Recensioni per
Figlio dell'inverno
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 201 recensioni.
Positive : 201
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/10/17, ore 19:18
Cap. 5:

Ciao carissimo^^
Siamo entrati finalmente nel vivo dell'azione, il cagnolino inizia a mietere vittime.
Un crescendo incalzante e coinvolgente, in cui misteriosi non-morti si risvegliano e sembrano contagiare tutti coloro che entrano in contatto con loro. Il barone von Obenstein mi sembra un tipo sveglio e pratico, che affronta le cose col polso fermo e sangue freddo. Chissà chi era quel vecchio misterioso.
Ho gorgogliato di soddisfazione nel constatare che ancora una volta hai reso una ricostruzione pressoché impeccabile, ed ero lì che mi immaginavo Ulrich in abiti del XIII secolo ^^
Sono curiosa di leggere il seguito!
Come sempre, complimenti vivissimi!

Recensore Master
17/10/17, ore 23:08
Cap. 1:

II posto con “Il figlio dell’inverno” nel contest "Cronache di Cacciatori", indetto sul forum da E.Comper



Grammatica, lessico e stile = 29/30 
Eccomi qui, come mio solito, inizierò questo punto della valutazione elencando eventuali refusi e/o errori di grammatica, per passare, solo successivamente, a un parere più generico inerente alla grammatica, al lessico e allo stile. 
Quando la piccola colonna arrivò alla base dello sperone di roccia su cui sorgeva Starkenberg, la porta della (delle) mura si aprì e da essa uscirono affiancati due cavalieri. (pag. 5) 
“E da quando in qua? Hai sempre dormito come un sasso, persino alla viglia (vigilia) delle battaglie.” (pag. 19) 
“Non è forse vero che uccide le sue vittime senza lasciare loro in copro (corpo) una goccia di sangue? (pag. 47) 
Ebbene, cosa posso dire? 
Oltre a questi piccolissimi refusi, probabilmente dovuti più a un momento di distrazione che ad altro, non ho riscontrato nessun altro tipo di errore, grammaticale o sintattico che sia, all’interno del tuo racconto. 
Tenendo conto del fatto che si trattava di una storia composta da 83 pagine buone, si tratta, senza ombra di dubbio, di un risultato tutt’altro che trascurabile. 
Passando, invece, a ciò che concerne il lessico e lo stile utilizzati all’interno del racconto, confesso che sono rimasta piacevolmente sorpresa. 
Il tuo modo di scrivere è semplice ma mai banale, ricco di dinamismo ed equilibrio. Un equilibrio che permette alla narrazione, ai dialoghi e alle descrizioni di alternarsi e integrarsi armonicamente tra di loro, con un fortissimo realismo e una scelta di vocaboli che colpisce sempre nel segno. 
Hai costruito un’ambientazione piena di sfaccettature, facendo leva su un’ottima capacità descrittiva che ti ha permesso spesso di riassumere, in poche ma oculate parole, i tratti distintivi delle situazioni e dei personaggi da te proposti. 
L’utilizzo, inoltre, di alcune citazioni latine, rende il tutto persino più interessante e coinvolgente, senza tuttavia appesantire in modo eccessivo il testo. 
Ritengo quindi che, senza ombra di dubbio, questo punteggio sia perfettamente meritato! 


Originalità = 25/25 
Ritengo che, di tutti i punti della valutazione, questo sia, senza ombra di dubbio il punto in cui hai saputo destreggiarti al meglio. 
La storia, ambientata ai tempi delle famosissime Crociate, presenta innumerevoli tematiche interessanti, nonché tantissimi spunti originali e unici. 
Innanzitutto, ho apprezzato l’idea di inserire un elemento fantastico all’interno di un evento storico noto a tutti, piuttosto che ricreare un mondo da zero. Tale idea permette di avere una base di partenza solida e chiara, su cui costruire una trama che sappia interessare proprio a causa del realismo dovuto alla vicinanza di tali eventi con la storia che tutti noi conosciamo. 
La finestra che hai aperto, sul mondo dei Templari e dei Crociati, dona una visione chiara e incredibilmente interessante dei pensieri, usi e costumi del tempo, incuriosendo il lettore che non può, di conseguenza, non esserne attratto. 
Il tema della superstizione e della corruzione della Chiesa del tempo è chiaro ed emblematico, i cittadini sono rappresentati, sebbene nella loro unicità, come individui facili da raggirare a abbindolare, specialmente dai più colti uomini di preghiera. 


