"Cioè, fatemi capire", riprese Scimmia, sistemandosi sulle ventitré il cappello con gli spaghetti finti in cima, "solo perchè un bambino ha urlato 'Che bello, i Cinque Cicloni e il Guerriero Dragone oggi cucineranno gli spaghetti per noi!', voi vi siete incastrati da soli in un'impresa del genere?"
[Po/Tigre, prompt: Come cucinare gli spaghetti perfetti]

E' la fine di una calda giornata d'estate.
Po ne approfitta per ripensare agli avvenimenti successi negli ultimi mesi e di come sia diventato una leggenda del Kung Fu, realizzando tutti i suoi sogni. Al suo fianco c'è Tigre, il suo nuovo sogno.
Questa One shot si può collocare tra il primo e il secondo film.
Buona lettura!

Po è disposto a cercare Tigre persino sotto il diluvio e anche se non è in grado di consolarla, una volta trovata a lei basta solo la sua presenza.

Un giorno sarò come te. Lo giuro
Tigre e Tai Lung. Il sogno di rivedere una persona cara, l'incubo che questa sia completamente diversa da prima.
Fic molto, molto dark. Siete avvertiti.

Po e i Cinque sono in viaggio per la città di Gongming, ma mentre tutti riposano il Guerriero Dragone non riesce a prendere sonno continuando a pensare ai suoi genitori e al chiedersi perché lo abbiano abbandonato...
Storia da porsi nel secondo film, prima della scena sulla barca..
Personaggi: Po e Tigre (solo come amici)

Questa è la mia prima TiPo, spero vi piaccia.
Dal testo:
Le stelle sembravano criticarlo, testimoni dell'errore più grande che avesse mai commesso:
Lasciarla andare.

Tutte le ragazze lo fanno... ma proprio tutte!
Dal testo:
"Il gioco dell'alfabeto consiste nel muovere la linguetta di una lattina e pronunciare l'alfabeto, quando la linguetta si stacca, la lettera che avrai pronunciato in quel momento sarà il nome del tuo amore!"
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___531 PAROLE___

Una delle (tante) notti di Shen durante il suo esilio dalla città dei Gong, tra rabbia, rancore, e progetti di vendetta.
Il titolo è lo stesso della canzone di Rasputin in "Anastasia"

Il villaggio è stato appena salvato dall'attacco del feroce Kai, e il tramonto cala sul giorno che probabilmente segnerà la storia...
--------dal testo-------
Il mio cuore prende la rincorsa, e la guardo. Lei ha lo sguardo perso nel cielo del tramonto, ma vedo i suoi occhi luccicare, come se... “Tigre, stai piangendo?”
“No..” risponde lei, passandosi velocemente il dorso della zampa sugli occhi. Stava piangendo, ora ne sono sicuro. Anche se lei vuole sembrare tosta, fredda e tutto il resto, non può nascondere anche di provare dei sentimenti veri. Ed è per questo che la adoro.
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(ambientato dopo Kung Fu Panda 3)

Si era allenata, si era fatta male, aveva collezionato successi, aveva rinforzato il suo fisico e aveva imparato a padroneggiare le varie tecniche del Kung Fu.
Tutto quello che era diventata lo doveva a una sola persona, a un piccolo panda rosso, al suo Maestro: il Maestro Shifu, il più grande Maestro di Kung Fu di tutta la Cina.
Questa One Shot l'ho scritta pensando al rapporto che io ho con il mio Maestro e pensando alle cose che vorrei dirgli, ma non saprei come fare. Spero vi piaccia e buona lettura!

"Venne alla spiaggia un'assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di un'avventura" Fabrizio De Andrè - Il pescatore
Per Lord Shen è il momento peggiore della sua vita: sconfitto e costretto a fuggire sa che non c'è nessuno disposto ad aiutarlo. O forse sì?

