Recensioni per
C17H21NO4
di SSJD

Questa storia ha ottenuto 174 recensioni.
Positive : 170
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Master
05/04/20, ore 19:11

Ciao SSJD! Avevo già letto questa raccolta con il precedente account, ma credo di aver letto capitoli alterni, perchè questa non me la ricordavo e difatti non ho trovato la mia recensione. Quindi eccomi, meglio tardi che mai. Questa raccolta me la ricordo come se fosse ieri, anche se da quando ho cambiato profilo mi sono dimenticata di re-inserirla fra le seguite (rimedio subito adesso) e non l'aprivo da un po'! Credo sia una delle raccolte con più impatto che abbia mai letto, tratti tematiche forti con le giuste parole, riesci a farmi venire i brividi! Sei davvero molto bravo, con le storie brevi, e questa caratteristica è veramente incredibile, perchè è difficilissimo coinvolgere e far provare emozioni con così poche parole. In questa storia sei riuscito a delineare con la precisione di un cecchino tutte le sensazioni: lui, dipendente dalla droga, e lei, incinta ed estremamente arrabbiata e risentita nei confronti di quella merda che li sta rovinando entrambi. Nella frase finale c'è una speranza, quasi una supplica, e anche un briciolo di speranza (almeno per me, mi piace essere positiva). E' ancora in tempo per tornare indietro, per salvarsi e per salvare in generale tutta la situazione. Sei stato in grado di dipingere un'atmosfera davvero tenebrosa e di degrado, alternandola però alla razionalità e alla forza di questa donna che porta un bambino in grembo.
Appena finirò le recensioni premio passerò nuovamente qui per recuperare il resto, a presto! ^^

Recensore Master
16/03/20, ore 15:39

Ciao SSJD, in attesa della scadenza del tuo contest passo da questo di Harriet che abbiamo in comune, sempre a tema drabble ^^
non ho letto il resto della raccolta perciò non so se i personaggi siano sempre gli stessi, ma in pochissime parole, pur non conoscendoli, sei riuscito a farmi affezionare a loro e alle loro vicende *__*
mi piace molto la vicenda che hai delineato: da come era partita ho temuto finisse molto peggio, invece ci hai mostrato un rapporto che riesce a rimettere in carreggiata una vita: è un messaggio bellissimo e in questi giorni ce n'è davvero bisogno.
complimenti!

a presto,

Leila

Recensore Master
31/01/20, ore 08:22

Ciao^^
eh, bastassero latte, toast e miele...
A prescindere da ciò: una donna abituata ad appoggiarsi alla droga, che all'improvviso non trova più l'appoggio al quale faceva riferimento. Un giorno da odiare, pioggia che fa venire mal di testa, umidità e afa. Tutto negativo, insomma.
E poi abbiamo un uomo, che decide di fare del suo meglio, di fare qualcosa, di darsi da fare. Lo fa in modo ingenuo, se vogliamo, ma con affetto sincero per la donna, di cui coglie gli aspetti di fragilità.
Ci risuciranno? Chissà. La donna alla fine sembra dargli una possibilità: ma sì, in fondo pane e miele sono due odori archetipici, antichi, di bene e sicurezza, e la conquistano. E lei dice: ma sì, proviamoci.
È tornato il sole, anche se fuori piove, ma durerà?
Complimenti come sempre e alla prossima!

Ciao!^^
Per me Pemberton, nell'Aldilà, si sta ancora mangiando le... dita.
Il problema, carissimo, e tu lo sai meglio di chiunque altro, è sempre la formula chimica. Noi siamo chimica, del resto. Lo sono le nostre emozioni e i nostri pensieri.
Ma i poliziotti che hanno catturato i due sanno poco di chimica, mentre al contrario paiono praticare la fisica con un certo entusiasmo. Il nostro in effetti ne ha, di cose da confessare. Da cosa iniziare?
Bellissime riflessioni, come sempre le tue drabble descrivono un mondo in 110 parole precise. Complimenti!

Recensore Master
24/01/20, ore 08:40
Cap. 13:

Ciao^^
eh, il tempo degli speakeasy... Adesso ne parliamo in termini romantici, la miscelazione speakeasy è una delle più eleganti, ma la realtà era essenzialmente quella che tu descrivi: alcol di qualità perlopiù bassa se non pericolosa (distillazioni imperfette, metanolo a gogo e simili), bevande messe in vendita con lo scopo di inebriare, o meglio stordire. Bellissima tutta la faccenda della coca-cola, il cui esordio, come ben si sa, è tutt'altra cosa rispetto alla bevanda per grandi e piccini, dolce e caramellosa, che ci smerciano oggi.
Ti do un'informazione da barman: tutti dicono tequila al femminile, ma in realtà sarebbe IL tequila.
A parte queste pedanterie da vecchio rompicoglioni, che ti dico solo perché magari ti interessa saperlo, tutto bellissimo, complimenti!

