Recensioni per
Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime
di MusicDanceRomance

Questa storia ha ottenuto 113 recensioni.
Positive : 113
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/06/20, ore 11:36

Mia cara, qui hai raggiunto picchi di IC e picchi di emozione che raramente ho riscontrato. Bellatrix e Voldemort sono una coppia che regala gioie e tu qui hai scritto qualcosa che ai miei occhi è risultato magico. C'è tutta Bellatrix e tutto Voldemort in questa breve storia, c'è un erotismo malato e sottile che è perfetto per loro, sviluppato con una sensibilità e al tempo stesso una durezza e bestialità encomiabili. Ho adorato tutto, forse perché mi piace Bellatrix più di quanto mi piaccia ammettere. Ho ritrovato qui quello che avevo amato in Nascita di un dissennatore, sebbene questa storia sia stata scritta prima. C'è la follia che caratterizza i protagonisti, c'è il sadismo e c'è la passione, tutto perfettamente bilanciato in un crescendo di sensazioni che riesci a trasmettere (come sempre del resto) e che ti tiene appiccicata allo schermo fino alla fine, fine che leggi e dici "ma ehi, perché è finita qui? Io volevo di più."
Sai che adoro il tuo modo di scrivere e la profondità di emozioni che trasmetti con le tue storie e io mi sento onorata di poterle leggere e apprezzare. Ti devo fare, per l'ennesima volta, i miei complimenti perché di storie così belle e complesse non ne leggo spesso. Un bacio grande, mia cara, dalla tua affezionata L.

Recensore Master

Ciao carissima, sono contenta di riuscire a passare di nuovo da te (ora che mi sto mettendo in pari con la vita spero di riuscire a passare da te più spesso, scambi a parte). 
La prima flash è legata a quella del precedente capitolo - chiaramente già dal titolo: se la Pansy/Draco che abbiamo visto li mostrava vicini e legati, adesso li vediamo lontani mentre ballano certo ma non insieme. Sono sguardi languidi e fugaci tutto ciò che rimane di quello che sono stati. Ho adorato che la prospettiva fosse esterna, ossia vediamo tutto dagli occhi di Harry che da quei semplici sguardi deduce più di quanto Draco sarebbe dispsoto ad ammettere, e di certo più di quanto riescono a dedurre gli altri. Allo stesso modo, però, è bellissimo il dettaglio in cui Draco si accorge di quella deduzione e riesce di fatto a coglierne anche la sfumatura di simaptia: tra tutti i presenti, Potter - che è lì con la donna che ama e che ha scelto - è l'unico che gli mostra solidarietà alla fine. Lo scambio di sguardi è allora il vero filo conduttore della flash, ma non solo tra Draco e Pansy ma anche tra Pansy e Draco. Ripeto: mi è èpiaciuta tantissimo la prospettiva che hai scelto.

Ma passiamo alla seconda flash che mi ha stupito non poco ahah devi sapere che io non shippo Hermione con nessuno, ma se dovessi scegliere qualcuno con cui shipparla direi proprio Blaise. Perchè? In un certo senso lo hai mosterato tu: Blaise è un serpeverde, ma un serpeverde speciale in qualche modo, che vedo benissimo diventare in qualche modo amico di Hermione (al di là della sua casa di appartenenza e del suo stato di sangue). L'amicizia tra loro, che nasce addirittura dal momento dello Smistamento, è però particolare e hermione stessa non riesce a capire in quale categoria collocarla - di certo non allo stesso livello di Ron e harry. La domanda che dà titolo alla flash - Dove va a finrie il sole? - è ciò che lega passato e presente, un episodio vissuto insieme a Hogwarts e la risposta che si trova solo tempo dopo. "A casa mia" - e l'abbraccio suggella il significato effettivo di quelle parole e la reale portata di esse. Insomma, ti ringrazio tantissimo per aver scritto qualcosa su questa coppia, davvero, e avermi fatto vedere come potrebbe funzionare. È un esperimento RIUSCITISSIMO credimi.
Sono davvero felice di tornare a leggerti, adoro sempre quello che scrivi e come lo scrivi. Bravissima!!
Un bacio e a presto!

