Raccolta di one shot e missing moments legate a Go your own way di Zavocado.
TRADUZIONE A CURA DI KLAUGE84

In un'accogliente caffetteria in una piccola città, un ragazzo con bellissimi occhi azzurri siede allo stesso tavolo ogni giorno, come se stesse aspettando qualcosa, o qualcuno. Blaine si sente in dovere di sedere e parlare con lui... e scopre l'inimmaginabile.
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Questa storia è una traduzione!

È una città troppo grande per l’ ennesima anima mascherata che si è perduta
Traduzione, Superhero!Klaine, AU

[Questa storia partecipa alla challenge One Year From Glee indetta dalle pagine Klaineberry - Lean on me, when you’re not strong, Il Glee Club Nel Cuore e Darren Everett Criss: The Reason Of My Life su Facebook]
Dal testo:
- Blaine sfilò il giaccone e la sciarpa, prima di calciare via le scarpe e dirigersi verso il bagno: chissà se avrebbe trovato quelle piccole saponette così carine che c’erano sempre negli alberghi… Aprì la porta con un movimento fluido e –
-Ma che diavolo – -
-Oh mio dio.-
-Blaine!-

New York City, American Ballet. Blaine Anderson e Kurt Hummel sono due ballerini classici dagli stili molto diversi: l'uno appassionato e impreciso, l'altro impeccabile e gelido. Si trovano da un giorno all'altro a concorrere per lo stesso ruolo, guidati da una delle più grandi étoile di tutti i tempi. La loro sarà una gara affannosa alla ricerca della perfezione? O vi sarà qualcos'altro ad aspettarli alla fine della strada?

Alpha/Beta/Omega-verse
Dal testo:
- Se chiude gli occhi, Kurt riesce ancora a sentire le urla - quelle profonde di suo padre e quelle più acute di sua madre, e c'è qualcosa di così profondamente simile alla furia dentro le sue ossa che deve chiudere le mani a pugno fin quasi ad affondarsi le unghie nei palmi per non cambiare forma.
[...]
Non che la loro famiglia sia stata l'unica a subire quella sorte; ce ne furono talmente tante che Kurt si chiede spesso come sia possibile che gli Alpha siano ancora al potere - che nessuno abbia ancora provato a sterminare loro.
Kurt pensa che lo meriterebbero. Lo pensa freddamente e razionalmente, come si fa un calcolo matematico.
Gli Alpha meriterebbero di morire per ciò che hanno fatto agli Omega, e, con loro, i Beta che li hanno aiutati. E Kurt pensa che se si trovasse nel bel mezzo di una ribellione non avrebbe neanche bisogno di scegliere da che parte stare - o si lascerebbe uccidere pur di non essere di ostacolo agli Omega.
Perché, se chiude gli occhi, Kurt sente ancora le urla.

[Questa storia partecipa al contest "Daddy!Klaine summer Challange", indetto da Flan e Ginny_Potter]
Blaine è un papà che da troppo tempo continua a scappare da un passato oscuro e che non lo lascia andare. Un giorno, sbirciando su internet, trova un'offerta irripetibile e decide di condividere il proprio appartamento con Kurt Hummel.
Non è facile far combaciare due vite, figuriamoci se unite a quella di una bambina. Prendente Parigi, un Blaine pittore che ha fatto dei colori la sua vita, e un Kurt che non crede più che nulla possa fargli battere il cuore. E poi amalgamate il tutto, proprio come su una tela.
- Quella stessa notte, poi, le gambe nude e intrecciate a quelle di Kurt che gli liscia indietro i capelli, Blaine trova il coraggio di sussurrare qualcosa vicino al suo viso, guardandolo negli occhi.
“Sei il mio colore preferito.” -

Un incidente porta via a Blaine la persona con la quale aveva costruito una vita intera; suo marito, un uomo che amava dai tempi del liceo e con cui era pronto a costruire una famiglia. Devastato dal dolore, non permette a se stesso di credere che possa esserci una seconda possibilità per lui - almeno fin quando non conosce Kurt, un giovane uomo con un sorriso semplice e dolce, che sembra capire con uno sguardo ciò di cui Blaine ha veramente bisogno.
Piano piano, Kurt e Blaine cominciano a costruire la loro vita insieme, mescolandosi, imparando ad amare di nuovo, tutto da capo. E dopo del tempo Blaine crede che siano entrambi pronti per il grande passo.
Ma se c'è una cosa che Blaine non sa è che la vita spesso può essere imprevedibile, e dopo un avvenimento alquanto inaspettato si renderà conto che tutto ciò che stava costruendo insieme a Kurt non è così semplice come aveva immaginato.

