Recensioni per
Corpo di donna
di Mina7Z
Mi piace questa storia, inizialmente Oscar è cinica perché non vuole ascoltare il suo cuore e si intestardisce a vivere anche il suo corpo come un uomo. Ma una rosa e' sempre una rosa non sarà mai un lillà. Bellissimo quando distrutta rimane dietro la porta della camera di Andre', nonostante l abbia cacciata lei è rimasta, ha iniziato a combattere per amore. Complimenti. |
Ma che Oscar str*nza!!! cioè, Andrè è stato un pò troppo irruento, ma lei... agendo in questo modo, tempo possa rivelarsi più str*nza verso sè stessa che nei confronti di lui. Vado a leggere curiosa il seguito. Molto brava! Maryjay. |
Un altro capolavoro ! È bello vedere come il loro amore vinca su tutto, sempre. Sulle paure, sul dolore, sulle tenebre. E qui è così, si parte con una Oscar terrorizzata, pronta a toccare il fondo e a trascinare lui con lei. |
Cara Mina, questa storia mi è piaciuta tremendamente. Ho amato questa Oscar e lo ho perdonato tutto, anche questa volta. La sua caparbietà, seduta dietro quella porta, mi ha fatto un'infinità tenerezza. L'unica via di uscita rimasta ad André era la finestra. Ma il fortino di quest'ultimo ha le mure troppo fragili e l'assalto di Oscar è troppo forte per resistere. Che meraviglia quella porta che si apre. Li ho visti proprio lì per terra, ho sentita quella carezza, così calda, su quella guancia fredda, fonte di calore e di amore. "Prenderai freddo qui. Cosa hai combinato? Sei tutta bagnata": tutta una vita a preoccuparsi per Lei, a prendersi cura di Lei, a darle attenzioni. E poi quell'abbraccio intenso.... E qui la mia mente evoca un'immagine del manga che trovo spessissimo in rete. Non saprei dirti a che momento della storia si riferisce, perché non l''ho letto, ma sono loro, lui in camicia bianca, lei in divisa, il viso bagnato dalle lacrime, gli occhi chiusi e i visi intensi. Avvinghiati più che abbracciati e nello sfondo nuvole e un bagliore di luce nel quale si staglia il nome André. È bellissima . Lui le chiede anche perdono perché col suo comportamento ha scatenato il Lei reazioni che lei stessa non era in grado di gestire. Il solito esagerato. Finale superbo, un inno al loro amore. Mi dicesti che questi tuoi scritti li avrei trovati acerbi rispetto a Nuages, ma la tua bravura è tangibile anche qui. È già qualcosa in te era cambiata a metà della storia "La mia Oscar". Un cambiamento nell'esprimersi, nell'analizzare i personaggi, nel coinvolgere, nel dar vita alla storia. |
Per principio, non si elemosina mai l'amore di un uomo, ma qui...che ci posso fare...le perdono tutto...anche quella richiesta d'amore dietro la porta di André. Ma come resisterLe, come??? Mi fa troppa tenerezza appoggiata alla sua porta, in lacrime, che gli apre il suo cuore,che gli confessa tutto il suo amore e gli sbagli fatti, senza il timore di poter esser vista da qualcuno. Si sta giocando il tutto per tutto e...mi ha conquistata..spero che quella porta venga aperta, non è il momento di fare gli orgogliosi! |
Oh cavolicchi! Forse Oscar veramente avrebbe voluto la randellata sui denti che avevo auspicato le arrivasse, le avrebbe fatto meno male, perché le parole di André sono state tremende...ma mi dispiace dirlo, perché la adoro quando è in preda ai deliri di onnipotenza, se l'è proprio cercata. Di certo non si aspettava parole così dure, ma tant'è... Non mi aspettavo, invece, che ammettesse i suoi sentimenti in modo così diretto, quasi una secchiata di acqua gelida in pieno volto ad André, che incassa con stile (?) e poi affonda la sua arma per ucciderla...e deve aver goduto tremendamente di questo. Da vittima a carnefice. Un bel salto di qualità. Comunque...spero nel suo perdono, infondo deve rispettare il cliché di uomo comprensivo che si arrovella nell'attesa che la sua bella bionda si svegli. E proprio ora che si è destata che fa...la fa andare via? |
Si sa, è normale, quando si tocca il fondo e lo si raschia con forza con le unghie, ad un tratto, magari inaspettatamente, ricomincia la salita. Il problema, semmai, e capire quanto tempo si rimarrà sul fondo, quanto si dovrà raschiare, per quanto tempo le dita sanguineranno. Oscar il fondo l'ha toccato eccome e ha desiderato toccarlo a piene mani, mani sanguinanti, come se volesse annullarsi, tirare fuori il peggio di se, per poter risalire, libera dagli spettri che le hanno avvelenato l'anima, libera dal dolore sordo dato dall'accettarsi donna, purificata e pronta per una salita più lieve della maledetta discesa. Però, la baldanza che fino a poco fa ostentava, ora va a scontrarsi con la paura della reazione di André, la paura di confessargli tutto l'amore che prova, la paura che non la possa perdonare. Forza e coraggio Oscar, fallo girare, cerca tu il suo sguardo nel quale perderti in un mare d'amore. Tanto spavalda fino ad ora, sfodera il tuo coraggio è giocati questo duello. Hai paura di perdere o hai paura di vincere? |