Caratterizzazione personaggi = 16/20 
Riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, confesso che, se non fosse per un difetto che riferirò alla fine di questo punto, per il resto avresti fatto senza ombra di dubbio un ottimo lavoro. 
La cosa che, più di tutte, ho apprezzato dei tuoi personaggi è la loro incredibile unicità. 
Ogni singolo individuo, dal più importante a quello di minor spicco, dal protagonista principale alla comparsa più banale, tutti, senza eccezione, spiccano per una caratteristica. Tale fatto li rende unici del loro genere, perché questo elemento li contraddistingue dalla massa, differenziandoli e rendendo ognuno di loro incredibilmente interessante. Sia anche solo il panettiere all’angolo. 
Direi tuttavia di parlare dei personaggi principali, quelli che, più di tutti gli altri, rappresentano all’ennesima potenza ciò che ho detto qui sopra. 
Iniziamo con Hermann e Adalrich. Essi sono, letteralmente, l’uno l’esatto opposto dell’altro. Mentre il primo, infatti, è un concentrato di positività all’ennesima potenza, sempre in movimento e sempre gioviale con tutti, il secondo è un vero e proprio uomo d’onore, il classico elemento tutto d’un pezzo che, spesso, rischia di mostrarsi troppo scontroso con gli estranei. Tuttavia, entrambi hanno un cuore d’oro, e sarebbero disposti a morire per ciò in cui credono e coloro che amano. 
Eppure, non sono i soli personaggi a essere unici, nel loro modo di fare e atteggiarsi. 
Parliamo, per esempio, del conte e di Konrad. Sebbene siano padre a figlio, non potrebbero essere più diversi. Il primo è un vero e proprio uomo di religione, fedele e dedito al proprio compito, che inizialmente, a causa del raziocinio scettico che lo caratterizza, si rifiuta di credere all’esistenza di non-morti e cani spirito. Il secondo invece è un giovane totalmente privo di ambizioni, dedito solo ai piaceri della vita e concentrato solo e soltanto su sé stesso, egoista e spesso fin troppo fastidioso, questo personaggio è, forse, uno dei meglio gestiti. L’antipatia naturale che sei riuscito a fargli emanare rende impossibile apprezzarlo, sebbene alla fine riesca a riscattarsi. 
Finiamo, prima di parlarti di ciò che mi ha lasciata scettica, con l’Inquisitore. Padre Gerold è un capolavoro di personaggio. Antipatico e crudele, manipolatore e megalomane, questo prete è l’emblema della corruzione ecclesiastica del tempo e di quanto, a quei tempi, semplici superstizioni potessero rovinare la vita di poveri innocenti. Come nel caso di Konrad, hai reso così bene il personaggio che è impossibile non odiarlo, e proprio questo odio spinge il lettore a proseguire, fremendo nell’attesa di vedere se alla fine i suoi intrighi porteranno a qualcosa o meno. 
Concludo manifestando ciò che, alla fin fine, mi ha impedito di darti un punteggio pieno su questo punto. 
Sebbene, infatti, i personaggi siano a dir poco perfetti, vi è una cosa, riguardante il protagonista, che proprio non sono riuscita a farmi andare giù. 
Qualcosa che, a dire il vero, con la conclusione della storia mi è saltata subito all’occhio e che dubito altri non la noteranno. 
Ossia le sue origini. 
E la donna misteriosa … 
Ora, concludere un racconto mantenendo una dose di mistero è normale, il problema è che, a riguardo, non otteniamo nemmeno una minima delucidazione. 
Lei gli salva la vita, manifestando il suo essere una Strega, e afferma che “lui è uno di loro” … ma loro chi, con esattezza? Ha forse a che vedere con le sue origini? Chi erano realmente i suoi genitori? 
Questo mistero, che è di fatto ciò che mette in moto l’intero racconto, rimane totalmente irrisolto. 
Non si riesce nemmeno a capire se Adalrich sia effettivamente umano o meno, chi sia questa donna misteriosa e se possa avere collegamenti col suo passato. 
Avrei compreso se, alla fine, fosse rimasto il quesito sull’identità della donna, ma non su tutto il filone laterale inerente alle origini e alla natura del protagonista. Così facendo non si riesce nemmeno a capire cosa sia realmente, al punto tale che, almeno in via personale, mi verrebbe quasi da pensare che possa esserci un seguito. Semplicemente perché questa cosa non può rimanere in sospeso così. 
È questo, essenzialmente, ciò che mi ha fatto abbassare di tanto il punteggio. Senza ciò, probabilmente il giudizio sarebbe stato a dir poco impeccabile. 


