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Autore: sayuri_88    28/08/2011    6 recensioni
Edward si è appena trasferito in una nuova città e durante una fuga si scontra con due occhi marroni come il cioccolato e....LEGGETE^^
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Altro capitolo! Caspita se sono rapida^^ non mi è mai capitato di aggiornare con questa cadenza regolare.... ma non iniziate a prenderci l'abitudine : )
Allora, lezione di Biologia. Che succederà? leggete!!! 
Ringrazio le 5 ragazze gentilissime che hanno recensito lo scorso capitolo. GRAZIE 1000

p.s: ragazze siete in 45 a seguire la storia fatevi sentire! in qualsiasi caso non sono qui con un fucile in mano puntato su ognuna di voi... noooooo. Ecco lo avete sentito questo rumore? L'ho caricato ^^
No scherzo non è vero. Va beh, se vi va ditemi che ne pensate.
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…: È una pazza! :…






Niente. Niente.
Non ne ho ricavato un ragno dal buco.
Isabella mi ha ignorato per tutta la prima ora con la scusa di seguire la lezione. Perché è così scostante? Quel pomeriggio nella biblioteca mi era parso di vedere qualcosa dietro quello sguardo algido e sostenuto.
 
La lezione sta per finire ed io non ho ottenuto nulla. Poggio il gomito sul banco, la testa sulla mano e la guardo. La fronte corrugata, gli occhi ridotti a due fessure e il labbro inferiore intrappolato tra i suoi denti. È un gesto che fa spesso, senza pensarci.
China la testa e una massa di capelli le copre il viso, celando il suo volto alla mia vista. Il desiderio di alzare la mano e spostarle quella ciocca di capelli è forte, ma la trattengo. Sarebbe capace di infilzarmi con la matita con cui sta scrivendo e tornare tranquillamente a seguire la lezione e lasciarmi ad agonizzare sul tavolo.
 
Piantala
 
Così c’è scritto su un pezzetto di carta che mi ha passato. La calligrafia è grezza e le lettere si confondono tra di loro, le “l” che sembrano “t”, le “a” che sembrano “o”, ho impiegato qualche momento per decifrare la sua scrittura. Questa ragazza scrive davvero male!
Ma sono felice, mi ha rivolto la parola, certo non come avrei voluto, ma è pur sempre qualcosa.

Di seguire la lezione?

Di fissarmi.

E anche qui, altri minuti a tradurre i suoi geroglifici.

Non te lo l’ha mai detto nessuno che hai manie di protagonismo?

Sghignazzo quando mi riserva uno sguardo di fuoco che avrebbe il potere di incendiare me e tutto l’edificio. È adorabile con quella smorfia infastidita sul viso.
 
Tu non stai seguendo la lezione. È da quasi un’ora che mi fissi.

— Allora sei tu che fissi me — mormoro vicino al suo orecchio. Presa alla sprovvista volta il capo e mi fissa con occhi spalancati, la bocca semi aperta dallo stupore e posso vedere le sue gote diventare sempre più rosse. Isabella imbarazzata, è uno spettacolo unico.
Ridacchiando, prendo il foglio che testimonia la nostra prima chiacchierata, nascondendola tra le pagine del quaderno, e chino il capo sui miei appunti, iniziando a scrivere quello che il professore dice. Posso sentire il suo sguardo che ancora tentenna su di me poi la sensazione scompare. La sbircio con la coda dell’occhio. Sul suo viso si alternano diverse emozioni. Fastidio, sorpresa e quello che più mi lascia sorpreso: rabbia. Una rabbia che non mi so spiegare.
 
