Recensioni per
Il mio nome è mai più
di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 105 recensioni.
Positive : 103
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Nuovo recensore
28/04/20, ore 19:20

Ciao cara.
Finalmente trovo del tempo per leggerti e sono rimasta molto colpita da questo capitolo. Mi piace un sacco come elabori le tue trame. Riesci a bilanciare non solo i personaggi ma anche i contesti, il che rende tutto molto realistico e si vede che ti sei documentata. Questo ti ha permesso di rielaborare le cose, anche se la sensazione più forte che mi dà leggerti è quella che tu abbia vissuto lì. Che tu c'eri. Non so come spiegarti, è come una "biografia", non so se mi spiego.
La delusione di Antonio verso Jacopo è più che giusta, ma la cosa che più mi colpisce è la sua caparbietà. Antonio non si lascia sopraffare dalla indole di Jacopo e invece di rimanere solo deluso dalla cosa, decide di agire, di aprire il suo cuore e di conseguenza quello di Jacopo.
Non so, l'ho trovato un capitolo incentrato sull'amore vero e sulla determinazione legata allo stesso. Ho anche apprezzato il finale dove Clarice paragona la guerra a Volterra con la cocciutaggine di Pazzi, ritenendo la guerra quasi una vacanza :D
Complimenti e a presto, spero.
A.

Nuovo recensore
14/04/20, ore 14:55

Ciao, rieccomi
Adoro il rapporto che si è creato tra Giuliano, Antonio e Lorenzo. Sembrano una grande famiglia. E Antonio lo trovo davvero irresistibile. Mi piace un sacco la sua caratterizzazione. Già da questo capitolo si capisce che Antonio non è come tutti gli altri e sarà speciale nei confronti di Jacopo (che lo scrivi proprio bene, lo sai?? Mi sembra di sentirlo parlare dal vivo!!), Che come sempre "can che abbaia non morde" mi sa.
Sono curiosa di scoprire cosa succederà e come evolverà questo rapporto.
Intanto ti saluto e spero a presto.
A.

Ps. Bellissimo il collage a inizio capitolo! L'hai fatto tu? Io sono una frana in queste cose.

Nuovo recensore
03/04/20, ore 17:05

Ciao,
tu non mi conosci, ma una mia carissima amica mi ha consigliato di venire sul tuo profilo e non appena ho visto che hai scritto sui medici non ho potuto fare a meno di soffermarmi su questa storia. Ho visto che ne hai scritte svariate, ho iniziato a leggere questa perché da quanto ho capito è la capostipite.
Mi è piaciuto molto il modo che hai usato per gestire l'epoca e, avendo vissuto tanti anni a Firenze, non ho potuto fare a meno di trovare l'ambientazione assai piacevole.
In più appassionata come sono di storia ma soprattutto della serie, mi sono innamorata di Jacopo e di come l'hai caratterizzato ma soprattutto questo tuo personaggio, Antonio, mi incuriosisce moltissimo e mi sembra un tipetto molto dolce ma che ha una forza d'animo invidiabile. Sembra quasi di aprire la finestra e vedere il sole sorgere a leggerlo.
Impossibile dunque anche per uno come Pazzi non desiderare la sua compagnia. Ho davvero apprezzato quello che ho letto; purtroppo non bazzico molto il sito, e dunque non so quando mi paleserò di nuovo ma sappi che è promossa a pieni voti. Sono felice di essere capitata qui.

A.

