Sono infastidito.
Non è il tuo arrivo, quello lo avevamo programmato ormai da tempo.
Solo che la parete contro la quale mi trovo sembra improvvisamente bruciare.
Mi stacco, ma la sensazione resta.
È parte del mio corpo, e non riesco a scacciarla.
D’un tratto mi sembra che le pareti di questa enorme stanza si stiano stringendo l’una verso l’altra, schiacciandomi e non lasciandomi via d’uscita.
Non sembra più nemmeno casa mia.
Perché dovrei sentirmi così?
Che motivo ha lo spadaccino più temuto al mondo di sentirsi soffocare?
Ringhio impercettibilmente, stringendo il bicchiere fra le dita senza troppa forza: se lo rompessi, danneggerei queste preziose mani che mi hanno portato ad essere quello che sono.
Lo poso sul lungo tavolo di legno della sala, avviandomi a passi lenti lungo il corridoio immerso nell’ombra.
Ormai la tua nave sta per attraccare.
Più mi avvicino alla porta, e più quella fastidiosa sensazione di bruciare si intensifica.
Ne sono perseguitato, tanto da arrivare ad odiarla.
AUGURONI ROLOCHAN!

“Oh, non so, per i Rivoluzionari hai lasciato che io e Rufy ti credessimo morto per dieci anni! Questo decisamente non è stato tradire la mia fiducia!” L'aveva detto, alla fine. Aveva pronunciato quello che pensava da tempo. Se ne pentì subito guardando l'espressione di Sabo: era rimasto completamente paralizzato, con lo occhi spalancati, come una statua di sale. Era stato uno shock, lo capiva.
“Quindi non ti fidi più di me.” Sabo aveva recuperato la sua compostezza, ma aveva abbassato lo sguardo e il tono era molto basso.
“Non volevo dire questo...”
“No.” Sabo rialzò la testa e lo fissò direttamente. “Era esattamente quello che volevi dire."[...]
Partecipante al contest "One Man Show" indetto sul forum "Disegni e parole"
4° Classificata al contest "Brace yourselves: angst is coming" indetto da Starhunter

Due donne che parlano di problemi sotto le lenzuola. Una confessione che non ci si aspetterebbe mai dalla compagna del Re dei Pirati. Una bottiglia di rhum e una di champagne, un vagoncino abbandonato e due pirati della vecchia guardia.
Signore e signori, donne e bambini di tutte le... anzi, no. Niente bambini qui: alziamo il rating e raccontiamo di quella volta in cui Shakky e Rouge si persero in intime carezze, e poi furono casualmente scoperte da Gol D. Roger e da Silvers Rayleigh.

Piccoli malintesi.
Sanji accusa il suo eterno rivale di aver compiuto il peggiore dei fatti; un colpo basso e così meschino, da lui, non se lo sarebbe mai aspettato...
Era troppo irritato per intervenire, troppo incazzato per agire.
Quel briciolo di razionalità che gli era rimasta lo aveva fermato appena in tempo.
[...]
Zoro non l'avrebbe passata liscia.
Gliel'avrebbe fatta pagare a suon di calci nel culo a quello spadaccino.

"-Sai che sei veramente stronzo?!- gli disse, con calma rabbiosa, facendolo arrestare.
-Come prego?!- domandò il biondo, volandosi verso di lei.
-Cosa ti costa?! Cosa ti costa pronunciare quelle stupide cinque lettere?!-
-Perché è così importante Koala?!?!- sbottò lui, perdendo la pazienza –Perché devo chiederti scusa se non è successo niente?!?!-
-Va bene, questa volta non sarà successo niente ma il punto è che non me lo chiedi mai!!! Tu non mi chiedi mai scusa!!! Non te ne frega niente di me!!!-"
*Per il compleanno della mia rivoluzionaria preferita: Auguri Koala!*

Voldemort era furioso, quell'inetto di Lucius Malfoy aveva fallito di nuovo e dieci dei suoi più fidati mangiamorte erano morti in una imboscata della resistenza.
Le sue informazioni si erano rivelate false. Lo scontro era stato più devastante del previsto.
Lo aveva tollerato, ma era giunto il momento che tutti capissero con una punizione esemplare che non si poteva deludere il signore oscuro.
Così gliela avrebbe fatta pagare cara, magari con la vita di quell'unico figlio tanto amato.
Sussurrò i suoi ordini con quella voce sibilante e fredda al mangiamorte in piedi alla sua sinistra.
– Vai e uccidi Draco Malfoy. -
Ma una voce melliflua intervenne.
– Mio signore, se posso, avrei un suggerimento... -