Il suo della campanella mi fa sobbalzare. Isabella si alza e inizia ad armeggiare con le sue cose, lanciandole disordinatamente nella tracolla. Ha fretta. Vuole allontanarsi da me?
— Okay ragazzi un’ultima cosa prima che andiate. Il vostro compagno di banco, sarà anche il vostro compagno di lavoro per tutto l’anno. E non accetto richieste di cambio. Sul mio viso si forma un sorriso che va da un orecchio all’altro e mentalmente ringrazio il professor Banner per la sua geniale idea.
Lo sbuffo di Isabella mi fa girare verso di lei. È indispettita. Ma perché? Che le ho fatto?
Mi lancia uno sguardo veloce ed esce. Io che fino a quel momento sono rimasto fermo come un palo, prendo penna e quaderno e la seguo.
— Ci vediamo alla macchina Alice — dico senza aspettare una risposta da mia sorella.
— Ehi! Isabella! — ma lei non mi ascolta, accelera il passo e al posto di andare verso l’uscita s’infila nel corridoio che porta alla palestra. I ragazzi mi passano a fianco, qualcuno mi saluta, ma non ci faccio caso. Questa volta non mi faccio lasciare indietro.
La raggiungo in poco tempo e le afferro il braccio, obbligandola a voltarsi verso di me. Il mio corpo è attraversato da una strana sensazione.
— Che vuoi? — tuona con tono duro e freddo. Lascio la presa come scottato.
— Voglio solo parlare… — mormoro con tono sommesso. Il suo atteggiamento mi ha letteralmente spiazzato.
— Beh io no.
— Perché? — glielo chiedo con il sorriso sulle labbra. Ho capito che non le piace interagire con le persone, ma sono sicuro che in fondo lo voglia, che aspetti qualcuno che la tiri fuori dal suo guscio. Voglio essere io quel qualcuno. Ma il sorriso mi muore sulle labbra, mano a mano che lei parla.
— Edward se cerci qualcuna per divertirti non hai che da scegliere! Hai la fila! Quindi lasciami in pace. Cos’è ti stuzzica il fatto che io non ti corra dietro? Lo trovi più eccitante?! — esclama infervorata. Le guance rosse, questa volta non dall’imbarazzo ma dalla rabbia, le spalle che si alzano e si abbassano a ritmo del suo respiro spezzato.
— Isabella ma che stai blaterando? — ribatto stordito da quell’attacco inatteso.
Ma che diavolo le è preso? Perché tutte queste accuse? Dovrebbe aver capito che non sono quel tipo di ragazzo, non le avrei chiesto di aiutarmi a nascondermi altrimenti.
— Io non blatero! Siete tutti uguali. Sapete di essere belli e ne approfittate. Ma non sono una gonza!
Rimango inebetito a guardarla per un tempo che sembra infinito. Non la comprendo!
Poi ripenso a quello che mi hanno detto Ben e Jasper, che lei non parla con nessuno, le voci che girano su di lei. “Saranno stupidaggini da ragazzi” mi sono ripetuto fino ad ora ma forse c’è un fondo di verità. Una rabbia che non mi appartiene s’impossessa di me e mi fa scoppiare come una bomba.
— Sai che ti dico Isabella? Non me ne frega un cazzo di te! Va bene? Volevo solo fare amicizia, Mi sembravi simpatica nonostante il tuo caratterino. Ma sei solo una pazza! Una pazza isterica!
Gli urlo in faccia tutto quello che penso e dopo aver osservato la sua espressione scioccata e ferita, giro i tacchi e me ne vado.
Non mi guardo indietro neanche una volta. L’ho ferita? Non m’interessa, lei non si è risparmiata con me.
Mi era dispiaciuto sapere che era isolata, che non aveva nessun amico ma ora no. Lei e il suo caratteraccio e il suo modo di trattare la gente, ci credo che nessuno la vuole vicino. Chi vorrebbe una zitella acida come amica.
 
Esco dalla scuola spingendo con forza la porta che va a sbattere contro il muro, ma non mi preoccupo di vedere se ci sono danni. Voglio solo andarmene a casa, sdraiarmi sul mio letto e dimenticare questa pessima giornata. Da adesso in poi niente più Isabella Swan.
Arrivo alla macchina ma di Alice nessuna traccia. La cerco nel parcheggio pensandola di trovare vicino alla macchina di Jasper ma non la vedo, né Alice, né Jasper, né la macchina del mio amico. Il parcheggio è deserto. E se fosse successo qualcosa?
Agitato e con la testa piena di mille e più scenari, prendo il cellulare e compongo il numero di mia sorella che, subito dopo due squilli risponde.
— Alice dove sei?
Edward, te l’ho detto oggi a pranzo che non tornavo a casa perché andavo subito da Jasper per studiare. Lo sapevo che non mi stavi ascoltando.
Emetto un sospiro di sollievo. Stanno bene. E solo in quel momento ricordo un frammento della loro discussione in mensa. Me lo aveva detto, sono stato io, così preso dai miei pensieri che non l’ho sentita.
— Okay allora ci vediamo a casa.
— Certo! E salutami Isabella! — mi dice prima di riattaccare. Stringo con forza il cellulare prima di infilarlo in tasca. Salutargli Isabella? Sarà meglio dirgli di stare alla larga da lei.
Dei passi attirano la mia attenzione ma quando mi giro incrocio gli occhi castani e spenti di Isabella. Ma è solo un secondo perché questa volta sono io a distogliere lo sguardo e salire in macchina. Dallo specchietto retrovisore la posso vedere ancora ferma nella stessa posizione di prima, la vedo chinare la testa e poi dirigersi verso la sua auto. Come se mi fossi liberato da un peso che mi opprimeva il petto, poggio la testa sul volante emettendo un lungo sospiro.
 