Recensore Veterano
26/01/20, ore 18:10

È singolare che i capitoli di questa storia siano spesso allineati al mio umore. Ricordo di aver letto i momenti più leggeri quando avevo bisogno di sorridere, di aver capito i malumori di Jacopo nei momenti più tristi, e ora che ritorno al fandom semplicemente perché ho voglia di scrivere… ecco un capitolo funzionale alla trama, che mescola con sapienza fiction e storia ufficiale. E che, tanto per cambiare, è scritto benissimo!
Come ti ripeto ogni volta ammiro anche il tuo lavoro di ricerca, il modo lieve ma preciso con cui tratteggi le psicologie, l’uso appropriato di termini e vicende. E, ancora una volta… Antonio! Che finalmente ha il dovuto come giovane stratega, idealista ma non così sprovveduto. Le sue trame hanno un senso, sa conciliare arguzia e umanità, è candido ma intelligente (insomma, assomiglia molto all’autrice. Che da parte sua aggiunge una tenerezza senza pari…)
Vorrei davvero conoscere meglio la storia ufficiale per apprezzare la costruzione della tua, ma anche così hai fatto evidentemente un gran lavoro. Credibile, appassionato.
E so che ne raccoglierai i frutti, come Antonio farà con le sue romantiche trame!

Recensore Veterano
29/12/19, ore 14:47

C'è una cosa che non ti riconoscevo da un po', ma che penso sempre quando leggo certe tue storie: non solo sei brava nel romance e nelle scene d'amore, ma hai un sottile e onnipresente senso dell'umorismo! Come una scrittrice consumata (e lo sei, sei un'ottima narratrice!) riesci ad alleggerire le storie più gravi con squarci di humor e battute lasciate cadere con apparente noncuranza ("Non mi fa bene alla salute… ma si ascolta mai quando parla, questo?" eheheh) e nello stesso tempo tieni avvinto il lettore alla tua storia. Una storia che è proprio tua, fuori del tempo conosciuto ma pienamente dentro la Storia con la maiuscola. E come cambia il tuo stile a seconda del fandom, è una cosa che ammiro tantissimo perché significa rispettare il tono e l'atmosfera di ogni contesto. So che troverai altre occasioni per raccontarci l'intimità tra Jacopo e Antonio, ma posso dirti che la scelta di sorvolare "come Lorenzo" è assolutamente appropriata e deliziosa? Anche perché poi la fantasia galoppa, e l'Antonio "variabile impazzita" è davvero un tocco geniale. Perché lui è la tua voce e il tuo cuore, quel dettaglio essenziale che ti permette di entrare nel racconto senza snaturarlo. Ma aprendo una breccia da cui si intravede la libertà: di sognare, di scrivere.
Complimenti davvero, sei una cara amica e una scrittrice unica.

Recensore Master
26/10/19, ore 18:16

Ciao Abby! ^^

Ma sono già arrivata alla fine? Nonostante il capitolo sia intriso di momenti divertenti a opera del sempre apprezzatissimo narratore c’è una grande tensione emotiva che permea tutto il capitolo. Questo lungo dialogo serve a far aprire gli occhi principalmente a Jacopo. Forse fino a questo momento aveva sottovalutato un po’ Antonio, guardando solamente ai suoi lati più evidenti e palesi, ignorando però quella che è stata la grande crescita del ragazzo. Da giovane di belle speranze giunto da Roma a Firenze per cambiare anche un po’ aria, abbiamo uno stratega accorto disposto a tutto per chi ama. Certo, il mutamento non intacca la sincerità e la lealtà che contraddistinguono il giovane Orsini, ma sono indice dello sforzo che il giovane fa per mantenere saldi gli equilibri politici di Firenze. E Jacopo si rende conto di quanto oggettivamente bravo tanto da esserne fiero e questo si percepisce nettamente. D’altro canto, per un momento le reazioni di Antonio sono giustamente quelle di un amante e di un amico che si sente tradito dalla cecità di Pazzi.

La conclusione è passionale e romantica, ma lascia spazio a nuove avventure, pur soddisfacendo le esigenze del lettore. Ho apprezzato il fatto che Jacopo non sia stato redento dal suo giovane compagno, ma resti sempre un traffichino della peggior specie, sebbene per amore sia costretto a contenersi. Ora che la questione Soderini appare come definitivamente chiusa, aspetto trepidante di vedere come si chiuderanno le vicende accessorie, come quella di Giuliano. Intanto, come al solito non posso esimermi dal farti i miei complimenti per la correttezza del testo, per il connubio ben dosato tra momenti ironici e momenti seri e per il personaggio di Antonio, che dà un po’ di speranza in un mondo fatto di interessi, corruzione e potere.

