"«Congratulazioni, sono felice per te». Parole. Solo parole. Mentre ti avvicino in un abbraccio che ha tutto un altro significato."
Le emozioni di Regina durante l'abbraccio con Emma, dopo la notizia del fidanzamento tra Emma e Hook.

Il primo abbraccio tra Emma e Regina non è stato appagante per nessuna delle due (e nemmeno per noi) e le conseguenze che quel gesto ha portato nel cuore di entrambe forse farà capire loro il perché di tanta attesa.
Ispirata a una traduzione.

Ambientata dopo una fine quinta stagione, ma senza Regina che riesce a liberarsi della Evil Queen.
Regina va via da Storybrooke perché ha sempre paura che la sua parte oscura possa prendere il sopravvento e fare del male a chi ama.
Manca 236 giorni per poi tornare soltanto una settimana per il matrimonio di Zelena.
/Swan Queen / estabilish relationship/ angst / fluff diabetico perché amo le mie fanfiction come amo il caffè: piene di saccarosio.

E' il trentatreesimo giorno in cui Emma si risveglia tra quelle lenzuola, con quel profumo di sidro di mele che contraddistingue la donna che le dorme accanto. Quello che sembrava essere solo un passatempo, si rivelerà essere qualcosa di più concreto. Sarà Capitan Hook, oppure Regina il suo lieto fine?
La storia è collocata in un tempo non definito, forse in uno dei rari momenti di tranquillità nella nostra cittadina di Heroes&Villains.
[Swanqueen]

SPOILER 6X14
Regina scrive una lettera ad Emma in cui espone i suoi sentimenti.
Traduzione.
SwanQueen

SwanQueen One-Shot
La trama si svolge nella quinta stagione, a Camelot, dopo che Emma ha salvato Regina prendendo in sé l'Oscurità.

Un incontro ravvicinato tra Supergirl e Lena...
ATTENZIONE SPOILER: la storia si svolge durante l'episodio 2x15!

[...] Per Tracer non esistevano mezze misure: o arrivava in anticipo, o con un terribile ritardo. Per ora era sulla buona strada nel perseguire la seconda opzione e nessun balzo temporale sarebbe riuscito a portarla abbastanza indietro nel tempo da concederle il lusso d’arrivare in orario da Winston.
Ma era sicura che lui avrebbe capito. Era o non era il suo migliore amico dopo tutto? Sicuramente l’avrebbe perdonata. [...]
[Emily/Tracer per il decimo P0rnfest... e questa è l'ultima!!]

"Sei in ritardo."
Sentì un paio di labbra premere contro il suo orecchio e la risata che seguì attraversò vibrante tutto il suo essere.
"Come fai a saperlo?" Le chiese Emma, tastando con le dita il nodo che legava la sciarpa di seta intorno agli occhi della mora. "Qualcuno ha fatto la cattiva…?"
Tirò il tessuto in modo tale che la testa di Regina urtasse il proprio seno, suscitandole così un morbido sussulto dovuto al repentino cambiamento di posizione.

Emma e Regina a Camelot scoprono di avere molte più cose in comune di quelle che credevano, a partire da un tatuaggio. Si confrontano sul loro passato doloroso per arrivare al presente, a quello che sono, che potrebbero essere. All'amore che meritano e che senza saperlo hanno sempre meritato.
"Emma per la prima volta nella sua vita si sentì davvero bellissima. [...] Vedeva la sua bellezza riflessa negli occhi scuri di Regina."
E'una versione alternativa dell'episodio 5x4.

[PWP, SQ, Prima stagione]
Regina aveva aperto la porta d’ingresso non appena aveva sentito lo sceriffo suonare, pensando che si trattasse di Henry che aveva dimenticato qualcosa prima di andare dal dottor Hopper. Ma si era trovata davanti la madre biologica di suo figlio.
Non avevano scambiato nemmeno una parola, solo sguardi. E la porta era stata sbattuta alle spalle di Emma.
E ora Regina aveva il suo sceriffo – suo, perché Emma era sceriffo di Storybrooke e Storybrooke apparteneva a Regina - premuta contro il corpo, il respiro caldo sulla pelle, le mani della ragazza che cercavano la cerniera del vestito.

[Morrilla, Lana Pov]
Allungai il braccio attraverso il materasso, per cercarla, ma non trovai nessuno. Sul viso, sentivo una brezza leggera e il sole che mi scaldava la pelle. Avevo un lenzuolo leggero, bianco, gettato sulla pelle nuda.
Mugugnai.
Il cuscino sapeva di lei.
Dopotutto il letto era il suo.
Ogni cosa, in quella stanza, in quella casa, sapeva di lei.
Di quella sua delicata eleganza.
Era fatta di porcellana, Jennifer.

[...] Tracer era una libellula, con quei suoi grandi occhialoni arancioni ed il corpo fremente come in un battito d’ali trasparenti. Era una libellula inaccorta, dilaniata dai conflitti e troppo curiosa per non saltare direttamente dentro la tela perché era uno di quegli insetti convinti di poterla rompere e fuggire in qualsiasi momento. Non era mai preda, più che altro era una giocatrice da considerare all’altro lato della scacchiera… ecco perché ucciderla non sarebbe stato sufficiente [...]
[WidowTracer per il decimo p0rnfest]

Nella vita compiamo scelte che non ci permettono di tornare indietro e, una volta intrapresa una strada, possiamo avere solo brevi spiragli di quella che non abbiamo preso.
Morrilla

Emma torna a casa dal lavoro e trova Regina in soffitta, tra ricordi in grado di riaprire vecchie ferite.
"Si accorse che c’era qualcosa che non andava nell’istante in cui aprì la porta e varcò la soglia di casa.
Emma Swan fece mente locale: Henry era dagli amici, e questo spiegava l’assenza di rumori di videogiochi dal salotto, ma di Regina nessuna traccia.[...]Proprio mentre stava tirando fuori il telefono dalla tasca dei jeans, sentì un rumore, come un tonfo, provenire dalla soffitta. Si precipitò per le scale. Rannicchiata per terra, in mezzo a scatole e bauli trovò Regina. "