Recensore Master
28/06/20, ore 13:47

Eccomi qui! L’altro giorno ho visto su fb che avessi messo il link di questa storia e sono voluta venire a leggerla. Come sicuramente ti avrò già detto adoro la coppia Canon Ron/Hermione, ma non ti nego che Draco/Hermione mi stuzzica troppo (ci vedo anche molto bene insieme Tom ed Emma, ma questa è un’altra storia ovviamente). Veniamo a questa tua storia... Mi é piaciuta molto, ma non avevo dubbi su questo, ma ciò che mi ha colpito particolarmente é le similitudini che hai fatto sulle labbra, riportando la citazione su Hermione e come Draco sia ossessionato dalle sue labbra, quelle stesse labbra che da bambino avrebbe voluto distruggere con la bacchetta e che invece, ora da adulto, non smetterebbe mai di baciare. Lo trovo un passaggio molto interessante perché fa capire come sia cambiato Draco. O meglio come abbia fatto uscire il vero se stesso. Io pensi che Draco sia un personaggio molto complesso e che soprattutto negli anni della scuola sia stato succube di suo padre, ma crescendo ha imparato ad accettarsi e ad avere un suo pensiero. E come vediamo dalla tua storia, ha iniziato a trovare piacevole Hermione, non è solo una mezzosangue, é una ragazza intelligente, piena di cose da dire e da raccontare, piena di vita e Draco, si è accorto finalmente di ciò, andando oltre il suo rango.
E la tua storia mi piace perché è molto credibile, nel senso, mi spiego, secondo me Draco ed Hermione ai tempi della scuola non potrebbero mai stare insieme, ma dopo, come nella tua storia si, perché questo, proprio per le motivazioni che ti ho detto, Draco a scuola era troppo succube di suo padre e troppo insicuro per accorgersi di Hermione, ma il Draco adulto invece é perfetto per accorgersi degli errori passati e incontrare Hermione, anche lei senza dubbio cresciuta e maturata, disposta a perdonare un Draco che le ha fatto male in passato, ma che è cambiato o come ho detto prima ha scoperto davvero se stesso. Quindi, trovo che tu sia riuscita a cogliere perfettamente ciò e a rendere davvero questa storia credibile, oltre che scritta come sempre in modo impeccabile e lasciando a chi legge molte sensazioni ed emozioni.
Anche la parte che parli del colore rosso mi ha colpito. Specie quando Draco prende consapevolezza che a Hogwarts c’è sempre stato un arcobaleno di colori. É in linea con il Draco adulto che hai raccontato fin dalla prima riga di questa storia.
Questa storia ha un solo difetto, é finita troppo presto, avrei continuato a leggere all’infinito. Se scrivi un’altra Dramione mi trovi in prima linea.
A presto cara.

Recensore Master
24/06/20, ore 20:04

Ciao!
Tornare da te è sempre bellissimo, soprattutto quando scopro di avere ancora dei racconti da recuperare. Mi spiace non aver optato per scritti più recenti, ma o li ho già recensiti o non conosco i fandom, per cui eccomi qui, da questa raccolta che mi ha regalato una Blaise/Hermione stupenda.
Inutile anche dirlo, anche questi due racconti sono meravigliosi e mi hanno stupita con la particolare interpretazione dei personaggi proposti, trovo che ad accomunarli sia proprio l'originalità che accompagna le dinamiche protagoniste – motivo per cui trovo che, al di là di tutto, abbiano davvero ragione di coesistere nello stesso capitolo!

Iniziando proprio da lei, da Petunia, ho amato come tu sia riuscita a delineare in pochissime parole un affetto che è stato costretto in un angolo per anni, che è stato rifiutato e bistrattato e che non ha trovato la libertà neanche quando i giorni di Lily sono stati drasticamente stroncati.
L'immagine di questo mare, di queste onde che si agitano, mi è parsa incredibilmente vivida, al punto che ho quasi percepito il profumo di salsedine e i capelli resi crespi dal troppo bagnarli. Le ho veramente viste, queste due sorelle che prima sono loro e poi sono io e te – tu da una parte, io dall'altra.
Il tuo stile è sempre molto evocativo, perché è fatto di immagini che evocano più che mostrare o dire, ed evocano sensazioni capaci di ritrarre ogni più piccola emozione e vissuto dei tuoi personaggi. Te l'ho detto tante volte, ma non posso evitare di ripetermi: leggerti è veramente una bella esperienza.
Il titolo mi ha colpita tantissimo, soprattutto a fine lettura, perché questo sentimento del mare è in realtà il più grande segreto di Petunia, quello che forse percepisce come il suo peccato più grande: non è solo affetto e mancanza, è anche dolore, dolore perché nonostante ci abbia provato non riesce a odiare sul serio sua sorella, dolore per i rimpianti imposti dal tempo sprecato a non cercarsi, dolore per un'assenza cui non c'è rimedio alcuno, dolore per un rifiuto che seguita a mettere in scena.
Nel suo odio per il mare, in quella conclusione che rimarca "un tempo" io ho letto un oggi che Petunia fatica ad accettare, un volerle ancora bene, nonostante tutto. Forse, chissà, sono andata troppo oltre con l'interpretazione, ma il tuo testo mi ha urlato proprio questo.
Stupendo, davvero.