Buona serata e a presto, mia cara,
Shilyss :)

Recensore Veterano
20/10/19, ore 14:01

Eccomi qua per un altro capitolo. Confesso di avere una stella polare in questa storia, che è ovviamente il sentire del giovane Antonio. Non ho mai conosciuto la Storia così bene da riuscire a decifrare tutti i riferimenti e gli indizi che tu aggiungi con grande perizia, rendendo più credibile il tutto. Ma conosco la realtà del cuore, almeno credo, e non posso che fremere di preoccupazione per la sorte del giovanetto, tanto più ingenuo e puro di quelli che lo circondano. Di Lorenzo, maestro di strategia, di Jacopo, campione di cinismo (ma certo così amareggiato e solo da ricordarmi tutti i personaggi più belli che abbiamo amato). E così anche la grande Storia prende vita, diventa quello che dovrebbe essere sempre: un groviglio di calcolo e passioni. Un affascinante miscuglio di vittorie e fallimenti, intuizioni e lungimiranza da una parte, di follia e imprevedibilità dall'altra. Complimenti, perché nella storia del giovane Antonio possiamo rivedere le tante storie di vittime ignare e innocenti, sacrificate per interessi superiori... e per fortuna c'è la tua supervisione, che ci assicura il lieto fine!
Un affascinante capitolo, sei bravissima!

Recensore Master
20/10/19, ore 12:24

Cara Abby,

questa settimana è stata campale, ma eccomi qui a proseguire la tua long. Il momento è ricco di tensione, devo ammetterlo. Non avevo mai visto Antonio così determinato, ma se Soderini avesse denunciato Pazzi le cose sarebbero inevitabilmente precipitate. Lo hai mantenuto IC rispetto al carattere che conosciamo, però – eh sì, perché anche i personaggi che inventiamo hanno un carattere che va rispettato. Antonio sa benissimo di stare forzando la sua natura e avverte/fa uno sforzo poderoso per portare avanti il discorso con l’uomo. Lo minaccia in un certo senso, è vero, però lo spinge anche a confessare apertamente a Lorenzo la questione del padre Piero. Anche le minacce, quindi, assumono un fine volto a preservare Firenze, tentare di sanare la faida Pazzi/Medici e far trionfare valori come la sincerità e la lealtà. Jacopo si comporta esattamente come dovrebbe: è infido e ovviamente agisce tentando subito di accoppare Soderini, ma anche in questo caso qualsiasi altro atteggiamento sarebbe stato estraneo al personaggio. Lorenzo ovviamente non frena Soderini e certo non è contento per quanto concerne la rivelazione scomoda e crudele.

Certo, apprezza che Soderini abbia confessato la verità e ristabilito la lealtà verso la famiglia, non dice nulla riguardo all’espiazione che Soderini vuol fare rinunciando alla sua posizione, ma hai fatto emergere bene un concetto secondo me molto importante: neanche Lorenzo è privo di macchia e ha anche lui delle responsabilità circa la morte di Piero: non è il mandante né l’esecutore, ma in quanto figlio ha tradito anche lui il padre. Questa introspezione e questi temi molto forti impregnano un capitolo che hai alleggerito con qualche battuta spiritosa di questo narratore molto ironico, ma che non stempera comunque l’aspetto molto adulto di un capitolo particolarmente avvincente. Come al solito ti faccio tanti complimenti e spero di poter tornare a leggere con tranquillità nei prossimi giorni! ^^
Un caro saluto e a presto,
Shilyss :)