Lei era drammatica.
Lui era dinamico.
Lei era precisa.
Lui era impulsivo.
Lui era James e lei era Lily, e un giorno condivisero un bacio, ma prima condivisero numerose discussioni, poiché lui era presuntuoso e lei dolce, e le questioni di cuore richiedono tempo.

“Parla quello che quando si siede sembra un orso appena uscito dal letargo.”, borbottò Kurt. Puck di fronte a loro si lasciò scappare una piccola risata, beccandosi un'occhiataccia da parte di Blaine.
“Così a Parigi non convincerai proprio nessuno.”, borbottò Blaine.
“Credi davvero che io sia il Granduca, Blaine?”, chiese Kurt, cercando i suoi occhi. Blaine li scrutò per un attimo.
“Ovvio, altrimenti non staresti qui.”
“Bene.”, soffiò Kurt, avvicinandosi piano al suo viso. “Allora smettila di darmi ordini.”
“Affondato.”, disse Puck, scoppiando poi a ridere. “Amico, di sicuro ha un bel caratterino il ragazzo qui.”
“Cosa davvero adorabile.”, borbottò Blaine, passandosi una mano tra i capelli.
“Mai quanto diventeresti adorabile tu se mi facessi un piacere.”
“Quale piacere?”, chiese Blaine dopo un po'.
“Sta' zitto.”
*
Avete mai visto la favola di Anastasia? Ottimo, immaginate che i suoi protagonisti siano un Kurt sarcastico alla ricerca della sua famiglia e un Blaine che ce la sta mettendo davvero tutta per arricchirsi. Entrambi sono alla ricerca del loro nuovo inizio, ma sono completamente ignari di come trovarlo.
O del fatto che, con molta probabilità, questo nuovo inizio ce l'hanno a portata di mano.
[AU Klaine - Anastasia!Kurt, Dimitri!Blaine]

Klaine!AU semi-skank!Kurt/semi-badboy!Blaine
Dal testo:
- Kurt Hummel si guarda allo specchio, come tutte le mattine.
La linea nera di matita è un po' sbavata sotto i suoi occhi - copre le occhiaie violacee che gli adornano il viso.
I suoi occhi sono sempre di quel colore tendente al grigio - quello che una volta era riservato alle giornate di pioggia -, fanno capolino dalle palpebre semichiuse contro la luce che entra dalla finestra del bagno.
I capelli gli cadono scompostamente sulla fronte, il ciuffo blu che gli sfiora un sopracciglio e fa in modo che i suoi occhi siano di un terribile colore metallico; si sposta la ciocca verde dietro l'orecchio e si passa la lingua sulle labbra perché assumano un colore rosato.
[...]
Kurt Hummel si guarda allo specchio, come tutte le mattine.
E, come tutte le mattine, si riconosce sempre meno.
E, come tutte le mattine, non gli importa.

“Dorme,” mormorò Kurt, proprio mentre Blaine si toglieva il grembiule a quadretti, chiudendo la porta della stanza di Alfredo, attento a non produrre il minimo rumore, i suoi passi soffici impercettibili sul pavimento.
Blaine sorrise istintivamente, perché Kurt aveva un segno di pennarello rosso su una guancia e i capelli in disordine che gli ricadevano sulla fronte, liberati dalla lacca organica dalle piccole mani di Alfredo. C’era qualcosa di attraente in lui mentre si muoveva svelto e leggero tra i giochi sparsi sul tappeto del salotto, raccogliendoli per radunarli nella cesta che si trasformava in un elegante e insospettabile pouf di pelle.

| Mini-long | Klaine | AU | Principe!Blaine |
Un amore che va contro tutte le convenzioni sociali della sua epoca.
Ne varrà la pena?

Klaine AU - Fireman!Blaine
Kurt si fermò nervosamente. Non aveva nulla contro la filosofia rigidamente vegana di Rachel; quello che lo rendeva nervoso era come la ragazza la gestisse. Non era nota per le sue capacità culinarie, nonostante la cosa la entusiasmasse, e quella sarebbe stata la prima volta che avrebbe cucinato in una cucina vera e non con un microonde.
"I tuoi papà avevano una piastra ad induzione, mentre questo piano cottura sembra sia stato utilizzato per produrre carbone...sei sicura di sapere quello che stai facendo?"
"Certamente!" rispose sorridendo.

Semi-Cenerentola!AU, Klaine
Kurt!Cenerentola, Blaine!Principe Azzurro, Puck!Fata Madrina e con la gentile partecipazione di un gatto piuttosto bizzarro.
In breve, circa 6'600 parole di idiozia.