Gradimento personale = 3/10 
Eccoci quindi a questo punto. 
Sarò sincera, una volta conclusa la storia, mi sono vista di fronte a una situazione a dir poco ostica. 
Perché, sinceramente, il tema principale del contest erano, a dispetto della presenza dei pacchetti, i Cacciatori. 
E per essere onesta, sebbene il tema della caccia sia presente (in quanto, alla fin fine, la storia narra dell’uccisione del Ghoul), i Cacciatori (intesi nel vero e proprio senso del termine) non sono realmente presenti. 
È vero, sia Adalrich che Hermann si trovano a combattere una creatura che va al di là delle loro capacità e di qualsiasi cosa mai vista a memoria d’uomo. Tuttavia, essi rimangono, essenzialmente, dei Crociati … cosa che non ha nulla a che vedere con dei Cacciatori veri e propri, di fantasmi, vampiri o mostri che possa essere. 
Sono rimasta quindi parecchio indecisa, se ammettere o meno la storia. 
Visto che, tuttavia, alla fine la caccia era presente, ho deciso di ritenerla valida, togliendo punti al “Gradimento personale”, in quanto ciò che volevo leggere era, essenzialmente, una storia sui Cacciatori. 
In linea generale, non fosse per questo la storia non sarebbe affatto male … tuttavia, per rispetto verso gli altri concorrenti, non posso proprio darti il punteggio pieno. 


Utilizzo pacchetti = 15/15 
Come dico sempre su questo punto, non c’è molto da dire … o si inseriscono gli elementi scelti o no, comunque, mi prenderò del tempo per dirvi le mie impressioni su come li hai integrati nel racconto. 
Creatura 3 con 5/5 (Ghoul) = Forse, questo è il punto che ho apprezzato maggiormente. Il tuo Ghoul è molto ben costruito, con innumerevoli curiosità storiche sulla nascita e sull’origine della sua specie, un’eccellente descrizione fisica e innumerevoli spunti legati alle abilità che possiede. 
Merita a pieno il titolo di membro della sua specie, e confesso che mi è piaciuto davvero molto. 
Obbligo M con 5/5 (La storia deve iniziare con l’abbandono del giovane protagonista, da neonato) = Anche questo punto è rispettato alla perfezione, e non credo ci sia molto altro da dire. 
La premessa in cui la contessa prega gli dei per avere un figlio è un’interessante variante delle forme solitamente proposte, e da molti spunti narrativi. 
Divieto j con 5/5 (La storia non deve essere ambientata in epoca contemporanea) = Sul fatto che il periodo delle Crociate non sia epoca contemporanea, penso non ci siano dubbi. Hai perfettamente seguito il punto, riuscendo, inoltre, a dare descrizioni veramente molto realistiche del periodo storico in cui è ambientata la vicenda, aprendo un’interessante finestra temporale sulla realtà di quel tempo. 



Totale = 88/100 

Recensore Junior
17/10/17, ore 11:16
Cap. 2:

Buondì!

Sono passati un po' di anni dal prologo. Nell'afa della Terrasanta un gruppo di pellegrini giunge lesto a dar rogne ai poveri Cavalieri che non sprizzano esattamente di gioia nel voler accompagnare i due membri della famiglia Von Obestein in giro per i luoghi di culto...e nemmeno Konrad ha questa gran voglia di andare in giro per cimeli religiosi. Come tutti i giovani, d'altronde. Cambia l'epoca ma la solfa è sempre la stessa...non perchè non sia un ragazzo di cultura ma, semplicemente, non è che lo esalti l'idea di rinunciare ad una vita di studi per entrare in un ordine rigido come i cavalieri Teutonici.