ZoSan AU || Prompt: "No doubt about it, that man was..."
Ancora una volta, per l'ennesima notte, Sanji si trovava davanti alla finestra della cucina, col naso incollato al vetro e le orecchie piene delle urla del suo vicino.
Aveva "condotto" delle accurate ricerche e aveva scoperto che l'uomo si chiamava Roronoa Zoro e non lavorava. A dir la verità, le sue ricerche erano consistite nel controllargli la posta, da cui aveva scoperto che Roronoa riceveva una pensione.
Forse era uno psicopatico. Uno schizofrenico. O comunque, un infermo mentale, vista la situazione.

Lei era la dottoressa di un'ospedale psichiatrico giudiziario.
Lui il suo paziente, un criminale rinchiuso per infermità mentale.
Si dice che prima o poi chi lavora negli ospedali psichiatrici, a stretto contatto con i malati di mente, rischi di impazzire anch'esso.
Era quindi accaduto, quando entrò nella stanza di Zaraki Kenpachi in piena notte?
{ZaraHana}

- Nami... Nami... Cosa devo fare con te?- pronuncia l'aguzzino, iniziando a torturarla con piccoli morsi, eccitandosi all'evidente resa della sua preda che soffoca gemiti a quel contatto.
Ed era tutto chiaro a Nami, il respiro calmo e voluttuoso, non riuscito più a gestire per colpa di quella tanto agognata vicinanza, ne era la prova tangibile.
*Fan Fiction partecipante al PORN DAY ZONAMI*

Corre l'anno 1891 e Zoro "Tre Pistole", il cacciatore di taglie, fa il suo ingresso a Gold Piece, Arizona, polverosa cittadina di frontiera accolto da sussurri mormorati fra donne e occhiate ammirate dei bambini.
Il saloon è la sua meta e una bottiglia di whisky il suo tesoro: a servirglielo, una focosa locandiera dai capelli rossi e dalle mani fin troppo lunghe.
* Fan Fiction partecipante al Porn Day Zonami *

Il soprannome “Coccodrillo” era riferito alla leggenda su di lui, seconda la quale desse in pasto ai coccodrilli i suoi nemici, o chiunque non gli aggradasse.
Il pater perfetto per un pazzo come Doflamingo.
Storcendo le labbra, Zoro riprese a seguire l’incontro tra i due uomini d’affari, cercando di ignorare la sempre più fioca luce solare che gli permetteva una buona visuale.
Vide l’imponente figura di Crocodile entrare nella stanza del fenicottero, storcendo le labbra quando il biondo saltò a piè pari sulla scrivania per salutarlo, gettando la cenere del suo sigaro sul tappeto persiano che abbelliva la stanza, giusto per ripicca.
Li vide avvicinarsi per parlare e…
-NO NO NO NO!!!-
*Fan Fiction partecipante al Porn Day Zonami*

L’altoparlante interno scricchiolò acutamente, prima che una soffice e composta voce prendesse parola.
-La Sunny Air Line vi da il ben venuto a bordo, è il capitano Hoara che vi parla. Vi comunico che la tratta Arcipelago Florian – Raftel avrà un leggero ritardo, causa una densa zona di nuvole. L’arrivo previsto per l’aeroporto Gol D. Roger è tra un’ora e mezza. Buon viaggio-
Nami si portò una ciocca di capelli ramati dietro l’orecchio, sistemandosi con il palmo la crocchia ben stretta sotto il cappellino a coda di rondine della divisa, fissando ben attenta la cassa zittirsi in un secco crepitio.
-Un ritardo?- borbottò la longilinea figura dalla barba ispida e brizzolata, a cui stava servendo del thè nero.
Nami, elegante e cordiale come ogni hostess degna di quel nome, sorrise dolcemente, riponendo la caffettiera sul carrellino mobile.
-Solo mezz’ora, Signor Rayleigh-
*Fan Fiction partecipante al Porn Day Zonami*

Sanji finì di lavare, scaricò l’acqua saponata e si girò a fissare il verde, che non distoglieva gli occhi dalle proprie mani, intrecciate sulla superficie di legno.
Aveva perso il controllo della sua lingua e aveva davvero esagerato.
L’aveva ferita!
E ora?! Cosa doveva fare?!
-Chiedile scusa!- intimò il cuoco facendogli sollevare gli occhi.
*Fan Fiction partecipante al PORN DAY ZONAMI*