Recensioni per
Los Sanfermines (Shura di Capricorn)
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/03/17, ore 21:51

Leoš, profetico Leoš!
D'accordo che Aiolos non si può definire esattamente 'il migliore Amico' di Shura ma...conosciamo tutti la faccia del Capricorno, e credo che buona parte della sua ombrosità sia dovuta a quell'assassinio.

Che bellezza riaprire quest storia, mi sembra di essere in qualche modo tornata a casa, e sai, quando smetti di divagare poi ti chiedi perché tu sia andato tanto distante da quel punto fisso che ti crogiola, ti coccola, ti fa ritrovare...mi piacciono le risate che mi fa fare la tua storia, sono sempre agrodolci, perché ci sono dei passaggi, delle situazioni al limite dell'assurdo, ma la senti correre in sottofondo quella sensatezza drammatica da situazione più grande dell'Umana concezione comune.

Certo Leoš potrebbe apparire uno psicopatico, eppure credo si possa vedere una certa logica nel suo piano: Capricorno, vertice, trono...Toro, 'Minotauro', Teseo...otten il proprio Trono, essere adatti del proprio Trono...sì, probabilmente sono associazioni per alcuni 'troppo labili' per poter essere credibili, eppure...io sto con Leoš. Se l'esperienza mi ha insegnato qualche cosa è che spesso, non sempre ma il rischio è da mettere in conto, fino a che non sei minacciato di spogliarti della Vita alcune delle qualità più potenti continuano a dormire, e che nessuna prova davanti a cui vieni messo è più grande di te. Certo, se recalcitri muori, ma lo scopo è quello, no? Non recalcitrare. Non dubitare.
E spesso, non sempre, anche chi pare ti butti nell'ARena per sconsideratezza probabilmente ci vede più lontano di te.
Voglio dire, Leoš non sarà capitato a fare il Maestro, giusto?

Recensore Master
07/03/16, ore 23:37
Cap. 10:

E chi vuoi che sia se non il Capro espiatorio (preferibilmente di un bel nero pece)? Quello che dovrebbe spiegare la nascita stessa della tragedia (il canto per il Capro). E la tragedia non è forse l'espiazione massima che il mondo greco ha concepito?
A pensarci bene, Shura è un personaggio tragico che paga la sua colpa con la sua stessa vita. Si dice che una tragedia inizi ridendo e si chiuda piangendo; non così nel mondo classico, dove la tragedia altro non è che la logica - per la mentalità greca - conclusione di colpe che rimandano ad eventi precedenti, lontani anche di anni nel tempo.

Questa storia... mi è piaciuta. Molto. E mi è piaciuto ancor di più il fatto che tu mi abbia 'allumata' (adescata suonava davvero brutto!) con un'esca succulenta, ma che io non ci abbia più pensato fino alla fine della storia. Chi si cela dietro al Capricorno. Pan che si getta in acqua, la capra che si sacrificava per ottenere delle messi rigogliose (sia mai che abbiamo fatto incazzare gli dei!), un rito della fertilità ancestrale a cui il tempo ha sovrapposto strati e strati, cementandolo in qualcosa di bizzarro e poco chiaro. Ma non mi sono persa dietro quest'esca. Mi sono lasciata sedurre dal gioco della tua lenza. E devo dire che non ne sono rimasta delusa.

P.S.
Ovvio che la spada di Shura sia sacra. Dipende se le donzelle a cui lo racconta ci credano!

Recensore Master
07/03/16, ore 23:28

Questo secolo è strano, sì.
Non sappiamo nulla delle precedenti incarnazioni, di cosa abbiano dovuto affrontare, se c'è mai stato qualcosa oltre al risveglio di Ade (attesa con lo stesso miscuglio di zelo e paura e fede ed aspettativa che colora i sermoni dei telepredicatori americani circa l'Apocalisse). A pensarci bene, succede tutto nel XX secolo. Tutto per caso? Tutto per un incrocio cosmico di destini? Perché qualcuno s'era stufato di attendere?
Possibile.
Probabile.
Fatto sta che Leoš ha ragione nell'affermare che questo secolo - lo scorso, ahimé - sia strano e che le stelle diano segni di impazienza. Col senno di poi, è facile mettere assieme i pezzi del puzzle. Quello che mi lascia ad un bivio è la domanda di Shura. Ade, Ade, Ade, sempre e solo Ade. Quasi fosse una fissazione. E non so se perché il Capricorno - che è tornato a casa - sia molto giovane, o se sia un cervellino a senso unico, cosa che permetterà a Saga di manovrarlo quasi senza pensarci...