Nel frattempo ritroviamo Adalrich, oramai un giovane cavaliere, che preoccupa e spaventa praticamente tutti quelli che non lo conoscono, nonostante sia votato ad una causa di fede e che dunque sia la cosa più distante dal demonio che possa esistere. Proprio per questo sembra seguire la disciplina dell'Ordine in modo più devoto rispetto a tutti gli altri compagni d'arme. Sicuramente ha un passato difficile alle spalle, nonostante sia cresciuto in una famiglia nobile che, probabilmente, non gli ha mai fatto mancare nulla.
Insomma, non è esattamente facile vivere in un modo di gente che si fa il segno della croce quando ti vede...

Chissà come proseguirà questo pellegrinaggio...date le premesse immagino non bene. Ha ragione Konrad, meglio scappare.

Ottimo capitolo, come sempre!
A presto!

~ Paws

Recensore Master
15/10/17, ore 21:23
Cap. 4:

Adalrich, pur con tutto il suo valore e le sue qualità morali, ha dovuto pagare il fio di un aspetto poco "convenzionale". Mi è dispiaciuto apprendere dell ingiustizie e delle cattiverie, subite da lui e dai suoi bravi genitori adottivi, solo perché è più chiaro del "normale". Il suo racconto ad Hermann mi ha toccato profondamente, soprattutto per la misura e la dignità con cui lo ha esposto al commilitone. Adalrich non vuole compassione. vuole solo respirare in santa pace la stessa aria che respiriamo tutti, nulla di più.
Adesso quello che più mi preoccupa è il suo "legame" con la reliquia. Non ha nulla di santo, questo è certo. E temo che sarà necessario un potentissimo esorcismo, cosa che i cavalieri dell'Ordine non credo siano in grado di fare: loro combattono il male, sì, ma con le spade.
Sempre che un San Giorgio non possa prendere le fattezze di Adalrich...
La scena del drappo che si solleva, foss'anche solo per la corrente d'aria, è da brivido puro.
In questo racconto storico sei a dir poco fenomenale, amico mio.
(Recensione modificata il 15/10/2017 - 09:24 pm)

Recensore Veterano
15/10/17, ore 19:24
Cap. 4:

Wow!!! *___* Adoro questa storia! Questi ultimi due capitoli che mi mancavano me li sono letteralmente divorati! Personaggi delineati benissimo, vicenda sempre più appassionante... questa vecchietta che appare in modo inquietante mi ispira tantissimo e aumenta la suspense! Oltre che hai inserito il tema dell'iperico, che è una pianta che adoro :) Complimenti e a presto!!

Recensore Master
15/10/17, ore 15:24
Cap. 4:

Eccomi qui! Bellissimo il dialogo tra i due cavalieri, quando Aldarich e Hermann parlano della loro infanzia e delle famiglie... povero il nostro albino, con le superstizioni e l'ignoranza medievali ha rischiato ben bene! Per fortuna è stato fortunato... anche se la megera nella folla mi inquita un po'.
E la "reliquia",.... ecco, quel sangue mi sa che ha risvegliato qualcosa... e il cane non era un cane...
Atmosfere perfette, mio caro, come sempre leggo tutto d'un fiato tanto è scritto bene.... e appena posso vado a leggere l'altra tua fic, ma abbi pazienza perchè ho pochissimo tempo.

Buona domenica!

Micia

Nuovo recensore
15/10/17, ore 10:11
Cap. 4:

Buongiorno.

Come sempre il capitolo è interessante e non è per niente noioso! ( Vorrei scrivere bene come te)
Comunque, stiamo iniziando a vedere i primi fatti veramente inquietanti della storia.
“Cavaliere di Ghiaccio, figlio dell’inverno, io vedo i tuoi sogni. Lui arriverà, ma la tua croce non potrà fermarlo.” Quanto adoro questa frase! L'avrò letta cinque volte è semplice, ma perfetta allo stesso tempo, manda un messaggio diretto che fa venire i brividi e incuriosisce. Mi sa che quel lui è la ragione per cui la reliquia è simile ad una persona addormentata e non ad una mummia e per cui il coperchio del sarcofago è caduto proprio sulla mano di quel ragazzo. Fatti inquietanti girano attorno a quel sarcofago.
Oltre alla parte sovrannaturale mi è piaciuta la parte in cui i due cavalieri raccontano delle loro famiglie. Comunque ti faccio i complimenti e al prossimo capitolo.

