Recensioni per
Figlio dell'inverno
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 201 recensioni.
Positive : 201
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/10/17, ore 13:57
Cap. 2:

Ciao!

Lo sai che io ho empatizzato subito con Konrad, vero?
Un ragazzino gaudente, cresciuto tra università, taverne e locandiere con tette generose che viene strappato brutalmente al suo habitat dal padre che vuole farsi il viaggetto di pellegrinaggio in Terra Santa!
Con la mezza idea di mollarlo lì per qualche annetto a farsi le ossa dai Teutonici non appena l'erede si fosse distratto un attimo!
Questa è crudeltà bella e buona!
Perfino il Gran Maestro lo ha capito, che non è tagliato per quella vita! :D
Per fortuna a compensare ampiamente il suo scarso entusiasmo c'è la figura di Adalraich!
Qui lo rivediamo adulto e bello massiccio prendere molto sul serio il suo compito e il suo ruolo di cavaliere; probabilmente proprio perché è consapevole di dover essere impeccabile, di dare il massimo sempre, in ogni occasione, a causa delle sue fattezze associate all'opera del Demonio.
Aspetto gli sviluppi e mi metto di vedetta sui bastoni casomai comparisse all'orizzonte un esercito di infedeli! :3
 

Recensore Veterano
01/10/17, ore 08:37
Cap. 2:

Ciao! Aspettavo questo capitolo!^-^
Come al solito è tutto impeccabile, dall'atmosfera ai dialoghi ai personaggi: spiegami come fai, e come mai in libreria non trovo te invece di certi orrori. Comunque.
Konrad: mi è piaciuto, così come suo padre Ulrich (se sbaglio a scrivere perdonami, sono un caso perso) anche se dalla parte finale deduco che Ulrich abbia chiesto al gran maestro di ammettere Konrad nell'ordine senza che quest'ultimo sapesse nulla. Colpo basso, per uno più portato per le taverne (anche se, avendo letto altre cose tue, non mi sorprenderei se il cavaliere albino gli facesse cambiare idea!) Lo avevamo lasciato in fasce e ora è cresciuto ed è un guerriero scelto: promette benissimo.^-^
Aspetto quindi il prossimo aggiornamento!

Recensore Veterano
01/10/17, ore 00:32
Cap. 2:

Ciao!
Già dal prologo la storia mi aveva catturato, soprattutto perché Adalrich è albino e questo apre tanti possibili scenari in una società chiusa come quella medievale 😅
Ora non capisco bene il ruolo di quest'altro ragazzo che, poveraccio, vorrebbe essere da tutt'altra parte e invece si ritrova a sbuffare e sudare in Terra Santa, ma sono sicura che si chiarirà nei prossimi capitoli 😝😝😂
Nel frattempo metto la storia tra le seguite!!

Crilu

Recensore Master
30/09/17, ore 18:08
Cap. 2:

Tutto semplicemente perfetto, equilibrato e dosato. Le atmosfere medievali sono ben delineate, ci si immerge in modo totale. Conosco abbastanza dell'Ordine Teutonico e della sua valenza nel corso delle Crociate. Mi chiedo anzi spesso per quale motivo le Crociate fossereo finite tanto male, nonostante cavalieri di sì altissimo valore e livello. Non voglio pensare ch si trattasse solo di questioni puramente militaresche. Mi rifiuto.
Ma torniamo al capitolo.
I due gentiluomini tedeschi, padre e figlio sono quindi ospiti del Gran Maestro: il padre ne è inebriato, mi sa che farebbe carte false pur di poter restare alla fortezza il più possibile. Konrad, invece, vuole tornare ai libri ed alle ragazze di Norimberga.
Eppure... eppure la presenza di Adalrich ed il mistero che egli porta con sé, ora che è adulto, lontanto dalla sua patria e dalle stupide superstizioni, onorato come religioso e come guerriero, è sufficiente per rendere l'ordine quasi slegato dalla realtà.
Cosa rappresenta Adalrich, un angelo o un demone?