E ora passo all'altra storia, a una Gellert/Ariana che mi ha completamente stupita.
Insomma, non mi aspettavo una What if? di questa portata, e soprattutto non me l'aspettavo sviluppata in così poche parole – d'altra parte, quando un'autrice è capace può scrivere ogni cosa, e tu ne sei proprio un chiaro esempio.
In punta d piedi, un titolo ma anche un modo di trascinare il lettore nelle spire della narrazione. Perché è proprio così, in punta di piedi, che ho scoperto quale trama vi fosse alla base del tuo racconto, che ho capito di essere dinanzi a un'Ariana che non perde la vita, a un Gellert che non fugge via, a un Albus inconsapevole di essere l'altro.
Non so cosa mi sia piaciuto di più tra la caratterizzazione di Gellert e quella di Ariana, li ho trovati fantastici entrambi e in equilibrio su un dirupo che dà sul buio più nero – un buio in cui Ariana tenta di non precipitare, mentre Gellert mi è parso bramoso di tuffarvisi dentro.
Ho apprezzato molto come tu abbia trattato la delicata condizione di Ariana, il suo essere in qualche modo rotta, ma rotta dentro, a livello mentale ed emotivo, fatta di brandelli che solo la magia oscura di Gellert riesce a rimettere insieme – per poco, però, il tempo di amarla e farsi amare, il tempo di diventare la sua dipendenza, indispensabile.
Ecco, il tuo Gellert che a primo impatto può apparire addirittura romantico trovo sia invece estremamente IC, crudele e ambizioso e potente. Forse è innamorato di Ariana, forse la desidera soltanto, non lo sappiamo, perché il punto di vista che abbiamo è quello di Ariana (ed è per forza di cose ingannevole), però sappiamo che si nutre delle sue debolezze, che la rende dipendente da lui, e mi è parso di vederlo inebriarsi del potere scaturito da questo rapporto impari, dalla consapevolezza di averli entrambi – lei, così fragile, e Albus, così a sua volta succube e incapace di guardare la realtà per quella che è, ma ben felice di credere alle illusioni che gli occhi meravigliosi di Gellert e le sue labbra peccatrici gli raccontano.
Insomma, questo racconto pur nella sua brevità è una rete complicata di rapporti fatti di passioni, brame, potere.
La conclusione, poi, l'ho trovata estremamente impattante: lui è andato via, forse è con Albus, ma lei sa che tornerà. Lo sa mentre si perde in se stessa, mentre i ricordi sfumano – perché è meglio così –, lo sa mentre si prepara a staccarsi dalla lucidità con la consapevolezza che lui tornerà e lo farà per lei,
"perché Gellert amerà sempre lei" – Ariana ne è convinta, e forse alla fine ne sono convinta anche io.
Meraviglioso racconto anche questo, cosa posso fare se non riempirti di complimenti?!

Un abbraccio, alla prossima!

Recensore Master
24/06/20, ore 11:46

Ciao mia cara!
Allora, amo il fatto che tu abbia chiuso tutto in una raccolta, sia per ordine che per trama cronologica siccome specifichi che le prime sono ambientate nello stesso anno, è un'idea assolutamente valida che adoro. Ti dico che sono coppie al quale non ho mai neanche lontanamente pensato, anche se la Harry/Hermione è parecchio voluta nel fandom. Hai espresso dei concetti che non ho mai sottolineato più di tanto, come l'insicurezza di Hermione e i complessi di inferiorità con le altre ragazze. Noi siamo abituate a vederla forte, tenace, super intelligente e giustamente una come me dice 'ma che vuoi di più dalla vita, sei completa e meravigliosa così' ma lei, si deve sentire per certi versi davvero male pensando di non avere quasi niente in comune con le coetanee, almeno da quel punto di vista, e i suoi pensieri verso Harry ma sopratutto verso Ginny sono toccanti. Nella seconda dedicata a loro invece, hai raccolto un momento particolare, i loro mesi nella tenda in solitudine. Per me che sono un'amante della Romione e le coppie canon in generale leggere questo piccolo appunto è un pochino sorprendente, ma io la prendo come un momento di debolezza che andava riversato in qualche modo, con tutto il peso della guerra, dei rischio di morte e dei tanti pensieri che attanagliano le loro menti e i loro animi, lo trovo esattamente conforme a tutto.

Per Ron e Luna non sai come sono contenta, sono rimasta piacevolmente colpita oltre i limiti di ciò che immaginavo! Prima di tutto comparare la loro diversità è un colpo da maestro. In loro per esempio non ho trovato un fine amoroso ma solo un'amicizia diversa da tutte le altre, e da tutte quelle che hanno con i loro amici in comune, loro sono un esempio di forza, e questa rivendicazione del carattere di Luna è davvero splendido così come il modo in cui viene dipinta, dagli occhi di Ron poi c'è una magia assurda. Anche il medaglione mi piace, come fosse un tratto posto in vece del deluminatore, che ha la stessa funzione ma hai saputo dare una profondità immensa e commovente.
Sei bravissima ma ormai già lo sai.
A presto!