*Uno spaccato di vita POST-MOVIE*
«Avanti Po, concentrati», lo esortò ad alta voce il suo maestro, con gli occhi già chiusi e con lo spirito preparato per la meditazione notturna.
Peccato che quella non fosse una notte serena e tranquilla da passare all'aperto, affatto.
«Mi spiega come accidenti faccio a concentrarmi in mezzo ad un temporale come questo?!» dovette urlare basito il Guerriero Dragone, per sovrastare il cupo rimbombo dei tuoni e farsi sentire.
Inoltre c'era un vento fortissimo che ululava impazzito, agitando tutti i rami degli alberi presenti e chissà quante altre cose nel raggio di chilometri, mentre la pioggia cadeva incessante.
«Non lo sai, figliolo, che il giusto equilibrio lo si può trovare solo nel caos?»
[Terza classificata al "Contest Film - La vita non è un film" indetto da Diana21.]

La notte in cui Shen fece una strage fra i panda cercando di cambiare il proprio destino.
Ma non ci riuscì.

Ed ecco che sono tornata con una nuova fiction sulla vita quotidiana (?) dei nostri eroi! Speravate di no, neh? Comunque, questa volta dovranno ideare una strategia a dir poco geniale per vincere una sfida di vitale importanza. Condita ovviamente con un pizzico di comicità (?) che non guasta mai.

Po è sempre pronto a gettarsi nella mischia, non c'è nulla di troppo tosto per lui. Le sfide sono parte integrante della sua vita quotidiana ed i nemici sono pane per i suoi denti.
Beh, qui ci sarà una piccola incomprensione.
Che ci sia veramente qualcosa di troppo tosto? Perché questa volta non saranno i banditi il suo problema più grande.

“Concentrati.”
“Sì, Maestro.”
Mosse una zampa, cercando di eliminare qualsiasi emozione dalla sua mente. Chiuse gli occhi, permettendo così ai restanti quattro di amplificarsi: l'aria densa che le si appiccicava alla pelliccia, il legno ruvido che le graffiava le zampe, il respiro calmo del maestro al suo fianco, l'odore di sudore che le pizzicava le narici. Cercò di catalizzare tutte quelle percezioni in un'unica immagine, tentando di isolare il proprio istinto, la propria natura. Di diventare un flusso armonioso con il mondo attorno a lei.
“Concentrati!”
“Sì, Maestro!”
...
“Dimmi Maestra Tigre,” proseguì lui, appellandola con il suo recente titolo. “Che cosa vi sconvolge così tanto?”
“Maestro, con tutto il rispetto, siete in errore. Io non sono sconvolta.” replicò subito, sulla difensiva, lei.
“Dunque tu hai paura di avere paura.” concluse Oogway.
...
Tigre osservò per qualche istante il dolcetto che teneva tra le bacchette, pensando a tutte le volte che aveva lottato, negli ultimi tempi, per difendere le proprie porzioni di cibo dal famelico panda che, da un paio d'anni, era entrato nella sua vita come un uragano.
...
Perché non sempre si trova la felicità da soli.

Ho immaginato una Tigress ragazzina di appena 13 anni, alle prese con lo spiegare alla nuova ospite femmina del Palazzo di Giada Viper, di 15 anni, come condividere gli spazi con lei senza rischiare la pelle, dopo che i primi giorni di convivenza hanno messo a dura prova la sua pazienza.
Mi piaceva l'idea di delinearle come adolescenti normali, ma è uscita questa stupidaggine.
I personaggi sono umani e il contesto è modernizzato, perché probabilmente allora nemmeno c'erano dei veri bagni.

"Era così bella. Gli occhi socchiusi persi nel vuoto, il respiro affannato, il petto che si alzava e si abbassava, i capelli rossi arruffati dal loro insolito combattimento."
"Emozioni tutt'altro che sconosciute, ma troppo grandi e reali, ora che lei era davvero lì, meravigliosa e ingenuamente provocante, per essere celate"
"Cosa cavolo gli era successo? Stava nascondendo qualcosa, e avrebbe scoperto cosa.."