Recensore Veterano
13/10/19, ore 14:51

Eccomi. Capitolo che mi ha lasciata senza fiato, in balia della storia e dell'affascinante Jacopo. Perché mi sono sentita davvero come Antonio. persino alla mia veneranda età spesso mi accusano di ingenuità, di eccessivo candore nel giudicare i fatti della vita. Della politica, per esempio, in cui mi muovo a volte con lo stesso candido idealismo che ispira Antonio. Ma poi per fortuna arrivano le storie, dove ogni trama ha un lieto fine e dove i sentimenti sono belli anche quando sono confusi. Dove ognuno trova la sua "casa" come Antonio e Jacopo l'uno tra le braccia dell'altro. Che emozione quella domanda: ma voi sapete il mio nome? Che si ricollega al titolo e che ci ricorda che i nomi sono importanti. E spesso condizionano la Storia, come accade a Jacopo e Antonio, vicini in corpo e anima ma separati dalle vicende familiari. I Nomi.

Grazie per questa parentesi di emozione, romanticismo e speranza. Scritta in modo perfetto, come sempre. E dopo sembra più dolce anche la confusa vita quotidiana.
Un abbraccio, alla prossima.

Recensore Master
02/10/19, ore 15:32

Ciao Abby! ^^

Adoro i ragionamenti politici di Jacopo. Sono perfidi, crudeli, spietati e finemente intrisi di politica, però del resto non è proprio questo che rende Jacopo tale? Non è della sua mente molto pragmatica che Antonio si è innamorato? La lealtà e i buoni principii di questo ragazzo sono qualcosa di ammirevole e l’esempio migliore del buon princeps, che si preoccupa per il bene comune e tenta in tutti i modi di non solo di fare il bene proprio e delle persone che ama, ma indistintamente a tutti, tirando fuori anche le gesta degli antenati. I discorsi di Antonio e di Jacopo mi piacciono sempre tutti perché sono due mentalità diverse e speculari che però non trovano un punto d’incontro solamente nel rapporto fisico che li lega, dato che Jacopo comunque non si dispiace per i ragionamenti di Antonio e anzi, mira a divenire gonfaloniere e di mettere il ragazzo accanto a sé come aiuto. Per i Medici, intanto, non è affatto un buon momento e ho amato il modo con cui hai scritto le difficoltà di Giuliano e di Lorenzo.

Hai evitato spiegoni, delegando il tutto a dei discorsi diretti che, con poche informazioni, hanno dato il giusto quadro della situazione. Ovviamente, nonostante le tue rassicurazioni, temo ancora per Giuliano e per la sua innamorata e non vedo l’ora di rivederli abbracciati e insieme **, ma quello che volevo segnalarti è un aspetto del discorso di Jacopo molto vero: non è importante quello che è successo, ma la voce, il pettegolezzo. Questo era vero nel corso del Quattrocento ed è ancora più vero oggi e ciò stabilisce quanto tu abbia colto la politica del tempo, fatta di intrighi e machiavellica prima ancora che Machiavelli scrivesse il suo Principe, sia contemporanea, dove le notizie, vere o false che siano, dilagano con imprevista rapidità in ogni dove. Un capitolo interessante, ben scritto e che aiuta a riflettere, insomma! A presto mia cara, come sempre ti faccio tanti complimenti per questa storia bella e ben scritta **.

Un abbraccio,
Shilyss :)

Recensore Veterano
29/09/19, ore 23:17

Devo ammettere che sei riuscita perfettamente nel farmi vedere tutta la storia dalla prospettiva di Antonio. Uno sguardo trepidante, il suo, di innamorato che crede e spera contro ogni evidenza. Che dolore deve essere per lui, mi identifico nei suoi dubbi e nelle sue delusioni. Penso alle serie che amo dove faccio spesso il tifo per il cattivo. Sperando, contro ogni evidenza, che esista un margine di redenzione. E se non esiste... glielo do io! Come faccio a non amare il tuo tenero ma intrepido Antonio? Con quella sua purezza, con la generosità che lo espone a tanti pericoli ma ne fa un personaggio pieno di dignità. Adorabile. Forza, giovane Antonio... ce la farai <3