Recensore Master
23/01/20, ore 09:15

Ciao!
Le sostanze di abuso hanno tutte qualcosa in comune: non si possono avere. Che sia cocaina oggi o alcol negli anni '20 in America, averne, o peggio nasconderne grandi quantità in casa, comportava problemi decisamente sgradevoli.
I due hanno voluto fare i furbi, magari erano a letto insieme proprio per "festeggiare" il colpaccio, ma non sono stati abbastanza furbi. Ci si fa l'idea che siano pesci piccoli - qualche cassa di vino invece del pregiato whiskey canadese di contrabbando - i poliziotti che fanno irruzione, la tizia che rimane lì inginocchiata, con le tette penzoloni, e non sa bene che fare, perché magari fino al giorno prima faceva la sartina e ha voluto tentare il colpaccio insieme al suo ragazzo...
Va be', tutti viaggi mentali che la tua storia mi ha ispirato.
Complimenti come sempre, alla prossima!^^

Recensore Master
22/01/20, ore 11:42

Ciao ^^
Queste tre drabble mi sono piaciute molto. Ho apprezzato i tre tipi di narrazione diversa, in prima, seconda e terza persona e come si passi da un inizio triste, con lei vittima della droga, ad un finale più speranzoso, in cui il suo ragazzo riesce a convincerla a ricominciare. Molto carina la metafora del segnalibro, la trovo veramente azzeccata ^^
Tanti complimenti per questa bella storia e in bocca al lupo per il contest ;)
Baci, pampa

Recensore Master
17/01/20, ore 11:51
Cap. 11:

Ciao carissimo^^
normalmente è il poliziotto in disarmo che si innamora della ninfetta perduta, mi piace la tua scelta anticonformista di invertire i sessi.
Peraltro, questa scelta dà anche modo di giocare su più ruoli della donna, che un po' è poliziotta, ma anche amante e per certi aspetti anche un po' mamma di questo "ragazzo perduto". Ha sprazzi di insicurezza da ragazzina, evocati da quel letto su cui ha fatto l'amore per la prima volta, e momenti di tenerezza materna.
Forse non è stata una brava poliziotta, in tutto ciò, ma a sentir lei pare che quello sia l'ultimo dei suoi problemi.
Come sempre bravissimo, a presto!

Recensore Master
11/01/20, ore 00:04

Ciao! Partecipando allo stesso contest, non potevo non fare un giro sule altre storie partecipanti, specialmente perchè la sfida era particolarmente interessante. La cosa che miha colpito di più è stata sicuramente il titolo: è accattivante e ripetuto nella drabble con un significato molto dolce e specifico, il che mi porta a farti i complimenti per aver deciso di fare un omaggio alla cantante dei Roxette e, soprattutto, per la citazione del "segnalibro". È una metafora molto importante della speranza, del continuare e del ricominciare, che ho apprezzato molto. Anche il cambio di POV ben comprensibile risulta funzionale. Insomma, mi sembra tu abbia superato molto bene questa sfida, darai del filo da torcere al contest ahah Complimenti ancora, in bocca al lupo e alla prossima!

Recensore Master
09/01/20, ore 15:32

Ciao!
in questa drabble si coglie subito un contrasto, quello fra l'infermiera che appende le palle e il protagonista che le guarda il culo e pensa che se la scoperebbe.
Poi c'è un momento in cui le due visioni del mondo - palline e culi - sembrano avere un punto di contatto, ed è il momento, non per niente preminente nella breve storia, dei ricordi su un natale bello e fiabesco, con i genitori, le luci e le palline luccicanti.
E allora il nostro appende una pallina insieme all'infermiera. Chissà se potrà essere un primo passo per ricominciare...
Un frammento molto bello, complimenti!

Recensore Master
12/12/19, ore 23:25

Ehilà, eccoci qua.

