Recensioni per
Lawrence Trueman: Ace Attorney
di Pikachu4Ever

Questa storia ha ottenuto 112 recensioni.
Positive : 111
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore

E' stato un capitolo decisamente leggero, ed è una cosa buona per spezzare la tensione creatasi durante il processo.
Ti dico la verità: il dialogo con Jean forse è stato un po' di troppo. Cioè, è stato carino e leggero come sempre per tutti i dialoghi tra Law e Jean, mai noiosi, ma si è trattato più di un riassunto della situazione che altro... per carità, i riassunti sono utili a fare il punto, ma forse messo così subito dopo il processo è stato un po' ripetitivo. Mi è dispiaciuto che Jean non abbia detto (quasi) altro se non che si sente inutile, probabilmente avrebbe potuto fare molto di più, ed è normale che Law sia un po' infastidito... insomma, ha appena finito un processo non proprio leggerissimo.
Finalmente emerge qualche schizzo del passato Lawesco ed è forse il punto che mi è piaciuto di più: mi piace il fatto che l'avvocatura sia per lui quasi una tradizione di famiglia e, nonostante si veda il suo interesse e la sua aspirazione, non è proprio evidente dove inizia la sua volontà e dove finisce la questione "tradizione". Nel senso che, credo, Law è cresciuto praticamente già immerso in questo mondo tant'è che voleva fare l'avvocato già da bambino... allora mi chiedo se si tratti realmente di aspirazione vera e propria o se ci sia un po' troppa influenza familiare.
Ora è chiaro perché Law è così legato a Travis e durante il processo si sia dispiaciuto così tanto per il trattamento che Travis ha ricevuto da Frank... soprattutto si vede come Law cerchi di superare le barriere e parlare con lui, insomma, vuole a tutti i costi recuperare un rapporto con questo "nuovo" Travis che non parla e resta ambiguo e chiuso dietro a un muro di mattoni... gli sforzi di Law sono veramente apprezzabili e mi piace che ci sia questa difficoltà di comunicazione tra i due, è una situazione interessante.
Bel capitolo decisamente, complimenti!

Nuovo recensore

Il punto di forza di questo capitolo è stata decisamente la deposizione e il controinterrogatorio telefonico: Law sembra essersi ripreso dagli sconforti e infatti riesce, con la sua semplicità, a condurre un buon controinterrogatorio senza mai perdere di vista i dettagli più importanti, e sottolineando una cosa molto importante che spesso si trascura, ovvero che tutte le persone coinvolte sembrano voler nascondere qualcosa (chi più chi meno) e che non è sempre solo l'imputato ad avere necessariamente qualcosa di strano. E l'obiezione riguardo l'incendio è stata decisamente la sua migliore fino ad ora, probabilmente a Law serve qualche attimo per ambientarsi e concentrarsi per bene, poi riesce a fare molto... anche se in certe occasioni non so se possa avere tutto questo tempo "preparatorio".
Travis al contrario si è un po' addormentato, probabilmente depresso per quanto successo prima, ma mi chiedo cosa si aspettasse... insomma, ha arrangiato un processo di testa sua e voleva finire alla velocità della luce camminando sul cadavere di Law...
Infatti la sua risposta non è stata brillante quanto le argomentazioni di Law e qui si è creato proprio un dislivello tra i due, l'esatto opposto della situazione precedente, con la differenza che Law non infierisce sull'incapacità di Travis.

Nuovo recensore

Inutile fare le solite premesse "ricommento dopo decadi" e quant'altro, perché già sai tutto (se non te ne sei dimenticato ù_ù) e ripetere che avevo già i commenti salvati sarebbe stupido. Ma come vedi l'ho ripetuto lo stesso per sicurezza ù_ù *Reagan mode off*
Il capitolo non è stato male, l'udienza Travisiana non era esattamente ovvia e scontata e Lawrence ha iniziato a subire le sette piaghe d'Egitto... anche se mi è piaciuto che, nonostante l'umiliazione e lo sconforto infinito, sia riuscito tutto sommato a mantenere la lucidità e la mente concentrata sul caso, riuscendo comunque a fare ciò che poteva.
Quanto a Travis, aspetterei di vedere nei prossimi capitoli, perché qui ha fatto un rush in salita per poi cadere al suolo e farsi schiacciare: ha avuto il suo cosiddetto momento di gloria ma è durato relativamente poco, si capisce che si aspettava che le cose andassero in modo diverso, anche se non capisco benissimo cosa avesse in mente di fare.
E' decisamente una sorta di rivincita per Law quando arriva Frank a fare a pezzettini il caro Travis, la situazione si è ribaltata ed è Travis quello a sembrare incompetente di fronte a questa presunta genialità di Frank... la sua onniscienza fa pensare, insomma, può essere bravo e importante quanto vuole lui, ma questo intervento così, appunto, intensivo, avrà qualcosa nascosto dietro? Insomma, praticamente sapeva ogni singola cosa ed è impossibile non notare la sua esperienza con l'arma del delitto.
E infatti il buon Law ci fa caso, anche se quasi vuole prendere le difese di Travis quando viene "schiacciato" da Frank.
Capitolo leggero e carino, ma è ora di capire cos'è successo quindi... al prossimo ù_ù

Recensore Junior
05/09/13, ore 23:22

Epilogo un po' insolito, visto che al posto della solita scenetta statica post-processo abbiamo un minestrone assurdo che più che chiudere Turnabout Reboot sembra introdurre i personaggi e le situazioni che troveremo a farla da padrone nei prossimi casi. Devo dire che questo Law simbolicamente equidisante più o meno da tutti mi stuzzica non poco, pian piano ne sta venendo fuori un gran protagonista (a tasso di wrightosità quasi zero). La parte finale con Hayden poi è un piccolo tocco di classe, mi è davvero piaciuta tanto. Ma al solito, andiamo con ordine.
Law che proprio non riesce a perdonarsi per la condanna di Remy è la cosa più umana che ci sia, l'immedesimazione con il lettore è alle stelle tanto da far sembrare fredda, spietata e apatica non solo Jean ma anche Colette e quasi quasi perfino Grossberg. Cody invece con questo guizzo finale direi che è confermato come caghi pesantemente in testa a quello della serie normale, ho apprezzato molto sia il suo tentativo di "aggressione" che soprattutto la sua marcia indietro (con Law imbarazzatissimo che non sa come prenderla) e la sua offerta di prendersi cura del povero Dave, la cui sorte fa davvero empatizzare come non mai con Trueman e Hackins.
A proposito di Dave: la scena fra lui e Remy è toccantissima, orchestrata in maniera magistrale, perfetta per agitare ancor più le acque nel cuore del povero Law. Da una parte è ammirevole la sincerità di Remy, dall'altra è facilissimo distinguere le difficoltà del povero Dave espresse magistralmente dal semplicissimo quanto spiazzante "quando torni?". Spero che la giustizia di quel paese sia come quella italiana, così Remy potrà mantenere la sua promessa. Ottima comunque anche l'uscita di scena di Cody, eroicamente in soccorso dell'amico meno fortunato.
Sarà per colpa dell'immedesimazione ormai quasi totale raggiunta con Law, ma in questo caso ho trovato Colette decisamente irritante, a tratti insopportabile. Talmente insopportabile che ha totalmente oscurato Jean, facendola quasi sembrare simpatica. Devo dire però che il tutto è tremendamente funzionale al leit motiv del "Law contro tutti", infatti anche Colette, più di Jean e ovviamente Grossberg, confrontata a Law sembra quasi insensibile. Incredibile come tu sia riuscito a sopire tutto il distacco iniziale che provavo per Law, addirittura facendomi simpatizzare con lui anche quando si confronta con PG più "smaliziati" come Colette o Jean. 
Il panzone limonaro ovviamente va più vicino di tutti al cuore di Law, ma anche con lui si registra una certa distanza: diciamo che è riuscito a tranquillizzarlo, ha vinto la battaglia ma è ben lungi dall'aver qualche speranza per la guerra. Preziosismo comunque la citazione del buon Armando, che male certo non fa.
Strano ma vero, ho apprezzato anche il confronto con Travis, l'atmosfera in parte da quiete dopo la tempesta e in parte di freddo ed incolmabile distacco. Ecco, l'unico punto oscuro è forse tutta la smania di Jean di trascinare Travis con loro: cos'è, forse non vuole dargli l'occasione di fare ancora la vittima come in precedenza? Non so, non riesco a leggere chiaramente le mossa di Jean, PG che comunque non mi infastidisce più come una volta devo dire.
Il pranzo al Maiale Rosso è un siparietto comico notevole per spezzare la tensione, in particolare mi sono immaginato benissimo quel perfettino di Law che fa lo schizzinoso riguardo alle condizioni del locale salvo poi divorarsi come un cannibale il panino. Siparietto simpatico, che spezza la drammaticità del capitolo occupando il giusto e ribadendo alla fine che più di questa felicità effimera Law non può sperare. Good job, bro.
Bellissima anche la riflessione personale di Cole, che fa capire come abbia compreso la grande verità: nella realtà non esiste il bianco e il nero ma scale di grigi, a volte molto ma molto sfumati. Lezione che la Capcom non applica, a parte rari casi (Acro, Yogi, Godot) per logica commerciale, e che non applicava nemmeno lo stesso Law in precedenza per ingenuità/buonismo caratteriale.
Ecco, la parte con Ness mi ha detto poco o nulla, questi segmenti della R.A. piazzati random hanno un po' esaurito il loro scopo perché creano ulteriore mistero in una storia già satura di misteri.
Le due parti finali invece sono interessantissime. Devo dire che ho sobbalzato quando hai ritirato fuori Hayden e Arwin, proprio non mi aspettavo che tornassero in gioco e nemmeno immaginavo che il secondo avesse qualcos'altro da dirci. Men che meno potevo immaginare del suo cambio di nome...a questo punto è chiaro che non è propriamente uno dalla vita limpida e cristallina, quasi quasi mi puzza da membro della Revenge Association o quantomeno da tizio ricattato dalla stessa (assieme a questa misteriosa Michelle, proprio ti piace il mistero eh? XD).
Bomba finale con Grossberg che dopo Samantha Watson va a scomodare addirittura Thomas Lonnie. Che diavolo vorrà il panzone dal Darth Vader dei tribunali? Non riesco proprio ad immaginarlo, ma di certo il nostro limonaro di fiducia è andato a rovistare un letamaio niente male. Io tifo per la morte di Samantha Watson, così per sicurezza.
Ottimo modo per terminare un arco e allo stesso modo introdurre i prossimi, a parte la piccola frazione di R.A. mi ha convinto e interessato assolutamente tutto. Law mi sta piacendo sempre di più, ha avuto un percorso simile a Sean di DV (anche se molto più dilatato nel tempo a causa della lunghezza diversa delle due fiction). Andiamo avanti così ;)
 

