Ciao a tutti! Ho deciso, di colpo, di pubblicare questa storia (?) iniziata tempo fa su Dean e Cas. L'ho scritta per sfogare le mie fantasie e quindi non era destinata alla pubblicazione, quindi spero che vi piaccia..almeno un pò, altrimenti ditemelo e la cancello! Comunque, tratta della storia tra Dean e Cas, in una sorta di AU, piena di difficoltà, demoni, angeli e via dicendo. Quindi, che dire? Spero vi piaccia e come sempre i commenti non sono solo graditi, ma richiesti!!!
"Stava imparando che, in sua presenza, tutti i muri e le difese così architettonicamente costruiti, cadevano come pezzi di un puzzle.
Cas aprì gli occhi posandoli su di lui.
Blu, di un blu profondo, oceano, erano sempre capaci di magnetizzarlo ed attrarlo a sé.
Come se ci fosse bisogno dei suoi occhi per attrarlo!
Tutto di lui sembrava gridare: “sei ormai mio e non hai possibilità di sfuggirmi!”

Dopo il Cell game, Bulma deve affrontare la dura realtà; capisce di aver perso nuovamente il suo più caro amico e confidente Goku, ma la vita la metterà dinanzi ad una prova ancora più difficile da superare, e cioè il suo affetto per Vegeta. Il loro amore non è cambiato, cosi come il loro orgoglio... riusciranno i loro sentimenti ad avere la meglio?

Jensen Ackles è un talentuoso architetto; la sua parola d'ordine: Vincere.
Il momento in cui gli viene affidato il progetto che ambiva da tempo, coinciderà con l'incontro con Misha Collins, la persona che sconvolgerà tutto quello in cui crede.
-Non pensavo fossi...?-
-Non lo sono infatti-
-E allora perchè?- domandò confuso.
-Perchè sei tu-

SPOILER! Siamo all’inizio della settima stagione dopo che Cass, posseduto dai Levi è entrato in quel lago e il suo corpo si è disciolto nell’acqua liberando gli esseri del purgatorio. Dean è rimasto solo e si rende conto dei suoi sentimenti solo quando è troppo tardi. Le cose sono molto più complicate di quello che sembrano perchè Castiel non se ne è andato del tutto. Se avevate dubbi, è una Destiel.

Merlin si volse un istante, il mezzo sorriso che addolcì le sue labbra non raggiunse i suoi occhi dorati. La sua voce uscì morbida e implorante.
“Lasciami, Arthur”.