Eccomi ♥
Avrò letto questo capitolo una decina di volte.
La prima volta sono giunta alla fine in uno stato penoso, ero in ansia, intarsiata da un velo luccicante di felicità, e immersa nella confusione.
Questa fan fiction ormai mi ha preso tutta, appena leggo la prima parola i miei legami con il mondo sono già tagliati e mi sembra quasi di sentire il profumo di Sasuke.
No, non fumo, non ero ubriaca e nemmeno drogata.
Sono semplicemente innamorata di questi diamanti che spargi trasformandoli in lettere e dando a noi la possibilità di leggerli.
Detto questo, parliamo del capitolo.
Hai dato un'idea molto vivida su quello che accadeva fuori dal mondo intricato di Sasuke.
Il vento ruggiva, il ruggito di un leone, graffiava gli alberi, proprio come l'Uchiha stava graffiando il suo cuore e l'anima degli altri, il vento parlava per lui, raccontava al mondo i suoi sentimenti.
E il moro non aveva il coraggio necessario per affrontarli, pur sapendo che prima o poi doveva gettarsi in quella tempesta.
Mi spiace per Sakura, per quanto poco sia alta la mia stima verso di lei. Era caduta nell'illusione creata dalle sue stesse mani, guidate dai viaggi mentali che tesseva con tanta maestria attorno a Sasuke.
Me l'illusione è polvere dorata che galleggia nell'aria, può sembrarti compatta, ma appena ci passi una mano, questa si sfalda e ti mostra quello che nasconde. Forse solo un mucchio di cenere. Forse causato dalla scintilla scaturita dal distacco tra sogno e realtà. Forse le ceneri di un cuore bruciato. Spinta dalla compassione, sono portata a sperare che il calore vero del sole, in un cielo limpido, faccia nascere un fiore tra quelle ceneri, un fiore che darà vita a un cuore.
Come c'è chi si accorge che il sole sta lentamente perdendo la lucentezza e che adesso trae energia dal buio, perché può nascondere meglio i propri pensieri, alimentandoli al tempo stesso, c'è chi si accorge di amare il sole solo dopo aver abbandonato il buio.
Ma a me ha fatto impazzire la lentezza con cui Hinata e Sasuke tolgono il velo che ricopre i sentimenti, gli stessi che prima si ostinavano a tenere nascosti.
La mente dell'Uchiha che corre all'incarnazione della purezza mentre sta facendo cose che non andrebbero affatto d'accordo con quell'abbagliante innocenza, dimostra quanto gli basti vedere una H per creare nella sua testa l'immagine di Hinata.
Stava uscendo con Sakura, stava andando contro la sua natura, si stava preparando a soffrire, a ricevere tutte le orribili conseguenze scaturite da quel filo allacciato velocemente e con poca cura all'anima della rosa, per una ragazza. Per una ragazza che era il suo opposto ma al contempo una parte della sua anima. Per una ragazza che aveva l'importanza di un piuma nella sua vita, ma che era diventata un ferro irremovibile nel suo essere.
Ed ecco che la storia ci porta a tavola Hyuga, dove nell'aria si respirano cambiamenti.
Finalmente Hiashi sta allungando una mano verso la figlia, sta rompendo il ghiaccio creatosi tra i nodi della sua anima. Purtroppo il ghiaccio si ricrea velocemente e lo costringe a gettare una corda, che raggiunga il sangue del suo sangue per seconde vie, prima di essere costretto a ritirare la mano.
Ma, al contrario delle altre volte, il capofamiglia rimane lì, con una mano poggiata sulla lastra ghiacciata, non torna al suo comportamento precedente, gli echi del dialogo con il fratello che ancora urlavano nella sua testa.
Ma, ovvio, dopo tanta umanità (per le funi che stringono Hiashi questa è anche troppa umanità) ci vuole una bella secchiata di veleno.
Speriamo che questo miscuglio si sentimenti estremamente negativi e talmente neri da superare persino la percezione del colore, salga talmente tanto da sommergerlo, da farlo annegare.
Se vuole uscirne aggrappandosi al grigio, ben venga, altrimenti, si aggrappi pure al nero e ci scompaia.
(Solitamente non sono così perfida ;3)
Hinata mi sta quasi facendo paura con la sua voglia di rimediare alle crepe con una parte di se, con la sua promessa di non dar fastidio più a nessuno, con il suo obiettivo silenzioso di far svanire la rabbia a quelli che entrano nella sua esistenza. Vuole far toccare le tenebre alla luce. Tenebre di quelle che non hanno massa e occupano tutto lo spazio, lo soffocano, lo piegano al loro volere. Quelle che ti pesano sulle spalle, quelle infinite, senza inizio né fine. Quelle che ti fanno aggrappare alla luce.
La confessione di Neji, lui la feriva per passatempo.
Come si potrebbe lanciare un sassolino, come si potrebbe parlare con qualcuno, come si potrebbe sfogliare una pagina. Lui si diverte a pugnalare cuori, a uccidere la speranza, a soffocare la dolcezza, a vedere le persone cadere, timorose, lontane da lui.
Hinata non si è mai ritirata, ha fatto qualche passo indietro, certo, ma ritirata mai. Ha sempre cercato di essergli d'aiuto, pur sapendo che la trattava come un cuscino sul quale sfogare la nostra rabbia.
E lui ha sempre cercato di farla andare via.
Per la prima volta ho visto un barlume di umanità in Neji, ho visto il suo buio messo in difficoltà da quell'"inutile" di sua cugina.
