Ciao, Francy!
Dato che hai segnalato una preferenza per le long ho pensato di iniziare proprio questa, vorrei dedicarle un po’ di tempo una volta a settimana con costanza, ma vediamo quel che si riesce a fare tra un capitolo e l’altro della tesi. Ad ogni modo tu non demordere che io arrivo (e ne farai le spese con le recensioni infinite, sorry not sorry!), con la mia solita lentezza ma arrivo!
(Nota frivola e inutile: nel leggere questo capitolo oggi e nel passare ora a lasciarti la recensione, per coincidenza, con la riproduzione casuale dei mix di youtube, è partita una delle mie canzoni preferite – direi che la storia si apre sotto i migliori auspici!)
Come forese potresti ipotizzare, quel che ne è dei nostri protagonisti dopo il finale del libro mi ha sempre affascinato molto, qualsiasi il modo in cui si voglia far finire (XD), sicuramente molto più che andare a esplorare la Nuova Generazione, di cui ho iniziato a leggere proprio da pochissimo e giusto due storie, di cui una tua. Motivo per cui questa long mi ha subito attratta e non vedo proprio l’ora di assistere alla loro rinascita tramite le tue parole e di scoprire come si riapproprieranno delle loro vite e impareranno a convivere con i loro fantasmi e incubi.
La narrazione si apre con Ginny e il suo personale confronto con i tuoni e la morte che ha toccato così tante persone legate a lei: il flashback su di lei e i gemelli è semplicemente un colpo al cuore – perché c’è Fred, e l’accenno poi a George che si rifiuta di prendere la pozione per non avere sogni fa malissimo! – ma è anche infinitamente bello nella sua estrema semplicità. Dipinge benissimo tutto l’affetto e il senso di protezione che tutti i Weasley hanno sempre avuto per la loro sorellina – litigano tra loro, ma Ginny non si tocca! Anche quando discute con Ron, è lei a iniziare, perché mi sa che il nostro Rosso preferito se la prenderebbe solo con Harry o gli spasimanti della sorella – e rende questo bellissimo rapporto che i Weasley hanno sempre avuto (sarà poi che, a mia volta, ho tutti fratelli maschi, però ho sempre sentito particolare affinità con questo aspetto di Ginny, meno per il suo amore per Harry XD). Bellissimo, poi, come a lenire il suo dolore – o almeno provarci – e ad asciugare le sue lacrime, sia Hermione che si dimostra davvero sempre la più saggia e razionale, la più intelligente, come diceva Fred (non so se sia voluto, ma questo occhiolino alla Fremione, con lei che arrossisce, mi ha reso una fangirl felice).
La scena della colazione fa davvero un gran male, ti getta con prepotenza nell’apatia e nello sgomento che una tale perdita lascia nelle persone più vicine alla vittima, soprattutto se così giovane e così inaspettata. La delicatezza di Fleur che si prodiga per sostituire Molly – perché lei è meno provata, forse, e perché dopotutto Fleur è davvero una persona meravigliosa in grado di capire chi, in quel momento, sia la più in difficoltà – è stata davvero un piccolo momento di speranza: è l segno che nonostante tutti gli orrori visti e patiti, nei loro cuori ci sia ancora la bontà e la luce, che la guerra non li ha induriti del tutto e sopravvive quell’empatia per l’altro che è forse l’unico mezzo a disposizione per risollevarsi. La parte dell’arrivo di George non è che faccia male, ma no!, mi ha solo fatto appannare la vista, ma saranno i Nargilli che ho accolto in casa negli ultimi mesi che si divertono a entrarmi negli occhi. Credo non ci sia nulla di più difficile, da raccontare, di un rapporto così intimo e profondo che si spezza per sempre: non credo sia facile da razionalizzare e spiegare nemmeno per uno che come George lo vive in prima persona, figurarsi narrarlo. Eppure lo rendi davvero molto bene, davvero, ho sentito il cuore che scricchiolava pericolosamente.
E accanto a lui c’è quel pensiero di Molly e tutto il dolore che vi si legge: perché non è così che dovrebbe andare, non dovrebbe essere una madre a seppellire il figlio. E di nuovo rendi potente un dolore difficilissimo da spiegare a parole, con quel contare i propri figli e vedersi sbattuta la realtà davanti agli occhi da quei numeri maledetti.
Sprazzo di luce in questo dolore è il momento tra le due coppie protagoniste, con Harry che finalmente mette da parte ogni buona azione di protezione verso Ginny, grazie alla fine della guerra, e le fa una bellissima dichiarazione: si vede che è proprio cresciuto e quello che ha attraversato lo ha fatto crescere! Leggermente diversa è la situazione di Ron e Hermione, anche perché se Harry e Ginny hanno già avuto modo di confessarsi i rispettivi sentimenti e quindi hanno buttato giù il primo muro tra di loro, si sono già vissuti come innamorati, agli altri due manca questo passo, che stanno iniziando a fare proprio ora. Ho amato come sia Ron a dire per primo di voler approfondire i loro sentimenti e il loro legame: anche lui è cresciuto e maturato, e mi rende tanto orgogliosa! Non vedo l’ora di leggere come farai evolvere e maturare le cose tra di loro.
Ecco, come detto questa recensione si è rivelata infinita e mi sa che nonostante ciò ho abbandonato fuori qualcosa, ma non posso nemmeno farti cadere addormentata leggendomi!
Davvero complimenti: oltre al tuo stile come sempre estremamente curato e piacevole, stai affrontando questo contesto in modo che reputo davvero verosimile, senza indorare nessuna pillola e mostrando questo doloroso spaccato assai vivido e realistico, e lo stai facendo con molta delicatezza e rispetto. La coincidenza di youtube era davvero profetica: interessantissimo progetto, non vedo l’ora di proseguire con la lettura!
Un abbraccio e a presto,
Maqry |