Recensore Junior

Bandierina rossa. Cos'è sta roba? Buffone, pessimo, ritirati! *gli fanno notare che la Oldbag viene cacciata quasi subito* Ottimo capitolo amico mio, un finale IMMENSO che rende giustizia agli anni che ci hai messo a scrivere questo piccolo part...ahem, questa piccola perla di caso. Noto che sei bravissimo a rendere i colpevoli umani e a far provare empatia per loro (AA originale ci riusciva solo con il povero Acro), il che dà una marcia in più sia al capitolo, sia al caso in generale e sia a Law, probabilmente nel suo picco minimo di wrightosità alla fine di questo caso. Ma andiamo con ordine.
Scherzi a parte all'inizio mi è venuta davvero l'orticaria, c'è poco da fare, proprio non la sopporto in nessuna maniera la Oldbag. Devo dire però che il siparietto con Travis prima della deposizione è stato simpatico, il nostro caro pidocchio pian piano guadagna qualche punticino. La parte post deposizione è ancora più divertente, visto che NESSUNO l'ha cagata nonostante il contenuto teoricamente decisivo X°D E a contorno abbiamo diverse chicche niente male tipo il Giudice "giovane" (!), Travis che la snobba, le sue proteste e perfino Law che la pensa come me (e ce ne vuole...). Tutto sommato prima parte molto positiva, leggera e divertentissima, ideale per prendere fiato prima della full immersion finale.
Il ragionamento ad esclusione di Travis l'ho trovato abbastanza...boh..."robotico", sembra uno studente che si è preparato così e così a casa e alla verifica risponde alla domanda a scelta multipla andando ad esclusione. Ma del resto è coerente col resto della storia, s'è già capito come non fosse chissà che cima nel campo delle deduzioni. La convocazione della Horace è abbastanza misteriosa, cioè sul momento non si capisce perché di punto in bianco sia così distaccata e rinunciataria, quindi sul momento non si capisce bene se voglia farsi condannare o meno, ed eventualmente perché. Non è una critica comunque, visto che tutto viene spiegato alla perfezione alla fine. Ah, nota di merito per Law che nel rifiutare la colpevolezza di Remy è sempre meno wrightoso.
Il Giudice disorientato dopo la deposizione esprime un po' lo stato del lettore medio, qualcosa che ho trovato sinceramente confortante. L'imbeccata di Travis invece in questo caso non è troppo invadente, anche perché ormai sul processo aleggia un'ombra di già scritto, di formalità giusto per chiudere la pratica che rende i ruoli qualcosa di assolutamente superfluo. La Horace ormai rassegnata ormai non ha difficoltà a nominare la Revenge Association, (non tanto) paradossalmente ora è Law quello ad opporsi.
L'obiezione di Law è piuttosto fiacca ed è anche giusto che lo sia, onestamente fossi stato in Travis avrei risposto che poteva aver continuato ad indossarla semplicemente per abitudine...è un'altra risposta perfettamente palusibile oltre a quella di Travis, a sottolineare l'inconsistenza dell'obiezione truemaniana. Molto bene così, dà proprio l'idea di Don Chisciotte contro i mulini, mi piace.
Al riguardo magistrale la reazione di Law al secondo interrogatorio, sembra sempre più conscio di quanto ridicola e precaria sia la sua situazione: tutto ciò ne fa un PG sempre più umano e vicino al lettore, distante dalle vette di wrightosità iniziale. Good job, bro.
La lettera è una sorpresa che proprio non mi aspettavo: ormai dalle varie testimonianze incrociate mi ero fatto un'idea di Arwen come del classico attoruncolo di successo momentaneo che si monta la testa e lascia la famiglia per la prima belloccia che trova. Invece con questa lettera ne vien fuori un personaggio profondamente umano, che ha sbagliato ma che dopo un po' è rinsavito e tenta in qualche modo di rimediare, oserei dire una specie di antieroe. Ho provato una nota di rammarico per la sua morte in questo passaggio, il che è sicuramente una cosa molto positiva visto che è difficilissimo caratterizzare i morti, proprio in quanto tali.
La spiegazione del complesso quadrilatero Remy-Steve-Hayden-Arwin è così complessa da sembrare veramente reale, davvero complimenti per aver ideato un intrigo così fitto, talmente fitto che solo la spiegazione precisa, puntuale e lineare di Remy poteva diradarlo. Ho trovato le vicende della famigliola veramente appassionanti, roba da linkare a tutti gli scrittori di telenovelas del mondo (non è una perculata eh, assolutamente no).
Idem la dinamica dell'omicidio, è così incredibilmente intricato che ho dovuto rileggere due volte per capirlo al meglio. A dir poco geniale, non solo è una concatenazione di eventi in cui ha un gran ruolo la casualità (altro particolare che dona un tocco di realismo davvero piacevole) ma fa anche in modo che alla fine nessuno fra i litiganti ne esca né come completamente innocente né come completamente colpevole (eccezion fatta per Cody, probabilmente l'imputato più in ombra di sempre...ma anche questo mi è piaciuto, è una novità che interrompe la solita monotonia).
I motivi della confessione di Remy le donano un'aura di grandiosità, di eroismo, quasi da matrona romana. Se avevo adorato la dignità teatrale con cui Hayden è uscita di scena, non posso che amare anche il modo sereno e pacato con cui Remy si consegna alla giustizia in tutta la sua dignità di madre che non vuole dare il cattivo esempio al figlio. Come fa il lettore a non provare dispiacere, a non immedesimarsi nel povero Law? Quest'ultimo è sempre più interessante, in particolare ho adorato la particolarità della freddezza con cui accoglie l'assoluzione definitiva del suo cliente e il suo pensiero su quanto scandalosamente inadeguati siano quei coriandoli...ho provato una sensazione di deja vu e di confortante immedesimazione ripensando a Turnabout Big Top, a quanto fossero odiosi quei coriandoli ripensando al povero Acro che rischiava la vita (potrei dire lo stesso di Yanni Yogi in 1-4, se non fosse che il suo destino viene accantonato quando viene riesumato il caso di Gregory Edgeworth e il "boss finale" diventa il malefico von Karma con cui è impossibile empatizzare, proprio il contrario di Yogi). Ancora una volta Law guadagna umanità e perde wrightosità, devo dire che il personaggio non mi era proprio simpaticissimo ma pian piano sta diventando uno dei miei preferiti di LT (e so bene che una delle cose più difficili per gli scrittori di storie lunghe è far apprezzare il protagonista).
A conti fatti questo caso si è rivelato molto complesso, le lunghe letture di capitoli apparentemente fini a sé stessi sono andate tutt'altro che sprecate vista la conclusione così stellare e cinematografica. I protagonisti del caso sono tutti eccellenti (da Dave a Hayden, da Remy allo stesso Arwen), quelli su cui ho ancora dubbi sono chiaramente destinati a durare e dunque potrebbero avere ancora molto da dire. Jean pur restando odiosa è un personaggio realizzato ottimamente in quanto perfettamente funzionale, mentre Law sta finalmente perdendo quella patina da golden boy per diventare un personaggio più umano, sfaccettato, per cui è possibile tifare e immedesimarsi. Travis nel complesso continua a non convincermi ma negli ultimi capitoli anche lui ha guadagnato praticamente solo note positive, e trattandosi di un PG principale ne ha di tempo per rifarsi. Nel frattempo abbiamo tutti i membri della cospirazione avvolti nel mistero che hanno ancora tutto da rivelarci, più quel Lytalk random che non me la racconta proprio giusta...insomma, di carne al fuoco ce n'è e il barbecue sta venendo bene. Magari a fuoco lento, ma molto molto bene. Andiamo avanti così! ;)