Il primo pezzo, visto l'ambito in cui è pubblicata la drabble, inizialmente l'avevo letto pensando al filo conduttore di tutta la raccolta, e quindi a primo colpo lo avevo catalogato come rappresentativo di una persona impantanata con la dipendenza dalla cocaina, e le relative conseguenze che ne derivano. Ne avevo preso atto, in un certo senso, non conoscendo davvero cosa può provare chi lo sta vivendo.
Poi ho letto il secondo pezzo, il punto di vista del ragazzo, e mi ha colpito averci trovato qualcosa di molto, molto, familiare come la buona abitudine di fare colazione alla mattina.
Ma non solo questo. C'è un abisso fra loro come approccio alla vita. Lei si sveglia di malumore, si lamenta di tutto (del giorno della settimana, del tempo atmosferico, dell'afa e dell'umidità della stanza) e la primissima cosa che cerca è la dose quotidiana di cocaina mattiniera. Non pensa a lui, alla notte che hanno appena trascorso assieme.
Esattamente il contrario di tutto quanto scopriamo di questo ragazzo: è rimasto sveglio ad osservarla, anzi vegliarla, quasi custodirla nel suo sonno agitato; poi si è addormentato accanto a lei e al risveglio si è lasciato cullare dalle sensazioni che lei ha saputo trasmettergli. Ha capito di volerla aiutare, di non volerla perdere, di volerla nella sua vita e così fa piazza pulita delle schifezze tenute sul comodino e le sistema pure i vestiti, un po' come volerle davvero sistemare la vita.
Infine, ma non certo meno importante, anzi, le prepara la colazione, che personalmente parlando considero il momento migliore della giornata perché in quei momenti non si nutre solo il corpo, ma anche i sentimenti stessi di chi la condivide (e questo vale in generale, che sia una famiglia, una coppia, un gruppo di amici, ecc.). Preparare la colazione per qualcuno è un po' come prendersi cura di quel qualcuno. E la ragazza alla fine l'ha capito, anzi forse inconsciamente è proprio quello di cui aveva più bisogno.

Detto questo, pur apprezzando molto i Roxette, non conoscevo questa specifica canzone. Mi è piaciuta davvero, è molto dolce e dona un tocco addirittura rilassante e familiare; abbinata alla tua drabble, ci hai donato davvero un perfetto, delicato e sentito omaggio ad una grande artista purtroppo scomparsa.

In bocca al lupo per il contest!
Ciao! :)

Recensore Master
12/12/19, ore 21:29

JD carissimo... ma quanto posso amare questa raccolta? Quanto???
E quanto ho amato queste drabble???? *____* io voto affinché tu salga sul podio del contest! Bravo, bravo e ancora bravo!
Innanzitutto sono felicissima che qualcuno abbia fatto un tributo ai Roxette in questo periodo! Ammetto che non conosco tantissime canzoni, ma quelle che conosco mi piacciono molto (aaaahh, gli anni Ottanta, la mia vita *-*) e mi è dispiaciuto molto leggere della morte della cantante, soprattutto perché era così giovane… insomma, 61 anni non sono molti, non è certo un'età per morire, accidenti!
Ho stra amato il modo in cui hai pensato e sviluppato queste drabble, cambiando il pov in ognuna e utilizzando per l'ultima la terza persona, come una sintesi tra le altre due, una conclusione "esterna".
Mi è piaciuto un sacco come hai sviluppato la dipendenza di lei - attaccata alla sua droga come tutti i tossicodipendenti che si rispettino - e l'apprensione di lui, il suo volerla salvare… mamma mia, è una cosa troppo fluf, di quelle che mi fanno sciogliere il cuore nel petto e uscire di testa *-*
E la colazione a letto??? No, tutto questo mi uccide, è troppo bello… per non parlare del fatto che in tre drabble sei riuscito a creare tre scene assolutamente vivide e forti, emozionanti e ricche, e tutto in poco più di cento parole! Io ho un sacco di difficoltà con le drabble perché mi sembra sempre di non dire niente, di non riuscire a esprimere tutto ciò che ho in mente!
Scritte divinamente peraltro, sono rimasta piacevolmente colpita e spero - ma sono convinta che sarà così - che la giudice apprezzerà :3
Alla prossima e in bocca al lupo per il contest, spero con tutto il cuore di trovare nuovi aggiornamenti da queste parti!!! *-*