Recensore Master
02/06/20, ore 11:02

Ciao! Eccomi qui di nuovo, a continuare questa raccolta molto carina.
Questa volta di primo acchito ci si concentra sull'affetto fraterno ed è una cosa che mi fa molto piacere (è un tema a cui sono in qualche modo molto legata).
La prima storia - il cui titolo è meraviglioso - è di uno struggente assurdo, forse perchè è dedicata a Lily e Petunia, sorelle che anche se divise non si sono mai odiate, sorelle separate da qualcosa di più grande di loro che non avrebbero potuto gestire. E poi c'è il mare, che è il mio posto nel mondo (datemi una spiaggia sassosa e un susseguirsi di onde e io sarà felice), che rende tutto l'amaro più dolce e tutto il dolce più amaro, il mare che ti culla ma non ti permette di scordarti chi sei, a che cosa appartieni, che cosa hai vissuto e perchè sei lì, di nuovo. Così Petunia scappa, fugge dal mare in seguito alla morte di Lily e l'immagine che hai delineato - di loro bambine che giocano tra le onde con le creste di schiuma - è così poetica da non poter evitare di emozionarsi.
La seconda storia è dedicata ad una coppia che forse in pochi prendono in considerazione ed è, se possibile, ancor più struggente della prima, tenendo comunque in considerazione la questione "Fratelli". Non ho mai pensato a un possibile qualcosa tra Gellert ed Ariana e devo dire che non mi dispiace. Inoltre in questa storia ho anche in un certo senso ritrovato quel che mi ha fatta innamorare di "Nascita di un dissennatore". C'è un'atmosfera un po' dark che mi piace da morire, hai reso molto bene la pazzia di Ariana - quella sottile, serpeggiante che è tenuta a bada e che rischia sempre di esplodere - e ho trovato molto plausibile che Gellert abbia creato una pozione per tenerla a bada, una pozione che cancella la memoria come effetto collaterale, che cancella la sua presenza nella vita di Ariana. E poi Albus, onnipresente, ma non centrale, fa da sfondo e si percepisce quasi la gelosia che prova.
Vorrei tanto leggerne di più, di questi due, di questa storia, perchè mi è piaciuta davvero tanto, soprattutto per la questione "sprazzi di memoria che ogni tanto ritornano sotto forma di sensazioni fisiche". Chapeau mia cara, seriamente!
Come stile, mi trovi sempre sull'onda delle volte scorse: hai uno stile stra-scorrevole che a me piace moltissimo e che quindi leggo sempre con piacere :3
A presto e grazie mille per questa storia.
Baci L.

