"Guarda, sembra che sia sempre pronta a spiccare il volo, Harry.” Tornò a voltarsi e lo avvicinò a sé, stringendogli la mano.
“Ha le ali per farlo, forse ha solamente paura.” Sussurrò accanto al suo orecchio. Livia sollevò per un attimo gli occhi nei suoi, poi li allontanò e raggiunse il suo sguardo sulla maestosa statua di marmo che li vegliava dall’alto.

Cosa penserà Gohan quando, arrivato sul pianeta di Kaiohshin, capisce che tutti lo riterranno morto?
Oltre alla famiglia, il suo pensiero correrà a Videl e alla sua disperazione.
E allora la ragazza sentirà le gelide stanze del Palazzo del Supremo rischiararsi, solo per lei, di una ninnanna.

Ennesima adorabile fic depressa e cucciola (?).
Ho deciso di lanciarmi su un pairing da me poco trattato: Gwent. Fic di riscaldamento prima di una long sullo stesso pairing ^^"
"Le domande e le situazioni erano centinaia e si affollavano silenziosamente l’una sull’altra, nell’abitacolo dell’auto".

una ragazza , anna, parte per un viaggio a New York per staccare dalla sua vita monotona, per staccare dal suo passato burrascoso, troppe delusioni, troppi ricorda nella sua amata londra.
Forse andare in un altra città le farà bene, ma lei non sa che andando in quella città la sua vita verrà totalmente ricambiata, Louis e Harry, le cambieranno la vita . Forse in peggio o forse in meglio ?? LO SCOPRIRETE SOLAMENTE LEGGENDO QUESTA STORIA .

[Pie/Yama] + accenni alla [Mugen/Metal]
-Questa è la figura di merda più grandiosa che tu abbia mai fatto!- quasi si strozzò con la saliva, Metalseadramon. Piemon non era molto divertito, cosa strana. Di solito era il primo a piegarsi in due dalle risate, specie se si trattava di Yamato e dei suoi attacchi isterici (fra l’altro più che giustificati).
Quella volta, però, si sentiva in diritto di contestare il giudice Pugno che gli aveva magistralmente spaccato il naso per un attacco di gelosia totalmente irrazionale.
Lui e Metalseadramon?!
Non stava né in cielo, né in terra. E poi, perché proprio lui e quel mercato del pesce ambulante e non Vamdemon, per esempio? Quello avrebbe potuto capirlo benissimo e non avrebbe certo avuto nulla di contestare, ma Metalseadramon?!
Metalseadramon?!

Quel suono, mi ha trafitta.
La tua voce era chiara, era limpida.
Era li. Accanto a me.
D’istinto alzai gli occhi verso i tuoi, trasportata dalla tua voce, ma tu...
Tu, ancora, guardavi altrove. Guardavi lei.

“Non vuoi proprio dirmi il tuo nome?” tornò all’attacco lei, con voce supplichevole. Draco sbuffò.
“No. Beh, se proprio ci tieni puoi chiamarmi…” si interruppe un attimo, pensandoci. Ci voleva un nome che non le facesse indovinare la sua identità per nessuna ragione. Alla fine disse la prima cosa che gli venne in mente. “Sky”
“Sky? Cielo?” fece lei, contrariata. “Ma che nome è?"
“Non è un nome” replicò lui. “Prendere o lasciare. Se preferisci chiamarmi ‘uomo misterioso’ o roba simile…” Hermione rise di nuovo.
“No, va bene. Allora… piacere di conoscerti, Sky”

Len è un ragazzo come tanti, amante della musica e di un particolare programma informatico. È uno user e un esperto nell'utilizzo del programma "Vocaloid", che lo ha avvicinato a una ragazza la cui voce ha rapito il suo cuore.
Dal testo:
"Ma Rin non esiste e Len ne è consapevole.
Eppure continua a cercarla nella musica e nel suo mondo reale, perché lei esiste solo nel suo computer. Alla fine, lei è solo un programma di sintetizzazione vocale: solo Kagamine Rin, una voce che appartiene a una multinazionale di successo, solo un volto disegnato da qualche abile artista. Nulla più.
Ma la sua voce è molto di più per Len."

Come sapete, il piccolo Goten, non è mai riuscito a sentire la voce del padre e, in questa storia, gli ho fatto sentire, in modo indiretto, la voce di Goku... volete sapere come? Bene... venite a leggere!

✩ Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP. ✩
(...) Stavolta non nascose un sorriso e si chinò per regalargli un bacio sulla fronte. Ace, ormai, la conosceva talmente bene da sapere quali tasti premere, con lei.
«Ci sai proprio fare con le parole, scemo.»
«Ho imparato dalla migliore.»

Niall arrivò sotto la quercia e si mise seduto a gambe incrociate, con la schiena attaccata al tronco. Chiuse gli occhi ed inspirò a pieni polmoni: riuscì a sentire il suono del vento fra le fogli degli alberi, un refolo gli scompigliò i capelli e gli accarezzò il viso. Sorrise.

«I heard it, a voice, your voice Hermione.
You said my name, just my name.
And I knew the ball of light was going to take me where I needed to go»
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Come ho immaginato l'assenza e il ritorno di Ron in Harry Potter e i doni della morte.

19 Luglio 1999, data di morte di un talentuoso batterista, Gar Samuelson. In questa fanfiction Chris Poland, amico e collega del biondo, parla del suo ultimo giorno con lui, dov'era intenzionato realizzare un desiderio nascosto da tempo...

"-Cosa fai?- sussurrò Sam, stretto a Brittany sul pavimento gelido.
-Io… Kurt. Devo… devo…-tremò, stringendo il telefono contro l’orecchio –Ti prego, rispondi…-"
SPOILER 4x18

Avevo bisogno di sentire che non era lontano,avevo bisogno di sapere che lui era reale,avevo bisogno di trovare la voce che riecheggiava nella mia testa,la voce che insediava il mio cuore.
Avevo bisogno di trovare l'altra parte di me.