Flashfic scritta su richiesta di emmevic, che mi ha fatto, senza saperlo, scrivere su Reiner, che non avevo mai avvicinato xD
Comunque, spero che ti piaccia :)
Dalla Flash: Perché lei con i capelli d’oro, gli occhi color cielo e la gentilezza di una madre, era lì con loro, all’entrata di una vita fatta d’inferno, invece che a casa a preparare il corredo nuziale, in vista di un futuro quanto più lungo e tranquillo possibile?

Mi è stato chiesto di scrivere questa flash su Ask, seguendo la frase "La vecchietta al centro reggeva un enorme cesto di filo blu elettrico.", che si trova a pagina 30 del libro "Il Ladro di Fulmini".
Questo è ciò che ne è venuto fuori, spero che vi piaccia :)

Dalla shot: La voce della giovane bionda calmava il pianto della bimba, spaventata dalle urla che fino a pochi minuti prima avevano animato l’intera villa.
Insulti e strida si erano susseguiti, sempre più forti, fino a svegliarla e farla scoppiare in lacrime che avevano richiamato di corsa la madre al suo capezzale.

Seguito di "Forgive me" e fanfic partecipante alla "Sfida su Ask".
Dalla storia: E, mentre lasciava il bancone per raggiungere la sua incompleta famiglia, un unico pensiero accompagnava Philosophia.
La mia unica speranza è che sia viva e al sicuro.

Dalla storia: Voleva attirare quanta più attenzione possibile, solo in questo modo i pretendenti non avrebbero guardato altre che lei.
Lei era l’unica che avrebbe davvero brillato quella sera, ad ogni costo, si sarebbe fatta largo in quella società che ti sceglieva alla nascita. E, se lei non era stata scelta per avere un cognome più ricco e importante, se lo sarebbe presa.

Dalla Drabble: Era completamente circondato dai nemici: da ogni lato, senza alcuna possibilità di salvezza o di fuga. Il rosso, simbolo dell’armata rivale, predominava su tutto il suo territorio, portandolo lentamente alla sconfitta definitiva.

Dalla fic: Il bianco di quel cielo troppo freddo per piangere lacrime che non siano ghiacciate, le toglie le energie, mentre infila anche l’ultima Claymore nella terra.

Dalla Drabble: Non guardò verso il bimbo quando pianse, non lo guardò mentre lo lavavano e nemmeno quando la levatrice disse che era una femmina, sana. Non voleva vederla.

Questa OS partecipa al mini-contest "Lettera di un assassino" indetto sul gruppo "La crème de la crème di EFP." su FB.
Dalla storia: "Quindi, senza indugiare oltre in inutili disquisizioni, svelerò il mistero: il motivo che mi ha spinto è la vendetta. La vendetta contro un uomo, un padre, che mi ha picchiata e molestata per anni. Contro quello stesso essere che due giorni fa mi ha stuprata, togliendomi definitivamente tutto ciò che poteva strapparmi"

“Che abbia una cotta per me?” si chiese la giovane cyborg, mentre un sorriso le addolciva il volto.
“Carino lo è.” Si disse infine, capendo che quella non sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe avuto a che fare con quel ragazzo, Crilin.

Dalla Storia: "Portare una maschera era confortante e terribile allo stesso tempo: confortante perché, nascosta dietro di questa, Ymir si sentiva intoccabile; terribile perché ciò la teneva mille miglia lontana da tutti coloro che considerava suoi amici, ma, soprattutto, da Christa."
[Quarta Classificata al Four Fandom Contest indetto da _emmevi sul forum di EFP]

Fanfiction tratta da una storia vera.
Dalla storia: "Lacrime calde scesero dagli occhi della ragazza, che continuava ad ascoltare la canzone, ignorando il forte e continuo bussare alla porta.
Sapeva che dopo sarebbero arrivati le botte e gli insulti, ma, per ora, Olga voleva solo ascoltare la sua canzone."

La piccola Historia, frutto di una passione finita troppo presto, non era forte come la madre.
Le voci erano troppo forti, le parole troppo crudeli, la verità troppo dolorosa per lei.
E, quando il dolore raggiunge l’apice, quando la verità diventa troppo terribile, l’unica soluzione è la fuga.
[Fanfiction qualificatasi quinta al "Shingeki no Kyojin Contest" indetto da Mokochan sul forum di EFP]

Poi, un giorno, due piedi si fermarono davanti ai suoi occhi bassi, che si alzarono lentamente, osservando la figura forte del giovane uomo di fronte a lui. Poi arrivò al viso, gli occhi dell’uomo lo guardano, e Haku, per la prima volta dopo mesi, esistette. E per quell’uomo, Haku lo capì immediatamente, sarebbe esistito sempre. Fino alla fine.
[Questa storia ha partecipato al Matrioska Multicontest indetto da Deidaradanna93 sul forum di EFP, qualificandosi sesta.]

Questa flash è il seguito della Drabble "Pregnant", ma può essere letta anche da sola senza problemi.
Dalla fic: "Vegeta era scioccato, ma poi nel suo animo si fece spazio qualcosa che non credeva avrebbe mai potuto provare: paura."