Recensore Master
07/03/16, ore 23:20

Bell'idea, quella degli Annales!
Dico sul serio. Quando qualcosa esiste da tempo - un regno, una dinastia, una società sportiva, il club degli amici di Topolino - lascia un segno dietro di sé. È umano. Umanissimo. Un modo per testimoniare che si è vissuti, si è calpestata questa terra, respirata quest'aria, bevuta quest'acqua. Mi domando solo se, a questo punto, il destino, quello con la D maiuscola, non decida di giocare sporco e mandare a carte quarantotto tutto il lavoro dei copisti, dei bibliotecari, degli storici che si sono prodigati a redigere questi Annales, che spero siano meno frammentari di quelli di Tacito.

Ho colto alcuni riferimenti a Dies Irae (la guerriera con i segni sul viso ed i canini appuntiti) e al povero, adorato El Cid. E approvo. Approvo questa sorta di coscienza che deve necessariamente fluire dentro Shura. Cos'è il Capricorno? Cosa significa essere il Capricorno? Se alla base di tutta la tua opera c'è un concetto fortissimo di predestinazione, allora è anche ipotizzabile considerare che ogni Figlio dell'Oro conservi in sé le memorie della sua precedente reincarnazione. Come fosse un patrimonio genetico, con la differenza che questo non si trasmette attraverso i geni, ma attraverso il cosmo.

Ho amato anche l'espiazione di Shura. E la inquadro come una sorta di consapevolezza che questo ragazzino petulante deve fare propria. Una vita per una vita, come reclamano gli alberi. Per capire appieno l'importanza e la sacralità del suo dono. Ché uccidere non è mai un gioco. nemmeno quando servi Athena.

Recensore Master
12/02/16, ore 16:20
Cap. 10:

Devo confessare che se non avessi letto la tua spiegazione a un commento precedente non avrei MAI capito il riferimento al dio Pan nel rito iniziatico di Shura. Hai avuto un'ottima idea, un riferimento colto e raffinato come tutti gli altri che infarciscono le tue bellissime storie. Di questa mi è piaciuto lo stile ruvido della scrittura che ben si addice al nostro schivo caprone. Un altro bel quadro, come quello (stupendo) che hai dipinto per Deathy in una precedente fic. Brava, come sempre

Recensore Veterano
09/02/16, ore 15:34
Cap. 4:

Ah, il bosco, vivo, sempre un'immagine rigenerante...eppure qui, a discapito di ciò che dice Shura, non mi pare tranquillo come quello popolato dalle fate del Vento, mi pare un'entitá in agguato, in attesa che il nostro futuro Capricorno risvegli la Costellazaione che ha dentro per confrontarsi con lui - che il bosco/foresta é rispettoso, non agirebbe contro un fanciullo ancora mezzo inconscio.
Molto originale per altro, questo binomio Shura/bosco: mi pareva strano Leoš fosse 'crucco' banalmente inteso! Sapevo ci doveva essere di più! Ed il misticismo naturale delle selve 'centro' europee non lo avrei mai associato a Shura -nelle mie più ardite elucubrazioni sono giunta ad associare al Saint i baschi e la montagna- dunque sono molto curiosa di vedere come sviscererai la situazione!
Sebbene sempre di Natura e del contatto con essa si tratti, quelle zone d'Europa hanno una loro legge, diversa da quella mediterranea, certe foreste possono 'rifiutare' chi non vi appartiene...
In questo senso, Leoš mi pare abbia funzione di 'attivatore'. Che poi é ciò che fa un Maestro vero: predispone la situazione che meglio ti possa portare a certi 'spurghi', per rimuovere, anche brutalmente, ciò che intralcia, per appianare ciò che non é appianato, per farti imparare qual'é il tuo posto, cos'é il Rispetto...predispone. Il lavoro poi lo fai tu, ma capisco lo smarrimento di Shura, quello di quando ti trovi in uno stallo tale da provare una sorta di rancore che riversare su di te sarebbe talmente insopportabile che piuttosto scegli di sentirti vittima e di riversarlo fuori, verso chi 'non ti sta insegnando'...ma chi é che ti insegna davvero senza parlare per impressioni od immagini?
Non ho mai creduto troppo ai maestri Kurumadiani, che ti spiegano come sbriciolare le molecole col Cosmo, voglio dire, utile, ma via, non si può ridurre tutto così. Non puoi essere Saint, a mio parere, se non intraprendi la sacra opera della conoscenza di te stesso.
Se impari a sbriciolare il creato perché tanto ti sei esercitato buon per te -credo?- ma allora sei un soldato, per essere Saint come minimo deve esserci altro - per dire, il famoso insegnamento di Marin a Seiya nella prima puntata sarebbe stato del tutto inutile ai fini di ricevere l'armatura se Seiya non fosse già stato intrinsecamente il Pegaso.
Vedo che ci incontriamo anche qui, in un certo senso.
Io sono assolutamente a favore della tesi 'reincarnazione', lo ero da prima del Lost Canvas e lo saró sempre. Tanto, con i pasticci e le lacune di Kurumada ognuno si aggiusta l'universo Saint Seiya un pó a suo sentimento, ed il mio sentimento dice che non c'é Saint , Marine o Spectre che non sia la reincarnazione della forma che lo ha preceduto. Non sto ad aggiungere altro sulle mie pare mentali che non voglio tediarti oltre, ma sappi che si prova quasi commozione quando si incontra qualcuno che scrive quello che tu stessa avresti scritto se fossi meno pigra - cioé, io l'avrei scritto molto peggio ma vedo che molte idee di base sono simili, e la cosa mi riempie di giubilo!
Ad ogni capitolo mi guadagni punti a profusione e mi conquisti!
(Recensione modificata il 09/02/2016 - 03:41 pm)