Ho adorato poi la testardaggine di Hinata, la sua sicurezza, nel dire che per lei è importante anche il veleno, perché può permetterci di guarire dal veleno stesso. Un po' come le cure per i morsi di serpente.
Poi, fino alla fine del capitolo, ho avuto stampato in faccia un sorriso velato di malinconia.
Il giovane si fermò di colpo, a pochi scalini dal pianerottolo, alzando la testa verso il moro che li stava distrattamente osservando, appoggiato alla balaustra. Lo Hyuga sorrise sinistramente, quasi lanciandogli uno sguardo di sfida, per poi girarsi verso la cugina.
«Eppure sei innamorata di Sasuke Uchiha. Bel controsenso!». Non poté far a meno di scandire bene il nome e cognome dell’osservatore, che indietreggiò lentamente.
«I-io… non… non ne sono i-innamorata», arrossì Hinata, scuotendo la testa.
Ho formulato e riformulato milioni di volte questa scena nella mia testa. Neji che inconsapevolmente spolvera gli animi di quelle due persone che tanto detesta, Hinata che rimane immobile, pensando a quello che aveva appena detto e a tutto quello che invece stava girando dentro il suo cuore, Sasuke spaventato da quell'affermazione e dall'incertezza della Hyuga, che torna, con i pensieri che non si reggono più sulle loro gambe malferme, in classe. La notte che ha bisogno del sole perché gli spettri hanno iniziato a far paura anche a lei.
Di colpo capì che quella sensazione che avvertiva nell’osservare la ragazza era qualcosa di nuovo, mai provato prima d’allora. Qualcosa di distruttivo, da rimuovere al più presto, prima che s’insediasse come un morbo nella carne del suo cuore. Era una paura grande e antica quanto il mondo; il terrore di non essere più in grado di rinunciare a quegli occhi di luna e a quel piacevole tormento nell’anima.
Sasuke ha paura dell'amore. Ha paura di esserne cambiato, ha paura di far del male a Hinata, ha paura di rovinarne la sua innocenza con i suoi comportamenti, ha paura di farla diventare come le altre che hanno avuta a che fare con lui, pur sapendo che è una rosa bianca in mezzo a trifogli appassiti.
Questa sua debolezza mi fa impazzire ♥
Ha confessato, finalmente, a se stesso quello che il cuore gli stava da tempo urlando, aggiungendo anche che ne era terrorizzato.
Stupendo :D
Le sue riflessioni sono interrotte da Naruto, che, oltre che distribuire in quegli occhi così scuri un po' della sua allegria, riporta i sensi di colpa sulla sagoma ombrosa di Sasuke.
Quello che è successo dopo è stato un altro colpo per il mio cuore che ormai batte al ritmo di quelli dei protagonisti di queste vicende.
La gioia immensa di ricevere una carezza da un raggio di sole smorzata dalle sottili dita della notte. Quelle dita incerte, sicure, che facevano impigliare i pensieri prima così lineari.
L'interrogativo della Hyuga riguardante un suo destino che molto probabilmente non si sarebbe fuso con quello di Naruto è piuttosto complicato da risolvere. Prima di tutto perché la personalità di uno è troppo semplice e superficiale per poter apprezzare e comprendere la personalità dell'altra, molto più complicata e sottile.
E poi se qualcuno le ha fatto quegli occhi di luna vuol dire che devono trovare un cielo dove poter stabilirsi, no? ;)
Sasuke filosofo mi piace! E poi queste sue riflessioni, tratte da quel libro, si addicono perfettamente a questa storia. Io stessa descrivo per comodità il bianco come separato dal nero, ma se scaviamo a fondo troveremo né paradiso né inferno, ma solo purgatorio. Non esisterebbe il buio senza la luce e la luce senza buio sarebbe solamente normalità. Non esisterebbe il bello senza il brutto, non ci sarebbe la pace senza la guerra e niente bene senza male. Se ci pensiamo il bene si potrebbe definire come ciò che non è male, per cui se non esistesse la percezione del male, tutto sarebbe bene.
Dunque, privando un un uomo della cognizione di male, di limiti dell’umanità e dei concetti dei diritti altrui, si potrebbe fargli compiere del male nella sua convinzione di fare del bene, o meglio, di non fare del male affatto.
Ma torniamo nel particolare e, quindi, riavviciniamoci a Sasuke.
I pensieri filosofici del moro mi affascinano incredibilmente, il suo modo di vedere Hinata è talmente poetico che alle volte credo che le si getta ai piedi con una proposta di matrimonio sulla lingua.
La scena dipinta poi mi ha fatta rimanere senza parole, tanto che è rimasta suoi miei libri in tre prospettive diverse. Devo ammettere che, per un attimo, in testa mi si era affermata prepotentemente l'idea di un bacio. Ma sarebbe stato decisamente inadatto allo scenario e avrebbe sorpreso certamente meno di un invito a casa di Sasuke. Un invito fatto con il cuore, d'impulso, non per obbligo imposto a se stesso, come nel caso di Sakura.
A questo punto manca la confessione di Hinata e saremo a un passo da quel traguardo tanto agognato.
Nel prossimo capitolo ci sarà il pomeriggio stile Uchiha. Non vedo l'ora! *-*
Devo spingermi a pensare a qualcosa di più eccezionale, emozionante e meravigliosamente perfetto di questo capitolo?
Seriamente, non posso.
Quindi aspetto il tuo prossimo capolavoro con il cuore in gola e una stima sempre più profonda verso il nostro angioletto scrittrice ♥
Un abbraccio,
Tua affezionata Mutny |