Perché sono così dispiaciuto per quello che è successo? Perché nonostante tutto quello che mi ha detto, mi pento delle parole che gli ho rivolto. Non è da me esplodere in quel modo, ma quella ragazza ha lo strano potere di scombussolarmi come nessun altro sa fare.
Scaccio dalla mente tutte quelle assurde idee, sui sensi di colpa e sullo strano mondo di Isabella, e accendo la macchina. Ci provo, perché dopo tre tentativi ancora non parte.
— Dannazione! ­— impreco contro la macchina, che a quanto pare, ha deciso anche lei di contribuire a rovinarmi la giornata.
Scendo e sbatto lo sportello con forza e mi maledico perché l’ho sempre trattata con i guanti e certamente quando sbollirò la rabbia, mi verrà voglia di prendermi a cazzotti da solo.
Senza altre possibilità, m’incammino verso casa a passo sostenuto, preparandomi psicologicamente per l’ora di camminata che mi aspetta. A Chicago ci sono bus a ogni angolo e metropolitane dirette in ogni quartiere della città. Praticamente non cammina nessuno.
Il suo di un clacson e il rumore di una macchina che rallenta mi fanno fermare dopo pochi metri.
La decappottabile rossa di Isabella è ferma sul ciglio della strada. Il finestrino del posto del passeggero si abbassa e la testa di Isabella entra nel mio campo visivo.
— Sali Edward, ti do un passaggio — dice con tono calmo. Sul viso un’espressione gentile, tutto l’opposto della smorfia di rabbia che mi ha rivolto a scuola. Io mi sento punto nel vivo, come fa ad essere un minuto prima, una bisbetica impazzita e quello dopo un agnellino?
— No grazie. Preferisco andare a piedi — e ricomincio a camminare. Sento la macchina ripartire e affiancarmi ancora, seguendomi a passo d’uomo. A quanto pare non si vuole arrendere. Perchè le ragazze devono soffrire di sindrome pre, durante e post mestruale? Ti fanno andare in tilt il cervello.
Perché lo fa? Giusto dieci minuti fa mi ha urlato contro di lasciarla in pace.
­— Edward non fare il bambino — questa volta la voce ha un tono lamentoso. Alla sua affermazione rispondo con uno sguardo indignato. Cosa vuole? Ha detto di ignorarla ed io sto facendo proprio quello.
— Edward tra poco inizierà a piovere. Prenderai un malanno, — insiste, nonostante, io continui a fare finta di nulla, — ti prego.
La sua preghiera mi blocca. Volto il capo nella sua direzione e il suo viso è un misto di preoccupazione, imbarazzo e timore.
Qualcosa mi bagna il viso, una goccia, poi un’altra. Alla fine il diluvio.
 