Recensore Veterano
01/06/20, ore 16:36

Ciao mia cara!
È con grande piacere che torno qui da te per continuare questa raccolta.
In questo terzo capitoli ci presenti due flash su due coppie diverse: la prima è composta da Draco e Pansy, mentre la seconda da Daphne e Tarabas. Devo ammettere che il mio cuore a letto un sussulto nel leggere il nome di Tarabas visto che è legato a tantissimi momenti felici della mia infanzia.
La prima flash è intitolata “Lento” e ci presenta una situazione veramente agro dolce. Draco, dopo aver trascorso due settimane di vacanza in un bungalow insieme a Pansy, deve salutare la sua amante e tornare alla sua vita di tutti i giorni. Deve essere qualcosa di veramente terribile non poter stare insieme alla donna che si ama perché si è sposati con un’altra e non si può chiedere il divorzio, senza contare quanto debba essere straziante dover far finta quasi di non conoscersi quando ci si incontra per caso.
È dolcissimo quel ultimo momento che si concedono prima di dover tornare alle loro vite di tutti i giorni: si stringono in un abbraccio e, mentre si scambiano quegli ultimi baci, i loro corpi si muovono lentamente, sulle note di una musica che suona solo per loro.
Mi piace da impazzire come, nel descriverci la scena, tu abbia ripetuto ogni volta la parola “lento/a” in modo che il lettore ha proprio ben chiaro come tutto sembra andare a rallentatore in quel momento. Effettivamente è così, non vogliamo mai che una situazione tanto bella, come una vacanza insieme alla persona amata, finisca e vogliamo che il tempo rallenti, fino a quasi a fermarsi, negli ultimi istanti prima di doversi salutare.
Ho trovato tutto di una dolcezza quasi straziante, perché a nessuno dovrebbe essere impedito di vivere apertamente l’amore che prova per la persona amata, dovendo, di nascosto, ritagliarsi questi piccoli attimi di felicità.
La seconda flash è invece intitolata “Sotto la neve che cade” e ci presenta una coppia molto diversa dalla prima. Infatti, mentre Draco e Pansy sono una coppia di amanti, Daphne e Tarabas si sono appena incontrati. Infatti, lei lo ha trovato sul ciglio della strada e, visto che le sembrava piuttosto confuso e non cercava altro che trovare una scusa per non doversi recare al pranzo di Natale a Villa Malfoy, lo invita a casa sua. Immagino che sia rimasta subito colpita da lui visto che è proprio un bel uomo e che a rubato più di un cuore nella sua vita (Fantaghirò che cosa ti sei lasciata scappare, figlia mia.)
Mi ha fatto veramente sciogliere leggere come Tarabas fosse incantato dai fiocchi di neve che scendevano dal cielo: quando siamo adulti, diamo per scontato molte cose e siamo portati a pensare che solo i bambini rimangono meravigliati da quello che accade loro intorno, quindi, è bellissimo vedere un uomo che, con lo stesso stupore di un bambino, rimane incantato nel vedere per la prima volta qualcosa come un fiocco di neve. È bello vedere come, in brevissimo tempo, entrambi si aprono completamente l’un l’altra e si sentono liberissimi di parlare dei loro passati, entrambi dolorosi, entrambi segnati da luci e ombre. Anche se non hanno delle vicende comuni del loro passato ad avvicinarli, si vede chiaramente che entrambi hanno gran bisogno di andare avanti e di trovare il loro posto nella vita. Il finale di questa flash mi è piaciuto tantissimo: Daphne che, decidendo di non trascorrere la serata a casa della sorella, chiede a Tarabas di ballare e il mago che, accettando, fa una magia in modo che dei piccoli cristalli di neve danzino intorno a loro.
È un ballo completamente diverso da quello che vediamo fare da Draco e Pansy: il primo è stato proprio un momento di dolcezza prima di un distacco, mentre questo sembra proprio un inno alla vita, alla felicità e al celebrare il fatto di aver finalmente trovato il loro posto nel mondo.
Sono due flash con tematiche ben diverse, ma mi sono piaciute entrambe tantissimo. Le ho trovate entrambe cariche di emozioni e sentimenti. Sono scritte benissimo e si vede il lavoro che c’è dietro per la scelta delle parole e per la formulazione delle frasi.
Davvero, non posso che farti i miei complimenti perché le ho trovate veramente due gioiellini.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura della raccolta perché merita sempre più.
A prestissimo mia cara!
Jodie

Recensore Veterano
23/05/20, ore 23:02

Eccomi! Allora analizzerò ogni singola coppia.
Iniziamo con il dire che il personaggio di Hermione è sempre stato il mio preferito nei libri, quindi leggere di lei fa sempre piacere. Non avevo mai considerato la coppia Hermione/Harry, ma mi hai piacevolmente deliziata con questa lettura. Tutto il concetto della principessa e dello scettro mi ha letteralmente conquistato. Poche righe per descrivere la mente confusa di una ragazza completamente estranea al mondo delle frivolezze. Le sono particolarmente vicina e trovo questa frase “Dal morso della timidezza ti devi guardare, con occhi di vanità il cuore degli altri potrai interpretare”. Davvero bella, complessa nella sua semplicità. Così discendiamo dalla torre della principessa che rinnega al suo scettro ad una realtà crudele fatta di guerra e priva di pace. Il breve passaggio alla tenda mi ha fatto stringere il cuore. Sono due amanti, lontani dal resto del mondo che cercano di creare un proprio spazio arginando il dolore e le sofferenze del momento
Eccoci quindi a Ron e Luna. Ho apprezzato la lentezza con cui Ron pian piano comprende i suoi sentimenti, Luna dopotutto è una persona molto particolare ed eccentrica. Il fatto che tu abbia proseguito con il filone narrativo dei cavalieri e delle principesse ha reso il tutto molto omogeneo nonostante si stia parlando di due coppie diverse. Anche qui nell’ultimo tratto ricompare la guerra, il mondo fiabesco viene a mancare sostituito da uno freddo in cui Ron si vede costretto a combattere. Diviene lui stesso il guerriero proprio come Luna
Molto belle, davvero <3
Complimenti