Recensore Junior

Ottimo capitolo, specialmente il finale è qualcosa di spettacolare. Tutto si può dire di te tranne che non riesci a confezionare i finali, questi ultimi capitoli sono un crescendo di emozioni davvero notevole.
L'inizio mette subito in carreggiata un Law ultimamente un po' troppo adombrato dalle attenzioni di papino Travis, dato che fiuta qualcosa di molto molto sospetto nel comportamento di Loose (ed effettivamente la sua uscita outta nowhere è abbastanza inspiegabile) nonostante la cosa gli faccia comodo come avvocato difensore. Sensazione di stranezza che viene poi ulteriormente confermata dalla passività della finora frizzante e agguerrita Hayden Carson, decisamente fuori norma. Ho apprezzato molto anche i dubbi di Law, che prima si ricorda di come sia stato lui ad accusare Hayden e poi riflette sul fatto che non VUOLE incastrare la Horace, reazione molto molto umana che fa provare empatia fra Law e il lettore. Mi è piaciuta perfino Jean completamente inutile, anche questa una reazione molto umana quasi inaspettata da Miss SoTuttoIoWatson. Toh, addirittura Travis a sto giro l'ho trovato perfettamente adeguato: il suo intervento risparmia a Law di fare la figura dell'eroe senza macchia che rifiuta l'assoluzione del suo cliente solo sulla base di semplici sospetti che la verità non sia stata svelata e inoltre riporta lo stesso Travis a quello che è il suo ruolo, dopo la parentesi abbastanza irritante da Big Daddy Cool.
Il nostro pidocchio di fiducia inizia con congetture che vengono giustamente rispedite al mittente con nochalance dallo Stanlio di LT, per poi fare sul serio quando ricorda il coinvolgimento della RA con un ragionamento inverso e contorto ma tutto sommato accettabile, specie contando che non ha molto di meglio in mano. Sempre molto LOL il giudice di fretta a causa della moglie e delle telenovele coreane, non è che per caso il capo del dipartimento di polizia sia suo figlio? XD
Molto intelligente da parte di Travis l'iniziativa di allontanare Loose, è chiaro che la Carson è pesantemente influenzata dalla sua presenza. Finalmente viene coinvolta la famosa bottiglia d'acqua, molto azzeccata fra l'altro l'idea di dissipare subito il sospetto più banale (che contenesse benzina) per bocca ndel Giudice. L'idea del corto circuito è molto originale ed inaspettata, complimenti...così come a dir la verità non ci avevo proprio pensato che incendio e omicidio potessero NON essere correlati in quanto il primo fosse accidentale. Avevo intuito che i capelli della Carson celassero qualcosa, ma non mi aspettavo proprio che fosse il parassita a intuirlo: altro punto per lui, anche se il ragionamento sembra piuttosto semplice ed intuitivo (forse dal lato dell'accusa si ha una visuale migliore, o almeno voglio pensarla così per il povero Law XD). Il momento della scoperta della ferita è ricco di pathos, orchestrato magistralmente e dà un senso di crudo realismo al tutto che in AA originale manca del tutto. Ottimo lavoro.
Ennesimo colpo di scena ravvicinato con Travis che svela il contenuto della borsa: non mi aspettavo proprio un simile asso nella manica, mi ha proprio lasciato di stucco. Travis dal canto suo è in difficoltà nel dire che l'ha deliberatamente nascosta il giorno precedente, se fossimo nella realtà minimo minimo una bella sospensione gli toccherebbe...ma siccome siamo in un mondo dove von Karma è leggenda e dove il Giudice è l'essere più tonto della Terra, ci sta perfettamente. 
Il momentum di Travis si ferma improvvisamente di fronte alla questione delle borse, visto che evidentemente non si era spinto avanti come Law. Lo scambio di cannonate è interessante, con un Law ormai sicurissimo di sé e decisamente superiore a un Travis che invece fa di tutto per arrampicarsi sugli specchi. Ormai sono dell'idea che Travis sia un discreto procuratore se si tratta di fare piani con anticipo, ma non sappia minimamente gestire le sorprese, improvvisare sul momento.
Lo scambio di cannonate giustamente destabilizza la già fragile testimonimputata (sì, è voluto), fino alla sua confessione. Ho adorato questa parte: piena di pathos e foriera di emozioni, dona ad Hayden Carson una tridimensionalità inedita (prima era sì un ottimo personaggio ma relativamente al suo ruolo abbastanza defilato, ora è un ottimo personaggio a tutto tondo). Rende perfettamente l'idea della classica ragazzina piena di sogni che sbatte la testa contro un mondo spesso spietato ma comunque dannatamente attraente e diviene schiava di quel mondo, tentandole tutte per non farsi cacciare, anche con i trucchetti più infimi. L'empatia nei suoi confronti è alle stelle, e ho letteralmente adorato la sua resa, il suo modo teatrale di uscire di scena.
A questo punto non avrebbe senso mentire, cosa che tutti a parte il Giudice capiscono perfettamente: Hayden Carson avrebbe voluto compiere l'omicidio ma non ce l'ha fatta, venendo sconfitta su tutti i fronti. Travis dunque non la incrimina, quantomeno non per l'omicidio...
...ed eccoci arrivati all'immancabile appuntamento con il cliffhangerone finale. Ma tu alla sera quando sei stanco vai a letto oppure sospendi la tua vita a mo' di cliffhanger che chiude il capitolo-giornata? XD A questo punto non ho proprio idea di chi sia, forse...Lytalk? Non so, mi viene da pensare a lui...spero non la Oldbag, vero? -.-
Comunque ripeto, capitolo ottimo con punte di eccezionale nella confessione di Hayden, personaggio che esce di scena a testa altissima e di cui confermo la valutazione positivissima, forse il migliore di quelli che (suppongo) siano i PG di Turnabout Reboot. Curiosissimo di vedere il finale, anche se forse ora la colpevolezza di Remy Horace è abbastanza telefonata...almeno in apparenza.
 