­— Mi dispiace per prima — mormora interrompendo il silenzio che regna nell’abitacolo. Alla fine ho accettato il passaggio ma, testardo come sono, non le ho rivolto la parola e lei non ha detto nulla, ha ingranato la marcia ed è partita.
Io ho passato il tempo osservando le gocce di pioggia che scivolano sulla superficie del vetro seguendone il percorso e scommettendo su quale sarebbe arrivata prima alla fine. Da piccolo lo facevo sempre, scommettevo anche delle caramelle con papà.
— Davvero — insiste non ricevendo nessuna risposta da parte mia. Mi volto per la prima volta a guardarla cercando di non far trasparire nessuna emozione. Isabella guarda concentrata la strada.
— Perché quella cosa alla scuola. Che ti ho fatto? — alla fine mi decido a parlare, lei sembra disposta a un dialogo e il desiderio di comprenderla è tornato prepotente in me. Isabella si morde il labbro inferiore e mi lancia rapide occhiate. Dopo un respiro profondo inizia a parlare.
— Non hai fatto nulla, quelle cose non le pensavo. Non ti conosco ma non sembri un ragazzo stronzo.
La sua confessione mi fa battere forte il cuore, sono felice che non lo pensasse veramente.
— Allora perché?
— Non sono brava a interagire con le persone in generale e quando una cerca di avvicinarsi troppo reagisco d’istinto e mi comporto da pazza — e ridacchiamo entrambi per il nomignolo con cui l’ho chiamata durante la nostra litigata.
Nel frattempo siamo arrivati sotto casa mia. Parcheggiata fuori dal garage c’è la macchina di mamma, segno che è tornata prima dal lavoro. Affianco un’altra macchina che non riconosco. Non sapevo che avremmo avuto visite.
Apro la portiera, pronto a uscire, ma prima mi giro verso di lei che mi guarda con la testa leggermente inclinata e un’espressione interrogativa. Accosto la portiera per non bagnarmi e le chiedo quello che mi freme di più sapere.  
— La traduzione di tutto questo è che ora siamo amici? — non le chiedo a cosa è dovuto questo atteggiamento difensivo, non è il momento e sono certo che non mi risponderebbe o peggio si allontanerebbe. Isabella esita per un momento, ponderando la mia proposta. Io attendo in pieno fermento.
— Possiamo provarci — acconsente con un sorriso accennato. Io, sorrido come un ebete ma non m’importa. Ha abbassato armi e scudo. La saluto strappandole la promessa di pranzare con me, Alice e Jasper, ma quando riapro la portiera lei mi blocca, poggiando la sua mano sul mio avambraccio.
 — Come verrai a scuola domani? — e solo in quel momento mi ricordo che la macchina è al parcheggio della scuola e non funziona.
— Se vuoi… — tentenna e lascia la presa sul mio avambraccio per portarsi le mani in grembo e giocarci nervosamente.
La guardo interrogativo, in attesa che continui. Per lei deve essere difficile cercare di interagire senza iniziare a comportarsi come suo solito. L’acqua mi sta bagnando tutto il braccio ma non m’importa, sta facendo un tentativo verso di me e il resto può aspettare.
— Se vuoi, posso venirti a prendere io domani. Cioè, te e tua sorella. Posso passarvi a prendere io. Così mi faccio perdonare per il mio comportamento.
Il corpo teso come una corda di violino, il viso che cercava di trasmettere uno stato d’animo tranquillo, ma i guizzi della mandibola tradivano la sua perfetta mascherata.
— Allora ti aspettiamo.
Anche se avrei voluto dire “ti aspetto” mi sono dovuto mordere la lingua per non dirlo. Isabella annuisce e il suo corpo si rilassa, le spalle non sono rigidamente tirate indietro e anche i suoi lineamenti tesi sono tornati ad addolcirsi.
Scendo dalla macchina, la pioggia è già diminuita e il cappuccio della giacca basta per proteggermi. Mi piego in avanti e bussai al finestrino. Isabella si sporge verso la portiera per girare la manopola. Appena lo spazio lo permette v’infilo dentro la testa. Lei indietreggia leggermente, sorpresa dalla nostra vicinanza ma le sorrido rassicurante.
— Buona serata. E grazie del passaggio — e senza aspettare la sua risposta m’incammino lungo il vialetto di casa. Sono alla porta quando sento ancora la voce di Isabella che pronuncia il mio nome. Mi volto curioso di sapere cosa vuole. Isabella si sporge per permettermi di vederla mentre sorride divertita.
— Ti avviso da subito che potrò non essere una buona amica.
— T’insegnerò io!
E con questo promessa la vedo allontanarsi e solo quando lo scricchiolio della ghiaia, provocato dal passaggio delle ruote, scompare, mi decido a entrare. Alzo la mano per impugnare la maniglia ma questa si abbassa prima che possa prenderla.
 
La porta si apre e davanti a me si staglia la figura longilinea, di una giovane donna, molto bella. È alta, indossa un paio di jeans scuri ed è coperta da un cappotto abbastanza lungo, grigio. La pelle è chiara e senza imperfezioni, un viso dai lineamenti slanciati e raffinati è incorniciato da una folta chioma bionda.
— Ciao, tu devi essere Edward, giusto? — domanda esibendosi in un sorriso smagliante che avrebbe fatto invidia alla migliore delle pubblicità di dentifrici.
— Sì, e tu sei? — chiedo stranio. Non risponde perché proprio in quel momento, siamo interrotti dalla voce di mia madre che ci raggiunge all’ingresso.
— Edward, ben tornato. Ti presento Rosalie Hale. È una delle volontarie dell’ospedale e studia per laurearsi in psicologia, l’hanno mandata per aiutarmi con Emmet.
 