Recensore Master

CIao cara!
Che piacere ritrovare quel lento sulla battigia che tanto mi aveva incantato!
E che piacere pensare a Harry e Draco in un rapporto civile. Io non amo molto Harry, ma qui mi è piaciuto soprattutto perchè conscio della "superficialità" (ti prego passami il termine inesatto, ma al momento quello giusto proprio mi sfugge) che ha contraddistinto la sua gioventù: " il suo lavoro con le manie di osservare i dettagli gli stava dando alla testa, mica era stato così arguto ai tempi di Voldemort." ma magari tu fossi stato così attento ai dettagli, Harry! Invece hai sempre fatto tutto a braccio, combinando dei discreti casini.
Questa prima breve storia mi è piaciuta perchè pur essendo Draco e Pansy il focus di tutto, riescono a passare quasi in sordina, come quando si guarda una stella e se ne nota il brillare soltanto se si sposta di un poco l'attenzione: si riesce a percepire il loro essere illeciti soltanto prestando attenzione ad Harry.
La seconda storia prende in considerazione una coppia che io ho trovato solo un'altra volta, in una long che ho amato tantissimo. Blaise ed Hermione sono una di quelle coppie che non mi capita di considerare, non so neanche perchè in realtà. La scena del loro re-incontrarsi è talmente simile alla scena di Orgoglio e Pregiudizio che vede Darcy farsi strada all'alba per raggiungere Lizzie che il mio cuore non ha potuto fare altro che sciogliersi dopo aver mancato un colpo. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai costruito la storia, in base a ricordi di un passato condiviso, in base a un'amicizia costruita su basi particolari e che esulano dalla normalità, tanto da essere quasi un preannunciare il futuro. E infatti l'amicizia che nasce come qualcosa indefinita è chiaramente (solo dopo dieci anni, ma meglio tardi che mai no?) il fiorire lento di un dolcissimo amore.
Ho enormemente apprezzato anche questi due scatti, perchè lo stile è il solito tuo dolcissimo e romantico stile e le cose che hai raccontato sono davvero molto carine.
Un bacio grande e a presto mia cara, quando tornerò con piacere a spulciare il tuo profilo!
L.

Recensore Master
17/05/20, ore 10:59

Carissima, secondo te dove sarei mai passata dopo aver letto il tuo spoiler su un crossover di Hp con Fantaghirò? Non ricordo benissimo i film, ma ho sufficienti memorie dell'atmosfera e della trama generale per aver apprezzato l'idea che hai proposto. Con un'inversione di marcia, sto iniziando la recensione proprio dalla seconda flash infatti. In poche parole hai reso benissimo l'incontro tra due mondi, hai ripercorso i reciproci background di Tarabas e Daphne, e hai saputo intessere davvero meravigliosamente il legame che si instaura tra loro. Hai osato un crossover e sono stupita da come in pochissimo spazio grafico tu sia stata capace di renderlo credibile e di caratterizzare così bene i due personaggi. Una scelta audace e riuscitissima. Leggendo le note, sono poi rimasta motlo incuriosita ora dall'altra storia Blaise/Daphne che menzioni dove compare ancora una votla Tarabas... La metto nella lista delle prossime letture, per forza ahah
La prima flash, però, quella su Pansy e Draco non è da meno: devo dire che mi ha colpito moltissimo e l'ho trovata intensa e bella. Non shippo Pansy e Draco particolarmente (da autentica crack shipper level pro, tendo a preferire Draco con Luna e Pansy con Neville) ma qui c'è tutto l'esasperato addio di due amanti che sono costretti a prendere strade diverse, che si sono amati in passato (e che sia amano ancora) ma che non possono vivere più a pieno la loro storia. Una flash questa che parla di addio, di ultime volte, di rimpianti e che ha saputo fare male. bella, bella, bella, potente e allo stesso tempo delicata. un cocnetto che mi è piaciuto particolarmente è questo: alle loro notti passate ad acciuffarsi e sgretolarsi d’amore al chiaro di luna. Quello "sgretolarsi d'amore" è un accostamento lessicale che ha davvero un forte impatto semantico - e tu, devo dire sei proprio maestra in questo.
Insomma, ancora una volta mi ritrovo ad amare ciò che scrivi e in particolare in quetsa raccolta mi piace la formula di mostrare spaccati diversi su diverse coppie e personaggi, talvolta anche in uno stesso capitolo.
Ti rinnovo i miei soliti e sentitissimi complimenti. Un bacio e alla prossima!

Recensore Master
17/05/20, ore 10:31

TESORO BUONGIORNO ♥
Ho deciso di inaugurare questa domenica di scambi con te, innanzitutto perché ero curiosissima di leggerti; ma, soprattutto, perché ero sicurissima che avrei trovato qualcosa di meraviglioso. Ed infatti è stato così. Ti dirò, potrei piangere a dirotto dopo aver scoperto che si tratta dell’ultimo capitolo della raccolta. Non avevo fatto caso allo stato della storia e me ne sono accorta solo adesso. Ho molto amato questa raccolta e mi rincresce il fatto di non leggere più altre flashfics sul fandom di Harry Potter. Ma la mia consolazione è che troverò altre storie stupende sul tuo profilo. Ormai sei una garanzia ♥

La prima flashfic è dolce, malinconia e struggente. Hai affrontato un tema delicatissimo quanto bello: quello dell’amore incondizionato, quasi paterno, che Kreacher nutre nei confronti del padrone Regulus Black. Il sacrificio di Regulus è stato molto importante ai fini della trama; mi domando perché sono innamorata di un’autrice che ha fatto morire circa il 90% dei personaggi. È ancora un mistero. Comunque l’Elfo è così devoto al suo padrone da mentire sulla sua scomparsa. Sa che non può tradire la fiducia che gli ha posto Regulus, neanche di fronte alla disperazione di una madre che ha perso due figli. La responsabilità di Kreacher sconfina anche nel senso di colpa, tutto ciò alimentato dai ricordi di quando ha accompagnato il padrone in quella maledetta grotta, aiutandolo in quell’impresa orrenda. Ma lui è un bravo Elfo Domestico, continuerà ad obbedire al volere del suo padrone; sì perché lo ha visto crescere e lo ha visto morire, non lo deluderà e distruggerà quel medaglione pericoloso.