Recensore Veterano
09/02/16, ore 12:27
Cap. 3:

Shura che mi passa da una figura a metá tra un San Francesco degli alberi ed un satiro a quella di...bambino? Uhm. Cambio decisamente spiazzante. Decisamente intrigante. Shura é davvero 'nato vecchio' - e come fai quando nasci sotto Saturno?- é una di quelle infanzie che vivono molte umiliazioni perchè continuamente la loro grandezza già matura si deve scontrare con i limiti della fanciullezza -per me non vi é nulla di più grande di un bambino, ma va da sé che nel mondo, quella purezza anche un pò ingenua che poi l'adulto rischia di passare un'esistenza a ricercare, é spesso oggetto di diletto di chi la ruvidezza della Vita ha giá provato. Un contesto come il monastero sarebbe stato forse più...sano. Più...giusto? Più logico. Eppure una delle prove di Shura lo porta a Pamplona, per vedersi sbattere in faccia i limiti, oltre che i pugni degli altri monelli. Certo talvolta le bastonate -date con quell'Amore che hanno solo i Maestri, privo di melensaggini ed anzi, molto duro e che agli occhi di chi non é pronto pare quasi indolenza o crudeltà- aiutano molto più che le blanderie nell'apertura interiore. L'umiliazione può rinforzare, in un certo modo, se gestita ad arte. Ma Leoš. Devo ancora decidere se lui umilii con l'Amore e la lungimiranza del maestro o se sia solo fuori come una tegola XD Lui, più Sole, più Luna - dettaglio di nomi forse banale ma che ho apprezzato moltissimo. Complimenti. Fila tutto in modo tale da rasentare la perfezione. Alla prossima!

Recensore Veterano
08/02/16, ore 22:16

Questa storia, che già dal prologo si preannunciava germoglio di una mente acuta, é incalzante già dal suo primo capitolo. Ammiro molto come riesci a rendere familiare luoghi e personaggi con pochi accenni, come tutto sia verosimile. E l'immensa cura per la storia nascosta dietro poche parole...chapeau! Le infanzie nei monasteri anche io le appioppo spesso a svariati personaggi saintseiyani, Shura é uno di quelli. Non solo perché spagnolo -che comunque può voler dire tutto come niente- ma perché credo si confaccia bene alla sua natura pacata ma che cela qualche cosa di 'oscuro'. Il nome Asura, che tu qui hai inserito in questa forma, mi supporta in tal senso nella mia ottica. Nome di divinità, sì, ma molto spesso, se non sempre, legate al caos - non a caso la dualitá é giocata sullo scontro tra Devas ed Asuras...dunque perché Asura, che é destinato ad essere un Saint e dunque a proteggere un'ordine, ha il peso di un tale appellativo? Il nome porta con sé un certo peso 'karmico', regola che non sempre viene rispettata ma che a mio parere é fondamentale in qualche cosa come Saint Seiya (e nella Vita). Io non chiamerei mai mio figlio Asura, come non lo chiamerei Titano o Giuda, dunque credo la madre di questa creatura abbia voluto indicare qualche cosa che aveva compreso sul figlio con l'intuito viscerale che solo una madre può avere, una ferita da epurare - il caos, io credo occupi uno spazio decisivo nella vita del Capricorno dell'ormai scorso secolo. Ciarle a parte, ora che mi son rimessa a bazzicare il fandom spero di recuperare con le tue storie. Un abbraccio, al prossimo capitolo!