Recensore Veterano
30/09/17, ore 12:58
Cap. 2:

Ciao, eccomi qua!
Complimenti davvero per la narrazione così ricca di particolari e dettagliata. Ci si immerge facilmente nel clima dell'epoca, tutto molto ben delineato dalle attente descrizioni e soprattutto complimenti per la preparazione storica! Invidiabile senza dubbio :)

Recensore Master
30/09/17, ore 10:59
Cap. 2:

Ciao!

Eccomi giunta al suono del tuo richiamo - ommamma xD - per recensire questo bellissimo e godibile atto della nuova storia.
Dunque, sono trascorsi degli anni a quanto vedo... e Adalrich è un giovane di ventuno anni che combatte benissimo ed è entrato nel celeberrimo Ordine Teutonico.
Mi è piaciuto come ci hai condotto per mano attraverso i corridoi e le sale e ci hai fatto conoscere - almeno per iniziare - i personaggi che comporranno questo grande arazzo che hai in mente.
Da una parte abbiamo Adalrich stesso, ventunenne, grande combattente, albino (tanto che il nostro Konrad non capisce, inizialmente, se sia vecchio o giovane, vedendolo di spalle. La risposta "è nato così" lo lascia piuttosto allibito). Lo vediamo solo dallo sguaro di Konrad, che è un giovane colto, che non ha la minima voglia di unirsi all'Ordine e combattere in Terrasanta. Avrebbe preferito di gran lunga andare verso Bologna/Bononia e proseguire lì gli studi all'università. Come non dargli torto, in fin dei conti? Combattere non è certo per tutti.
Insieme a lui c'è suo padre, che l'ha trascinato con sè con suo grande scorno.
E poi incontriamo il Gran Maestro, Von Salza, che mi è piaciuto parecchio e mi è sembrato un uomo intelligente e ragionevole. Intanto perché ha inquadrato subito il nostro Konrad.

Ad ogni modo: ottimo primo capitolo / capitolo dopo il prologo ^^
Ci trasporta avanti nel tempo senza problemi e i personaggi presentati mi interessano tutti parecchio. Sono curiosa di scoprire in che modo intendi gestire il dipanarsi della vicenda che hai in mente e che ho letto nella descrizione.

_morgengabe

Recensore Junior
30/09/17, ore 10:40
Cap. 2:

Ed eccomi a perseguitarti!
Oggi sarò veloce, perché ho ben sette recensioni da fare.
Avrei voluto leggerlo ieri sera il capitolo, ma avendo passato ben sei ore a correggere lo schifoso capitolo che devo pubblicare mi facevano troppo male gli occhi. (E ho acnora un dettaglio da sistemare)

Dunque, qui abbiamo Konrad e papà in gita turistica, nel pieno della calura estiva. 
A Konrad mancano i piaceri della buona tavola di Grete, ma quando vede l'acqua non si fa pregare.
A quanto pare al giovanotto piacciono le ragazze, me quando vede Kalus il povero servitore, secondo me un pensierino se lo fa. 
Ma poi vede Adalrich e il suo amichetto Hermann combattere, in un duro allenamento di spade, di quelli come piacciono a me, e il suo cervello perde di lucidità. 
Adalrich è che nella neve si confonde è diventato un gran pezzo di figo, e quando si allena fa sbavare tutti quanti me inclusa. 
Pure Herman è figo, soprattutto per il suo carattere da gran simpaticone, che si fa anche rimproverare da Burk! 
Si lo so, mi sto prendendo troppa confidenza con la storia.
Sul Gran Maestro devo ancora farmi un idea precisa. Chissà che non nasconda qualcosa, sotto quella sua aria da gentil'uomo.

PS: L'altra volta mi sono dimenticata di chiederti se al contest arrivano anche le recensioni che ti lasciamo. Vorrei evitare di farti fare figure imbarazzanti con la giuria. 
A presto.

