi sono stati fatti e galleggi nel buio, nelle sue profondità e nel tuo sangue che continua a scorrere, imperterrito senza che nessuno lo possa fermare.

Ho scritto questa storia dopo aver letto "La mascherata della morte rossa" di E.Allan Poe.
Immedesimandomi in uno degli invitati della festa ho creato folli figure nel cammino tetro della vita fino all' ultimo respiro che ti accompagna prima dell' avvento della morte.

{ SUIGINTOU }
Shinku. Colei che mi ha defraudato dell’unica cosa che per me avesse un vero valore.
Quella volta fu come morire.
Tu, odiata sorella, sei riuscita a farti amare da nostro Padre molto più di quanto non sono stata in grado di fare io.
Un piccolo e abbagliante raggio di sole è riuscito a filtrare in quella coltre nube antracite .
Era bella.
Megu era bella vestita di menzogne e con quell'abito bianco macchiato di nero.
Ho accettato quella ragazza senza rendermene conto...
Che sciocca che sono stata.

[Probabilmente non la finirò mai, mi dispiace *scappa prima che la picchino*]
Questa fanfic è una Lucky [Tyki*Lavi], abbiate pietà perchè è la prima che scrivo su questa coppia.
Lavi è in un posto dall' atmosfera un po' lugubre, pieno di libri.
Da solo. O forse no..?

In quella posizione, guardò Louis dal basso, giocherellando con i ciuffi d’erba. «Ti ingozzi di queste falsità, sono il tuo cibo preferito, ma se provassi a vomitare anche quelle, capiresti che non è la rottura della monotonia a mandarti in paranoia, ma è il distacco da me. È un legame mistico il nostro, Louis, cosa credi? Se mi faccio male io, ti fai male tu. Se ci facciamo male entrambi, il dolore si incrementa, lo capisci? E allontanarmi ti farà sentire così vuoto e nullo che perderai ogni brandello di umanità. Perderai del tutto il contatto con la realtà. Ne morirai internamente. E per quanto la mia parte da demone lo desideri, desideri la tua morte interiore così da potersi nutrire del tuo malessere, la mia parte umana e il mio patto mi inducono a proteggerti. So come funziona, il nostro legame è coercitivo, inscindibile. Puoi raggirare il nostro contratto, ma non puoi spezzare il vincolo», ad un tratto ripensò a quel maledetto demone che aveva cercato di fregargli la preda e si corrucciò, «non sei un’anima qualunque, Louis. Sei la mia anima prediletta».

Questa OS è una ciambella senza il buco. Buona lettura.
«E togliti! Se ancora non te ne sei accorto, non sono più una bambina, non devi permetterti di toccarmi con tanta leggerezza!»
Fu in quel momento che Trunks iniziò a capire.

Guy di Gisborne è sulla nave che lo riporta a casa dalla Terra Santa ed è tormentato dai sensi di colpa per aver ucciso Marian

Dal testo:
Verity sorrise e rispose: ‹‹Io invece credo che ci sia sempre un motivo per il modo in cui si sceglie di agire, indipendentemente dall’essere buoni o cattivi.››
‹‹È un altro modo di vedere la vita, ma penso porti alla sofferenza. Chiunque può tradirti, fingere di essere in un modo e rivelarsi l’opposto. È necessario classificare le persone e scegliere chi non far avvicinare per essere felici.››
‹‹Anche la sofferenza può condurre alla felicità, non è sempre negativa.››
[...]
‹‹Forse è solo questione di scegliere quale rischio correre quando si conosce qualcuno, se tenerlo lontano dal tuo cuore o donarglielo anche se potrebbe distruggerlo, sapendo che significa concedergli la tua fiducia, saltare nel vuoto e sperare che ti prenda prima che tocchi il suolo.››
‹‹Un po’ come l’amore.››
‹‹No. L’amore è saltare nel vuoto e sapere che non toccherai il suolo perché qualcuno ti prenderà prima.››
[...]
‹‹Il problema è questo: fare la cosa giusta non è sinonimo di rendere tutti felici.››

Alzandosi e riordinando i pensieri decise che sarebbe andata a fare una passeggiata, magari avrebbe trovato qualche utensile buttato via ma ancora utilizzabile. Dopo aver indossato gli abiti più comodi che trovò nel suo armadio raggiunse la spiaggia -naturalmente senza scarpe-, e nel suo volto si dipinse un’espressione di delusione e tristezza.

Nonostante la sua giovane età, Julia Hamilton, figlia del conte di Pylmouth, è già destinata dal padre al duca George Henry FitzRoy, che attirerà subito il suo odio per il carattere libertino e superficiale.
Costretti entrambi a sposarsi per gli interessi dei genitori, nessuno dei due pare riuscire a sopportare l’altro: sembrano destinati a distruggersi, hanno animi troppo diversi, troppo differenti.
Ma gli opposti si attraggono, si rincorrono. Come la vita e la morte. Il bene e il male.
“Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et escrucior”
*****
Dal capitolo 5:
Era stato solo un leggero sfiorare di labbra, ma avevo potuto sentire il loro sapore. George Henry FitzRoy sapeva di tabacco e menta, un gusto che avevo odiato e amato allo stesso tempo. Sapeva di amore e di odio, di un peccato pericoloso ma tentatore.

E se Chocola fosse diventata la Regina dei Malefici?

Introspezione di un personaggio che non conosce amore, ma solo violenza, e per tutta la vita ha confuso uno con l'altra.