Recensore Master
24/09/19, ore 15:13

Ciao Abby! ^^

Prima di riprendere le mie consuete attività lavorative mi sono presa un bel caffè in compagnia dei tuoi personaggi. Antonio è perseverante e fiducioso e ho adorato come l’ha dipinto efficacemente il caro Giuliano. Un ragazzo dotato di un’intelligenza particolare che, però, è spinto a credere dall’amore che Jacopo Pazzi sia decisamente meglio di quello che è. Ho tirato un profondo sospiro di sollievo leggendo che Vespucci non sospetta nulla circa il legame tra sua moglie e Giuliano: la strada che collega Firenze e Genova è lunga e non si sa mai cosa potrebbe capitargli… :P

Metodi drastici a parte, mi sta piacendo molto come Antonio si stia rendendo conto di quanto difficile sia gestire un uomo dell’esperienza e della forza politica di Pazzi. Il suo piano per dirimere le questioni per il bene della città si scontra inevitabilmente con vecchi rancori, clientelismi e interessi personali e questo miscuglio di elementi privati che influenzano quelli pubblici sono ciò che probabilmente risulta più incomprensibile alla rettitudine del giovane Orsini (non che a Roma sia meglio, eh XD). Un plauso al romanticissimo dettaglio delle lettere in codice tra Giuliano e Simonetta. Adoro i romanzi epistolari e questo amore proibito deve proprio trovare presto il suo compimento. A tale proposito, persino Giuliano, da sempre restio ai tentativi di Antonio di pacificare le sue famiglie non può che ammettere che forse la via è proprio quella. Certo, non tutti i piani del giovane Orsini vanno a segno e ci vuole una pazienza biblica per non sbottare di fronte a certi atteggiamenti, ma la perseveranza che ti indicavo a inizio recensione è proprio quello che rende il personaggio di Antonio grande e interessante. Un ottimo capitolo, come sempre **!

Un caro saluto e a presto,
Shilyss

Recensore Master
17/09/19, ore 16:22

Ciao Abby! ^^

Ce l’ho messa tutta per passare da te in tempi quasi umani! Allora, Jacopo Pazzi è il solito: ormai ha quest’idea in testa sui Medici e non se la vuol togliere per nulla al mondo. L’intervento di Antonio è stato provvidenziale, anche se il suo sangue freddo mi ha stupita. In un clima come quello rinascimentale, dove l’onore di un uomo aveva una valenza tanto importante, fare la spia apparirebbe qualcosa di sommamente riprovevole e solo l’astuzia (intesa in senso positivo) da nobile romano del ragazzo poteva fargli avere la prontezza di ergersi come spia volontaria, sì, ma solamente per proteggere i Medici e perché certo di non trovare nulla di compromettente. Cosa che accade a metà: non è compromettente per Firenze, ciò che trova, ma per Giuliano e Simonetta. Spero davvero che metterai insieme i due personaggi anche di fronte alla società, visto che l’amore dovrebbe trionfare sempre e so che ami i finali felici.

Giuliano mi è piaciuto moltissimo, perché comunque dimostra di amare molto la sua donna e si mette in discussione di fronte ad Antonio, apprezzandone una volta di più gli intenti puri e nobili, ma anche l’amore inteso come sacrificio nei confronti della persona amata. Se Giuliano avesse asserito di amare Simonetta immediatamente avremmo avuto un personaggio più piatto e meno sfaccettato e credibile, mentre invece quella punta di egoismo che lo spinge a non volersi separare dall’amante aggiungono decisamente pepe alla caratterizzazione. Antonio, come sempre, è bravissimo nel manovrare Jacopo facendogli in realtà credere di avere un controllo che l’esperto uomo in realtà non possiede, in un equilibrio sottile sull’orlo di passioni intense e della complessa politica fiorentina rinascimentale. Il capitolo è fluido e ben scritto e sono molto contenta di averlo letto nella mia pausa (sic). Mi ha dato la giusta carica per rimettermi a lavorare! Un abbraccio e a presto,
Shilyss :*