Recensore Junior

Capitolo bellissimo da leggere, ricordo di averlo letto tutto d'un fiato e di essere passato subito al successivo tanta era la curiosità di vedere gli sviluppi della storia. Quando il lettore reagisce così non c'è niente da fare, vuol dire che chi scrive ha fatto un ottimo lavoro.
Ho apprezzato molto il fatto che Law si senta confuso dopo aver lanciato l'accusa, addirittura quasi ricercando conferme negli altri, in maniera squisitamente conforme al ritratto che è stato delineato di lui e del suo carattere (impressione ulteriormente confermata quando tira fuori il poster senza che ve ne sia bisogno alcuno). Quanto alla Carson decisamente azzeccato il fatto che, messa alle corde com'è, si appigli ai minimi dettagliucci pur di far perdere il filo all'avvocato. Ecco, non ho trovato proprio il massimo della vita il fatto che ancora una volta sia Travis a togliere a Law le castagne dal fuoco, assieme ai fatti dello scorso capitolo sembra che si stia delineando un Law sì intelligente ma completamente senza carattere, incapace di farsi valere nemmeno quel tanto che basta per esercitare il suo lavoro in pace.
Il ragionamento di Law a partire dalla presunta conoscenza della Revenge Association è molto molto molto traballante, e prontamente legittimi "on screen" la cosa facendolo notare da Jean e da Law stesso...ottima tecnica, niente da dire. Molto interessante anche la riflessione sul "basta che se ne parli, non importa se bene o male" che sembra un po' essere la filosofia della Carson. Peccato che poi come sempre arrivi Travis a salvare Law, cosa che da subito non mi aveva fatto impazzire per l'ombra di incompetenza fortissima che gettava su Law e che ora onestamente sta diventando un cliché tipo Ikki che salva Shun in Saint Seiya X°D
Ah, la Rave Dance Association spacca i culi. Ce li vedo Ness, Ford e magari pure Lytalk a ballare sfrenatamente in preda all'LSD in un bel rave party all'aperto. Seriamente, colpo di genio clamoroso, che rinforza poi ulteriormente il già ottimo personaggio di Hayden Carson e pure il Giudice, con la battuta sui ballerini killer che davvero fa cappottare anche gli elicotteri. Ah, posso dire che l'obiezione della Carson sul nome della società segreta, con tanto di battuta sul sito, non è poi tanto campata in aria?
Ho già detto che Travis in versione padrino protettivo di Law ha scassato gli attributi, anche quelli dei tori di Pamplona? Dell'ennesima difesa del difensore e dell'ennesimo appunto ad Hayden se ne poteva traquillamente fare a meno. Ecco, forse l'unica critica seria che posso muovere al tuo stile è che a volte tendi ad essere ripetitivo su particolari che vuoi vengano risaltati: capisco benissimo l'esigenza di riscattare l'inutilità di Travis, ma la sua nuova posizione di avvocato difensore dell'avvocato difensore la trovo un po' troppo sovraesposta e ripetitiva (i richiami alla Carson fra poco li recito a memoria).
L'obiezione di Law dal canto suo è fin troppo ovvia, infatti la Carson la smonta come nulla tirando fuori del tutto a sorpresa il suo amante. Ottimo colpo di scena e Hayden Carson sempre più perfetta nel suo ruolo, grande davvero. Non riesco a decidermi se l'inversione dei ruoli, con Law agitato che chiede prove e la Carson tranquilla che ricorda come quelle siano affare suo, mi piace o meno...cioè, di per sé è interessante ma Law ci passa per sprovveduto, il che in assoluto non è un male (già è wrightoso, manca solo che sia invincibile...) ma dopo essere stato tutelato millemila volte dal suo teorico avversario direi che lo svilisce un po' troppo, specie perché subito dopo è nuovamente Travis a tirarlo fuori dai pasticci.
Altro momento OMG quando Hayden ammette candidamente di conoscere la RA per i fatti suoi, senza svelare l'identità dell'uomo misterioso: questi continui cambi di versione sembrano proprio tipici di una persona alle corde, ottimo. Ecco, in mezzo a tutti questi salvataggi di Travis ho apprezzato comunque come tu abbia sottolineato che Law se ne rende perfettamente conto e come si senta ancora un dilettante allo sbaraglio nonostante il primo caso vinto in un lampo e questo secondo che comunque sta andando molto bene (non si parla più di Cody da eoni, ormai teoricamente scagionarlo è pura formalità).
Bellissimo come è stata resa la Carson ormai alle corde, che nonostante la sua natura di attrice non riesce più a mascherare l'agitazione e viene definitivamente messa KO da una delle famose lettere misteriose, terzo colpo di scena nel giro di poco tempo quest'ultimo. La lettera lascia davvero pochissimo spazio all'immaginazione, e infatti a questo punto Hayden si attacca al pelo nell'uovo sollevando dubbi sulla validità della prova. A questo punto nuovo colpo di scena sconvolgente: l'uomo misterioso non solo ha un nome, ma è lo stesso sulla lettera...e per di più accusa Hayden dell'omicidio senza mezzi termini! Da qui il cliffhangerone mostruoso che lascia lo spettatore con un nodo in gola, se stessi seguendo "in diretta" e se non conoscessi le tue abilità (la Carson colpevole con quel movente? troppo scontato e banale per uno come te) molto probabilmente direi che è game over. Ma un po' con il senno di poi, un po' per conoscenza dell'autore sono sicuro che la Carson sta per essere bellamente incastrata, il colpevole non è lei e la cosa sarà dimostrata...impaziente di vedere come. Ripeto, ottimo lavoro, forse recensendo a molti giorni di distanza dalla prima lettura la mia opinione sembra troppo negativa ma davvero questo capitolo m'è piaciuto molto, del resto se ne ho letti tre tutti d'un fiato un motivo c'è. Sotto col prossimo!





 

Recensore Junior

Buon capitolo, leggero e divertente pur senza rinunciare a portare comunque avanti le vicende in maniera significativa. Nel complesso mi è piaciuto, anche se ritengo che ci siano giusto un paio di scelte che hanno reso abbastanza poco.
A inizio processo Travis sembra sempre più un fesso, anzi probabilmente si può concludere in maniera abbastanza sicura che lo è pure: non solo si comporta da cane bastonato per i fatti del giorno prima, ma anche ammette candidamente di non aver trovato nulla. Comincio a sospettare (al netto del fatto che non ci ho capito un accidente dei suoi casi precedenti) che davvero non sia granché come procuratore, tutto il contrario dell'immagine che ne ha Law. Poco male, può essere interessante in futuro, un procuratore così problematico e apparentemente scarso può essere una ventata d'aria fresca. 
E dico "può essere" e "in futuro" perché sinceramente in questo capitolo Travis è tornato nell'anonimato, non mi ha detto assolutamente nulla. Perfino il "salvataggio" di Law mi è parso un po' forzato: più che restituire dignità alla figura di Travis "redento" l'effetto (almeno per me) è stato quello di sminuire Law, che passa veramente come l'ultima delle marionette senza personalità, incapace perfino di ricordare ad un testimone che è obbligato a forza di legge a rispondere alle sue domande. Ho apprezzato invece che abbia riconosciuto come i sospetti su Cody siano ormai molto molto molto tenui, e che lo stesso Giudice si sia chiesto che cavolo ci fa il processo ancora aperto. A tal riguardo la risposta di Travis è molto buona, sensata e ragionevole, quella che penso avrebbe dato chiunque al posto suo.
Hayden come primo testimone è una mossa azzeccata, proprio perché onestamente non credo che sia lei la colpevole: troppo scontato e banale, non si addice al tuo stile. Ecco, forse l'unico momento in cui Travis emerge un pochino dalla mediocrità è quando tenta la linea dura per arginare l'ego della Carson, che comunque continuo a trovare estremamente divertente come personaggio (il dialogo con il giudice è divertentissimo, mi veniva da sfanculare Travis che l'ha interrotto XD).
La testimonianza di Hayden già ad una prima occhiata non è niente di che, del resto non fa altro che accusare Cody abbastanza random e l'album degli autografi smentisce clamorosamente il movente raffazzonato sù alla bell'e meglio dalla tutt'altro che astuta Hayden (anche se cerca di sembrare furba). Giusto la doppia penalità del giudice riesce a mettere un po' di brivido all'interrogatorio, teoricamente ci sarebbe anche l'atteggiamento di Hayden ma ripeto che in questo frangente Law mi è sembrato proprio senza spina dorsale, va bene essere buoni onesti e carini con tutti ma almeno il tuo lavoro fallo bene.
L'uscita di Jean, per quanto perfettamente conforme al personaggio e simpatica come valore aggiunto al capitolo, l'ho trovata leggermente "paraculo" nel suo epilogo. Cioè, la richiesta di Hayden è chiaramente esagerata...ma che solo lei venga richiamata è estremamente di parte, come minimo andava richiamata anche Jean. Anche se in realtà penso che la soluzione più equa sarebbe stata un’espulsione della Watson, che ha palesemente “molestato il testimone” senza avere alcuna qualifica per farlo: mi ha dato l’impressione di “personaggio paraculato”, anche più di Maya che almeno un’espulsione se la era beccata nel gioco originale.
Questi sono gli unici due punti che non mi hanno convinto, per il resto ripeto che il capitolo è molto leggero e gradevole, compreso il cliffhanger finale con Law che accusa direttamente Hayden. Quest’ultima sono sempre convinto che sia innocente, probabilmente Law farà un buco nell’acqua per poi incastrare, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, proprio la Horace. Comunque ho molta curiosità per le prossime mosse del vero uomo ;)