Gaia.

Recensore Master
30/09/17, ore 06:59
Cap. 1:

Eccomi ^^
Questa storia inizia con un misstero non indifferente: un bambino in fasce, dalla pelle cadaverica e gli occhi bianchi, che sicuramente diverrà un essere d'incommensurabile bellezza; sembra quasi un Estraneo, speriamo che evochi i morti o figlio del Demonio verrà ritenuto istantaneamente. La contessa l'ha voluto con sé immediatamente, e il conte Kumo non avendo eredi è stato non dico costretto ma guidato a quella scelta da un insieme di fattori: la mancanza di eredi, la tristezza della moglie, che dopo anni di tentativi era possibile che tentasse addirittura di rapirne uno, e forse la pietà per un creatura che, seppur strana, era in difficoltà. Hildegarde è tornata a ridere e sorridere, come se quel bambino le avesse ridato un'anima. Ed e proprio qui che la faccenda inizia a puzzare: cos'erano quelle erbe o quei "riti da comari" che stava compiendo? Non è che niente niente è un rito satanico e adesso le è stato appioppato un figlio maledetto?
Lo scopriremo; ma il fatto che il gregario del conte si chiami Martin dobbiamo considerarlo una coincidenza? ;)
A presto!
Spettro94

Recensore Master
29/09/17, ore 16:17
Cap. 2:

Ciao carissimo^^

Ho appena finito di leggere e sono ancora in fase di pieno godimento sensoriale. Dopo il prologo dagli echi quasi fiabeschi, abbiamo un primo capitolo la cui precisione storica rasenta la perfezione. I dialoghi, le descrizioni degli ambienti, i personaggi... sembra quasi di essere lì, a Starkenberg/Montfort (che poi sono due nomi uno la traduzione dell'altro), a parlare con Hermann von Salza, Konrad e Adalrich. Mi piace molto il modo in cui hai caratterizzato Hermann von Salza e quelli che per ora paiono i tre personaggi principali: l'albino, il suo compagno, e il giovane amante delle taverne e della retorica.
Cavolo, mi sembra di tornare indietro nel tempo... ti lamentavi tanto di non essere in grado di gestire le ambientazioni storiche, ma io qui non posso che sperticarmi in lodi!
Bravissimo, non vedo l'ora di leggere il resto!

P.S.:
Voglio solo segnalarti una piccola svista:
“Gran Maestro," (c'è un quadratino)

E nulla, per il resto godo come un capriolo durante la stagione degli amori.
(Recensione modificata il 29/09/2017 - 04:19 pm)

Recensore Junior
27/09/17, ore 09:45
Cap. 1:

Ma che cosa?
Sull'Account di Old Fashioned c'era già un' altra storia e io me l'ero fatta sfuggire?
NOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!
COME HO FATTO?
Per di più questa storia è ambientata nella mia epoca preferita. Il medioevo.
Onestamente non ricordo bene, ma dalla data che hai inserito mi sembra più vicino al basso medioevo. 
L'inizio è molto interessante, si capisce già che il bambino, bianco come la neve, che nella neve si confonde è il protagonista, che viene già ben paragonato al povero Satana che viene sempre messo in mezzo quando c'è qualcuno d'accusare. 
Parlando di demoni e spiriti maligni se vuoi dopo ti mando un messaggio, (tanto per rendermi ancora più pazza ai tuoi pensieri) così magari ti spiegherò anche perché questa volta non ho messo una doppia voce nella recensione. (al momento sono ancora sotto shock per quello che ho scoperto la sera scorsa facendo delle ricerche, sempre grazie a te, perché era sul tuo Belial che volevo indagare)
Comunque il titolo "Il figlio dell'Inverno" mi piace molto, e anche la figura della donna, cosa abbastanza rara nelle tue storie. 
Mi sa che adesso devo proprio fermarmi qui, ho uno sputo di mezzo capitolo da correggere per la settimana prossima, e uno intero da riscrivere, dopo averlo gettato nell'immondizia, che sarà interamente incentrato su Andris, per la tua gioia. L'unico problema è che sono una persona pigra, e stavo quasi pensando di rimandare la pubblicazione al 2018, ma poi ho pensato che siete in tanti a leggere e quindi non posso prendermi il lusso di una vacanza così lunga. 
Comunque ti devo chiedere scusa, sia per non aver visto questa storia da "preferire a prescindere dagli sviluppi" sia per tutto quello che faccio con il foglio della recensione, tranne che una recensione. 
E ora ti auguro un bel in bocca al lupo per il contest! 
A presto! 