 
 
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 Bene per quelli che sono arrivati fino a qui e decidono di continuare: Vi piace l'idea di un POV. Bella per il prossimo?
 Grazie per aver letto^^

p.s: vi va di fare un salto in questa storia? In barca a vela contro vento è originale, e vorrei continuarla ma prima vorrei sapere se è decente^^ e anche Shade- Toerant che è in questa sezione
 
 
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La donna giusta - Ultimo capitolo
Ancora prima di formulare un pensiero, il mio corpo scatta e il cervello da ordine ai piedi di muoversi e con l'ombrello copro la sua esile figura. Il suo profumo mi colpisce come un pugno in faccia, mi beo di quel momento.
Il mio corpo freme di desiderio, ne vuole di più, sempre di più, desidera un contatto più profondo, desidera prenderla e portarla in un posto solo per noi, dove lei é solo mia, dove io sono solo suo, dove lei suona solo per me.
- bisogno di aiuto signorina? - dico con voce resa roca dal turbinio di emozioni che sono in atto dentro di me.
Passione. Desiderio. Bramosia. Dolcezza. Tenerezza. Senso di protezione. Possesso. Devozione.
I suoi occhi, blu come un cielo d'estate, incatenano i miei e non posso impedire alla mia mente di ritornare al primo giorno che la vidi.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Rosso ] [ Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale ] [ Capitoli: 5 ]   
[ Pubblicata: 11/05/11 ] [ Aggiornata: 25/08/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 6 recensioni ]

    La Bella Italia 
E se qualcosa non va come la Meyer ha deciso? E se Edward, dopo aver salvato Bella e dopo averla convinta a cenare alla "Bella Italia" incontrasse qualcuno che cambia le carte in tavola?
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Generale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Sorpresa ] 
[ Pubblicata: 22/08/11 ] [ Aggiornata: 22/08/11 ] [ Note: Drabble ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Twilight ] [ Leggi le 2 recensioni ]

    Buttare via tutto, e di nuovo ricominciare Ultimo capitolo
lei era il bersaglio degli scherzi di lui, lei una bimba timida e ciocciottella che vedeva in lui il suo peggiore incubo. Che succede se lei se ne va, per tornare solo otto anni dopo? è tutto come prima o per una qualche ragione nascerà qualcosa di bello?
Dal capitolo:
Lei che stava porgendo la mano si blocca come fulminata- I-Ian?- la guardo interrogativo non capendo il suo cambiamento repentino, che le è preso? 
Si schiarisce la gola - Ian…Knight?- a quanto pare le hanno già parlato di me. Sorrido strafottente.
-il solo ed unico- sbianca completamente.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Romantico ] [ Capitoli: 11 ]   
[ Pubblicata: 27/03/11 ] [ Aggiornata: 21/08/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 12 recensioni ]

    In barca a vela controvento 
- ONE SHOT DELL'ESTATE -
Un viaggio in solitaria che porterà una ragazza alla scoperta di un mondo che neanche immaginava. Quello che pensava fosse solo una favola per bambini è in realtà un mondo nascosto, ai più. Un'avventura che la porterà a conoscere qualcuno che le mostrerà questo misterioso nuovo mondo.
Dalla storia:
Giocherellai con la piccola collana che portavo al collo. Era molto semplice, fatta con frammenti di corallo rosso da cui pendeva una metà di conchiglia, simile al nautilus, ma più piccola, e al centro una bellissima perla. Non so com’era possibile, ma questa cambiava colore in continuazione, col tempo avevo associato la cosa all’influenza dell’umore, come quegli anelli che vedono lungo le spiagge o nei negozi di souvenir. Ogni volta che provavo forti emozioni, il suo colore cambiava.
Come ne ero venuta in possesso? Beh, questa è una bella storia.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Avventura, Fantasy, Romantico ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 19/08/11 ] [ Aggiornata: 19/08/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale ] [ Leggi le 1 recensioni ]

    La promessa di una bestia 
Extra dalla mia storia "Beastly". Daniel è un vampiro da molti secoli condannato a una vita di tenebre contro la sua volontà. E' una bestia. Tutto cambia quando, lungo il suo cammino incontra Isabel, giovane matricola della Dartmouth.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Giallo ] [ Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 14/08/11 ] [ Aggiornata: 14/08/11 ] [ Note: Missing Moments ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri ] [ Leggi le 1 recensioni ]