La seconda flashfic è stata sorprendente. Finalmente Vernon è morto (che cattiva persona che sono xD) e la famiglia è riunita di fronte alla sua lapide. In questo momento di raccoglimento, entra in scena Harry Potter. Pensavo che si trovasse lì per salutare lo zio un’ultima volta ed invece apprendiamo che lo scopo che lo ha portato lì è un altro: il cugino Vernon Junior. Ecco come il destino si mette in mezzo e mescola le carte: il piccolo è un mago ed ha ricevuto la sua lettera di ammissione da Hogwarts. Com’era prevedibile, Dudley non è d’accordo con questa storia ed è convintissimo che suo figlio è sano e non strambo come il cugino. Eppure il sangue è quello e non può rivoltarsi contro la natura. Cosa lo convince ad accettare? La magia stessa: il piccolo sta donando al nonno delle margherite attraverso il potere che ancora non è in grado di gestire. Un gesto così emozionante, che commuove anche quel testone di Dudley. Che sia arrivata finalmente la fine dell’”odio” nei confronti del cugino? Sì. Lo trovo il giusto finale per questa splendida raccolta.

E niente, sei proprio brava tesoro. Sai cosa penso di te e sai che ti stimo tantissimo. Alla prossima e… basta spagnolo xD

Recensore Master
14/05/20, ore 16:48

Eccomi di nuovo qui, mia cara!
Pansy e Draco per me sono, da sempre, due giovani che un tempo sono stati amanti, adesso cresciuti e soltanto amici (che poi soltanto è veramente riduttivo, ma spero capirai il senso). In realtà, nella dolcezza di questa tua flash, immaginarli come amanti di lunga data non mi è dispiaciuto, nè mi è rimasto difficile.
C'è una malinconia di fondo, nella storia, che proprio non mi dispiace. Quello che contribuisce - a mio parere enormemente - alla meravigliosa delicatezza di Lento è il mare a fare da sfondo. In riva al mare ci si può lasciar andare, trasportati dal rumore delle onde e dal salmastro sulla pelle, ci si sente liberi e fuori dal mondo, quasi che la realtà a cui, prima o poi, siamo costretti a tornare non possa toccarci.
Sono molto dolci, Draco e Pansy, dico davvero, e quello che mi piace di più è lo sprazzo di possibilità che lasci alla fine, nonostante sia una possibilità infinitesimale, con il lento che continua a suonare.
La seconda drabble mi ha molto molto sorpresa. Sappi, intanto, che amo profondamente Daphne Greengrass.
Tarabas mi ha ricordato (forse per la questione capelli corvini-occhi azzurri oppure per la maledizione con trasformazione in mostro orrendo) Howl, anche perchè ti rivelo un segreto: non ho mai visto Fantaghirò.
Detto questo, questa seconda flash è molto romantica e anche divertente, priva della malinconia che riempie Lento.
Letture apprezzatissime, entrambe <3
Un bacio e a presto,
Lagertha

Recensore Master
14/05/20, ore 09:33

Ciao cara! Eccomi qui, sul secondo capitolo di questa raccolta interessante.
Mi avevi detto che mi attendeva una dramione e una dramione in piena regola - benchè molto breve - qui ho trovato.
A dirti la verità, non avevo notato la data di effettiva pubblicazione di queste prime storie: ho guardato solo la data di aggiornamento della raccolta. Spero di non averti fatto dispiacere scegliendo proprio questa raccolta.
L'evoluzione della storia procede a sprazzi, velocemente, puntando un riflettore su punti salienti o importanti, punti che effettivamente abbiano portato un cambiamento tra loro. Questo modo di raccontare mi piace moltissimo, perchè tutto è veloce senza essere affrettato, tralasci il superfluo del prima concentrandoti sull'adesso, dove le cose cambiano pur restando per un certo verso uguali. Infatti la bocca, serrata, piccola e rossa, prima era simbolo di fastidio, diversità, presa di giro, mentre adesso è il peccato, il desiderio, ciò che Draco agogna. Il rosso perde l'accezione "negativa" che aveva e diventa quasi simbolo di riscatto e complementarità.
Mi è piaciuta davvero tanto questa piccola dolce dramione! Brava davvero!
Un bacio grande e a presto, L.