Recensore Junior

Capitolo che schiaccia il tasto "pausa" nella narrazione, con un recap iniziale che onestamente non mi ha fatto proprio impazzire dato che ripropone le consuete dinamiche fra Law e Jean senza aggiungere sostanzialmente nulla di nuovo, a parte il sempre utile riepilogo delle prove. L'irruzione di Colette porta un po' di brio nella narrazione, e devo dire che se volevi che risultasse immediatamente simpatica l'idea di farle ownare pesantemente quella saputella di Jean è tipo perfetta.
L’apparizione mistica di Frank dal canto suo è piuttosto curiosa, nel senso che era evidentemente venuto lì per fare altro ma la presenza di Colette l’ha spiazzato, forse che la giornalista l’ha beccato in passato in qualche situazione sconveniente, magari senza saperlo? Mi incuriosisce, e fra l’altro con questa scenetta la presentazione di Colette sembra un po’ meno “outta nowhere” di quanto non fosse in precedenza. Vabbé, nel mezzo ci metto il classico invito a Jean a darsi fuoco, quel suo insistere sulla signorINA è insopportabile. Poi vabbé, partito Frank si torna al classico con Law che come sempre trema come un verme credendosi molto più impreparato di quanto non sia.
La parte di Grossberg invece è mooooooooooooolto interessante, il vero piatto forte del capitolo. Il nostro panzone limonaro di fiducia giustamente non si avvicina a Law per la presenza di Colette, ma il mezzo sorriso che strappa questa buffa situazione viene subito spento dalla malinconia dei suoi ricordi. Mi piace proprio l’interpretazione che hai dato del panzone limonaro come un vecchietto sì amabile ma allo stesso tempo preda dei suoi fantasmi, uno che si sente un vero e proprio fallimento e che ripone (purtroppo per lui) tutta la sua fiducia sul vero uomo. La conversazione con Samantha è piuttosto criptica, anche se ho apprezzato molto la scelta di rivelare l’interlocutrice alla fine senza farne un ennesimo mistero (che sarebbe stato abbastanza snervante). A quanto pare la Watson senior è disposta ad aiutare Law ad indagare sulla RA, probabilmente ha tenuto fuori l’altra comare solo per il suo bene…e sempre per lo stesso principio tenta di tenerne fuori anche Grossberg, il quale invece decide di buttarsi a capofitto su questo mistero per il bene del suo allievo. Mi piace, dà l’idea di uno che ha ben poco da perdere e che cerca in qualche modo una disperata redenzione. Nota leggermente negativa sono invece i discorsi sulla “nuova gestione”, non perché sia una brutta idea ma perché avendo ancora le idee così vaghe dicono davvero poco, ma è un discorso che si può sviluppare in futuro.
In conclusione capitolo di transizione ben fatto, che sorprendentemente più che introdurre il processo sembra guardare già avanti ai prossimi casi (la questione Lytalk-Colette dubito abbia attinenza con Reboot, idem la scarpinata del nostro panzone di fiducia). Il che non è assolutamente un male, a patto che queste “teste di ponte” siano costruite in modo che l’altra riva non sia troppo lontana. Vediamo ora cosa ci riserva il processo… 

Recensore Junior

Essendo una introduzione non penso avrò molto da dire, ma comunque farò il possibile: l'inizio ribadisce quanto già espresso prima, e puntualizza che, con questo caso, Lawrence inizierà effettivamente ad incrinare i suoi rapporti con le persone a lui più vicine (Jean e Travis) e chissà, finalmente a usare prove false considerando quanto ha citato Gerald Ford.
I rimunginamenti perdono un po' d'effetto perché non dicono nulla di effettivamente nuovo e sono ardui da comprendere senza leggere il caso effettivo, e penso che, alla fine, semplicemente la trama si svilupperà e andrà avanti... che è praticamente quel che suggerisce l'intro stessa.
Quanto alla classica scenetta pre-scusacasini, devo dire l'ho trovata originale e interessante: sapevo già di cosa il caso trattasse ma continuo a trovarlo basato su una idea particolare, e l'intro promette bene e inizia già tesa e malevola grazie allo scambio di battute tra i vari partecipanti alla corsa, oltre che l'azzeccatissima idea dell'incremento di velocità mano mano che le battute seguono, veramente non male :)
A giudicare dallo scambio di battute uno dei partecipanti ha avuto un ripensamento, senza conoscerli è arduo valutare ma spero saprai trattare al mondo il viscido mondo delle corse clandestine.
Sgobba Lawrence sgobba e porta a casa il pane. Curioso soprattutto di vedere in che modo inizierà il caso, ho idea che stavolta non ci sarà la classica scenetta nello studio legale e la limonata di Grossberg ma sarà una cosa più legata a Springside e iniziativa personale di Law.