Recensore Master
14/10/17, ore 13:58
Cap. 4:

Finalmente veniamo a conoscenza di ciò che è successo ai genitori adottivi di Adalraich e dei motivi che lo hanno spinto ad entrare tra i cavalieri; in un certo senso ha tolto dall'imbarazzo la famiglia, consapevole del peso delle dicerie e delle cattiverie che attirava la sua presenza.
Hermann è un buon amico, non solo un alleato su cui contare durante le battaglie, ma l'albino ha sempre timore che anche lui voglia giudicarlo o che sia influenzato dalla cattiva reputazione di cui gode chi nasce diverso.
E in effetti, la fugace apparizione della figura ammantata di nero coi fiori d'iperico, sembra giustificare l'idea che Adal abbia qualche dono o facoltà sovrannaturale, dato che pare sia l'unico ad averla vista; com'è l'unico a restare scettico nei confronti del corpo che hanno portato dalla Terra Santa.
Molto bella la ricostruzione del corteo e dei festeggiamenti approntati per l'arrivo della santa (?) reliquia; in piccoli paesi come questi, magari isolati e distanti ore o giorni di viaggio dai centri più vicini, non dovevano essere molte le occasioni di festeggiare, anche se quel piccolo incidente legato alla deposizione del corpo nella cassa temo darà vita a qualcosa di molto più grave! °-°

Recensore Master
14/10/17, ore 01:07
Cap. 4:

Ciao carissimo^^
Mi scuso per l'orribile ritardo, ma ho avuto un paio di problemini al pc.
Sempre più bello questo tuo Medioevo "soprannaturale", che nonostante i temi trattati - occultismo, stregoneria, religione - non ha nulla dei cliché duri a morire sui "sekoli buy e osgurandisdi".
Adalrich lo adoro, è definitivo. Mi chiedo perché sia lui l'unico ad aver compreso che in quella reliquia c'è qualcosa che non va, perché la vecchia (che suppongo sia una strega) gli abbia detto quelle parole enigmatiche "Cavaliere di Ghiaccio, figlio dell’inverno, io vedo i tuoi sogni. Lui arriverà, ma la tua croce non potrà fermarlo", e soprattutto, temo che quell'adorabile cagnolino abbia a che fare con la natura demoniaca della reliquia che, molto ma molto probabilmente, è stata risvegliata dal contatto col sangue del ragazzo.
Molto tenera (ma per nulla sdolcinata) la scena in cui Adalrich e Hermann si svelano i dettagli sul loro passato, e la frase finale "saremo l'uno la famiglia dell'altro, che ne dici?" mi ha fatto sciogliere sul serio.
Konrad invece è un coglioncello viziato (perdona il francese^^), ma mi fa talmente ridere che non riesco a odiarlo.

Beh, vedremo nei prossimi capitoli come si evolve la vicenda, intanto non dire nemmeno per scherzo che mi sarei "sciroppata" il tuo precedente capitolo, come se lo facessi quasi per autoimposizione. Sai che ti leggo con grandissimo piacere ^^

Recensore Master
13/10/17, ore 22:15
Cap. 2:

Eccomi qui :)
Come ho detto in altra sede, questo velo di misticismo permane, anzi, nell'ultima parte, quella della chiesa, sembra proprio permeare l'aria. Sembrano quelle scene degli anime dove lo schermo é completamente bianco, splendente, e una figura mezza angelica passeggia in un pavimento di marmo puramente candido; ovviamente non stiamo parlando dei sogni di Sanji, quelli con bruschi risvegli per il biondo, nonostante Konrad non possa che dirsi in soggezzione davanti all'aura imponente di Aladrich. Parlavamo di eredità nel capitolo prima, prontamente smentita in questo. Il bianco si è unito all'Ordine, rinunciando ai suoi possedimenti terreni per abbracciare la strada della fede, che passa per una Guerra Santa sanguinosa e tuttavia necessaria, per dare ad avventori come Konrad e il padre la possibilità di pellegrinare nelle Terre Sante. 
Facciamo la conoscenza di Konrad. Ragazzo erudito e liberto, sembra, in fatto di donne. La vita da guerriero non fa per lui, non ha la passione del padre nelle vene, e i suoi interessi sono più accademici e sociali, piuttosto che legati a scopi superiori. Teme Aladrich, non può essere altrimenti. Non è solo un uomo dai capelli bianchi nel pieno del su vigore, non è solo un cavaliere inimitabile e votato a Dio con tutto sè stesso, non è neanche l'uomo silenzioso: è tutto assieme, che crea un'immagine quasi divina verso la quale non si può non provare una certa soggezione.
– Il Gran Maestro era amico e consigliere dell’Imperatore Federico II, parlava abitualmente con il papa, era stato decorato sul campo per il suo valore nell’assedio di Damietta. – Date una corona a quest'uomo Now. Ormai gli manca solo al Gran Maestro! :)
Sono curioso di scoprire cosa accadrà in seguito. Per ora mi fermo qui.
A presto!
Spettro94

 

Recensore Master
13/10/17, ore 11:50
Cap. 4:

“Cavaliere di Ghiaccio, figlio dell’inverno, io vedo i tuoi sogni. Lui arriverà, ma la tua croce non potrà fermarlo.”
Ovviamente non posso cominciare la mia recensione senza riportare le parole della vecchia verso Adalrich.
Davvero interessante: la trama si fa leggere, e quello che sta accadendo attorno ad Adalrich e alle spoglie del santo (perché è chiaro che il problema siano quelle insieme a lui) è veramente misterioso e interessante. Da paura.
Mi ha fatto piacere conoscere il motivo per cui il nostro "neve" è finito tra i cavalieri. E, in un certo senso, sono stata fiera del conte e della contessa che, anche con un figlio maschio "loro", non volevano comunque liberarsi di quello "strano" che avevano trovato in chiesa.
Questo fa loro onore.
E' stato Adalrich stesso e cercare di liberarli da se stesso.
La storia di Hermann ovviamente è molto meno tragica: ma Hermann è un ragazzo normale, un terzo figlio che non vuole sposarsi.
Dunque eccolo qui, al fianco di Adalrich. Ora, io capisco il problema del bianco: Hermann è un amico sincero oppure è solo morbosamente curioso?
Secondo me è sincero. In fin dei conti era suo amico anche in mezzo agli altri cavalieri: e lì che cosa gliene sarebbe venuto in più o in meno?
Chiaramente trova il suo aspetto bizzarro, ma penso che Adalrich gli piaccia come persona.
E poi c'è l'inquietudine, la parte "mistica", i sogni di Adalrich... e alla fine il cane. La situazione sembra stare per crollare da un momento all'altro e voglio proprio vedere cosa succederà.
In tutto questo la "nera signora" gira tra la folla, nerovestita e con quel mazzo di fiori che allontana il maligno e le influenze demoniache.

Davvero interessante: non vedo l'ora di leggere il seguito.
Come puoi solo immaginare che quello che scrivi sia noioso?
_morgengabe

Recensore Master
13/10/17, ore 09:51
Cap. 4:

Pensieri indegni di un cavaliere gli saettarono per la testa: che Hermann gli stesse vicino per carità cristiana, che volesse conoscere le sue origini per qualche forma di morbosa curiosità, per capire da dove mai potesse arrivare uno con il suo aspetto. Si obbligò a distogliere la mente.
Ma quanto mi dispiace che sia così tormentato! E' il personaggio migliore in tutti i sensi. Non ci fossero stati pregiudizi per chi aveva un aspetto diverso, i fiori sarebbero stati tutti per lui. Ha avuto la sfortuna di non nascere in quei luoghi dove i "diversi" vengono considerati speciali e trattati come divinità.