Recensore Veterano
13/09/19, ore 17:52

““Giovane Orsini, dev’essere davvero noioso il matrimonio a cui mi hai invitato, se nemmeno tu partecipi ai festeggiamenti” disse Jacopo Pazzi, che, a quanto pareva, aveva un talento innato per le entrate a sensazione.”
Ecco, Abby da Edoras ha un talento innato per le entrate a sensazione. Che dire? La delizia continua e si fa sempre più intrigante. Confesso di avere continui ricordi dei fandom che abbiamo condiviso, e di uno in particolare… The Originals! Non tanto per la scelta di scrivere storie “in costume”, ma per quell’incantevole dinamica tra un angelico giovanetto e un uomo ombroso, affascinante, schietto fino alla brutalità (è pur vero che Tristan è diavoletto più che angelo, ma i diavoli furono angeli, e non l’hanno dimenticato).
Ti ho già detto che il tuo Antonio è adorabile, così ingenuo e fresco, aggrappato ad un “forse” al punto che… poi le cose accadono davvero. Ma in questa occasione vorrei sottolineare il fascino del tuo Jacopo. So che il personaggio (e l’attore) canonico non difetta di sex appeal, ma come sempre tu gli rendi giustizia alla grande, amplificando proprio quel lato sornione, un po’ tenero e un po’ crudele, che ci fa tanto sospirare. Le tue storia sono sempre una boccata d’aria fresca. Un inno all’amore e al fandom. Ogni fandom!
Bravissima. E alla prossima

Recensore Master
10/09/19, ore 20:02

Ciao cara Abby!

Rientrata dalle vacanze e riprese le consuete attività non mi restava che recuperare le fila delle storie che seguo per dire che l’estate è finita (dicono che ci sarà un nuovo sprazzo questo weekend, ma ormai sono in mood autunnale). Il narratore del decimo capitolo è veramente scoppiettante come i fuochi di Pasqua fiorentini e mi ha fatto divertire tantissimo: tutto il capitolo è pervaso da un tono da commedia molto piacevole e anche nelle descrizioni ti soffermi quel tanto che basta per dare un tocco di realismo alla festa, senza dimenticare la politica, spiegata come sempre con semplicità e chiarezza (cosa decisamente non da poco, anche considerati i tempi e il difficile equilibrio quattrocentesco del nostro caro Stivale). Jacopo ovviamente, fedele alla persona e al personaggio, tenta di sfruttare al meglio la malleabilità presunta dei Medici, i quali a loro volta sfruttano l’ascendente del giovane Orsini sul mezzo parente e rivale. Nel mezzo c’è lui, Antonio, vero faro luminoso per queste due famiglie. Il suo entusiasmo è travolgente e anche la sua purezza d’animo. Ma sai che il momento delle mani gelide è romanticissimo e tenero? E quel bacio… wow, ci voleva dopo una giornata niente male (la mia).

Antonio che si domanda se ci saranno chiacchiere e quasi entra in punta di piedi nel carro, Antonio che saluta la folla festante e si rende ancora di più un elemento imprescindibile della politica fiorentina con un gesto che veramente, come dice Jacopo, unisce due casate importanti come quella dei principi Orsini con i nobili Pazzi. E poi l’idea di un pranzo insieme è geniale e scoppiettante, anche solo per le reazioni dei fratelli Medici. Insomma, mi sono divertita e ho fangirlato di fronte alle effusioni tra Jacopo e Antonio. Certo, aleggia l’ombra del 1478 su tutti i protagonisti, ma per il momento lasciamo che Antonio continui a proteggere coloro che ama (tutti coloro che ama) con la sua bontà d’animo e il suo grande cuore. Un abbraccio e a presto, mia cara!

Shilyss 😊