Recensore Junior
02/08/13, ore 16:40

Una conclusione frittomisto che più frittomisto non si può, nel senso che questo caso, alla fin fine, si è risolto sia bene che male e con molti scheletri nell'armadio e gente che cospira e confabula.
Bella apertura su Lawrence in depressione mode e Jean costretta a fargli da baby sitter: come nello scorso capitolo e molto verosimilmente, Lawrence continua a soffrire per la condanna di Remy, giusta e corretta da un punto di vista legale ma con risvolti negativi su altre persone, non a livello moralistico ma a livello, piuttosto, di esistenza delle stesse persone, dimostrando appunto più che egregiamente che mandare in galera il primo che capita e generalmente fare giustizia non equivale mai alla totalità e non prende mai in considerazione OGNI SINGOLO ASPETTO, dimostrando che la legge è imperfetta per quanto unico mezzo di giustizia.
Lawrence continua a rimunginarci, anche se ho notato una cosa: non proprio da questo punto di vista ma piuttosto come etica, se ha agito in bene o in male, come se stesse rovinando la sua stessa figura piuttosto che la vita della famiglia di Remy. Ancora una volta è, come giustamente l'hanno definito, un così buon samaritano da sembrare quasi deviato rispetto alla realtà, o meglio talmente educato e buono di carattere da guardare all'etica prima di ogni altra cosa.
Nello scorso capitolo guardava agli esiti della condanna di Remy, in questo alla sua stessa figura: in maniera molto sottile, a mio parere denota appunto un leggero senso di egoismo da parte sua, così come l'aver riflettuto sul "voler fare andare il processo come desiderava", era la cosa giusta da farsi? Proprio per niente, perché poi anche se Remy fosse stata scagionata avrebbe vissuto con i suoi rimorsi tutta la vita, con un figlio già pieno di problemi... immagino che il sorriso della Horace stesse a significare quello, il fatto che sì, ci saranno conseguenze su Dave, ma nei suoi riguardi lui ha fatto la cosa giusta e soprattutto HA AVUTO IL CORAGGIO DI FARLA alla fine.
Eppure, nonostante l'incoraggiamento della stessa colpevole, di Jean, di Colette, di Grossberg e un altro po' anche del papa in persona Law non si risolleva e continua a rimunginare, e siamo solo all'inizio dei suoi rimunginamenti, che mai smetteranno finché vivrà come avvocato... poco ma sicuro.
Inizio anche a pensare (cosa in parte detta) che, un po' alla volta, Lawrence stesso, macchiandosi di questi arresti "ingiusti", finirà per diventare più cinico e freddo... e sarebbe una evoluzione del personaggio molto particolare se così fosse, a dimostrare di quanto corrotto e putrido è il sistema in cui vivono (ma seriamente, c'è qualcosa di giusto nel mondo di Ace Attorney ormai? XD).
Jean, accusata di incomprensione, non si perde comunque d'animo (lungi da lei XD) e fa la brava tata ascoltando Lawrence, anche se, molto verosimilmente in linea con il suo personaggio, le sue parole di conforto non servono quasi a niente e hanno veramente poca empatia. In ogni caso avrebbe potuto fare ben poco per Lawrence, si nota che è una questione che concerne il suo stesso lavoro e che, volente o nolente, Law è poco tagliato da un punto di vista umano a fare l'avvocato (rettifico il mio pensiero: sarebbe migliore come civilista, come qualcuno che non deve impicciarsi di questioni grandissime e dal karma ingrovigliato).
La prima comparsa è quella di Cody, che inaspettatamente si è comportato in maniera a mio parere ingrata e poco matura nei confronti di Lawrence: alla fine quest'ultimo ha tentato il tutto per tutto per non far arrestare la Horace e sarebbe più da incolpare Travis, accusare il suo stesso avvocato dopo così tanto lavoro e così tanti sforzi, insomma, si nota che è un ragazzino... almeno Lawrence verrà pagato XD
Successivamente ha assunto un tono migliore nei confronti di Dave come sempre, da amico comprensivo qual è sa che è il momento del bisogno e che Dave avrà almeno bisogno della sua presenza... anche se sarà molto dura che riuscirà a fare veramente qualcosa.
Interessante la citazione alla zia (chissà perché le zie sono sempre stronze - ne so qualcosa XD): presumo che, a giudicare dal discorso fatto e sapendo che Dave rispunterà in un modo o nell'altro, avremmo prima o poi modo di conoscerla. Il povero ragazzino sballottolato qua e là, il padre morto e la madre arrestata, insomma, non sono assolutamente convinto che avrà un happy ending e ce lo vedo ormai partecipe (o vittima) di una qualche azione, chissà come andrà a finire la sua storia.
Il punto successivo è stato davvero triste e ha trasmesso impotenza, soprattutto rafforza l'idea di quanto ho spiegato: della scena, mi ha in particolar modo colpito la spontaneità di Remy e il fatto che abbia trovato il coraggio di salutare Dave, una scena così struggente e inevitabile che continuo a dire, a mio parere, non andrà a buon fine... e la reazione distrutta di Dave non promette tanto meglio.
Chiusa la questione Dave arriva Colette, che seriamente è "un'altra" assieme a Jean (praticamente Law si lascia comandare a bacchetta da loro due): tanto a spezzare l'irrisolvibile moralismo dell'arresto della Horace, lei se ne sbatte altamente e pensa solo al ricavato (anche se, in fondo, da questo punto di vista si dovrebbe mettere in discussione lo stesso pagamento di Lawrence XD): ancora meno empatia di Jean, giustamente ricorda a Lawrence che è il suo lavoro e che deve adattarsi (come dopo dice Grossberg anche se in maniera più filosofica), ma conferma la mia idea che nello stato attuale Law non è tagliato a fare il difensore (piuttosto, Colette sarebbe un ottimo procuratore, ora che ci penso XD).
Ribadisco, nel momento in cui Lawrence si adatterà al suo lavoro sarà divenuto molto più cinico e freddo, con una concezione del bene e del male à la Light Yagami. L'alternativa è smetterla con la farsa dell'arrestare il vero colpevole (come voleva fare Law all'inizio).
In conclusione per questo pezzo, è indefinibile da un punto di vista moralistico e ha molto più sviluppo negativo per Lawrence di quanto sembri: il caso, pur sembrando probabilmente minore come dice lui, ha comunque fatto entrare in contatto il suo bianco con il nero (tanto per citarlo), macchiando la sua condotta quotidiana assolutamente impeccabile con l'arresto ingiusto della Horace, cosa che lo marchierà effettivamente a vita.
Il secondo pezzo è un po' più tranquillo e meno controverso salvo la figura di Travis: a commentarlo è dura, sono sicuro che abbia abbastanza compreso della controversia dell'arresto ma che ora come ora stia pensando alla sua "rimessa in carreggiata" dopo il periodo nero, un po' come Lawrence da un punto di vista del karma. La condotta di Travis è stata sicuramente magistrale ma rimane dunque ancora traccia dell'approfittatore e del subdolo che è in realtà, per quanto appunto si stia sforzando di migliorare.
Bellissima l'idea nonostante le amichevoli parole di non riuscire a farli riavvicinare comunque nonostante la chiacchierata, per quanto alla fine abbiano più o meno collaborato (salvo arresto della Horace) Travis ha così tanti rimorsi verso Law da non riuscirci a parlare normalmente, e Lawrence ancora è convinto di aver fatto del male a Travis, dunque non è a suo agio nei suoi confronti... i due si allontanano, ma come sempre Jean si prende cura di Law a modo suo, mettendosi in mezzo stile superimpicciona spingendo Travis a venire (a mio parere serviva PROPRIO Jean a convincerlo... come dire, a buon intenditore... XD).
Come sempre Jean rimane la mia preferita proprio per questo: per tutto ciò che non concerne Law è una frana, e anche nei suoi confronti, per quanto ce la metta, non fa la cosa che servirebbe a Law, o ancora non centra esattamente il bersaglio. Quel che vorrebbe essere un personaggio di costante supporto fallisce realisticamente il suo ruolo non rendendosene conto, con Lawrence che, tra rimunginamenti vari, inizia a scivolare via da lei.
La scena al Maiale Rosso (grazie mille per averlo usato :) ) sembra tanto una di quelle scene in cui tutti vorrebbero essere amici e far finta che vada tutto bene ma non riescono ad esserlo, soprattutto per come mi è sembrata opaca e tranquilla: la barriera di vetro c'è e si è ormai eretta, e per quanto scherzino e facciano scemenze tra di loro, i tre protagonisti si nascondono un cumulo di segreti e di pensieri (consci o inconsci) che continua a tenerli distanti. Da questo punto di vista sono ovviamente curiosissimo circa risvolti futuri, soprattutto direi il modo in cui Jean si legherà a Travis e come prenderà il progressivo cambiamento di Lawrence, in relazione col fatto di aver fallito e di aver sprecato tutti i suoi gesti.
Quel che veramente distacca dalla "barriera di vetro" i tre protagonisti è la scena del panino, naturalmente esilarante soprattutto perché vedere un igienista come Lawrence prendere confidenza con un simile schifo così velocemente e gustarselo fino alla fine... non so perché ma mi è sembrato un rimando alla trama stessa, nel senso che il bravo ragazzo si lascia andare alle schifezze che tutto sommato gli piacciono.
Apprezzatissima poi Jean rigirata come un pupazzo di fronte a Lawrence e Travis: l'ho suggerito a caso, ma Aden per quella scena ci stava benissimo (soprattutto dubito che Law/Travis conoscessero la manovra, manco io sapevo cosa fosse, e mi sembra una cosa da militare effettivamente XD), e conoscendo Aden l'avrà palpata appositamente... XD una bella umiliazione alla nostra sapientona impicciona decisamente umana, per quanto piccola ci sta ottimamente e dimostra che non fai preferenze ai personaggi né risparmi loro nulla.
Il pensiero di Law futuro infine conferma tutti i miei pensieri: per quanto la scenetta al Maiale Rosso cercasse di essere calda, di sottofondo ha spirato un vento molto gelido, che poco alla volta congelerà il mondo di Lawrence e lo renderà sterile e inospitale.
L'inquadratura della RA su Law è a dir poco inquietante soprattutto perché verte sul buonismo di Law stesso, ma mi ci gioco il cappello (che non ho *runz*) che per quando Ness smetterà di giocare Law sarà sicuramente diverso... o agirà in modo imprevisto. E per allora capirò finalmente 'sti misteriosi dialoghi incomprensibili (da quel poco che ho capito, praticamente la RA ha fallito qualcosa e Ness sta cercando di mantenere il controllo con... Frank?) ù_ù
Inatteso pov di Hayden anche se come prima è stato difficile comprendere il senso stesso del dialogo... conferma che "Arwin" e Hayden erano effettivamente fidanzati (cosa che non credevo, a dire il vero), che Hayden ha dovuto rassegnarsi ad un certo punto per giocoforza... e che Hayden sa qualcosa su "Arwin", o meglio Newt che non dovrebbe sapere. Significa che tornerà, vero? *_*
Leggero foreshadowing anche su azioni future della RA... l'intero dialogare su questioni di codardia mi lascia presuppore una qualche azione clamorosa e definitiva della stessa associazione, forse un attentato criminale a fine storia o qualcosa del genere? E quindi Newt starebbe collaborando per paura di venire coinvolto? E' solo una idea sicuramente sbagliata.
La fine... CHE MINCHIA STA COMBINANDO GRASSOBERG PER RISOLVERSI A THOMAS. No seriamente, quel ciccione puzzolente sta iniziando a fare così tante manovre nell'oscurità che vanno addirittura in contrasto con il suo stesso pensiero circa Lawrence, andarsi a rivolgere a Thomas significa non avere garanzie di quel che avverrà e fare un patto col diavolo, COSA HA IN MENTE GROSSBERG dunque? °_° Cosa sta bollendo in pentola?
In conclusione, un epilogo strano, bizzarro e inusuale, dove i fatti si compiono per ciò che sono e lentamente, come una calcolata partita a scacchi, tra ombre e vicoli che Lawrence neanche immagina... apre una porta sul futuro decisamente meglio che il caso scorso. Spero che qualcuno degli interrogativi sollevati verrà risolto nel prossimo caso, e ti faccio i miei migliori auguri per i prossimi capitoli, e finalmente si cambia pagina! :)