Recensore Master
08/02/16, ore 06:40
Cap. 10:

Io sono gnorantaaaaa! Ma voglio sapereeeeeeeeee! Educimiiiiiiiiiiiiiiiiii! (ehm, che lingua è? XD)

*nel mentre grabba Leos che C.V.D. è adorabile, così preoccuposo (??) e mo pure impaurito*

E davanti a leos, Shura torna improvvisamente "piccolo" così, di botto, un ritorno di "umanità" ? Ma, davanti al suo maestro può permetterselo, direi.

Potrei leggerne altri 200 capitoli senza fare una piega T_T
Daiii daiiii ci sono tanti goldini, almeno un altro potrebbe usrice eh? ... *inizia a tirare la manica*

*poi corre a googlare come una matta*

Recensore Master
04/02/16, ore 19:20

Bellissimo capitolo. Mi piace la tua idea di ribaltare la prospettiva. Mi spiego: l'investura di un Saint è sempre un momento di crescita, un'evoluzione. Nel tuo universo invece è un risveglio, un ricordare ciò che si è e ciò che si è nati per essere. Un recupero di identità, non un'acquisizione di identità. Trapela nei ricordi di Shura, sintesi del se stesso di ogni tempo. Una lettura affascinante e molto evocativa. Complimenti!

Recensore Master
01/02/16, ore 06:11

L'armatura, finalmenteee !Congratulazioni Shuraa! *stappa bottiglia*
SHURA: ehm ... si ... ok ...

Certo che avere tutta una serie di vite precedenti/continuare a reincarnarsi deve portare una bella confusione nei ricordi ... quindi adesso abbiamo uno Shura soddisfatto ma confuso. Ed un Leos che, adesso che l'inevitabile è successo e nonostante le minacce imminenti, sembra essere più sereno ...

Nooooo epilogo nooooooo *drogata mode on* ne voglio ancoraaaa, non basta un epilogo, uffiiii *capricci*

Recensore Master
23/01/16, ore 18:08
Cap. 7:

Sono d'accordo con te sulla predestinazione. E' il concetto di Ananke. E visto che di antica grecia si parla, tanto vale fare leva sulla necessitas. Però - e qui mi parte un delirio - se accettiamo questo aspetto allora va giù la faccenda dei cento ragazzini buttati sui campi di addestramento da parte di Nonno Pervert Kido nella speranza che qualcuno di loro si guadagnasse un'armatura. Il 10% ce l'ha fatta. Mica male come return rate. Se poi ci aggiungiamo il fatto che erano tutti figli suoi... Megalomane!
Scusa, tu non c'entri. E' che questa faccenda di Kido mi frulla in testa da un po' troppo tempo. Prima o poi le darò sfogo.

Recensore Master
23/01/16, ore 18:00

In questo capitolo affiorano con prepotenza parecchi dei tuoi temi: il sincretismo prima di tutto, ma anche il tema della metempsicosi. Anche a me affascina molto l'idea che i saint siano dei predestinati che ritornano di epoca in epoca a proteggere (servire?) la loro Dea. Un privilegio (condanna?) eterno come il ciclo della vita e della morte. A proposito di Saint: trovo geniale la tua idea di aver attribuito il conio di questo termine, che di arcaico non ha nulla, a una reincarnazione inglese della Dea Atena. In effetti "stirpi" sarebbe stato molto più appropriato. Anche in questo caso Kurumada non si è posto il problema di spiegare come mai un gruppo di guerrieri che affonda le radici nel passato più remoto della civiltà greca usi nomi inglesi anche per i propri colpi segreti che, si suppone, sono stati tramandati da maestro a allievo fin dalla notte dei tempi. Quindi grazie per aver rimesso in ordine un altro tassello traballante dell'impianto kurumadiano.

Recensore Master
22/01/16, ore 07:41

Cielo povero Shura, che provaaa T___T *dice quella che tortura psicologicamente i personaggi fino a renderli dei guscietti quasi vuoti, salvo poi farli riprendere, ma con caaaaalma, e non solo nelle AU ... ehhhm*

Anticipazione quasi spoilerosa su dies irae *____*


*torna nell'angolino ad attendere aggiornamenti vari, ovviamente con sguardo da stalker*

Recensore Master
03/01/16, ore 13:11
Cap. 7:

Non so se mi fa più tenerezza Shura con la sua fretta di diventare quello per cui è predestinato e che quindi diventerà comunque, nel bene o nel male (e di nuovo non riesco a non pensare a Aiolos e alla faccia di Shura nella fototessera del capitolo scorso) o Leos, che mi sa che ormai col piccoletto ce lo siamo giocato. Non ce lo vuole mandare al santuario, eh? >< Arghhhh sono una drogata e ne voglio ancoraH T_T

(P.S. ovviamente ho kyahiato all'apparizione, letterale, di Mu XD)

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