Saremo l’uno la famiglia dell’altro, che ne dici?”A dire il vero sembrava già così. ^_^ Ma lo sai quante volte durante nel corso della giornata (anche di notte ad essere sincera) mi sono ritrovata a pensare su quello scambiarsi l'acqua l'un l'altro. Era un'immagine di sfuggita ma oltre a mostrarci uno scambio reciproco, a farci intuire che sono legati da un'amicizia per la quale sarebbero disposti a tutto l'uno per l'altro, dopo quella scena mi sono fatta un bell'esame di coscienza, riguardo a tante piccolezze che non ho apprezzato, quando qualcuno per esempio vuole fare a metà di un frutto ho sempre pensato che palle invece di caspita come tiene a me!
Sappi che per colpa di Aldarich e di Hermann da allora tengo per me le parti meno belle, le metà più piccole... ^^

Il sangue di Hans... ora immagino una scena tipo quella de La Mummia, dove il tizio andava in giro a recuperare organi e fluidi dai viventi che uccide per tornare in vita, le "due gocce" di sangue magari servono a questo?
Tanto mentre scrivi non ti fai influenzare dalle nostre supposizioni, possiamo esprimerle senza timore.

Gli mancava il coraggio di guardare cos'era successo a quella ferita.
o ci dobbiamo preoccupare per lui? Insomma tutto fa credere che sarà il primo a schiattare, ma spero tanto di no.
Commento un po' di corsa, ma questa storia è davvero bella: misteriosa, intrigante, sembra di leggere un vecchio libro con tante illustrazioni a colori. Ci parli delle ambientazioni, dei personaggi, i fiori, i colori, gli odori... è un'esperienza multisensoriale. Grazie di scrivere così tanto, così bene e di non tenere certe storie nel cassetto. ^_^

Poi ti mando le foto di un attore che secondo me sarebbe perfetto per Aldarich e Hermann, prima le recupero.

la navata di faceva - si faceva...

Nuovo recensore
11/10/17, ore 22:50
Cap. 3:

Buonasera.
Come al solito io arrivo con un ritardo spaventoso.
Benissimo il secondo capitolo è veramente bello, anche se molto lungo, (sinceramente non mi ha dato fastidio la lunghezza. )
Passiamo alla trama, Konrad si sta comportando come un bambino, non solo per il fatto che ha rischiato di rompersi l'osso del collo, ma anche per il semplice fatto che, non volendo stare tra i monaci fa di tutto per tornare a casa.

Comunque, la cosa che ho preferito è stata la descrizione dell'ambiente in cui si trovano le chiese. Descrivi alla perfezione ( quasi quasi ti invidio per questo 😂)
Complimenti e scusa di nuovo per il ritardo. Alla prossima.

Recensore Veterano
09/10/17, ore 17:09
Cap. 3:

Scusami, ma ho trovato solo ora il tempo di recensire 😝😅
Finalmente la storia inizia ad entrare nel vivo con la comparsa di questo cadavere fatto passare come reliquia in tutta fretta... Comprendo l'inquietudine dei due cavalieri e devo dire che Konrad mi sta decisamente antipatico: insomma, prima rischia l'osso del collo come un bambino di dieci anni, poi abbindola il padre per i propri scopi... 🙄🙄🙄 Mi dispiace invece per quello che si ritrova a passare Adalrich, vittima dei pregiudizi al punto da mettere in dubbio la propria anima 😕
Mi chiedevo una cosa: cosa c'è di storicamente vero nell'ambientazione di questa storia??? Non sono molto pratica dei domini cristiani in Terra Santa, ma ti faccio comunque i complimenti per come riesci a rendere paesaggi e sensazioni in maniera realistica! 😍
A presto

Crilu

Recensore Master
09/10/17, ore 16:09
Cap. 3:

Eccomi qui, scusa il ritardo... ma ormai è cronico...sia nell'aggiornare la mia fic che nelle rec...
Veniamo a noi: atmosfere molto noir e horror, la salma o reliquia o quello che è è molto inquietante. E Aldalrich sembra "soffrirne" più degli altri, forsse è più sensibile o forse avverte qualcosa di strano... chissà?
Konrad invece sta tramando qualcosa... o magari pensa di sfruttare la salma a suo favore, ma questo che ripercussioni avrà? Conoscendoti, forse terribili...

Bravo caro, mi hai lasciato ad attendere il capitolo 3... perchè mi piace questa atmosfera di sospetto...

alla prossima
Micia