Gaia.

Recensore Veterano
25/09/17, ore 20:00
Cap. 1:

Bella storia, intrigante al punto giusto. Sono ben entrata nell'atmosfera del tempo già dalle prime righe, complimenti... e in bocca a lupo per il contest ;)

Recensore Master
25/09/17, ore 19:19
Cap. 1:

Ed eccomi anche qui... una storia ambientata nel XIII secolo, nel cuore del Medioevo. E hai ben descritto le atmosfere e le "credenze" del tempo, con le preghiere e la superstizione per un bambino albino abbandonato. Che subito viene additato come qualcosa di anomalo dall'ignoranza del tempo. Chi sarà questo bimbo divenuto "figlio" dei conti?
Sempre molto interessante, mio caro, seguirò con piacere anche questa tua nuova avventura.

a presto
Micia

Recensore Master
25/09/17, ore 13:46
Cap. 1:

Il prologo promette molto bene!
Il Medioevo non mi fa impazzire come epoca storica, però qui sento odore di elementi sovrannaturali e il fatto che il protagonista sia un albino mi fa piacere la storia di default! :3
Molto bella la figura della Contessa, una persona devota, ma ancora legata alle tradizioni pagane (chiunque lo era in quel periodo e la Chiesa non è mai riuscita a sradicare certe convinzioni che durano ancora oggi). Allo stesso tempo non è schiava dei pregiudizi e dell'opinione comune.
Il desiderio di avere un figlio le ha fatto mettere da parte tutti gli scrupoli e da aspirante madre si è trasformata in leonessa pur  di salvarlo da una fine incerta.
Il pargolo sentitamente ha ricambiato il favore crescendo forte e robusto; non vedo l'ora di vederlo in azione! :3

Recensore Master
24/09/17, ore 15:23
Cap. 1:

Il triste destino degli albini si perde nella notte dei tempi. I loro particolari colori (anzi: non-colori) hanno sempre destato diffidenza e sospetto, e questo non sono nella cultura occidentale, ma anche in altri contesti. Ancora oggi in alcune tribù africane gli albini sono perseguitati, uccisi e fatti a pezzi per dei riti magici.
Non me la sento quindi di stigmatizzare le superstizioni del XIII secolo, se ancora oggi si commettono bestialità in danno a persone con delle caratteristiche fisiche un po' particolari, di certo non frutto del maligno ma del codice genetico.
Ottimo incipit: so già che amerò moltissimo questa tua nuova originale storica, già ne respiro la particolare atmosfera. 
Sarà bello seguirti in questa tua nuova avventura, carissimo.
Un abbraccio,
Lou
 

Nuovo recensore
24/09/17, ore 12:52
Cap. 1:

Ciao!
Volevo farti i complimenti per questo primo capitolo. L'ambientazione mi piace molto, come periodo storico il medioevo è quello che preferisco, con tutte le sue ombre e superstizioni. Ecco, devo dire che tu sei riuscito in pieno a farmi trovare quel medioevo che mi piace, con poche frasi evocative che mi hanno fatto immergere fin da subito in quel mondo. Sono molto curiosa di vedere come proseguirà la storia e soprattutto sapere chi è questo bambino che mi sembra molto, molto strano. Non so se sarà il protagonista ma di sicuro ha catturato la mia attenzione!
Attendo con ansia il seguito :)