Ciao Francy, sono contenta di essere capitata proprio qui. Sai, è sempre toccante leggere dei momenti che seguono la guerra; in generale, la perdita, il lutto, la necessità di affrontare le lacune che l'assenza di qualcuno di molto caro provoca, sono per me argomenti molto scottanti e che, se affrontati con dignità, mi fanno commuovere con estrema facilità.
Ho un morboso attaccamento alla figura dei Weasley in relazione alla perdita di Fred, che riesce sempre a farmi soffrire moltissimo; beh, leggere di George e del suo senso di "spaesamento" (e per fortuna non hai trascurato l'infinito dolore di tutti gli altri, che hanno amato Fred tanto quanto George, semplicemente in maniera diversa) mi ha fatto male, ma bada bene, è quel male positivo, che ti fa rendere conto che purtroppo bisogna fare i conti col fatto che la persona che si ama non c'è più, punto. Lo hai reso molto bene, come hai affrontato in maniera appropriata l'incipit di questi amori che, per un motivo o per l'altro, sono costretti a nascere dopo gli orrori della guerra. Non parliamo purtroppo di adolescenti normali che formano coppie normali, proprio no.
Eppure in tutto questo buio, tutto questo amore ci concede un po' di speranza.
Complimenti per la delicatezza adottata, davvero.
A presto (nello specifico, ai prossimi capitoli).
Bri |