Nuovo recensore

Eccomi dopo un tris di capitoli, a piccoli passi ti raggiungerò ù_ù Partendo dall'inizio si è visto ancora una volta come Law, nonostante sappia "cosa è giusto e cosa è sbagliato", si lasci sotto sotto tentare dalle possibilità che gli vengono offerte, ormai il pensiero nella sua testa cresce sempre di più e si ripresenta ogni volta che qualcuno glielo ricorda, ed è normale che Law consideri i vantaggi che potrebbe ricavare facendo attenzione a non farsi notare da nessuno. Ford immagino si sia accorto dell'incertezza di Law e voglia far leva proprio sul fatto che ne sia tentato, probabilmente sa che il passo dal rifiuto al consenso è breve per Law, e vuole spingerlo in quella direzione, anche perché nonostante gli parli della malattia, dopo una prima risposta, Law non riesce a distogliere l'attenzione dall'utilità delle prove false, e come dicevo ormai il pensiero si è impossessato di lui.
HyperactiveJean è proprio l'opposto di Lawrence, c'è poco da fare, si butta a capofitto (quasi letteralmente) in qualunque cosa, sicura delle sue capacità e determinata a portare il suo compito a termine, o almeno di riuscire ad ottenere qualcosa.
L'amico cinese non mi ha fatto capire molto, soprattutto per come si rivolge a Jean (e poi la mamma? °-° no entiendo), per ora è un grande punto interrogativo.
In ogni caso la cosa che ho preferito è il dialogo tra Law e Grossberg, prima che inizi il processo. Mi è piaciuto molto come hai reso l'atteggiamento di Grossberg per la paura di perdere un altro dei suoi apprendisti sia per come reagisce alla domanda di Law... decisamente poco ambigua, insomma, si capiva che lo chiedeva per un motivo specifico e la sua scusa non è stata molto convincente, ahimé. E' evidente che Grossberg abbia afferrato la vera ragione per cui Law gli ha fatto quella domanda e mi è piaciuta la sua risposta per tentare di allontanarlo dalla cattiva strada finché è in tempo, anche se credo che Law sia attualmente troppo dubbioso, e troppo annebbiato da quest'idea per poterlo ascoltare davvero.
Inizia il processo, e Law inizia a grondare acqua, come direbbe Ezra. Si vede chiaramente che è in difficoltà, soprattutto a causa del legame che ha con Travis, che probabilmente lo frena dal muoversi in un certo modo per gestire la situazione, e mi dispiace molto per come è stato messo in difficoltà da Travis, anche poiché Law ovviamente si aspettava il contrario, sicuramente anche la delusione nei suoi confronti lo ha sconfortato ed abbattuto. E infatti Travis lo fa agitare e gli impedisce di controinterrogare tranquillamente, è normale che in tutto ciò Law si demoralizzi... non solo non riesce a fare molto, ma viene anche trattato in modo inaspettato da un suo amico... e a questo punto speriamo che l'intervento della salvezza, che si vedrà nel prossimo capitolo, non lo faccia sentire solo ancora più giù di morale, ma che lo aiuti a riprendersi e a fare chiarezza tra le idee. In ogni caso ti faccio i miei complimenti, sono molto curiosa di vedere come Law riuscirà a farsi valere e soprattutto come continuerà il processo, a questo punto!

Recensore Junior

Un ottimo capitolo, denso di pathos e informazioni, proprio quel che ci voleva dopo il parziale (ripeto ancora una volta, la colpa è mia, quindi parlo in chiave meramente soggettiva) passaggio a vuoto del capitolo precedente. Ma andiamo con ordine.
L'investigazione della coppia Law&Denise per fortuna non si è protratta molto, e dico per fortuna non perché insieme non siano uno spasso (anzi, ho apprezzato moltissimo che ce li hai fatti vedere anche al di fuori) ma perché si rischiava un effetto deja vu mica da niente a tornare per la terza volta nella scena del crimine, effetto per fortuna magistralmente evitato. Denise è spassosissima con la sua abitudine di reinventarsi modi di dire ad minchiam, non la conosco in ELTT ma il suo run-in in questa fiction è davvero godibile (fra l'altro bellissima la scena in cui imbarazza Law, allora Reese in DV non aveva tutti i torti a pensare che lei facesse da agenzia matrimoniale per la figlia XD).
Toh, Vising, mi stavo giusto chiedendo se si sarebbe più rivisto perché il suo ruolo finora è stato francamente trascurabile. Stavolta è presente in qualità di postino, consegnando due lettere che hanno del misterioso...ok Remy, ma Arwin? Intende forse suo padre, visto che non sa che è morto? Uhm...di certo sono stuzzicanti.
LOL supremo a Vising che si fa intortare dai ragionamenti di Denise prima di riuscire ad intortare a sua volta Law (il complesso del buon samaritano è una brutta bestia, Lawrence U__U)
Intrigantissimo il mini-segmento con il capo della RA, questo Derek Ness (nome a casissimo, eh?) che parla con qualcun altro...forse Frank, visto il "non che mi interessi" che fa sembrare l'interlocutore come qualcuno di esterno all'associazione. Interessante sapere che Heidi fra una capretta e l'altra si occupava di associazioni segrete che compiono delitti e falsificano prove XD Scherzi a parte è un segmento breve ma ben fatto, spero che ci sia qualche altro POV interno alla RA in futuro (quello di Ford già m'era molto piaciuto).
Jean in questo capitolo l'ho amata dal profondo, roba da proposta di matrimonio proprio, perché cerca di dare un taglio alla "emo mode" di Travis che è veramente irritantissima, fa venire l'itterizia solo a leggerlo. Buona l'idea di far nominare Colette anche a Jean e Travis, mettendo hype per la sua entrata in scena. Delle informazioni che ha dato la più curiosa è quella sulla mancanza di compenso, se non per denaro per cosa agiscono? Per un loro senso di giustizia? Forse in quest'ottica si possono inquadrare le pressioni rivolte a Travis, prima in un senso e poi nell'altro, che probabilmente sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso colmo della labile psiche del procuratore. A giudicare dal suo comportamento nel finale mi sa che quest'ultimo s'è innamorato, o quantomeno infatuato, dell'intrattabile Holmes wannabe. Poco male, se fosse così dubito che potrebbe mai avere successo XD
Ripeto i complimenti per aver scelto di tagliare un po' l'investigazione facendo dividere Law e Denise, buonissima al proposito l'idea di far trovare la prova a quest'ultima. Fra l'altro involontariamente (per lei, non credo per te) il suo discorso su "Pierrot" è pure sensato visto che Poirot lodava sempre il ragionamento a scapito del reperimento prove XD
La bottiglia d'acqua...uhm...che contenesse benzina? Ma in tal caso dove vuole andare a parare Law con questa prova? Ammetto che proprio non ci arrivo e la cosa mi incuriosisce non poco...
La parte del negozio di souvenir è perfetta per alleggerire l'atmosfera ancora pesante dal dialogo Watson/Harley, ammetto che la descrizione del regalo mi ha leggermente inquietato (povera Reese XD) e che mi ha fatto morire la circostanza per cui Law ha dovuto quasi pagare tutto lui X°D Solo non avrei voluto essere nei suoi panni quando ha incrociato Jean, ma effettivamente almeno un messaggio poteva lasciarglielo >_>
Colette è un personaggio interessante, per carità, ma la sua apparizione mi è parsa un po' troppo slegata dal contesto, giusto per presentarla (come in precedenza per Isla Manemy). Ottimo comunque il richiamo ad Otom e spassosissimo il disegno sulla lasagna, anche se il povero Grossberg mi ha fatto pena (PS: LA LASAGNA NON SI MANGIA FREDDAAAAAAAAH!!!111!!1).
Ah, stavolta ho apprezzato particolarmente l'epilogo con Law che parla dal futuro, un Law radicalmente diverso dall'attuale che addirittura parla in termini fatalistici, leggere quelle poche righe dopo un capitolo così lungo ed intenso per il Law del passato dà una sensazione di distacco, di scollamento micidiale...il che rinfocola la curiosità verso il motivo per cui Lawrence Trueman sia diventato così.
Ottimo capitolo, perfetto per chiudere col botto una trance d'investigazione che questo botto te l'ha fatto desiderare non poco. Con queste premesse l'udienza finale promette scintille, ammetto che per la prima volta sono incuriosito addirittura dal comportamento che potrebbe tenere Travis.