Recensore Master
11/05/20, ore 22:27

Buonasera cara, perdonami per il ritardo ma sono giorni un po’ complessi, comunque eccomi qui! Sto adorando sempre più queste tue flash, sappilo. La prima mi ha dato quella sensazione di incredibile calma onirica avvolta in una bolla di perfezione, così meravigliosa quanto fragile, dove sono inglobati Draco e Pansy: basta davvero poco per rovinare quel momento, per quello lo mantengono segreto e prezioso dentro al cuore. È tutto sublime, da sogno, un amore vissuto in assoluta segretezza ma che mostra come lui e lei assieme vivano ciò che non possono vivere nel presente davanti agli occhi di tutto: la felicità. Mi sono immaginata colori, odori, rumori, la musica e loro, tutto, ed è stato molto vivido e così vivace, peccato poi che loro dovranno tornare alla dura realtà, a un matrimonio costruito ma che non è ciò che rende Malfoy un uomo col sorriso, a sguardi rubati e pensieri legati al passato.
Tutta questa sottile malinconia di sottofondo si sposa perfettamente con l’opposta sensazione di festa, calore, vivacità della vacanza.
Ahhhhh Tarabas, ricordo poco di Fantaghirò ma lui chi se lo scorda? Bellissimo, e come l’hai descritto gli rende giustizia, sei riuscita a riportarmi alla mente i suoi occhi di quel colore così chiaro e profondo… un crossover che mai e dico mai avrei concepito ma proprio per questo ha senso, cioè, vedere lui e Daphne assieme parlare e portarsi avanti nei propri ricordi per trovare un briciolo di serenità nella compagnia dell’altro, è stato bello e strano. Insomma, una scusa per non andare dai Malfoy ci sta – e chi se la farebbe sfuggire? – e inoltre chissà, magari ci scappa qualcosa oltre alla meravigliata espressione di lui nel guardare la neve, e di lei nel guardare lui. Riesci a far trapelare tante emozioni dei personaggi di cui parli, mai in maniera gonfiata o esagerata, sempre nella giusta dose; rendi vive le scene, particolareggiate in ciò che conta davvero, e fai parlare molto più i gesti rispetto alle parole. È stato un piacere trovare anche la seconda flash, hai un modo chiaro ed evocativo di scrivere, corretto nella forma ed intrigante e curioso nei contenuti.
Spero di poter continuare presto, alla prossima cara e buona ispirazione! :3

Recensore Master
10/05/20, ore 13:26

Ciao carissima, ormai sai che vado a saltelli su questa tua raccolta (che prevedo di leggere tutta in ogni caso!).
Ho scelto questa flash questa volta per una motivazione diametralmente opposta alle solite scelte: la Dramione è una NOTP per me, non ne capisco appieno le potenziali dinamiche, però proprio per questo sono curiosa di leggerli - e non potevo proprio perdermi qualcosa scritto da te. Mi sono approcciata alla lettura con scetticismo, duqnue, ma anche con il desiderio di scrollarmelo un po' di dosso, e ora che scrivo la recensione devo ammettere che li hai rappresentati molto bene. 
Innanzitutto mi piace vederli da adulti, mi piace che non hai rinnegato il passato di Draco e che il passato pesi ancora su di lui come un macigno e mi piace ancor di più che non hai idealizzato Hermione: denti sporgenti, voce non proprio accattivante e labbra forse non troppo invitanti. Proprio riscoprendoli nella loro autenticità singolare li hai messi allora in relazione e quello che è venuto fuori (anche se in maniera indiretta ed esclusivamente narrativa per via della struttura del testo) è potente e mi ha affascinato. Trovo davvero vincente l'idea che Hermione rappresenti per lui non la salvezza, non la redenzione, ma in qualche modo invece ancora una caduta nel peccato. Le labbra e il rosso sono usati benissimo per rendere la potenza dei loro incontri, così come l'attrazione che Draco si scopre suo malgrado a provare per lei, anche se di fatto è proprio la mancaza del rosso e del colore a giocare il ruolo chiave. Del resto, come scrivi, è la trasparenza ad adattarsi meglio a un Malfoy. La frase di Baricco, riadattata nella storia, l'ho trovata poi molto ben piazzata e i singoli elementi richiamano proprio quel concetto di peccato che viene sottolineato.
L'immagine che emerge alla fine è di un'attrazione credibile perchè forse in fondo non troppo di opposti e perchè entrambi sono conservati nelle rispettive brutture. Ho visto entrambi molto reali quanto a caratterizzazione, e questa forza ha reso reale anche i loro incontri. la tua scrittura fa miracoli, davvero, ne abbiamo ora la conferma definitiva ahahah
Davvero bravissima, complimenti!
un bacio e alla prossima!