    Shade-Tolerant 
CONCORSO ONE SHOT DELL'ESTATE
Ho pensato a come deve essere passare le vacanze estive per una persona che non può, per cause di forza maggiore, passare una giornata sotto il sole come fanno tutti ed è uscito questo...spero vi piaccia^^
Dal capitolo:
Sognavo che un giorno avrei potuto correre sotto il sole, andare alla spiaggia a nuotare e poi asciugarmi sulla sabbia, pranzare in un parco mentre i raggi del sole sfioravano la mia pelle come delle carezze. Un sole che mi era amico insomma. Ma la realtà era ben diversa.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Giallo ] [ Genere: Generale, Sentimentale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward ] 
[ Pubblicata: 25/07/11 ] [ Aggiornata: 25/07/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 6 recensioni ]

    La mia piccola fifona 
- Oddio!oddio! Edward ho paura - mormorai avvinghiandomi al braccio del mio ragazzo.
Mi aveva convinto a entrare in quell’edificio che sembrava aver scritto a caratteri cubitali “abbandonate ogni speranza voi che entrate” ma che il mio adorato ragazzo, a quanto pare, non aveva visto. Dovrò suggerirgli una visita dall’oculista mi appuntai mentalmente una volta che saremmo usciti da quell’inferno.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Commedia ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward ] 
[ Pubblicata: 02/07/11 ] [ Aggiornata: 02/07/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 3 recensioni ]

    Beastly - Ultimo capitolo
Ispirato alla Bella e la Bestia.... Isabel sta per partire per l'università dove farà nuove conoscenze, nuove amicizie e qualcosa di più.... ma non tutto è come sembra.
Dal capitolo:
Isabel s’imbarcò sull’aereo con sentimenti contrastanti. 
Gioia, per l’inizio di una nuova esperienza. Tristezza, per dover salutare suo padre e i luoghi dove era cresciuta e che l’avevano fatta sentire al sicuro. Timore, perché aveva come il presentimento che qualcosa sarebbe successo e che questo le avrebbe sconvolto l’esistenza, in bene o in male ancora non lo sapeva.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Mistero, Romantico ] [ Capitoli: 4 ]   
[ Pubblicata: 05/06/11 ] [ Aggiornata: 08/06/11 ] [ Note: Nessuna ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri ] [ Leggi le 3 recensioni ]

    Red Fairytale - Ultimo capitolo
C’era una volta una bambina tanto vivace quanto sbadata, correva sempre anche per andare da una stanza all’altra, i genitori non sapevano come farla stare ferma soprattutto perché aveva la tendenza a sbattere contro oggetti fermi e inciampare sui suoi stessi piedini ed erano preoccupati che potesse farsi molto male, ma la amavano tanto e quando la vedevano a terra a piangere per l’ennesima caduta la rassicuravano e le davano un bacino sulla bua per fargliela passare e la piccolina rassicurata tornava felice a saltellare per la casa o il giardino mentre i genitori amorevoli, aspettavano la successiva caduta.
In un girono di fine giugno correva nei campi col suo fratellone, quando….
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Generale ] [ Capitoli: 3 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Un po' tutti ] 
[ Pubblicata: 30/04/11 ] [ Aggiornata: 03/05/11 ] [ Note: Nessuna ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 16 recensioni ]

    Chi l'ha vista? 
“Ennesima tragedia! " così ha esordito questa mattina Emilio Fede al TG4.
Non vuole essere offensiva o altro è solo una cavolata scritta dopo aver visto "una notte al museo 2" dove i doppiatori italiani hanno modificato alcune battute
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Demenziale ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 24/04/11 ] [ Aggiornata: 24/04/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Comico ] [ Leggi le 4 recensioni ]

    La ragazza che viaggia nel tempo - Ultimo capitolo
Non ha mai rischiato tanto, ma è la prima volta che si trova in una situazione simile e ha come il presentimento che qualcosa debba accadere e così rimane a guardare.
Sa chi è quella ragazza, poco più grande di lei, vestita secondo la moda della metà dell’ottocento, oh si…lo sapeva bene.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Azione ] [ Capitoli: 4 ]   
[ Pubblicata: 28/03/11 ] [ Aggiornata: 16/04/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Fantasy ] [ Leggi le 1 recensioni ]
 
   
 
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