Cara Mina, si capisce proprio che questa Oscar è stata parte di te e attraverso te, ci ha raccontato le sue emozioni, la confusione della sua anima, il suo essere fragile e forte, egoista ed esasperante... Si è messa a nudo. Tu hai indubbiamente un dono: la capacità di analizzare alla perfezione gli animi dei personaggi di cui parli, in modo profondo, nelle loro parti più intime e oscure e poi, attraverso un linguaggio che definirei "mirato", ce li presenti, li esponi, ce li fai odiare o amare, frulli l'animo del lettore, ed è praticamente impossibile non lasciare una recensione, perché c'è proprio il bisogno di comunicarti cosa hai scatenato, nel bene o nel male, un vero e proprio coinvolgimento emotivo. E di storie così, di autrici così, ti assicuro che ce sono pochissime e tu hai quel qualcosa in più che ti rende unica. |
Ho letto il capitolo praticamente tutto il tempo in apnea. Bello da togliere il fiato. Lei ha capito, anche se nel modo più incredibile. Ma a fatto soffrire André infliggendogli delle pene che di certo non meritava. Fino all'ultima, sconvolgente provocazione. Lui sa dov'è andata e ne avverte l'atteggiamento: non si fermerà davanti a niente. Invece si é fermata, un'illuminazione l'ha riportata sulla retta via. Ora però mi sa che sarà difficile spiegarlo ad André dopo tutto il dolore che ha inflitto ad entrambi. |
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La cara Oscar sarà anche in pieno delirio di onnipotenza ma si è scelta proprio un bel passatempo. Allora non è proprio stupida come sta dimostrando? |
Oscar è alle prese con l'auto-psicanalisi. Cerca di analizzare la sua strana vita gestita dal padre che, se forse è esagerato definire folle, sicuramente si pone come un individuo "particolare" che ha condizionato, per il proprio compiacimento e tornaconto, le scelte di vita della figlia. Ma questa folle e disperata scelta non credo che l'approverebbe. E tutto questo scatenato dal rifiuto di un uomo. Suvvia Oscar, non ne vale la pena. Oltretutto nella sua folle corsa all'autodistruzione, si trascina dietro André, compagno di vita... "nella gioia e nel dolore". Eppure, in tutta questa confusione che l'attanaglia, riesce a riconoscere in Lui l'unica persona che possa dirle chi e cosa in realtà Lei è. Ma credo che già il suo cuore conosca la risposta, perché se pensa che André sia l'unico in grado di dirglielo, conosce anche l'unica risposta che quest'ultimo potrebbe darle... E che già le ha dato: una rosa non sarà mai un lilla. |
Questa Oscar sa esattamente come uccidere un uomo, André nel caso specifico, con le parole. Delle vere e proprie stilettate. "Mi hai urlato il tuo amore e mi sono sentita tradita, offesa, umiliata... e il tuo dolore mi è sembrato da subito la giusta punizione alla tua arroganza. Al tradimento della nostra amicizia". Parole dure e dolorose e forse, anche la "vera" Oscar ha vissuto quell'assalto verbale prima, e poi fisico, come un vero e proprio tradimento della loro amicizia, attentato alle certezze che fino a quel momento aveva avuto sul loro rapporto. Ti confesso che, nonostante l'episodio della camicia strappata sia un po' inflazionato, per la prima volta, attraverso le parole di Oscar, l'ho avvertito come una violenza che, almeno all'inizio, si impone alla stessa. Non so se in realtà era quello che volevi trasmettere, ma io l'ho percepita così. Lei si arrende, ma ciò diviene una punizione per Lui della serie" avrai il mio corpo, ma la mia anima, il mio cuore, il mio amore, TE LI PUOI SCORDARE" , e un punizione per Lei, per il suo corpo, per la donna che non vuole essere, almeno non nelle fragilità. Cerca di isolare sentimenti ed emozioni ridimensionando il tutto ad un puro e semplice atto sessuale. E poi la pugnalata finale: " sei soddisfatto adesso?che cosa hai creduto? Che bastasse amarmi per avermi?" Una killer che ha per arma la parola questa Oscar, non c'è che dire. Se non è già morto ascoltando queste frasi, voglio proprio vedere cosa farà André, come si comporterà al cospetto di cotanto diavolo biondo. |
L'ultima volta che ho letto un tuo avvertimento su una storia "la odierete...le perdonerete tutto",quella storia l'ho amata e ora si trova tra le mie preferite. Primo capitolo, e già percepisco che amerò anche questa. Questa Oscar, folle e disperata(mi sa più la prima) che davanti allo specchio si pone tutti gli interrogativi possibili e immaginabili sulla sua natura (la solita paranoica) mi affascina da morire. André invece... me lo devi per forza massacrare, vero? Abbandona zitto zitto il letto di Oscar? Cavolo, lo zerbino della bionda inviperita (perché, se queste sono le premesse, mi sa che in questa storia tirerà fuori "il meglio"di se)no, non è giusto! Ho capito! Vuoi distruggere un mito... E con Nuages ci sei quasi riuscita. Ma è solo il primo capitolo...vediamo cosa succede. |
Ogni volta che scopro un tuo racconto, com'è capitato oggi, non posso che leggerlo tutto d'un fiato... |