Era una donna con i capelli e gli occhi azzurri, portava una camicetta blu e dei pantaloni corti bianchi, la ciliegina sulla torta? Indossava il rilevatore.
Le afferrai un braccio, volli osservarla meglio. Sicuramente non era una saiyan,ma non era questo ad attrarmi a lei: il suo fisico era identico a quello di una saiyan, presi l’altro braccio per stringere poi i suoi polsi con una mano.
La stavo osservano, mentre lei mi implorava di lasciarla

I Maya hanno deciso: il 21 dicembre finirà il mondo come passeranno la giornata Tony e Pepper?

Eccomi finalmente con una storia.
Il titolo è tratto dal libro della scrittrice Rosa Viola.
Non sarà molto lunga. Ha inizio dalla fine del Cell Game.
Dal prologo:Il piccolo Trunks, avvertita l'aura del suo papà, aveva smesso di piangere ed aveva iniziato a guardarlo, curioso e felice di rivedere quel viso familiare, ma molto spesso assente

Trilogia E, E come erotico. Composizione a trilogia rossa che racchiuderà tre capitoli diversi per forma, natura, contesto, composizione, avventura, storia e trama. Non ho intenzione di seguire una linea univoca, andrò ad ispirazione. Potreste trovare AU, what if?, missing moments, vedrò sul momento. E infine Dark Passion, perchè se uno dei protagonisti è Vegeta, la storia prende sempre una piega inaspettata e pericolosamente sensuale. cit. dalla 2° oneshot:
Loro la temevano, ma non lui. Lui non la temeva affatto.
“Non ho ancora udito il tuo nome, femmina. Non vuoi dirmelo nemmeno oggi, vero?”
La sua voce. Lei l'avrebbe riconosciuta ovunque. Roca, profonda, gutturale, sesso allo stato puro, come oro, e forse in un altro contesto addirittura romantica e passionale. Si tese tutta mentre la mano di quello sconosciuto giocava con i lacci del suo vestito, sciogliendoli lentamente uno dopo l’altro. "Ne voglio di più" E lei sapeva che lui parlava di potere.
Trasfuse la sua energia nel Sayan, aumentando il suo potere sconfinato, regalandogli una perenne giovinezza e per poco non si mise a piangere.
“Tu non sai cosa mi stai facendo, ragazza”

Salve lettori, questa è la mia prima long. Mi sono ispirata alla storia vera per crearne una mia abbastanza diversa.. per il momento non posso dire altro :) spero che possa essere di vostro gradimento.

Lo stupore stava nel fatto che quell'uomo, lui, un principe senza regno, ma con un orgoglio smisurato, avesse accettato e si fosse abbassato ad una convivenza con degli esseri umani.

Morgana gli era ancora più vicino, ed al diavolo l'etichetta di corte.
- Merlino -
Lui la guardò e qualcosa cambiò, si ruppe, dentro di lui. La castellana gli stava offrendo l'appoggio che tanto desiderava, ma che non voleva chiedere.
Il dolore per la perdita oltrepassò l'argine che aveva tenuto saldo fino a quel momento. E l'abbraccio di Morgana, per lui, sembrava la riva su cui naufragare.
Non seppe quando cadde in ginocchio, e lei lo seguì. Non seppe come si ritrovò a piangere calde lacrime, di dolore e rabbia, con il viso nascosto contro il seno di lei. Si sentiva, lentamente, svuotare.

Avete mai provato a immaginare il primo incontro di Tony e Pepper?
Questa è la mia versione, purtroppo l'ho dovuta dividere altrimenti sarebbe stata troppo lunga. Buona lettura!

Un nuovo modo di raccontare come io abbia ipotizzato l'inizio della relazione tra Bulma e Vegeta, descrivendo la trama e le situazioni tramite flashfic prettamente introspettive, senza far mancare spazi di quotidianità, discussioni e dialoghi.
Il tutto comincerà da quando Dende ha espresso il desiderio di riportare sulla Terra tutti coloro che erano sul pianeta Namecc eccetto Goku e Freezer. E da lì costruirò la storia su questa coppia

Harley Quinn è stata nuovamente abbandonata dal Joker. Vuole conquistare indipendenza nella sua vita e recuperare la dignità perduta. Ad aiutarla, le sue amiche Poison Ivy e Catwoman, con la quale, all'inizio, avrà non pochi problemi per via del legame con Batman. Riuscirà l'ex dottoressa di Arkham ad ottenere la libertà dai propri ricordi?

Clary, stava seduta su uno dei letti dell'istituto, pensando a tutto quello che era successo in quelle settimane. La scoperta che Jace non era suo fratello, l'alleanza tra Nephilim e Nascosti grazie alla sua runa, la sconfitta di Valentine, la grande festa per la vittoria... Sentì bussare, ma non alla porta, alla finestra. Sapeva benissimo chi era. Tornando alla realtà andò ad aprire, ed una ventata d'aria fresca la investì.

Una nuova fic, ambientata agli inizi della serie di Dragon Ball Z, e nella quale suppongo che le due protagoniste non abbiano mai, prima di allora, conosciuto nessun essere al di fuori del nomale; neanche Goku.
E ho ipotizzato che i sayan non si sono estinti a causa dell'esplosione.
Con delle situazioni che lo permetteranno, Bulma e Chichi andranno incontro a circostanze che esulano dai confini del normale, e finiranno nell'incombere nelle mani dei sayan, conoscendoli per la prima volta.
Il buio di quelle iridi era così dannatamente tremendo e ombroso che non credeva alla possibilità dell’esistenza di un fondo in quegli occhi, così taglienti tanto da arrivare nel punto più profondo e sensibile della sua anima. E fu indubbiamente quella la prima volta in tutta la sua vita che realmente assaporò l’essenza dell’orrore.

Erano passati anni ormai, ma quel ricordo le faceva acora male, ogni tanto pensava di essere una masochista.
La turchina guardò una foto che ritraeva: lei, Goku, Crilin, Olong, Pual, Genio e Yamco alla fine del torneo di arti marziali.
“Hei bulma tutto bene?” La richiamò la donna mora davanti a sè.
Chichi nemmeno aveva preso bene l’evento, ma per suo figlio era riuscita ad andare avanti.
Si ricordava perfettamete tutto.

“Merlin,” cominciò l'Asino, trangugiando la sua colazione con la grazia e la regalità che si addicevano ad una testa coronata (chissà cos'era quell'intruglio che gli colava ai lati della bocca e che, parlando, aveva sputacchiato contro il suo volto) “Oggi ti farò sudare,”
E se solo Merlin fosse stato pronto, forse il suo cuore non avrebbe smesso di battere, così da renderlo clinicamente morto, e forse nella sua testa non si sarebbero scagliate con prepotenza quelle immagini poco ortodosse. Ma nessuno gli aveva parlato di sudore, e Merlin non aveva mai propriamente toccato un altro pezzo di carne che non fosse il suo e così, invece di rispondere con un cinico e propriamente suo “Credo di essere già sudato, Sire,”, se ne rimase come uno stoccafisso ad osservare il Principe fare colazione, con la lingua sardonicamente incollata al palato.