Recensore Junior

Capitolo comunque positivo perché contibuisce a delineare la personalità di un Travis che finora è stato evanescente come Amy Lynn Lee con lo spessore psicologico di una sogliola impanata. E dico "comunque" perché per il resto non mi è piaciuto per nulla, anche se la colpa non è tua ma mia: si tratta infatti di un capitolo che senza leggere nient'altro che LT è non dico incomprensibile ma comunque molto molto molto confusionario e nebuloso. Tuttavia ripeto, non è colpa tua ma mia visto che nella descrizione della fiction c'è scritto chiaramente e senza alcuna possibilità di equivoco che la storia presenta alcuni punti di contatto con la serie "Case: WL-0" di The Shadow. Per comprendere determinati punti (anche se non troppi), quindi, è consigliato leggere la suddetta serie. Comunque andiamo con ordine e vediamo di elencare passaggio per passaggio cosa va e cosa invece ho trovato nebuloso.
Jean è come al solito sfacciatissima nel dare subito a Travis del tu senza conoscerlo nemmeno, però devo dire che stavolta ho apprezzato la sua inedita sincerità e schiettezza. Travis invece all'inizio trasuda untuosità, poi semplice apatia, poi quando Jean gli fa la domanda diretta sembra mettersi sulla difensiva. Di certo la Watson a questo giro ha saputo sapientemente che corde toccare per far cantare Travis, ancora una volta si conferma fine manipolatrice psicologica oltre che osservatrice (non mi stupirebbe se stesse mentendo e andasse a spifferare spudoratamente tutto a Law), il che non può che farmela apprezzare ancor di più. In tutto questo tripudio di rimembranze e complessi psicologici s'è un po' persa per strada la conferma che la Revenge Association stia manipolando il tutto, dettaglio tutt'altro che secondario che Jean farà bene a non scordare.
La storia di Travis è molto interessante e tutt'altro che scontata, anzi devo dire che proprio non me l'aspettavo che Travis agisse codì per conto suo, senza pressioni esterne. Mi è piaciuto anche sentir parlare del passato dal POV di Travis, che smentisce del tutto la ipervalutazione astronomica che Law dava di lui (altra cosa che ho particolarmente apprezzato), facendolo apparire anzi come cinico e parassitario, se non fosse per il cambiamento a posteriori (che comunque resta incompleto, vedendo come l'ha trattato in tribunale).
Sui primi due casi di Travis è buio completo, davvero non ci ho capito assolutamente nulla, meno male che nell'economia del capitolo alla fine basta sapere che Travis ha perso entrambi i casi e gli era venuta la smania di vincere a tutti i costi, una versione originale, nevrotica e vagamente patologica del complesso Von Karma. Ripeto, ho apprezzato molto la caratterizzazione in sé ma il flashback senza leggere WL-0 è tipo arabo puro, molto ma molto difficile da comprendere.
Jean è giustamente scandalizzata, ma ancora una volta proprio quando fa per andarsene il buon Travis si mette a 90 e cede ai suoi voleri, comportamento abbastanza tipico delle persone psicologicamente fragili e che infatti Travis manifesta ben due volte nel giro di pochi minuti. Sarà interessante sapere finalmente qualcosa anche sulla RA, anche perché...
...il dialogo fra le due comari è abbastanza avvilente al riguardo. Perché di questo si tratta, del dialogo fra due comari che non fa progredire di un passo l'indagine. Capisco la necessità di introdurre Samantha, il suo eventuale legame con la RA è pure interessante ma ormai la corda è stata tirata un po' troppo, cioè dopo cinque capitoli di investigazione ancora non sappiamo nulla più del nome di questa fantomatica associazione. Sarò io troppo impaziente (forse anche per questo una storia lunga non è nelle mie corde), però arrivati a questo punto vedere Samantha che prende e se ne va senza lasciarsi sfuggire nemmeno mezza parola è davvero avvilente. Sicuramente nel prossimo capitolo se ne saprà di più (difficile arrivare all'ultima giornata di processo ancora nel buio più totale), però la sensazione di frustrazione a fine capitolo è piuttosto intensa.
Per il resto il dialogo fra comari mi è pure piaciuto, eh. Vedo che Samantha per molti versi è simile alla figlia, le piace sottolineare le cose ovvie (il caffé che straborda), fare il fenomeno (la supposta analisi chimica) e puntualizzare allo sfinimento le cose (la usa professione e il suo ruolo di Cupido fra Lauren e suo marito). Nel complesso mi è piaciuta, come pure ho trovata molto realistica l'atmosfera da chiacchierata fra comari e ho apprezzato il POV di Lauren (in particolare il fatto che si renda conto di essere un disastro in cucina). Carina anche la speculazione sulla possibile tresca fra Jean e Lauren, con quest'ultima che a quanto pare non conosce proprio così a fondo suo figlio...
Ecco, Colette: chi diavolo è? °_° Non mi pare sia stata introdotta nei capitoli precedenti, o sbaglio? Cioè, dopo non averci capito nulla dell'affaire Travis piazzare un nome così outta nowhere senza contestualizzarlo un minimo non è che sia proprio salutarissimo.
Sulla conclusione ho già detto, aggiungerei giusto che io lettore a fine capitolo mi sono sentito esattamente come Lauren.
In conclusione: buon capitolo per lo sviluppo psicologico di Travis (che è passato dall'indifferenza all'ordio ardente, proprio l'emozione che volevi suppongo, che fra l'altro mi fa per la prima volta provare empatia per Jean visto che mi sento come lei), per Jean, volendo anche per il POV di Lauren e l'introduzione di Samantha...ma è parzialmente rovinato dalle nubi scure che addensano la parte centrale e dal fatto che per l'ennesima volta (ripeto, magari sono troppo impaziente io) si procrastina il momento in cui si arriva al "dunque". Luci e ombre, insomma, sperando che Law e Denise nel prossimo capitolo riescando a diradare almeno un minimo le seconde.




Recensore Junior

Altro capitolo non propriamente cruciale, che riesce tuttavia a mantenersi interessante, scorrevole e frizzante grazie ai tre diversi POV con relativo approfondimento. Devo dire che l'idea dei POV multipli è qualcosa di geniale, riesce a valorizzare al meglio praticamente tutti i personaggi rilevanti dello sconfinato roster di questa fiction, probabilmente se non ti fosse venuta sarebbe stato molto più difficile andare avanti senza scadere nel pesante.
Il rendez-vous fra i due è giustamente piuttosto magro, ho apprezzato il fatto che entrambi non sappiano che pesci pigliare e non abbiano illuminazioni magiche outta nowhere. Serve dunque l'intervento di un deus ex machina, che si annuncia sulle note della sigla originale del Samurai d'Acciaio (ma quanto è/era un nerdone Law? cioè, la fissazione per la sigla ORIGINALE sembra proprio la classica nerdata dei fan sfegatati di un certo manga/anime, in netto ed esilarante contrasto con la natura calma e posata di Law XD).
Ho apprezzato molto comunque l'aiuto di Lauren, che legittima il primo capitolo di questa investigazione (apparentemente di transizione che più transizione non si può). L'idea di un prequel spiriturale del Samurai d'Acciaio in cui Arwen ha conosciuto sua moglie mi piace parecchio, ad occhio non escluderei che possa rivelarsi un particolare decisivo per la soluzione del caso. Abbastanza plausibile che anche la Carson abbia conosciuto Arwen sul set, fra l'altro ho apprezzato tantissimo la menzione al metodo Stanislawski (che non conoscevo) che ha dato una nota di colore anche a questa seconda circostanza senza farla apparire come un banale rip-off della prima. In fondo non si tratta propriamente di informazioni bomba, ma sono comunque sufficienti per donare a Law una nuova pista: brava mammina ;)
Jean che svicola ha un che di misterioso: cosa starà mai trafficando con Travis? Ammetto che non ne ho proprio idea e ne sono anzi davvero curioso...forse sa qualcosa sulla RA e vuole in qualche modo impedire a Law di rovistare in mezzo al letame? Ecco, forse un po' prevedibile la sua parte (la scritta "Procura" già spoilera che si tratta di Travis, chi altri può cercare? Payne? X°D) ma è sicuramente quella che mette più suspence.
Carino anche il POV di Lauren, che tenta disperatamente (e un po' ingenuamente) di indovinare la pass della RA, peccato che non sia un'hacker XD. Curioso comunque l'arrivo di Samantha in qualità di "esperta": che abbia indagato o addirittura usufruito della RA in passato? Non mi sentirei di escludere quest'ultima soluzione.
Vedo che tu stesso sei consapevole di quanto possa essere "pericoloso" lasciare Law da solo, infatti non hai tardato ad assegnargli un'assistente...molto sui generis. Purtroppo non conosco Denise se non per le poche parole che spende su di lei Reese nel suo POV di Deeper than Void, quindi posso giudicarla quasi solo da quanto vedo qui.
Molto buona l'idea di farli incontrare...facendoli scontrare, si confà molto alla personalità di entrambi (sempre sulle nuvole il buon Law, a dir poco eccentrica la signora Neseira). Spiattellare subito il motivo della sua preoccupazione alla prima che incontra (o meglio, scontra) sarebbe inconcepibile per un essere umano comune, ma si tratta di Law e quindi va benissimo, sarebbe capace di questo e altro. Quanto a Denise sembra proprio fuori come un balcone, e non necessariamente nel senso metaforico del termine: non solo non batte ciglio per lo scontro, ma tratta Law come se lo conoscesse da una vita e addirittura gli fa la "proposta"...indubbiamente un personaggio particolare, mi incuriosisce non poco vedere come interagirà con il nostro vero uomo di fiducia (e non solo, magari in futuro), Ovviamente la contropartita che Denise richiede è molto molto bizzarra, ma in fondo con Law pesca decisamente bene essendo un fan del Samurai.
Insomma, un capitolo che mette curiosità su un triplice fronte, e in quanto tale direi che riesce decisamente nel suo intento. Ottimo lavoro ;)