Recensore Master
12/12/19, ore 12:31

Ehilàààà!
Oh, ma sai che ho adorato queste tre drabble? Ti giuro, le ho amate tantissimo!
Innanzitutto mi è piaciuta la scelta di cambiare pov a ogni drabble: la prima dal punto di vista di lei che si sveglia e vorrebbe soltanto la sua dose mattutina, presa dal malumore e infastidita da qualunque cosa.
La seconda dove è lui a parlare, mostrando tutto l'amore e il rispetto che prova nei confronti della donna che ha dormito con lui e che condivide con lui qualcosa di evidentemente speciale, un amore incredibile e puro, che rischia seriamente di essere rovinato dalla droga. E lui ripulisce tutto e decide che vuole salvarla, una cosa tenerissima, davvero *-*
E poi la terza, narrata in terza persona, che ci dà un quadro generale su entrambi: lui dolce e determinato, lei acida ma infine arrendevole, fiduciosa.
Un finale aperto ma positivo, che mi ha fatto veramente piacere!
Caspita, sei stato magistrale, e poi sentivo la mancanza di questa raccolta, sono contentissima che tu l'abbia aggiornata e abbia deciso di farlo per il bellissimo contest di Harriet *-*
Ottimo lavoro sotto tutti i punti di vista: stile fantastico, fluido e coinvolgente, argomento bellissimo, tanta dolcezza e importantissimi messaggi scritti tra le righe, che io ho apprezzato tantissimo!
E infine ti ringrazio per l'omaggio che hai fatto, quando ho appreso la notizia della dipartita di Marie, ci sono rimasta di sasso. Non sapevo che stesse male, non seguivo i Roxette assiduamente, però è uno di quei gruppi che mi sono sempre piaciuti e le cui canzoni hanno lasciato un segno in me, nei miei ricordi.
Quindi grazie anche per questo.
Complimenti per tutto, un egregio lavoro, mi ha fatto piacere come sempre tornare a leggerti!
Ci sentiamo presto e buona fortuna per il contest <3

Recensore Master
12/12/19, ore 10:05

Ciao! Nell'attesa di dedicarmi al nostro lavoro, passo di qui, mentre fuori scende qualche fiocco di neve. Nel mio antro da essere selvatico e preistorico non era giunta la notizia della morte di Marie dei Roxette, quindi per prima cosa ho cercato di recuperare qualche notizia. Che cosa triste, è tutto triste: quando cominciano ad andarsene i cantanti che avevano fatto la colonna sonora dei tuoi anni giovani, quelli che gira e gira finisci per ascoltare ancora adesso, capisci che quel tempo ormai è trascorso e qualche cosa scocca anche per te... E' come perdere un po' un pezzo di vita. Come vedere che adesso gli LP e i 45 giri che suonavi sul tuo giradischi adesso li vendono in appositi negozi vintage... finisci per sentirti un po' vintage anche tu, e forse è pure ora. Poi ci sono le malattie che non perdonano, e leggendo le tue drabble mi pareva di aver indovinato la causa della morte di Marie Friedriksson, dimenticandomi proprio di quel tempo che trascorre inesorabile e le aveva fatto nel frattempo compiere i sessant'anni: perché nella tua testa Marie dei Roxette è sempre quella ragazza sottile dai capelli biondi all'insù, e non ha mai compiuto un solo anno in più. L'illusione che il tempo si fermi solo perché tu non lo vedi scorrere.
Le tue drabble sono una sorta di raggio di sole, perché ritroviamo Marie giovane, alle prese con la dipendenza ma anche con un imprevisto mattino di rinascita. Non 17 anni di lotta contro un tumore - e si sa che quando si cade in quella rete è molto difficile uscirne - ma un altro tipo di malattia, dalla quale forse sì, a prezzo di enormi sforzi è possibile tirarsi fuori. Qui c'è la complicità dell'amore, c'è un mattino limpido che nasce, c'è qualcosa di nuovo che freme per sbocciare e ha l'odore delizioso del pane tostato, del latte e del miele. Un omaggio a un capitolo duro che si chiude, conservando il nocciolo resistente di una nuova vita. Ho ascoltato la canzone che hai citato e molte altre ("It Must Have Been Love", "Listen to your heart"...). Insomma, un momento di commozione. I testi sono scritti con grande impatto e si percepisce da un lato la frenesia di lei, la cura premurosa di lui, la forza che si sprigiona da un mattino nuovo. Che altro dire? ... Grazie infinite. Credo che Marie dei Roxette, se avesse potuto leggerle, avrebbe apprezzato. Il simbolo del segnalibro, punto da cui riparte non un semplice andare avanti bensì un nuovo inizio, è semplicemente geniale e riassume in una sola immagine tutto il messaggio della storia.

Recensore Master
12/12/19, ore 07:06

Buongiorno.
Un testo che mi ha trasmesso un senso di speranza!
Ma anche di sentirsi voluti bene, anche quando le cose non vanno bene, e questo è importante.
Unica cosa che non mi è piaciuta; l'utilizzo della punteggiatura! Questa volta spero mi perdonerai se te lo faccio notare, ma d'altronde si legge per esprimere le proprie opinioni e magari essere d'aiuto. Hai utilizzato molti punti, hai frammentato molto le frasi; ottimo lavoro per un testo d'azione, per un rapido susseguirsi di scene, mentre questo raccontino io l'ho trovato più introspettivo, forse avresti potuto dilungarle di più, utilizzare i ma, i punti e virgola, le virgole; hai invece spesso scelto il punto, scelta non sbagliata, ma che secondo me in un testo così stona un po'. Questo è poi solo un mio umile parere :)
Bravo!!

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